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La paura dei sentimenti

di

Salve sono un uomo di 42 anni libero professionista, lo scorso anno conosco una donna della mia stessa età divorziata madre di un bambino, ci conosciamo per lavoro da quell’incontro lei inizia a cercarmi a propormi di uscire mi piace quindi accetto i suoi inviti, inizia una storia ci vediamo durante i fine settimana, siamo entrambi presi e innamorati sai quando ti senti più leggero e le difficoltà non ti pesano perché sai che accanto hai una persona che potrebbe renderti felice, questa è la sensazione che ho vissuto, ci mandiamo messaggi pieni di sentimenti con la voglia effettiva di creare un legame si arriva a pensare di prendere un appartamento insieme nella sua città (proveniamo da città diverse) penso che sia normale alla nostra età progettare con qualcuno, accettando da parte mia la sua situazione familiare cioè madre di un figlio che tra l’altro ho conosciuto, lei dalle sue parole è molto felice della mia proposta.
Poi i primi suoi segnali di incertezze e fragilità del tipo il tuo stadio di sentimenti è più avanti del mio, non so se riesco a trovare uno spazio per te, l’uomo perfetto non esiste, proviamo a vedere cosa succede in un anno, ha iniziato a razionalizzare per paura e difesa ed è finita la magia del nostro dialogo.
Non mi sono incazzato con lei, si dentro stavo male ho cercato di rassicurarla dicendole che l’avrei voluto bene a prescindere dai miei egoismi, con me si giustifica dice che è dispiaciuta aver fatto sesso subito senza prima avermi conosciuto perché non vuole che la giudichi superficiale, oppure che si vede che io gli piaccio ancora, di fatto mi son distaccato e ho diffidato delle sue parole, della forza delle sue parole.
Lei ogni tanto si fa sentire mi viene a trovare a volte capita di fare l’amore per me e non è una sco...., quest’estate non mi son fatto sentire è stata lei a cercarmi con la voglia di vedermi mi ha chiesto di andare insieme a Venezia, si bello ma suona non con quella leggerezza piacevole che avevo vissuto.
Ho raccontato questa mia storia personale per riflettere sulle paure dei sentimenti e sulle paure di amare la paura di mettersi in gioco sul voler idealizzare ciò che non esiste, lei non la giudico perché le voglio ancora bene, e non so cosa sarà, cosà porterà questa conoscenza piacevole/particolare.

Lettera pubblicata il 23 Settembre 2010. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Amore e relazioni

La lettera ha ricevuto finora 3 commenti

  1. 1
    Nadia -

    All’inizio una storia e’ sempre quella dei sogni, sembra sempre una favola. Molto piu’ difficile e’ fare il passo successivo, trasformare la favola in realta’. Visto che i paletti li ha messi lei, puoi solo stare a vedere come va…incrocio le dita per te.

  2. 2
    ELLE -

    Ti chiedi cosa porterà, non porterà a niente, tutti questi dubbi, tutti questi se.. questi ma…basta, prendere o lasciare, vuoi stare con me? Sei felice? Bene viviamo la nostra storia e andiamo avanti…Hai mille dubbi? Non sai cosa vuoi o menate del genere, benissimo…vai per la tua strada e lasciami vivere e andare avanti…e questo che dovresti fare Dago…provaci..

  3. 3
    Riccardo Paicher -

    Ce l’hai messa tutta. Non hai niente da rimproverarti!! Questo tu lo sai e credo che lo sappia anche lei. Se solo razionalizzasse un po’ meno…

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