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Messaggio in bottiglia

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Lettera pubblicata il 11 Agosto 2011. L'autore ha condiviso 14 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Famiglia - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 39 commenti

Pagine: 1 2 3 4

  1. 11
    dolcevita -

    ciao toro seduto, mi spiace ma non sono io :)) per il resto ti capisco, ma non capisco tua figlia, nemmeno con la mia buona volontà… sarà che ho dovuto io fare da genitore ai miei genitori, quindi tante volte non capisco i figli che hanno la fortuna di avere genitori… come te insomma! e sembrano non apprezzarlo, cosí! un caro saluto :))

  2. 12
    rossana -

    rieccomi, Toroseduto! scusa se non ho letto con attenzione fin dall’inizio…

    posso immaginare il dolore per la perdita della tua compagna e per la successiva difficoltà di adattamento soltanto attraverso gli accenti sentiti e vibranti con cui lo descrivi, e mi dispiace per te. tuttavia, ti esorto a non dimenticare che hai avuto la fortuna (probabilmente più che meritata) di vivere accanto a lei gran parte della tua vita in modo appagante, anche a livello familiare. non per tutti è così! rimpiangere un bene perduto può essere più doloroso di non averne mai potuto godere in modo così completo ma alla nostra età di certo non sottovaluti l’importanza dei ricordi…

    inoltre, sei ricco di umanità e di amore per la tua città (la mia preferita in assoluto). hai una profonda passione per la musica, che ti è stata di sostegno (magari potessi avere una vera passione anch’io!). e puoi contare su un amico con cui parlare a lungo…

    non sottovalutare tutto questo, che fa di te un uomo che ha raggiunto non solo un’invidiabile tranquillità economica ma anche molti degli obiettivi a cui altri non riusciranno neppure ad avvicinarsi.

    molto sofferto anche l’allontanamento affettivo e reale della tua figlia maggiore, per cui ti senti in colpa. per bene che vada in una vita, e per tanti meriti si possa avere, converrai che non tutto può essere sempre perfetto.

    se hai mancato nei confronti delle figlie, non l’hai fatto certo per scelta: hai fatto, come tutti, del tuo meglio in anni di grave sofferenza. nè avresti rimediato un granchè se ti fossi trasferito a Milano… a mio avviso, avevi tutto il diritto di restare dove ti senti e ti trovi meglio.

    credo tua figlia abbia un’indole diversa dalla tua: ha seguito la strada che più le era congeniale e si è integrata in un ambiente che, evidentemente, le piace. ha un lavoro e una sua famiglia, com’è giusto che sia. ma soprattutto, a quanto scrivi, sta bene di salute. tutte cose ottime, per niente accessibili a tutti.

    si trova nell’età dell’oro, in cui si pensa di poter avere tutto ai propri piedi e di essere padroni del mondo. verrà poi anche per lei l’età dell’argento, in cui tutto si ridimensionerà all’intorno. forse, quando giungerà alla soglia della vecchiaia (l’età della mirra e dell’amarezza), si renderà conto di averti trascurato.

    temo non ci si possa fare più di tanto, se non starle vicino lo stesso, mettendo da parte l’orgoglio e apprezzando nei limiti del possibile la diversità. non è mai troppo tardi per recuperare il tempo perduto. potrebbe anche darsi che cominci a capire qualcosa nell’età dell’argento. perchè disperare?

    quando pensi a lei, pensa che sta bene (cosa che non posso fare io con mio figlio, che si trova dall’altra parte del mondo), per cui, sii lieto di saperla autonoma e serena. prima o poi i figli se ne vanno, dimostrandosi più o meno riconoscenti per quanto hanno avuto. a volte si “dimenticano” dei genitori soltanto per un breve periodo… tu non demordere e non ti scoraggiare!

