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Non le ho mentito, ma l’ho fatta soffrire

di

Avete presente il più famoso social network del momento? Credo che abbiate capito … anche io ovviamente sono iscritto, ma ho sempre evitato accuratamente di utilizzarlo come mio ufficio di collocamento sentimentale e non. Ho sempre creduto che non facesse per me un tale utilizzo. E continuo a crederlo.
Però forse ci sono cascato anche io, inaspettatamente.
Adesso spiego tutto.
Estate 2010, luglio. Come spesso mi accade, ricevo una richiesta di amicizia da una persona sconosciuta. La accetto. Guardo le sue foto, lei è davvero molto bella. Dopo qualche giorno cominciamo a scriverci via posta, ci presentiamo e scopro che lei è del Nord Europa, lontanissima da me, ed è più grande di me. Ero molto incuriosito e attratto da lei. Da lì inizia una interminabile serie di e-mail, all’inizio non tutti i giorni.

Iniziamo a conoscerci meglio, sempre meglio, ci presentiamo, ci descriviamo, ci diciamo cosa facciamo nella vita, cosa ci piace fare, cosa ci piacerebbe fare, cominciamo a parlare di come trascorriamo le nostre giornate, cosa facciamo. Lei è una ragazza davvero intelligente, molto dolce e simpatica, mi piace scriverle e parlare della mia vita, del mio passato, delle mie esperienze, sento che posso farlo con lei, stranamente mi fido di lei, mi sento molto in empatia con lei e da parte sua lo stesso, mi scrive tantissimo e mi parla di lei, della sua vita, del suo passato. Impiego tanto tempo della mia giornata tipo per leggere le sue e-mail e per risponderle, ovviamente comunichiamo in inglese, è l’unico modo, ormai ci scriviamo tutti i giorni più volte al giorno, passo tantissimo tempo davanti al mio computer. Guardo spesso le sue foto, mi convinco che lei è proprio bella, anche se so che sono soltanto delle foto e che non per forza rispecchiano la realtà. Mi capita anche di pensarla spesso durante il giorno, insomma comincia davvero a piacermi (ma sottolineo soltanto a piacermi). Anche lei mi dice che le piaccio tanto.

Decidiamo di vederci, almeno su skype. E da lì cominciano anche le conversazioni su skype, di notte, ore e ore davanti ad un monitor parlando con l’altra parte dell’Europa, e continuano le e-mail, fiumi di parole tra noi, davvero …
Ma incominciamo anche i primi problemi … lei è convinta che io sia pieno di donne, che mi sento anche con altre ragazze e non soltanto con lei, lei crede che io sia il tipico italiano latin lover che corteggia che punta contemporaneamente più persone. Io non sono una persona del genere. Ho provato a spiegarglielo più volte, ho provato a spiegarle come è la situazione nella mia città, ho provato a spiegarle che dopo la fine della mia storia io non ho avuto più nessuna, un po’ per paura, un po’ perché avevo deciso di chiudere il mio cuore all’amore (le ho raccontato di tuta la mia sofferenza), ma soprattutto perché ciò che vedevo intorno a me non faceva altro che confermare quanto pensavo. Ho provato a spiegarle che qui per molte ragazze l’amore è come un bel giocattolo, all’ultima moda. Appena lo vedono per la prima volta lo desiderano a tutti i costi, ma dopo averci giocato per un po’ di tempo, dopo che esso ha perso la brillantezza della novità, si stancano, lo accantonano, lo mettono da parte, quasi dimenticano come si sono divertite con quel giocattolo e ne vogliono un altro, vogliono quello nuovo. E poi tutti quei rapporti basati sull’apparenza, sulla necessità di farsi vedere, di partecipare a tutti gli eventi mondani, di vestirsi in un certo modo, soldi, alcool, macchine nuove, bella gente … No, io non voglio questo.
Le ho anche detto che per me sarebbe molto difficile innamorarsi di nuovo, ma che al tempo stesso ero onesto con lei e che non avevo alcun tipo di contatto con nessuna, perché in questo momento non ne sentivo il bisogno, così come non avevo sentito il bisogno di avere una storia dopo essere stato lasciato dalla mia ex.

