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La fine improvvisa di un amore

di Loredana
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14.073 commenti

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  • 5591
    LULU -

    Markos, il momento e’ difficile, molto, ma devi accettare cio’ che lui ti ha chiesto. Non stare ad aspettarlo, il motivo per il quale si e’ allontanato da te non ti e’ ben chiaro, forse non lo e’ neppure a lui. Ma adesso pensa a te, forse dirai , se penso a me, penso a lui. E’ normale, ma cerca di essere un po’ egoista, vivi giorno per giorno, non scacciare il dolore, affrontalo (con te stesso) piangi, urla, tutto serve, ma non rimanere fermo nel passato, ti fa solo male. I nostri sono solo “consigli” dettati da esperienze personali, anche se ognuno le vive in maniera diversa. Giustamente vivere l’esperienza in prima persona, come dice anche Luna, non e’ la stessa cosa, allora fermati un attimo….ascoltati, cosa vorresti tu, vorresti stare con lui, ma lui ti ha allontanato, non puoi fare altro, ascoltati e curati, in questo momento tu hai bisogno di te stesso, lui non vuole aiuto, vuole stare solo. Tu devi amarti e l’aiuto che volevi dare a lui dallo a te stesso, e tutto l’amore che sei disposto a dare a lui dallo a te stesso, adesso devi essere solo egoista. Un abbraccio LULU

  • 5592
    markos -

    ragazze è la realtà dei fatti: quando tutto ciò è cominciato “mischino” si è sforzato di continuare a dare ma non ci riusciva ora come ora mi rendo semrpe più conto di quel primo periodo in cui continuavamo a sentirci come doveva essere sofferente epr lui uscire con un malessere e una disperazione interna (non ben identificabile..) e dover reggere con me accanto, e da che il girno prima dava tutto a che si è reso conto di non poter dare nulla, eprchè come dice lui aveva solo macerie dentro vuoto non sentiva nulla per me..e l’amore non si eprde da un giorno all’altro ma qualcosa di sconvolgente è entrato nella sua vita (un po ho paura di cosa possa essere da mentire su una malattia per un’altra) e lo ha reso così, all’inizio mi rispondeva ancora carino poi pian piano mi ha dato sempre meno speranza finoa staccarsi da me, come dice lui gli fa male avermi accanto (è paradossale ma lo capisco) non sono uno qualsiasi gli suscito troppe emozioni e ricordi e anzichè affrontare il tutto con me ha paura di non essere all’altezza ha paura a coinvolgermi in qualcosa di non chiaro in cui si vuole rifuggiare, scappa esce con altri, si crea una vita “all’apparenza normale” ma in essenza triste, eprchè so che senza di me(non epr esaltarmi) sta male perchè fino a giorni prima di ciò diceva che non si sarebbe mai staccato nemmeno per un attimo che ero la sua ragione di vita, ora voi potrete dirmi: anche a noi era così eppure…ma questa è una situazione un po più complessa: c’è un passato ambiguo,verità nascoste, sofferenza dolore speranza fede e paura…in fondo leggo nei suoi occhi la disperazione fredda che lo ha incattivito…prego che stia bene ma io nel mentre sono crollato e giorno per giorno provo a rialzarmi ma lo sapete meglio di me quando si percorre la strada in due è difficile ritornare solo. ho voglia di volere del bene correrei da lui ancora per dirgli ti amo perchè è ciò che sento. la speranza dentro di me non morirà però sento che da tutto ciò io ne uscirò rinato