  3. 13
    T.D._ -

    La tua “nipotina ufficiale” ti precisa di essere friulana, non veneta. Ahahah, nonnino perdi colpi!!!
    Avevo deciso di non scrivere pubblicamente, ma visto che bene o male c’è stato un fraintendimento con Dolcevita (e le tue righe di spiegazione –> credo tuttavia che non importi molto a nessuno da quanto ci sentiamo e se dovevamo vederci, trovo un pò inutile scriverlo, ma andiamo avanti!!)

    A parte la parentesi, comprendo totalmente quel che Dolcevita scrive e sono sicura che tu, caro autore di questa lettera, non abbia nemmeno bisogno che te lo ridica.
    Però rimango fedele ai contenuti che ti ho scritto privatamente e mi accorgo adesso di quanto mi sia avvicinata, senza ancora aver letto le sue righe, a Bob.
    Io credo che tu abbia sì bisogno di un’altra vita, ma non “precostituita” o “forzata”. Partendo dagli affetti vicini, dalla tua Musica, dal tuo Mare, dai luoghi dove ti senti a casa, dalle tue abitudini se riuscirai piano piano a pensare che “lasciarla andare” non è aver girato la faccia dall’altra parte, ma aver accettato con dolore ed altruismo la sua scelta, senza doverti perdonare nulla, beh forse con il tempo riuscirai ad aquisire quella serenità che ti permetterà di “farti scivolare addosso” di più gli altri e i loro comportamenti. E sì, sì, te lo dico proprio io, quella che non ci riesce…..ma ci continua a provare.
    Lo sai, sono contraria alle “anestesie psicologiche”, preferisco lo sfogo fino al suo apice o perlomeno fino al limite di sopportazione, preferisco una bella litigata al “facciamo finta di niente”…ora, se tu sei davvero sicuro di aver già provato tutte le strade per spiegarti, parlarle con il cuore in mano e ribadirle quello che provi e quello che ti piacerebbe vedere in lei, allora è davvero momento di metterci una pietra sopra, senza voltarsi indietro. Poi, chissà, potrà essere lei a tornare, ma almeno saprai che nell’attesa non sei dipeso da lei.
    Credo che entrambi abbiate bisogno di leggerezza: lei di viversi senza pensarti la sua vita, provarla senza doversi voltare ogni 5 minuti a vedere se sei ancora lì ad aspettarla (solo così potrà rendersi conto che manchi), tu per prenderti in mano finalmente la tua vita, hai anche un’altra figlia, “quella dolce”, non privarla della tenerezza, non permettere che lei, A., venga messa nell’ombra dietro il fantasma del vuoto di una sorella in carriera che si è scordata la sua famiglia, o così dimostra.
    Basta! Hai fatto tutto quel che potevi? L’hai aspettata mentre saliva in quel treno? L’hai rassicurata che se cambiava idea tu eri pronto a riportarla a casa? Le hai telefonato? Le hai ricordato che ogniqualvolta volesse a casa c’era posto per lei? Le hai detto che le vuoi bene, che ti manca? L’hai cercata più o meno spesso per interessarti di lei, della sua vita nonostante quest’ultima non ti piaccia? Sì??? Allora basta. Lei se vuole sa che ci sei, se vorrà farà un passo indietro. In alternativa, no.
    Allenta la presa dello spago..lascia volare il tuo aquilone!

  4. 14
    rossana -

    ecco, Toroseduto, vedi come anche la tua “nipotina”, che ti è emotivamente vicina (scusa T.D., ti prendo solo ad esempio, bonariamente) ti fa notare pubblicamente cosa, secondo lei, non avresti dovuto scrivere? non sta facendo, più o meno, quello che ha fatto tua figlia, accogliendoti alla stazione in merito al tuo modo di vestire?

    i giovani alla soglia della maturità si permettono di contestare le persone più anziane all’incirca quanto le persone più anziane si permettevano di contestare loro quando erano adolescenti. sono giri di boa generazionali, che poi passano, riassorbendosi su se stessi.

    un tempo la nostra rigida educazione non ci avrebbe permesso di farlo ma ora i tempi sono cambiati e i rapporti sono improntati ad una maggior franchezza, anche se non sempre strettamente necessaria… bisogna sforzarsi, finchè ci è possibile, di reggere gli impatti non lusinghieri per il nostro ego, sopraffatto dal loro…

