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Non riesco a innamorarmi

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Lettera pubblicata il 20 Aprile 2015. L'autore ha condiviso 12 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 166 commenti

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  1. 31
    Everest -

    Non lo so Maria Grazia se esistono davvero donne “semplici, lineari e prevedibili” come le hai definite tu o sono io a non essere interessato a loro così come sostieni tu.
    In realtà ho parlato di semplicità, di condivisione.
    Io non credo, e mi pare di averlo già scritto altrove, che un rapporto uomo/donna debba essere così complicato come purtroppo sembra essere dai dati che emergono anche dai tanti commenti in questo sito.
    Premesso il lato “chimico” per cui due persone si attraggono credo sia abbastanza facile stabilire se due persone stanno bene insieme o meno.
    La condivisione delle cose, il piacere di stare insieme, di parlare, di accettare gli eventuali difetti dell’altro non credo siano cose così complicate.
    Io non vado a guardare se la donna è alta bassa, magra o grassa, bionda o bruna. Si certo ho il mio ideale fisico di donna. Ma se una donna mi attrae mi attrae. Magari solo perché ha delle belle mani e dei bei capelli. E poi c’è la conoscenza, il carattere.
    Tu Maria Grazia parli di tranquillità e prevedibilità. Non so se siano le parole giuste. Non è che bisogna essere prevedibili e/o tranquilli. Certo ognuno ha il suo carattere. Ma credo che in un rapporto oltre al buon sesso si cerchi anche un po’ di serenità e tranquillità.
    Non so a quanti diverta il fatto di stare continuamente in lite con i propri compagni. A me non credo. Dialogo si ma liti continue no.

  2. 32
    rossana -

    Maria Grazia,
    “hai solo bisogno di fare sesso. tutto qui.” – c’è chi ne fa troppo e chi troppo poco, ma non mi sembra che la prima possa ritenersi a tutti gli effetti più equilibrata della seconda.

    forse dipende soltanto dai punti di vista…

  3. 33
    biancabianca -

    Io mi osservo sempre…quindi Nicola non ho mica detto tutti gli uomini sono cosi ed io sono perfetta. Se in America o in un ambiente circense esiste un uomo giusto per me non lo escludo ma non posso mica cambiare la mia vita cosi? Ci sta gente che ha trovato un amore in posti casuali se quello gli era destinato. Io posso girare il mondo ma se il mio uomo sta a 2 civici dopo il mio, aver cambiato nazioni non é servito. Ed io intanto vivo e gli uomini che incontro sono sciapi o strani e quindi io posso analizzarmi quanto voglio ma il risultato non cambia. Uno stimolante non lo riesco a conoscere

  4. 34
    maria grazia -

    “Non mi serve salire su una giostra se poi quando devo scendere lui non ci sta. Allora ci salgo da sola o per nulla e conto su di me.”

    parole giustissime bianca. se coloro che incontriamo non vogliono e/o non possono amarci, che almeno si astengano dal giudicare le nostre scelte e le nostre vite!

  5. 35
    maria grazia -

    Everest
    credo che tu confonda la tendenza alla litigiosità con la capacità di saper stupire, attrarre, incuriosire… bianca è esattamente di questo che ci sta parlando, e secondo me non le si può dare torto; sono moltissime le donne che accusano questa incapacità maschile di creare coinvolgimento e complicità, e secondo me voi uomini dovreste rifletterci su. semplice opinione personale.

    rossana
    mi aspettavo una risposta simile. ecco! se parliamo di PREVEDIBILITA’, direi che tu ne sei una chiara dimostrazione. comunque, a giudicare dai risultati umani, emotivi e intellettivi raggiunti da certe donne che di sesso ne hanno fatto molto meno di me, non mi pento della mia scelta. che poi chi ha stabilito cosa è il TROPPO, IL GIUSTO, O IL TROPPO POCO ?.. mah!