  • 5593
    markos -

    luna mi riferivo al fatto che se dall’inizio io avessi avuto la fredda lucidità di allontanarmi rispettando il suo dolore e mettendo i sentimenti da parte e non essendo ossessivo e folle forse oggi lui avrebbe capito che sono forte e in grado di stargli accanto senza paura, ma purtroppo me stesso non è sereno e tranquillo…
    per lulu e lily
    un giorno forse lo sarò e sarò pronto a riaccoglierlo in me…ora come ora se tornasse continuerei solo a tormentarlo con il perchè non sente più nulla per me e non con il dargli forza…
    ma è più forte di me..non riesco a concentrarmi sul suo dolore ma solo sul mio abbandono…
    se solo capisse…ma lui mi ha sempre detto che era giusto che gli dicessi queste cose, come quando un mese fa gli dissi: posso dirti una cosa inopportuna? mi piacerebbe un giorno fare di nuovo l’amore con te…e lui non è inopportuna sai che devi sempre dirmi tutto io voglio stare solo bene.
    questo è ciò che vuole e non so quale malatti abbia perchè mente sulle cure e l’ospedale, ma spero che guarisca e esca da questo vortice pieno di false convinzioni e castelli di carta e muri di pietra che ha costruito nel suo cuore così fragile per illudersi di riuscire a stare senza di me e si renda conto anche magari tra un bel po che invece io sono quì…si ragazze perchè io andrò avanti tra due mesi partirò epr l’erasmus ma continuerò ad aspettarlo, magari andrò con un altro o un altra può capitare ma quel posto nel cuore e nella mente sarà solo suo…anche se gli avevo chiesto una pausa anche se lo trattavo male so in cuor mio che è lui la eprsona giusta, l’ho capito tardi ma meglio averlo capito…
    grazie ragazze siete una gran forza..
    ho sognato che lui tornava io vi scrivevo epr venirvi a trovare con lui e farvelo conoscere…sono solo sogni…ma come il piccolo principe credo ancora nei sogni!!!

  • 5594
    LULU -

    Vedi Markos, io non voglio distruggere ne i tuoi ricordi ne i tuoi sogni, ma e’ proprio come dici tu…a me per dieci anni ha detto che ero la sua vita, che non poteva pensare di allontanarsi da me neppure per un attimo, ed io?! Ci ho sempre voluto credere, nonostante all’atto pratico non era cosi’. Anche quando l’ho trovato insieme all’altra, che gia’ frequentava da quattro anni, ha avuto il coraggio di dirmi che sono la donna della sua vita, che il suo desiderio e’ finire i suoi giorni con me……certo quando ha fatto i suoi comodi, crede di trovarmi ancora qui ad aspettarlo….sai cosa gli ho risposto?! Io non sono una casa di riposo, la sua attuale compagna ha 35 anni meno di lui, (puntualmente la tradisce con altre….queste sono le sue parole, ma so’ benissimo che e’ la realta’)….pensi che adesso io, con la mia esperienza creda molto in queste parole?! Markos, le parole contano poco, sono i fatti quelli importanti…..Sicuramente la mia storia e’ diversa dalla tua, sicuramente io sono piuttosto pessimista in questo momento, ma credimi, tu, da quanto riesco a capire, sei giovane, hai ancora tutta la vita davanti, non correre dietro a sogni, belli fino a che li hai vissuti, indimenticabili, ma adesso vivi la tua quotidianita’, viaggia, occupati di mille cose, non stare ad aspettare chi non c’e’, e se un giorno tornera’ sarai tu a decidere se lo vorrai, ma credo che tu sarai diverso, avrai trovato la tua strada. Anche io credevo che lui fosse la persona giusta. Ma quando mai, non ero felice, ero sempre triste, speravo che le cose cambiassero, vivevo sempre nell’ansia, temevo ogni suo cambiamento d’umore. Mi feriva, poi mi chiedeva scusa…..ed io pur di stare con lui accettavo e mi sottomettevo, me che vita era.
    Vedi Markos, non e’ facile, neppure adesso che e’ passato molto tempo, eppure gia’ mi rendo conto che non vivo piu’ nella paura del suo “umore”. Non soffro piu’ della sua freddezza, delle sue menzogne, della mia paura di non essere all’altezza.

  • 5595
    LULU -

    Scusami se sono cosi’ dura, ma credimi ce la puoi fare.
    Non c’e’ nulla di male ad avere sogni, a me i sogni li ha completamente distrutti. Tu continua a sognare, la tua vita, non la vostra…altrimenti sara’ solo un circolo vizioso, e se davvero un giorno vi ritroverete, tu sarai una persona piu’ forte, non fredda , ma disposta a capire quelle cose che come dici tu, forse lo hanno fatto scappare.
    Una cosa fondamentale, pensi davvero di essere il responsabile della sua “fuga”? E’ facile sai prendersi le colpe degli altri, quando non riusciamo a capire e dare una motivazione a certi comportamenti…..NON SEMPRE LA COLPA E’ DA UNA PARTE SOLA, NON SEMPRE GLI ALTRI HANNO RAGIONE E NOI TORTO…….
    C’e’ chi ha una facilita’ immensa di farci credere che siamo noi e solo noi quelli dalla parte sbagliata.

