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Non riesco a guardare negli occhi nessuno

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Lettera pubblicata il 25 Giugno 2008. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 142 commenti

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  1. 31
    giu -

    ma di quali stranezze si dovrebberco accorgere..ke stranezza pensi di avere..è li la fonte del problema..quindi che stranezza pensi di avere ke hai paura ke gli altri lo possando capire?

  2. 32
    Lorenzo -

    Io ho capito che erano tutte seghe mentali che mi facevo. Bisogna solo svegliarsi un attimino, essere più alla mano, prendere le cose più alla leggera. E attenzione, non è cambiare carattere. Dentro te rimani la stessa persona sensibile e non superficiale come prima.. con la differenza che riesci a relazionarti meglio con gli altri, e quindi è piu facile che notino la tua sensibilità e che piaccia anche!
    Volevo dire a “immortale” di levarsi dalla mente i percorsi terapeutici e puttanate varie..servono solo a peggiorare le cose, non servono a NULLA! Non è cosi che funziona, non è una malattia mentale, per favore.. è solo una cosa da migliorare con se stessi e gratificante se ci riesci.. se vuoi lo fai, sennò rimani come diamine sei. L’importante è che piaci prima di tutto a te stesso. La vera forza è dentro di noi,solo noi conosciamo noi stessi,non un dottore che non abbiamo mai visto in vita nostra!!

  3. 33
    Cristina -

    Ciao ragazzi!Anch’io sono tra i vostri…è un modo diverso di vedere gli altri e le cose secondo me,che parte dal profondo,in genere si è introversi,per una società di “Grande Fratello” e persuasione pubblicitaria è un atteggiamento “strano”,insomma “sfigati”,spesso si crea un muro nella comunicazione tra due persone,qualcuno riesce a fare veicolare le emozioni con le canzoni,il teatro,la pittura,la poesia,questi artisti conservano sempre un lato di introversione,ma sono accettati o quasi.Ma alla fine chi se ne frega!!!,Bisogna accettarsi per quello che si è,perchè la sicurezza sta in altre cose,anche se gli altri non lo vedono,gli insicuri sono quelli che hanno bisogno di dimostrare agli altri che sono sicuri…Poi il tempo e l’esperienza farà i suoi miglioramenti.Uno psicologo,una persona come un’altra per sfogarsi,confrontarsi e se si è fortunati,carpire i segreti per relazionarsi meglio con gli altri.Non aver paura, tanto rimaniamo ciò che siamo!

  4. 34
    Cristiano -

    E’ un problema di cui soffro anche io, purtroppo. Ho 17 anni e mi trovo spesso in difficoltà nel ricambiare gli sguardi altrui. Ho gli stessi tuoi timori. Non fraintendere, mi dispiace che qualcun altro ne soffri, ma è comunque consolante… pensavo di essere un po’ svitato.

  5. 35
    giuseppe -

    ciao ragazzi, anche io soffro di questo disturbo molto fastidioso che spesso non mi permette di relazionare con gli altri, è un disturbo difficile da togliere ma non abbiate paura perchè con la costanza si riesce a superare.
    La paura di guardare negli occhi in realtà e la punta dell’iceberg, si tratta di una timidezza eccessiva, si ha paura di essere giudicati di confrontarsi con gli altri e chisa quante altre paure, in generale si ha paura di stare in mezzo alla gente.
    Non è una malattia ma se non si supera può diventare un disturbo della personalità, quindi armatevi di coraggio e a piccoli passi cercate di affrontare il problema.
    In particolare bisogna capire che la gente che vi sta vicino non vuole farvi del male, e poi esercitatevi a fare quelle cose che avete paura di fare ad esempio prendere la parola in un gruppo, non ha importanza se arrossite o dite cose senza senzo, l’importante e aver affrontato e superato la prova, la prossima volta andra meglio in particolare non pensate alle cose negative ad esempio il fatto che siete diventati rossi o che vi siete bloccati, ma pensate alle cose positive, ad esempio che siete riusciti a farlo e che qualcuno vi ha ascoltato e capito. Questo vi permetterà di avere una visione più ampia e vi permetterà di superare a piccoli passi il problema

  6. 36
    jessica -

    Anche io ho lo stesso problema…. alla base c’è la timidezza….
    mi sembra una difficoltà insuperabile….
    e spesso passo anche per maleducata…. ma non tutti riescono a capire il mio disagio….