  6. 36
    Golem -

    Bianca, gli amori si incontrano sempre per caso. Noi siamo nati per “quel caso” che riguardò i nostri genitori. Io ho incontrato il mio per caso, e la fortuna di incontrare quella metà che manca all’anima sembra essere concessa a pochi, specie oggi, e puoi spiegarti prrche tanti ( soprsttutto tante) se li “inventano” pur di viverne uno.
    Abbiamo trattato a lungo questo aspetto legato agli amori non ricambiati, che forse non è solo un aspetto, ma proprio la causa di quegli amori di fantasia.
    Tu hai detto di te “non riesco a raccontarmi bugie” ed è sacrosanto, ma quello di vivere l’amore come illusione è l’unica cosa che può fare chi sta crescendo o chi non è mai voluto crescere, mantenendo di quel sentimento una visione idealizzata che non potrebbe mai realizzarsi nella realtà, tanto e’ irreale nei suoi contorni, eppure chiamata amore. Questa condizione, che è per metà naturale e per l’altra culturale, è accentuata oggi da un’altra sottocultura: la nostra, quella occidentale, con una pesante sfumatura di bassissima qualità che di quella italiana. Alimentata dalla squallida produzione dei mass media, che impongono clichè dello stesso livello di iirrealismo di certi amori immaginari di cui si possono leggere i resoconti ( quasi fotocopia tra loro) anche su questi forum, e che principalmente riguardano il genere femminile
    Ma c’è un’altra faccia di queste illusioni femminili: le ” castrazioni” maschili. Che nascono dalla stessa matrice, per metà naturale e per l’altra culturale, che però cozzano con quella sottoculturale di cui accennavo prima, creando un corto circuito che blocca il “vero” meccanismo che fa scattare la “vera” attrazione tra un uomo e una donna.
    Uomini e donne del 2000, vivono bombardati quotidianamente da immagini che trasmettono realtà ideali alie quali la maggior parte di cultura media ( ma non solo) non riescono a dare una “scrematura” critica, acquisendole inconsciamente come paradigmi di valore sociale, che naturalmente lo diventano anche dotti l ‘aspetto sessuale. Che fino a prova contraria è sempre il primo motivo di attrazione tra i due sessi, anche se non necessariamente collegabile all’attrazione puramente fisica.
    Il momento dell’incontro, pilotato da una qualunque tipologia attrattiva, viene immediatamente accompagnato da una semantica che tende inconsciamente a dare la migliore immagine di sè, anche in buona fede, ma corrispondente ai cliché di cui accennavo prima, inficiati dalla famosa sottocultura dell’immaginario >>>

  7. 37
    Golem -

    >>> che caratterizza i nostri giorni, fatta di uominii che non “dovrebbero” chiedere mai, che guidano macchine potenti su strade incredibilmente sgombre, e donne bellissime che vivono una femminilità liberata, in carriera ma anche madri e mogli che abitano case milionarie e sempre maledettamente in ordine. Nessuna crisi, nè difficoltà economiche, nè cellulite, niente disagi e tutti in piena salute fisica e psichica. Tutto il contrario della realtà.
    Se qui abbiamo parlato, sino a picchiarci, della tendenza all’ “illusionabilitá” femminile (scusa il neologismo) che spazia dalla romanticona che crede di vedere D’Artagnan in un impiegato del Catasto che si presenta come un guascone, alla sciacquetta che perde la testa per il palestrato, non è il caso di parlare di milioni di uomini che non sanno più chi c.... sono, e che si dibattono tra una vita banale e la pressione sociale che li vuole, belli, forti, ricchi, vincenti e pure ben dotati, visto da quanto dura il thread sulle dimensioni del pene?
    Dimmi se quelle dimensione non sono l’allegoria del maschio moderno, dove il simbolo maschile per antonomasia sembra contenere tutte le metafore di quello che un maschio di oggi ci si aspetta che debba essere. Ma il bello è che questa idea è più maschile che femminile.
    La donna media, salvo casi clinici che perdurano sino alla senescenza, superano la fase onirico/ romantica in età di matura fertilità, e si aspettano un maschio/uomo per realizzare un unione con o senza prole, ma che dia senso a quel bisogno di amore. Il maschio, (non ancora uomo) di oggi, tra l’aver perso il ruolo tradizionale e l’immagine irraggiungibile che la sottocultura del vincente a tutti i costi gli propina quotidianamente, non sa più cosa vuol dire essere semplicemente… SE STESSO.
    Allora, una Bianca, che non si racconta bugie, non vive di illusioni, che non resta a bocca aperta per un idiota che si fa credere il nuovo Berlusconi o il prossimo Umberto Eco per quella un po’ più intellettuale, chi incontra?
    “gli uomini che incontro sono sciapi o strani e quindi io posso analizzarmi quanto voglio ma il risultato non cambia…”
    Ti tornano i conti?
    È chiaro che i pochi esemplari di “omo certus” sono già stati assorbiti dalla domanda femminile, mediamente più concreta e attenta alla qualità (eterne romantiche a parte) di quella maschile, in piena crisi di identità. Ma soprattuto in totale confusione nel maschio tra quello che è come uomo e quello che pensa dovrebbe essere per una come Bianca.