    A presto LULU

  • 5596
    markos -

    no lulu la colpa non è mia e lui lo sa bene, sarò stato incoerente e ossessivo ma sa che tutto dipende da lui ed è proprio per questo che si danna,….sai durante la nostra storia io spesso chiedevo pause, avevo voglia di litigare ma per gioco per metterlo alla prova per immaturità, ciò che oggi mi chiedo è se sono arrivato a dirgli prendiamoci una settimana di distacco e lui mi ha risposto finalmente si non lottando più…come mai ho avuto la reazione inversa di cominciare ad impazzire così?
    avevo bisogno di essere mollato epr capire ciò che c’era dentro di me? o forse tuttosommato non mi soddisfava tanto perchè a prescindere dall’immaturità mia non glielo avrei dovuto chiedere…ma mi paiceva vedere come lottava per noi..
    è un circolo vizioso senza fine…

  • 5597
    ANNA -

    “Ma quando mai, non ero felice, ero sempre triste, speravo che le cose cambiassero, vivevo sempre nell’ansia, temevo ogni suo cambiamento d’umore. Mi feriva, poi mi chiedeva scusa…..ed io pur di stare con lui accettavo e mi sottomettevo, ma che vita era.”

    Lulu, questa e’ la storia di tanti qui.
    L’ errore piu’ comune.
    Io non sono partita cosi’ nella mia storia.
    Ci sono “scivolata” con gli anni.
    All’ inizio, ero quella forte e, per “inizio”, parlo di due anni su dieci.
    Poi mi sono involta nella sua esistenza per sanare i SUOI guai e soddisfare le sue esigenze. Ho lasciato, senza nemmeno che me lo chiedesse, che la mia vita si plasmasse sulla sua.
    La richiesta era implicita ed e’ stato li’ che ho firmato la mia fine, quando ho deciso che io potevo “dare” perche’ “avevo” mentre lui, poverino, aveva solo “bisogno”.
    Una sera finii in una conviviale di un Rotary qualunque e terminai la serata a chiacchere con la relatrice, giunta senza macchina e con casa accanto alla mia. Le diedi un passaggio.
    Non avevo piu’ di 22 anni !
    Le raccontai del mio amato fidanzato e delle sue piccole intermperanze caratteriali. Ero ancora felice, allora.
    Tanto felice, giovane e inconsapevole.
    Mi disse di stare attenta, che mi stavo costruendo una gabbia da cui sarebbe stato poi difficile uscire.
    Era tardi e pensai di non essermi spiegata bene. Fini’ li’.
    Quella parole mi risuonarono in mente cosi’ tante volte, anni e anni dopo! Aveva capito BENISSIMO ma io non ero affatto predisposta ad accettare il parere nella notte di una semisconosciuta.
    Io che mi distruggo la vita ??? IMPOSSIBILE.
    Pensavo di avere risorse inesauribili, forze da vendere, carattere per affrontare qualunque cosa e che fosse mio dovere offrire tutto cio’ a chi amavo.
    L’ intento sarebbe stato anche nobile e magari giusto.
    Il marcio stava, e sta, nel disequilibrio delle forze in campo.
    Chi ha problemi, spesso non vuole essere aiutato.
    segue…

  • 5598
    ANNA -

    segue…
    Vuole stare cosi’. Vuole sentirsi bene nella propria pelle, anche se fa schifo.
    Oggi lo capisco. Allora no.
    Io pensavo che AIUTARE senza imporre fosse un dono.
    Non lo e’. O perlomeno non lo e’ sempre.
    Chi ha sempre qualcosa da chiedere, alla fine, si sente un deficiente e finira’ per odiare.
    Nasce da li’ la mortificazione di ogni richiesta, anche la piu’ banale, proprio a chi, invece, dice sempre “si”, che “va bene”, che “non importa”. Loro vogliono che tu dica VAFFANCULO! E, se non lo dici, te lo diranno loro.
    L’amore muore.
    Si suicida perche’ non ha piu’ liberta’.
    Loro che non sono liberi di fare schifo e gli altri che non lo sono di ammettere di avere sbagliato perche’ pesa troppo questo errore cosi’ oneroso.
    Lulu’ pensa sempre a questo e continua a ringraziare questa magnifica possibilita’ di non vivere piu’ con quell’ ansia che ti mangia il cuore e ti devasta il cervello…
    Un bacio a tutti.