Questa tenera e dolce amicizia virtuale proseguiva, avevamo anche in programma un eventuale incontro reale, davvero molto difficile e poco fattibile, ovviamente le avevo detto anche questo, ma spesso erano più i momenti difficili che quelli felici e spensierati. Lei aveva costantemente paura che le dicessi bugie (lei ha sofferto tanto nella sua vita e ha incontrato tanti bugiardi) e che sarei scomparso improvvisamente senza dirle niente. Non ho mai fatto nulla che potesse indurla a pensare ciò e mille volte ho provato a dirle che non ero assolutamente quel tipo di persona. Sentivo quasi sempre che non mi credeva, mi addolorava molto ciò. Inoltre ogni minima cosa la portava a pensare che ero scomparso, per esempio se tornavo a casa più tardi del solito quando uscivo con i miei amici, o se non le scrivevo allo stesso orario di sempre. Cominciavo a sentirmi opprimere, cominciavo a non sentirmi più libero come ero prima di conoscerla, cominciavo a vedere dall’esterno e capire che questa situazione nella quale mi ero cacciato era davvero molto strana e quasi diveniva insostenibile. Era divenuto sempre più facile litigare per stupidaggini, e ciò accadeva sempre improvvisamente, quando sembrava che tutto fosse rosa e fiori. Il nostro tenero rapporto era diventato ormai una pericolosa altalena di sensazioni, un momento felicissimi, quello dopo tristi e distanti più di quanto non lo fossimo già. E questo su e giù di sensazioni mi uccideva dentro, mi toglieva le forze per proseguire, portava via tutti i buoni sentimenti che provavo per lei, mi impauriva e mi faceva sentire questo rapporto come molto precario.

Già, a proposito di quello che provavo per lei. Credo che non fossi innamorato, mi piaceva tantissimo, mi piaceva parlare con lei e passare il tempo con lei, mi sentivo capito da lei, certamente le volevo bene, mi ero affezionato a lei e mi stavo affezionando, ma non ero innamorato. Sono stato sempre onestissimo in questo. Non l’ho mai illusa e non le ho mai detto bugie. Ma lei era innamorata di me. Lo sentivo e ad un certo punto me lo ha anche detto, mi confessò di essere innamorata di me, tanto, tantissimo. Non sapevo cosa fare. Non potevo dirle una bugia, non sono il tipo. Credetemi, è stato così difficile dirle la verità … sapevo che le avrei spezzato il cuore, che l’avrei fatta soffrire tantissimo, ma non potevo dirle una cosa non vera, non potevo prenderla in giro. Da quel momento in poi non ci siamo più scritti.
E’ da un po’ che non sentiamo ovviamente. Mi dispiace da morire di averla fatta soffrire, mi sono sentito e mi sento una m…, non avrei mai e poi mai voluta farla stare male per causa mia, ma che dovevo fare? Mentirle?
Penso a lei e a volte penso che forse ho sbagliato tutto … Continuare, vedere se poteva nascere qualcosa, qualcosa che a mente fredda mi sembra impossibile e irrealizzabile. E mi chiedo anche: e se poi un giorno mi viene il rimpianto, il rimpianto per qualcosa che sarebbe potuto essere, il rimpianto per qualcosa di cui forse avevo paura e che ho rifiutato, il rimpianto per quello che sarebbe potuto anche essere l’amore, la donna della mia vita?
Tante domande, poche risposte, attendo i vostri commenti, i vostri pareri, i vostri consigli.
Grazie.

Lettera pubblicata il 22 Novembre 2010. L'autore ha condiviso 6 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Amore e relazioni

La lettera ha ricevuto finora 17 commenti

Pagine: 1 2

  1. 1
    colam's -

    bah sarò semplicistico ma per me l’errore che hai fatto è a monte: accettare una richiesta di amicizia da una persona sconosciuta (e lontana).

    Usata in questo modo quella piattaforma non può diventare altro che un ufficio di collocamento sentimentale, come dici tu. Ed è facile che uno dei due “s’innamori”, e essendo una piattaforma mondiale per vivere la propria storia d’amore bisogna poi che uno dei due traslochi, il che è un bell’impegno !

    Ti propongo di usarla come la uso io: non per conoscere nuova gente, ma per mantenere il contatto con chi già frequenti o hai frequentato (amici, colleghi, ex compagni di scuola).

