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Perché non dovrei farlo

Premetto che non sono depresso o esprimo idee disfattiste ritengo di essere consapevole del mio futuro.
Sono affetto da una malattia genetica neurodegenativa cioè atrofia del cervelletto, sto camminando male con continue perdite di equilibrio che ora che ho 48anni riesco a contrastare, ma come fece mio padre, prima perdita di ambulazione poi fisso a letto perche non camminava e poi la morte.
Io oltre la madre anziana non ho nesssuno e so che con poco tempo farò quellla fine. In 10 anni ho fatto un peggioramento continuo, fra 5 anni sicuramente non camminerò più e non voglio nessuno che sacrifichi la sua vita per starmi dietro. Ora ho alcune cose da pensare, ma presto dovrò affrontare questo discorso, io così non posso più andare, preferisco la morte che un futuro di sopravvivenza.

Lettera pubblicata il 9 Marzo 2008. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Me stesso - Salute

La lettera ha ricevuto finora 16 commenti

Pagine: 1 2

  1. 1
    lipsia -

    Ciao Andrea, sei coraggioso, mi fa paura la tua lucida consapevolezza e la tua determinazione.Ma credo che uno spiraglio per la speranza bisogna sempre tenerlo
    aperto. E cercare di fare una vita più normale possibile e non sopravvivere.
    Capisco quanto possano sembrare assurde le parole a volte, soprattutto quando uno non cerca degli altri compatimento o consolazione.
    Spero che, -nonostante tutto- non ti abbandoni la voglia di graffiare la vita.

  2. 2
    guerriero -

    andrea1 , HAI LE PALLE QUADRATE. ricorda che sei un esempio per tutti di noi!!!!
    La tua sofferenza, la tua consapevolezza il tuo coraggio meritano rispetto ed onore, e giammai compassione. qullaa si da ai deboli e la provano i deboli.
    Ma tu meriti RISPETTO E STIMA, sei un coraggioso, un combattente, consapevole di ciò che lo aspetta ma che nn si arrende!!!!!
    Questo è il segreto dei vincenti,nn arrendersi mai!!!

    Spero che tutti coloro (me compreso) che qui soffrono per cose che sono tuttavia superabili, ti considerino un simbolo utile per andare avanti senza paura.

    Pregherò per te e spero con tutto il cuore che tu possa trovare la felicità che meriti.

  3. 3
    Isis -

    Ti ammiro, per come pensi anche agli altri..ma..decidere o meno se farla finita è una tua privata decisione, penso che avrei i tuoi stessi pensieri anche se avessi tanta gente intorno…

  4. 4
    Selina -

    Beh, Andrea…..che “culo” che hai.
    Sto scherzando per non piangere, ovviamente……specie di me, che perdo il mio coraggio per davvero molto meno. Io non sono forte come te, anzi sono una vera cogliona… Io ti ammiro……..ma, ovviamente, che cavolo ci fai con la mia ammirazione e stima, non so dirlo.

    E poi, non ho scuse, sai.
    Da quando sono piccola, vivo immersa nella consapevolezza che la nostra vita sì è qui, ma non tutta qui.
    C’è una tradizione di sensitività nella mia famiglia, nella linea femminile. Nonne e mamme straordinarie, che oltre alle loro vite normali, si sono dedicate agli altri, portando il loro messaggio di speranza, che significa la consapevolezza che nulla è perduto, nemmeno i nostri cari, e al tempo stesso che nessuna vita è inutile o vana.

    Questo impegno di speranza, che sia chiaro non può MAI essere un lavoro retribuito ( scusate, lo scrivo chiaro perchè nella mia famiglia nessuno mai ha chiesto soldi per quello che è un dono di Dio, e non un talento da far fruttare!), non pare io l’abbia ereditato, purtroppo.

    Un giorno, ho letto un messaggio di ragazzo lasciato alla sua mamma disperata. Questo ragazzo era stato in vita afflitto da un grave handicap fin dalla nascita. E parlando del suo handicap ha detto: non ditemi poverino per la mia vita menomata…poverini voi, che non avete avuto il coraggio di scegliervi una vita come la mia.

    Orgogliosamente difendeva il suo progetto di vita.E il senso importante di affrontare una vita così difficile per l’evoluzione spirituale.

    Dunque, so che non consola, perchè tu sei qui e adesso, ed effettivamente hai tante difficoltà.

    Però, magari, pensaci su. Io ho la certezza che la tua vita sia più che importante, per te e per tutti noi.

    E’ importante anche la mia, lo so, ma come ti dicevo, certe volte mi abbatto per cose anche più semplici….dunque, mi debbo impegnare molto in questa vita.

    E poi, ti invito a leggere su internet tutto quello che c’è del mio idolo personale. Leggi di Terry Fox, piacerà anche a te. E’ solo un modo di affrontare le cose, quello che ha scelto Terry, ed esistono molti altri uomini che passano per la tua stessa via di sofferenza.