  7. 37
    giuseppe -

    lo so jessica, noi che siamo più sensibili passiamo paradossalmente per insensibili e maleducati,il timido infatti è fondamentalmente una persona molto sensibile.
    So che non è facile ma bisogna sforzarsi perchè il problema non si risolve da solo, a piccoli passi giorno dopo giorno devi cercare di varcare il tuo limite affrontando situazioni sociali nuove, in poche parole fai quello che per timidezza non faresti mai, ad esempio entra in un bar e chiedi informazioni di una via, oppure in un gruppo di persone prendi la parola facendo una domanda, e cosi via affrontando situazioni per te sempre più difficili, vedrai che sposterai il tuo limite aquisendo sempre più sicurezza. Non ti arrendere vanno fatte molte prove e serve molto tempo prima di vedere risultati ma è una cura efficace e vedrai che con il tempo riuscirai anche a guardare le persone negli occhi senza nemmeno accorgertene

  8. 38
    manola pantera -

    ciao :-D.. sappi che anch io avevo il tuo stesso problema, e volevo dirti di dare ascolto a il cupo mietitore, secondo me ha centrato in pieno la questione.. l unica soluzione e cercare di fregarsene di quello che pensano gli altri, piano piano c la farai.
    ah! non è questione di bellezza ma solo di autostima, bisogna rivalutarsi per capirlo.

  9. 39
    ballerina -

    Ciao…anche io ho il tuo stesso problema….Quando ad esempio una prof mi parla non riesco a guardarla negli occhi. Lei o lui mi dice ma perchè quando ti parlo guardi da un altra parte?ed io mi vergogno.
    Ora sto provando a battere dei record…Prima la/lo guardo negli occhi 2 secondi..poi tre fino ad arrivare a tutto il tempo.
    Un consiglio….quando guardi una persona pensa a quello che dice e non farti distrarre da niente..ciao spero che ti sono stata d’aiuto!!

  10. 40
    anily -

    ciao a tutti,anche io ho questo problemuccio ma sto facendo di tutto per venirne fuori.come studentessa di psicologia posso dirvi che la nostra personalità si struttura a partire dalla prima infanzia e da questa tende ad evolversi durante la nostra vita.a livello psichico(chiamatelo inconscio o processamento di informazioni)strutturiamo il nostro sè,la nostra identità,sulla base di ciò che biologicamente è scritto ma anche sulla base di fattori ambientali.il contesto gioca un ruolo molto importante nella formazione della nostra personalità,dove per contesto intendo non solo gli eventi esterni ma anche lo stile educativo dei genitori.un po’ di autoanalisi ha solo lo scopo di chiarificare il motivo del nostro disagio che viene riflesso in questa strana paura ,che determina ansia alla quale spesso associamo l’etichetta di fobia.alla base c’è una paura dell’altro,un senso di inferiorità o verso noi stessi o verso l’altro in grado di non capire ma di farci del male,a volte è la paura di non sentirci riconosciuti dagli altri.Ad es genitori particolarmente rigorosi posso determinare questo problema perchè un genitore disprezzante potrebbe portarti ad avere paura del giudizio altrui e quindi l’altro viene visto come colui che è lì per giudicarti.ma essendo soggetti diversi le cause possono essere tante.la sensazione comune è quella di nascondere qualcosa e questo mi fa credere che ciò che noi vogliamo nascondere in realtà è il senso di disagio o frustazione psichica (più o meno consapevole) che ne deriva…la psicoanalisi non fa male come Lorenzo sostiene,o perlopiù fa male al portafoglio;in realtà l’analista è uno specialista della psiche e qualora il paziente non dovesse capire i meccanismi che sottostano al proprio malessere,potrà trovare in lui una figura forte e preparata;inoltre aggiungo che a differenza dei medici l’attenzione viene focalizzata sulla parola del paziente e la sua vita(storia personale) perchè solo così si può trovare una soluzione(assieme al paziente)

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