  2. 2
    Aria85 -

    Non è per essere cinica,ma…mogli e buoi dei paesi tuoi!!!
    Ma come si può pensare di intraprendere una relazione con una persona conosciuta e vissuta solo in rete?
    Ma stiamo scherzando??
    Dai…vabbè che siamo nel terzo millennio,ma almeno certi tipi di rapporti cerchiamo di viverli,non di sublimarli per via telematica!
    Certo,si fa prima a disconnettere il pc che ad affrontare l’altro di persona…

  3. 3
    Dorian -

    Grazie per il consiglio colam’s. In effetti prima di conoscere lei anche io uitilizzavo questo social network non per conoscere nuove persone, ma per tenermi in contatto con gli amici e con le persone che non sentivo da tempo.
    Ma un giorno cominciammo a scriverci… e da lì il pasticcio.

    Sono molto dispiaciuto per quello che ho fatto, ma non potevo prendere in giro lei oltre che me stesso. Certo, ho ancora tanti interrogativi.

    Hai altri pareri in merito?

  4. 4
    Dorian -

    Aria85, non era certamente mia intenzione vivere un rapporto via internet. E’ capitato di entrare in una profonda empatia, sia da parte mia che da parte sua. E’ capitato, non l’ho mica deciso o programmato. E’ capitato come sarebbe potuto cpaitare nella vita di tutti i giorni.

    Per quanto riguarda il “moglie e buoi dei paesi tuoi” non mi trovo d’accordo, ma penso che non sia questo il contesto per discutere di ciò.
    Nonostante la distanza, nonostante la comunicazione via mail e via skype, nonostante lei fosse di un paese diverso dal mio, posso dire che lei è una bella persona, una persona bellissima dentro, intelligente, dolce, simpatica, completamente diversa dallo standard che potrei incontrare nella vita reale della mia città, credimi. In lei non ho riscontrato quell’artificiosità, quella importanza dell’apparenza e tutto quello che sembra caratterizzare le sue colleghe italiane. Assolutamente nulla contro le italiane, però la situazione non è così felice… almeno io la penso così.
    Credo che quello che abbiamo visuto sia stato certamente più vero di quello che mi sarebbe potuto succedere con la tipica ragazza della mia città… Ovviamente anche questa è solo una mia opinione…
    Infine non ho disconesso il mio pc, ma le ho solo detto la verità, se avessi potuto l’avrei fatto anche di persona, stanne certa.

  5. 5
    Noway -

    Secondo me ti sei comportato benissimo, sei stato onesto, corretto, da vero gentiluomo.
    Il problema lo ha fatto nascere lei, con i suoi dubbi, con la sua gelosia, non si può obbligare una persona ad amarti, se lei lo era, bene, ma doveva accettare il fatto che magari il tuo amore sarebbe nato piano piano, come magari poteva accadere, se lei non fosse stata così – permettimi – immatura da rovinare una relazione già difficoltosa di suo (a causa della distanza) non credendo alla tua buona fede e lealtà.
    Rimpianti non ne devi avere, la possibilità di conoscervi l’avete avuta, non ti è scoccata la scintilla, era una buona amica, magari qualcosa di più, ma molto lontana dal concetto di fidanzata o altro, insomma, nessun rimpianto, non è andata a buon fine questa conoscenza, capita spessissimo.
    Ti sei comportato bene, sei stato onesto, lei ha fatto tutto da sola, ha distrutto il vostro rapporto, pretendendo che tu sentissi gli stessi sentimenti che provava lei.

  6. 6
    Aria85 -

    Caro Dorian…
    ci credo che tu sia stato sinceramente e inaspettatamente travolto da una meravigliosa empatia…
    Ma ti prego di riflettere su un paio di cose:
    Lei è dolce,gentile,…’bella dentro’ come dici tu.Bene.Perchè secondo te attraverso una tastiera,o una webcam,si può conoscere davvero una persona?
    C’è gente in grado di mentenere in piedi vite parallele frequentando fisicamente le persone con cui intraprende dei rapporti,e secondo te,non è possibile,se non addirittura più semplice farlo ben celati dalla grande rete?
    Mi parli di artificiosità?
    Cosa c’è di più artificiale di una frequentazione telematica?
    Quella che hai conosciuto non è una persona reale!E tutto quello che ti ha raccontato di se potrebbe essere falso.E lo stesso vale al contrario,da te a lei!
    La sua voce la conosci?La riconosceresti tra dieci altre voci?No!Perchè non l’hai mai ascoltata davvero,solo attraverso un microfono.E non è la stessa.E io di voci me ne intendo!
    Conosci l’odore della sua pelle,dei suoi capelli?La consistenza?Conservi la memoria di quei piccoli gesti,come piccoli tic,che tutti noi abbiamo e che ci rendono unici…quei gesti che solo chi ci vive e ci osserva in un certo modo è in grado di cogliere,e diventano connotazione inconfondibile?..credo di no…
    Dorian,mi viene da pensare che tu abbia avuto qualche esperienza poco felice in amore,ma ti assicuro che l’unico modo per conoscere davvero qualcuno è viverlo davvero.Una donna a cui non puoi stringere la mano può sembrare inconsciamente una via più sicura,ma solo perchè esiste a metà!
    Ti auguro di tutto cuore di inconrare la tua principessa al più presto.Dal vivo però!