  • 5599
    LUNA -

    ANNA: sono una persona mediamente intelligente, e non sono mai stata masochista.
    La prima cosa la dico nel senso che ci tengo a dire che queste cose non capitano agli scemi. La seconda perché se c’è qualcosa che fa male è quando qualcuno, che non capisce, crede che una persona possa finire in queste trappole perché ama soffrire o ha una predisposizione verso gli stronzi. Io una predisposizione verso gli stronzi non l’ho mai avuta. Penso di essere invece sempre stata lontana dagli stronzi come la peste. E non ho mai amato qualcuno di più perché era stronzo, semmai mi è scaduto.
    E ho sempre pensato che quella storia per cui se uno non ti caga gli corri dietro e se invece ti ama lo ami di meno fosse non solo triste, ma anche per me inconcepibile.
    Tuttavia sono finita anch’io in una di quelle trappole che sappiamo.
    Ci sono finita con tutti i due piedi, le braccia, la testa e il cuore. Ci sono finita al punto che non ho dubbi che tu non abbia capito che quella sconosciuta, allora, era stata lungimirante nei tuoi confronti, perché di certo neppure io avrei capito a mia volta. Non avrei capito perché avrei pensato, come te, che non mi ero spiegata bene, che lei non conosceva la mia storia, ed era lei che non aveva capito niente.
    Non avrei capito perché per sapere che sei in trappola devi rendertene conto. Ma il guaio di queste trappole è che, per molto tempo, una persona ci cade senza rendersene conto, come scivolare lungo una scarpata, ma crededo che sia una strada dritta, anzi, che camminare su quella strada sia esattamente fare ciò che l’amore richiede, l’amore è.
    Io so che non è stato masochismo il mio.
    E quando mi è capitato di parlare con qualcuno che non capiva, stavolta che non capiva quanto sia difficile uscire da quelle trappole una volta che ti hanno “mangiato il cervello” e indebolito e confusa, soffrivo moltissimo pensando che non potesse capire.
    E di sembrare davvero una masochista che parlava della serenità che avrebbe tanto desiderato,

  • 5600
    LUNA -

    ma che in realtà non potesse fare a meno di iniettarsi una certa dose di quotidiana infelicità, ansia e paura di un terremoto, come fisiologico bisogno. Non è così, non è mai stato così. Mai sarà così.
    Le verità per ciascuno di noi, che sappiamo cos’è una trappola, o per chi ancora ci sta dentro e non lo sa, sono tante. Anch’io ho le mie tante verità. Non verità diverse tra loro, intendo dire concause. Intendo dire momenti che, causando sgomento e dolore, o capitando quando ero più scoperta e più fragile, mi hanno indebolito, e hanno preparato il terreno per quelli successivi. Non mi tolgo le mie responsabilità, so oggi dove andava fatto il lavoro e dove va fatto ancora. So che il fatto di essere certa che lui fosse il grande amore della mia vita è stato tra i fattori che mi hanno fregata. Di certo lui è stato il grande amore, quello che, per me, era come quello che aveva unito i miei nonni, che si erano scelti dicendo: è lui/è lei, tadadadam, come nei films. Così è andata anche per i miei genitori, che si sono “riconosciuti” a 16 anni. Così quando è capitato a me, il colpo di fulmine, sì, quello famoso, anch’io ho cominciato a scrivere la mia leggenda. E non me la sono inventata, nel senso che all’inizio davvero quello che abbiamo vissuto è stato imparagonabile. E anche dopo… ahimé…
    Tra le mie verità ce n’è una, non di poco conto. Il senso di colpa. Lo conoscevo così bene, senza saperlo. Ci ero cresciuta, senza saperlo.
    Io mi dicevo: mi sento così in colpa quando faccio una scelta che lo ferisce perché questo è il vero amore. Prima ero egoista, ora invece so davvero cosa vuol dire pensare per due.
    D’altra parte gli ho detto il mio passato, per raccontargli chi ero, anche così, e lui lo ha letto a modo suo. Ed io ho ascoltato. Un passato che a 20 era un passato da ragazzina. Ma quando mi raccontava il mio egoismo, la mia presunta superficialità, o la mia incapacità di giudizio riguardo gli ex io spalancavo gli occhi e mi dicevo: mio dio, forse ha ragione?

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