  5. 15
    toroseduto -

    Scusate il ritardo. Ieri sera mentre andavo al mare, o meglio allo scoglio, ho avuto un tamponamento. Sono bloccato con il collo, la macchina che mi ha tamponata è sparita nella notte. Era una MINI ONE, macchina che considero pericolosa, alla guida c’è sempre un emulo di Schumaker! Ho la macchina in garage. Non ho trovato un meccanico aperto. Se ne parla a settembre. Sono stato al pronto soccorso, fortunatamente ho trovato un amico disponibile. Solo che devo fare delle strane contorsioni per mettere la pomata, the self made man! Non ho fatto sapere niente per il momento alla figlia piccola, oggi deve partire per il mare…non voglio rovinargli la breve vacanza.

    C’è qualcuno disposto a massaggiare il collo e mettere la pomata? No? grazie! Vivere da soli comporta qualche piccolo sacrificio, come fare il bucato, tenere in ordine la casa, indovinare il verso giusto delle lenzuola…sono rettangolari! Come fate voi donne a capire subito?

    PICCOLA PESTE o “nipotina” Lo so benissimo che sei friulana, ti ho solo messo un po’ più giù, tanto siete anche voi quelli della “Polenta con gli osei”, avete cognomi strani che non finiscono mai con una vocale…A proposito, sai che il tuo conterraneo Carlo Sgorlon è uno dei pochi scrittori italiani che mi piace? Ho messo nella bacheca “dei libri che non presterò mai” GLI DEI TORNERANNO, mi ha fatto innamorare della tua regione.
    Come sempre accetto la tua predica. Sono orgoglioso di te. Anche se sei brava a predicare e a a razzolare Benissimo! AH AH! Ora rido io!
    Sto scrivendo a tratti, il collo mi fa male, non riesco a trovare una posizione giusta, quindi sarò breve.

    Insomma facendo il sunto,devo essere io a accettare-sopportare-rassegnarmi-sperare per il meglio…ma il meglio l’ho sempre dato, con tutta la mia ex famiglia, racconto un episodio emblematico. La primogenita al momento della scelta della facoltà aveva scelto una che era a numero chiuso, non entrò in graduatoria con suo ed anche mio disappunto. I giorni passavano e bisognava fare l’iscrizione ad un’altro corso, scelse lei, pagai 500 mila care vecchie lire. Tornati a casa, era arrivata la convocazione per la prima facoltà che aveva scelto, erano scalati i posti e lei doveva fare l’iscrizione entro le 24 ore. Al mattino andiamo per vedere se si poteva recuperare qualcosa, lei fremeva, avevamo tempo fino alle 17. Per farla breve, l’unico modo era di mettere una pietra sopra alle 500 mila, l’ho feci e mentre aspettavamo ricordo le sue parole “Papà un giorno ti rimborserò tutto!” Io le dissi che l’unica cosa che desideravo era vederla contenta di essere riuscita a fare quello che più riteneva nelle sue corde (io avevo delle riserve,era una facoltà nuova). Poi le dissi che per come erano andate le cose, sarebbe stato meglio non dire niente alla mamma, ci saremmo risparmiati una lunga e meticolosa spiegazione (sono sempre stato uno con le mani bucate, per mia fortuna mia moglie era all’opposto). Facciamo giusto in tempo a fare l’iscrizione, e lei ha dato