  8. 38
    biancabianca -

    Everest il tipo con cui sono uscita,vorrebbe la semplicita tradotto essere diretti per lui. Io ne ho da vendere. Io non ho mai sentito dire “sono un uomo stron.. o inaffidabile o incoerente o o o”. Se io non so sciare non dico di essere brava perche qualcuno si vuol fidare e mi propone di farlo e poi io cosa dimostro? Che mi iNvento?Scappo? Dico che la colpa è dell’altro? O sono io una millantatrice? Se un uomo dice di essere serio lo deve dimostrare. Il tipo domenica tutto carino,feedback chimici veri, e qualche sms di cortesia. Oggi mi ha scritto ti chiamo e all’1.17 non ho avuto chiamate. Idem ieri. Uno cosi chiede semplicita e poi fa il senza attributi? Non chiedere mai cio che non sei disposto a dare. Io ciò faccio e sa di rispetto e tanto. Pure lui vorrebbe una compagna ma lui che razza di partner potra essere? L’educazione non inficiano sui ruoli ma sui rapporti. Io non pretendo la chiamata perche penso uno si sia innamorato ma perche rispetta la mia persona. Ecco io non mi innamoro perche non mi sento rispettata. Non mi si conquista la fiducia. Ha perso lui e non io. Perche di vagine ce ne sono ma di esseri pensanti e rispettosi pochiiiii.

  9. 39
    ets -

    @mm81 Quando ero ventenne la fidanzata non è mai stata, almeno per me, una ragazza con la quale condividere soltanto momenti piacevole, feste e momenti spensierati. Per lo più da 20 a 28 anni (il mio personale spartiacque) ho avuto storie lunghe anche anni dentro le quali ho condiviso di tutto .. ovviamente. E spensierato non lo sono mai stato. Magari alle donne ci pensavo meno, e meno c pensavo, meno problemi avevo sia in termini (scusatemi) di quantità che di problematiche varie.
    Personalmente a parlare di caxxate con gli amici di sempre ci sto ancora ora, idem sullo scherzare su qualsiasi cosa. L’amicizia non mi ha provocato disillusioni, o almeno quella vera, quelle delle 4 o 5 persone che conosco da quando di anni ne avevo 6!! Il resto si sa va e viene.
    Adesso, premessa la mia personale stabilità sociale – emotiva – economica, sarei pure pronto ad innamorarmi e di anni ne ho 33. Ritengo che non ci sia un’età nella quale si è più propensi all’innamoramento.
    Da adolescenti non parliamo di amore dai.. ma di infatuazioni più o meno lunghe, hai una visione molto romantica dell’amore, magari i tramonti con lo scooter.. le bevute.. ma non è amore quello !
    Per me l’amore è costruire una famiglia con una persona sana di mente nel quale si lavora per un obiettivo comune, e questo non lo puoi fare fino a che non raggiungi una tua stabilità!
    Il problema è trovare una donna sana di mente.. ma vabè questa è un’altra storia 🙂

  10. 40
    rossana -

    Maria Grazia,
    quanto a prevedibilità, chi ti assicura che io abbia fatto meno sesso di te? sono stata in coppia per circa 25 anni, e per quasi 13 ho avuto amplessi in media 5 volte alla settimana, spontaneamente, mentre per gli altri 12 appena un po’ meno, in seguito al contratto sottoscritto con il matrimonio, dal quale è difficile esulare se si ha un compagno esigente (recenti esempi l’hanno dimostrato anche qui).

    inoltre, fin da bambina, conosco a fondo il mio corpo, tanto da trarne con la massima semplicità tutto quello di cui ho bisogno. a volte lo facevo persino quando avevo un uomo a portata di mano, cosa che potrei avere anche ora, se solo alzassi la cornetta del telefono. come ben sai, il sesso per una donna è la cosa più facile da trovare in questa nostra epoca!

    hai avuto a ridire quando Mr x è sbottato sul sesso con Esse, ritenendo l’approccio biecamente maschilista, ma ora te ne sei servita con me, pensando di arrecarmi chissà quale ferita. non ti stimo abbastanza per risentirmi. mi piace soltanto tenerti un po’ a bada e giocherellare con te, quando mi va e mi riesce…

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