  7. 7
    Dorian -

    Si Noway, hai colto un aspetto che ha contribuito a deteriorare e a logorare progressivamente e lentamente il nostro “rapporto”.
    Ogni litigio, ogni altalena di emozioni cancellava quanto di buono stava nascendo nei suoi confronti.
    Mi sentivo sempre non creduto, sempre sotto esame, e non sopportavo questo, perchè io sono stato sempre assolutamente onesto, sincero e trasparente con lei, non avevo nulla da nasconderle e non le ho mai nascosto niente. Ma bastava un nonnulla per innescare il suo meccanismo di gelosia. Se non ricordavo qualche parola in inglese di troppo o se no capivo qualche parola in inglese in più rispetto al solito, se rientravo a casa più tardi del solito. E questo mi soffocava, mi faceva sentire soffocato sempre più. Sentivo che non potevo andare avanti così per molto. Gliel’ho detto, più di una volta, ma non c’è stato verso. Certamente l’infinita distanza ha reso ancora più difficili le cose, però non poteva essere sempre così.
    La tua chiave di lettura mi rincuora.
    Era una buona amica, forse anche di più perchè ero affezionato a lei, ma non ne ero innamorato e quello che poteva nascere nei suoi confronti era cancellato progressivamente e lentamente dai tutti gli stupidi litigi.

    Cara Aria85,
    forse mi sono lasciato un pò toppo prendere la mano. La tua intuizione è corretta, ho avuta un’esperienza in amore molto triste che mi ha fatto soffrire tantissimo.
    Ma non ho usato questa conoscenza come un surrogato di un incontro, di una conoscenza reale. Non sentivo il bisogno di conoscere una ragazza o di stare con una ragazza, stavo bene da solo. E’ accaduto, in modo molto spontaneo e naturale. Come noti bene tu, è impossibile conoscere al 100% una persona soltanto tramite e-mail e videochiamate. Non ho la presunzione di dire di conoscerla perfettamente. E’ così difficile nella vita reale, figuriamoci per mezzo di internet.
    Per quanto l’ho conosciuta, mi è sembrata sempre vera e sincera, bella dentro. Poi, ovviamente, posso anche sbagliarmi. Questo consentimelo però, quasi più vera e sincera di una qualsiasi ragazza della mia città che avrei potuto casualemente conoscere un giorno.

  8. 8
    Aria85 -

    Caro Dorian,
    mi hai fatto venire una gran curiosità:ma di dove sei??
    No,perchè vorrei capire qual è questa città in cui circolano solo ragazze improponibili!! 🙂
    Cmq,tornando a ‘lei’ non ti sentire in colpa!
    Quello che è stato doveva essere!Non si può intraprendere una relazione via web…si lo so,sono ripetitiva…ma che ci vuoi fare!Repetita iuvant!
    Ti abbraccio!

  9. 9
    Dorian -

    Sono del sud Italia cara Aria85.

    Riguardo a lei, mi sento in colpa, eccome. E’ stata male, sta male per colpa mia, l’ho fatta soffire e la sto facendo soffrire tantissimo. Mi dispiace tantissimo. So bene che è impossibile intraprendere una relazione via web, difatti non era quello che volve, però credo di essermi affezionato a lei. Ripeto mi dispiace profondamente averla fatta soffrire.
    Un abbraccio anche a te!

  10. 10
    Anna -

    Ciao,
    a parte il tipo di rapporto sempre più frequente, sulle cui dinamiche hanno scritto fiumi di parole.

    Capita anche in un rapporto normale che un sentimento non sia ricambiato.

    Analizza però il tuo bisogno di un rapporto così…
    Perché ne hai avuto bisogno?

    L’assiduità è stata reciproca, non solo da parte di lei quindi se lei si stava innamorando vedendoti così assiduo ha pensato di essere corrisposta.

    Rifletti sui tuoi bisogni…
    di tenere le distanze di sicurezza … di sentirti amato… adorato

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