  6. 16
    toroseduto -

    il meglio di se, nei cinque anni il voto più basso era un 29! Altro gesto eroico da me sponsorizzato, voluto e concretizzato, doveva discutere (si dice così?) la tesi, 10 giorni dopo la morte della mamma. Lei diceva che si sentiva la testa vuota, per fargli coraggio gli dissi che mi sarei messo alle spalle della commissione con la scusa che volevo riprendere con la telecamera, la sua esposizione, gli dissi : guarda me, ti sentirai più sicura…110 e lode. Noi a casa non festeggiammo niente, ma lei si aggregò alla festa della sua amica del cuore.
    Ecco, ripensare a queste cose, mi viene una specie di magone!
    Non si tratta di agire in un modo o nell’altro, eravamo una famiglia perfetta! E’ bastato quel maledetto avvenimento a ridurre tutto in briciole. Ho fatto un’indagine socio-psicologica. Eravamo una tavola perfetta a quattro piedi, rimanendo in tre, si è rotto l’equilibrio, adesso lei tende a nascondere, allontanare ogni minimo pensiero che la conduca al PRIMA. Ho riflettuto molto, lei è proiettata integralmente nel futuro, non vuole sentire niente, è praticamente entrata in un altro mondo. Un mondo che io non potrò mai capire, ci tengo a conservare ben vivi nella memoria i vecchi tempi, sarà l’età, sarà un limite, mi sforzo…ma non riesco a svuotare i cassetti dove lei aveva le sue cose. Ho fatto saldare i nostri anelli del matrimonio e li ho messi nelle sue cose.
    Questo tempo fa, oggi valgo molto di meno, gli anni mi scivolano addosso e io sono un’orologio fermo. Forse Anna potrà capirmi, guardo avanti, cerco un sentiero nuovo, ma sembra che ” per le mie navi sono chiusi i porti” (Guccini)Aggiungo un’ultimo tassello Se il dolore per un abbandono è forte fino alla morte, sopravvivere a tanti anni di felicità costruita giorno per giorno, senza pensare a un momento particolare, ma a TUTTI gli anni, giorno per giorno, tutti uguali al punto di fondere un lasso di tempo così ampio in un unico TEMPO, è più devastante del morire. Non è un punto di vista condivisibile, a volte ci freghiamo da soli, ma per me che non ho mai barato, non riuscirei a cominciare adesso!
    Ringrazio tutti per l’incoraggiamento, e mi dispiace scrivere queste cose… in fondo sono destinate all’immenso mare, tappate per bene in una bottiglia. Ciao a tutti Mario

  7. 17
    T.D._ -

    Rossana, io invece credo che siano diverse le situazioni e i rapporti tra me e Toroseduto e tra lui e sua figlia.

    Il rapporto che si è creato tra di noi, fondato da sempre sulla sincerità per quanto virtuale, ci permette di riconoscere anche da un “ahaha” quel sorrisetto un pò beffardo che ti si disegna sulle labbra mentre scrivi, nel tuo reale: siamo arrivati ad un punto in cui ci possiamo permettere limpidezza, di dire entrambi quello che pensiamo, due generazioni a confronto, perchè non dovrebbe esserci franchezza? Per me non si tratta di “permettersi”, cercare e creare un confronto con una persona più grande di te non mi sembra così audace. Ho sempre sperato di incontrare una persona come Toroseduto: affidabile, seria, onesta ma in fondo adulta solo all’occorrenza…”il potere della sua età” non è un mezzo per schiacciare gli altri e questa sua caratteristica spazza via dalla sua persona quel sacco di arroganza, straffotteza e saccenza di molti, troppi adulti, incapaci di creare un punto di contatto leale tra loro e le nuove generazioni, dimentichi di essere stati giovani, inesperti e un magari un tantino insolenti giovani anch’essi.
    Sono la prima a non trovarmi a mio agio tra le tendenze dei miei coetanei, riconosco una dose sempre più massiccia e amalgamata di “bullaggine” che esclude pesantemente chi non riconosce ed autoelogia se stessa. Ma tra i pochi aspetti positivi di questi tempi è l’incontro, in casi ancora troppo singolari, tra generazioni diverse, capaci di incontrarsi/scontrarsi nella reciprocità intrinseca in dialoghi tesi all'”impariamo a vicenda qualcosa” e non al “io ti insegno, tu impari”. Oltre a T., ho avuto la fortuna di incontrare solo un’altra persona, che fa parte della mia vita reale, una sua coetanea, con cui abbiamo creato un ottimo rapporto, fondato anche in questo caso sulla sincerità. Massima libertà di espressione (ovviamente nei limiti del rispetto!)
    Qui siamo andati un pò fuori..ma credo che sia importante distinguere anche quelle che ad un primo sguardo possono sembrare solo “sfumature”.
    S., la figlia di Toroseduto, dalle descrizioni del suo papà mi è sempre sembrata una persona molto distante dal mio modo di essere e pensare, piuttosto mi ci ritrovo di più nella sua secondogenita e nelle sue scelte. Far notare ad un papà di essere “fuori luogo” per l’abbigliamento mi sembra diverso che puntualizzare un proprio punto di vista. L’uncia somiglianza è che in fondo sì, di forme di “contestazione” si tratta: credo sia un ingrediente importante in un contesto libero e aperto, purchè reciproco! Anche se “non indispensabile”, non agisco in base ad utilità, piuttosto per istinto.
    Non vi è un ego da soddisfare, vi è semplicemente una reciprocità per cui ci si può trovare perfettamente in accordo oppure no. E nel secondo caso per me esprimere la propria opinione è essere leali, un finto accondiscendimento sarebbe per compiacere l’altro (e quindi farci piacere di più), questo per me è negativo.