    Ma già che siamo qui, ad affrontare il nostro destino o il karma se preferisci, che almeno questo film sia grandioso, e noi i migliori attori per quella esatta parte!

    Lo dico senza superbia, consapevole delle tue diffioltà e piena di amore e rispetto per te, ma te lo dico.

    Permettimi di baciarti e abbracciarti forte, io me la sogno la tua lucidità e la tua forza. E spero che ti venga la voglia di viverla tutta la tua vita, benchè ci voglia coraggio sia per vivere che per rifiutare la vita.

    Se fossi qui, saresti così occupato intorno alle mie idiozie, da vedere bene e chiaramente che sei un uomo eccezionale….. Lo sei veramente, e ora sto solo cercando di scherzare per dirti che saremmo amici, senza ombra di dubbio.

    Ti leggerò di nuovo.

  5. 5
    roberto44 -

    Andrea che dire?
    Aldilà delle scontate considerazioni sulla tua evidente forza e lodevole lucidità, credo che la tua lettera dovrebbe far riflettere tanti, anzi tutti noi.
    Non so ma non mi pari il tipo di uomo che getta la spugna, non credo che tu possa davvero pensare ad un gesto estremo.
    Posso farti alcune, forse inopportune domande?
    La tua malattia non è sensibile ad alcuna cura?
    Come stai economicamente?
    Hai mai pensato di lavorare nel sociale?
    Scusa ho esagerato , ma era per sapere qualcosa in più di te.

  6. 6
    andrea1 -

    ho letto i vostri commenti e vi ringrazio mi avete dato molta serenita e molta piu forza ha farlo ringrazio lipsia, guerriero, iris, selina una considerazione su roberto 44 no robi non c’è nessuna cura nessuna industria farmaceutica investe milioni per 15 casi che sono in italia ma ammettiamo che trovino la cura che servira a fermare la patologia io rimango cosi fra 10 anni avro quasi 60 anni e la vecchiaia mi dara meno forza gia ora traballo fra 10 anni sara piu il tempo che passo in terra che altro credetemi è la soluzione giusta come un buon giocatore di scacchi dalle prime mosse nella testa mi sono giocato questa partita migliaia di volte e la vita mi fa sempre scacco matto quando sara mi faro bruciare e spargere in mare gettate un fiorte in mare sara un gesto di affetto

  7. 7
    roberto44 -

    Andrea, così dicendo deludi tutti noi.
    Credo sia un fisiologico e legittimo momento di sconforto il tuo, la tua lettera ha dato a tutti un’altra immagine della tua persona.
    I ns problemi sono zero rispetto al tuo, ma lo sai quando si sta male ognuno di noi pensa che il suo è il problema del secolo. Noi cerchiamo di risollevarci in tanti modi e questo forum, credo, aiuti un po’ tutti a farci sfogare liberamente, esprimendo le ns opinioni anche in merito ai problemi, ai dubbi degli altri.
    Non vorrei apparire superficiale, ma perché non provi anche tu a scrivere i tuoi pensieri nelle varie lettere. Ad esempio perché non leggi la mia e mi dici cosa ne pensi di questo gran co......, che per una vita ha creduto di essere un uomo vero, proveniente dalla strada, cresciuto senza raccomandazioni, felice di aver vinto una bruttissima disavventura, di aver costruito una famiglia, orgoglioso di fare il lavoro che sognava e che a 44 anni si ritrova, invece, con il sedere per terra a causa di una stronza che gli ha rovinato la vita?
    Scusami, ma forse potrebbe essere anche per te un modo utile per non pensare.
    Sforzati, farebbe bene a te e a noi piacere conoscere i tuoi pensieri.
    Buona domenica delle palme e che Lassù qualcuno ti voglia davvero bene.
    Un abbraccio

  8. 8
    ChiaraMente -

    Qualcuno ti starà dietro comunque, in un modo o nell’altro, che tu lo chieda o no, e se non dovesse esserci più nemmeno tua madre ancora non potresti star solo neppure volendo. A meno che tu non sia deciso a tutto pur di morire…solo.

  9. 9
    andrea1 -

    caro roberto 44 anche parlandone con voi serve a confortarmi ed andare avanti ma quello che voglio fdirti che io non cosidero sia un problema del secolo il mio vedi se mi fosse successo un incidente e perdevo le gambe sicuramente me ne facevo una ragiobne petrorius vuole andare alle olimnpiadi che è senza mezza gamba quelle persone3 so no da ammirare ma io sono altra cosa la morte non mi fa paura ma l’attesa che verrà si e sai non manca mai l’appuntamento
    sai ora ci scherzo ma no preuccuparti sono sereno
    l’altra volta mi facesti delle domande
    no non c’è cura al momento
    economicamente sono un operaio
    e come tutti ne ho pern vivere
    lavorare nel sociale?
    e come faccuio devo stare attento a me figuriamoci agli altri
    ciao a presto

  10. 10
    Ari -

    Certo che se ti facessi fuori adesso e fra due anni trovassero una cura sarebbe una fregatura…
    fossi in te ci penserei.

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