La fine improvvisa di un amore
di
Loredana
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Si, concordo con i punti sottolineati da Ste. E’ più che evidente che ciascuno commette errori che si riverberano all’interno del rapporto in momenti di incomprensione o di distratta freddezza; purtroppo la vita nnn funziona a compartimenti stagni. Detto questo, nn tutti gli errori sono sullo stesso piano o presentano la stessa gravità. Quello che nn concepisco e che mi ha mandato in tilt nell’ultima (pseudo)storia vissuta è il repentino voltafaccia, il dire “nn ho mai amato nessuno come te, dobbiamo sposarci” e poco dopo fare un brusco dietro front, il mostrare assoluto disprezzo per l’altro, subito dopo la melassa di sospiri e romanticherie, il distacco frettoloso ed insolente e il nn volersi prendere le responsabilità di una decisione rigirando la frittata con obiezioni speciose o con filastrocche stereotipate. Si ama con il cuore in mano e si lascia, simmetricamente con il cuore in mano, sapendo che ci si trova al cospetto di una persona, nn di una scarpa usata…Credo che si possa e si debba cercare di essere onesti senza essere insultanti e uscirsene dalle storie con una certa sensibilità e umanità, nn come un ladro sorpreso in un appartamento. E’ quello che le dissi, cioè che avrei accettato (soffrendo) che mi dicesse che qualcosa si era rotto etc etc e che invece il modo becero, repentino e anaffettivo da lei scelto, aveva aggiunto al dolore una sorta di nausea metafisica, sollevando il dubbio che ciò che avevamo vissuto fosse solo una sciocca commediola adolescenziale, una storia di cartapesta. Questo nn le posso perdonare e questo ha aggiunto al dolore di aver perso una persona che ho amato veramente, una sensazione di chiusura schifata e paralizzante.
Franz,
chi si sbilancia troppo con le affermazioni spesso è innamorato della situazione e non della persona
Si Mario, concordo con la tua conclusione ed è esattamente quello che penso e che spiega un voltafaccia del genere ed un’assoluta e sprezzante mancanza di considerazione per l’altra persona quando la bolla è scoppiata.
Certo è che, se uno, invece, era innamorato della persona,nn di una vaga idea, si tratta di una conclusione particolarmente indigesta. In effetti faccio ancora (quasi tre mesi)fatica a capacitarmi; nn esser completamente trasperenti è un conto, altro è giocare a cuor leggero con i sentimenti altrui gonfiandoli ad arte e senza neanche aver l’umiltà ed il coraggio di dire “hai ragione, mi son comportata da s….”…Ma dico, che bisogno c’era di parlare di matrimonio e figli? E una volta presa la decisione di mollare perchè nn prendersi la responsabilità di farlo a chiare lettere e parlando seriamente, senza tattiche dilatorie, filastrocche o altri beceri trucchetti addossando la colpa all’altro?
Mi è capitato sia di lasciare che di essere lasciato ma nn con un decorso così ridicolo e paradossale.
Caro Franz più ci si crede più tutto diventa ridicolo e paradossale…più si ama veramente più tutto è inacettabile, irriconoscibile, sia che si lasci sia che si venga lasciati.
Tutti quanti ci siamo chiesti che razza di persone avevamo affianco il giorno dopo che ci siamo trovati soli, ma finchè ci stavamo mica ce lo chiedevamo, anzi, cercavamo di smussare ben contenti gli “spigoli” contro i quali ognitanto andavamo a cozzare…
Quando finisce una storia tutti e due i componenti della coppia hanno sempre qualcosa da ridire dell’altro, perchè affrontare la parola fine va sempre un poco stretto a tutti ed appigliarsi ai vari “muri”, tenuti in silenzio a volte per anni, aiuta nell’impresa, soprattutto per chi avverte per primo che è arrivato il momento di chiudere il sipario.
Se tutto fosse filato liscio, se ci fosse stato ancora amore,o se fosse stato amore vero, se ci fosse stata ancora passione, intesa, complicità, o se quella che c’era fosse stata autentica all’ìnterno delle storie di tutti noi, probabilmente non saremmo qui.
In un modo o nell’altro è finita, forse non era mai cominciata, questa è l’unica cosa che esiste, tutto il resto è solo coreagrafia, in certi casi oggi come allora….
Un caro abbraccio a tutti con l’augurio di risollevarvi al più presto…
Caro Franz,
le persone scorrette lo sono da sempre, non lo diventano all’improvviso.
Non appena non si rientra più nella sfera dei loro “interessi” si manifestano per quello che realmente sono.
Cara Margherita
è chiaro, nn saremmo qui a scrivere la ns “passione” se tutto fosse filato liscio e cercheremmo il confronto e la comprensione/approvazione di altri su temi più ameni. I forum servono anche perchè nei rapporti con amici e conoscenti ci si rifugia nei ruoli prestabiliti: “tanto tu 6 un bel tipo, nn avrai problemi a trovarne n’altra”…Solo che, a mio avviso, nn è come andare al mercato a scegliere dei peperoni…
E’ vero, smussavamo gli spigoli altrui e ne eravamo ben lieti; sappiamo tutti che per quanto ci piaccia una persona questa nn è un’immagine ideale e, se questi difetti o idiosincrasie si incastrano con le nostre, impariamo a conviverci. A volte, xò, al di la dei soliti difetti vengono fuori tratti veramente spregevoli e a questi non possiamoo essere preparati.