  8. 18
    rossana -

    T.D.,
    non te l’avere a male se sono franca anch’io: a me non sarebbe mai neppure passato per la mente di far notare a te quello che tu hai messo in luce nei riguardi di Toroseduto.

    d’accordo su tutto il resto, ovviamente…

  9. 19
    toroseduto -

    Cara rossana,riconosco alla mia nipotina la capacità innata di entrare direttamente nel cuore di una qualsiasi questione. Forse abbiamo adottato questo innocente “nonnino nipotina, per ricordarci la differenza d’età. Quando affrontiamo un discorso che riconduce ad uno stile di vita, Siamo sulla stessa lunghezza d’onda, non ci siamo mai chiesti chi dei due si adatta all’altro, perché non esiste! Non è cosa che capita tutti i giorni, anzi è più unico che raro. Non c’è niente che ci fa pensare alla prevaricazione, su molti punti abbiamo idee diverse, e questo fa si che il nostro dialogare sia sempre efficace, abbiamo la stessa capacità di evitare i luoghi comuni, che su questo forum abbondano! Al punto che a volte mi assento per lunghi periodi. Non uso questa opportunità per i chiacchierecci, discorsi da bar o da cortile, come si diceva una volta. Non ho esitato, quando l’ho ritenuto opportuno, di uscire allo scoperto, non mi sono fatto sommergere dallo scudo dell’anonimato, in certi casi è necessario, ma quando capita bisogna avere il coraggio di aprirsi completamente, tanto se è stato un frainteso, si fa sempre in tempo a fare marcia indietro, la frase di circostanza…e ciao.
    Faccio un esempio che dovrebbe chiarire qualche concetto.
    Alle elezioni politiche mia figlia mi chiese : papà, allora per chi si deve votare? Feci un discorso di un’ora, non mi sono limitato a dirgli vota questo o quello. La nipotina scrisse un post, in cui io stentavo a credere che una ragazza ventenne avesse una tale conoscenza della materia, e le idee così chiare, cosa che faccio fatica a trovare in tantissimi adulti! Come vedi ha puntualizzato un aspetto che io ho trascurato, non voglio adularla, come potrebbe pensare qualcuno, le riconosco una maturità e una predisposizione innata all’analisi, che ti scordi l’età! In questi casi è utile scrivere sul forum, quando puoi tranquillamente confrontarti e cogliere degli aspetti che ai più sfuggono.

  10. 20
    rossana -

    Toroseduto,
    io non ho accusato la tua “nipotina” di niente. ho soltanto fatto un esempio per mettere in luce le differenze di approccio alla relazione fra generazioni.

    chiedo scusa a entrambi per essermi inopportunamente inserita fra voi, nell’intento di rasserenarti sull’atteggiamento di tua figlia, che ai miei occhi continua ad essere simile…

    buon ferragosto!

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