Bè più o meno coreografia…Il diavolo spesso si nasconde nei dettagli; è chiaro che la ragione principale delle mie pene è il fatto di aver perso una persona che ho amato veramente, ma i modi in cui tutto ciò è avvenuto hanno versato dosi abbondanti di sale nelle ferite. Forse me ne sarei fatta una ragione e l’avrei “perdonata” se mi avesse trattato come una persona e mi avesse parlato con il cuore in mano; invece, come nel racconto di Kafka, mi è sembrato di trasformarmi in uno scarafaggio. E sempre questi modi asettici e sprezzanti, mi han fatto sorgere il dubbio che prima sia stata tutta una mascherata. Quando le dissi che avrei cambiato scheda per prendere coscienza che nn avrei più dovuto aspettarmi nulla da lei mi disse “Bè addio” ed era la stessa persona che un mese prima mi diceva “NN ho amato mai nessuno come te, dobbiamo assolutamente sposarci e far dei bambini” o che mi mandava il testo de “La cura” di Battiato etc etc….come a dire, nn me ne frega niente di quanto tu stia male, x me è come se nn esistessi, c… tuoi, sparisci…Avendo avuto altre storie, quando c’è stato qualkosa di importante, il decorso e le fasi successive eran di altro tenore. Questi cambi repentini e questa melassa disinvoltamente sconfessata mi eran successi solo dai 14 ai 19 anni e, fortunatamente, nn ho mai sofferto così e così a lungo. Probabilmente è un tributo che tutti prima o poi dobbiamo pagare. Credo proprio che Mario abbia ragione.
La mia storia è finita così all’improvviso dopo un anno e mezza d’amore. uel triste venerdi del cinque settembre, l’ho ancora impresso nella mia mente e nel mio cuore, come una macchia indelebile, una ferita aperta che fatica a rimarginarsi. Una storia intensa, senza mai un litigio importante, piena di tenerezze, di emozioni, e poi, e poi la fine. Cena a lume di candela, lui che mi accarezzai capelli, che mi dice domani andiamo al mare? ed io rispondo certo amore, perchè no. Cinque minuti dopo, mi guarda e mi dice, io ti voglio un sacco di bena, ma non mi sento coinvolto. Io cado in un pianto disperato, e lui? mi abbraccia, mi chiede di smettere, e poi fugge via. Avevo sentore da un mesetto che le cose erano cambiate, e più volte avevo chiesto spiegazioni, ma lui con voce grossa e quasi arrabbiato mi diceva “smettila di farti film inutili, sono stressato per l’intenso lavoro”. Lui è un imprenditore, mai una storia importante, 34 anni e pensa solo al lavoro..casa e lavoro, lavoro e casa. Faccia da angelo, modi gentili, un vero amore, e così lo avevo inteso. poi la doccia fredda di venerdì. Non mi ha più cercata, nè io l’ho fatto. Una settimana dopo, mi chiama la madre piangendo, dicendo che non capisce, che lui è nervoso, che sta lavorando tanto, che rimarrò sempre nei loro cuori..ecc. Ieri una settimana ancora ricevo l’email del fratello stesse identiche cose.
Io sto malissimo, vorrei sapere che fà, come sta senza di me, vorrei spiegazioni, ma poi a che servirebbe? e allora lo lascio andare per la sua strada. Le mie giornate le passo a casa da sola, vivo da sola io, a piangere come una scema, perchè è così che mi sento. Non sò più che fare, sono distrutta, ho fallito. Ricominciare mi spaventa, avrò ilterrore per tutta la vita. Sto malissimo, non ho più voglia di uscire, di sentire le mie amiche, ne i miei parenti. sola con il mio dolore, che sembra non terminare mai. Avevamo fatto progetti, avevamo arredato insieme la casa, tutto mi parla di lui. Pensavo fosse l’uomo giusto ed invece è fuggito, fuggito comeun coniglio. aiutatemi.
Dopo quattro anni e mezzo, dopo programmi di casa e figli, di matrimonio, di condivisione..mi dice che non mi ama più. So che lui tornerà a vivere presto, e questo mi uccide ancora più dolorosamente, perchè per lui niente conta, e io avrei dovuto sapere che non era in grado di pensare davvero a cose importanti. E’ un bambino, dentro, è incapace di impegno, e si è mostrato incapace di amore. E adesso sono qui a domandarmi quando mai mi fiderò ancora di qualcuno, quando ha smesso di amarmi, quando è stata l’ultima volta che lo ha detto pensandolo..sto malissimo..sono totalmente sicura che non ci sia più niente per me in questo mondo. E forse non c’è mai stato, altrimenti non mi avrebbe lasciato così..Mi sono illusa di poter vivere..mentre i programmi per me erano altri. Muoio dentro..
ciao a tutti ciao AlonsoQ. Mi ricordo di te per una frase che avevi postato tratta da “una mercedes bianca con le pinne” di J.Hawes e ora sto leggendo quel libro.. come va’?
io procedo 😉
Cara Martina, senz’altro hai tutta la mia comprensione e, nella misura limitata che questo mezzo concede, il mio aiuto.
La cosa è fresca. Credo che sapere serva e sia doveroso, da parte dell’altro, nn tirarsi indietro e parlare ad una persona senza usare le solite formule abusate. Se è un uomo maturo e nn un semplice pupazzo in balia di fascinazioni narcisistiche, credo che un confronto schietto sia utile. Un confronto e un richiamo a motivare le sue scelte, nn appostamenti, telefonate compulsive o altro. Magari può essere un quid pro quod risolvibile, perchè escluderlo a priori? Magari il tuo lui sta vivendo un momento difficile e, quando succede, può spuntare una masochistica tendenza nichilista (Al diavolo tutto). In ogni caso, ti capisco, se la mazzata è pesante, il mondo scompare, ma nn rifiutare gli inviti dei tuoi amici, iscriviti a corsi, dedicati a qualcosa che ti piace veramente… sforzati di nn isolarti, anche se è l’impulso più forte.