La fine improvvisa di un amore
di
Loredana
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Il mio fine settimana è passato all’insegna delle riflessioni…mi sento come se stessi facendo una lotta interiore per non cadere, aggrappata con le mani e i denti all’ultimo centimetro guadagnato per risalir la fossa, passo dall’euforia, alla rabbia, alla tristezza con facilità, un coktail di sensazioni a volte contrastanti tra loro di cui mi ubriaco al solo scopo di non sentir il peso, il magone che attanaglia lo stomaco ed il cervello. Il mio pensiero di stamattina?…Lo ho maledetto per il male che mi ha fatto ed ho maledetto me per averglielo permesso, lui è talmente una persona gretta e cinica che nemmeno si accorge della sofferenza che sparge al suo cammino, di questo ne son convinta.
Se ci penso a mente fredda adesso mi dico solo che me lo dovevo aspettare e quindi se non ero la stupida che son stata lo potevo prevenire ed evitare, non ci dovevo credere come ci ho creduto, è solo colpa mia..
Forse un giorno guarirò, forse un giorno non ci penserò più, diventerà solo un ricordo fotografico nella mia memoria, è solo questo che mi dà la forza di continuare a fare tutti i giorni la MIA VITA, che per quanto monotona possa essere è MIA e non permetterò più a nessuno di rovinarmela, è andata così…..
Un abbraccio a tutti gli inadeguati ai tempi moderni e coraggio ragazzi ce la faremo, ci scolleremo di dosso sta cosa.
Ne parlavo proprio sabato sera con le amiche… di come sono cambiata e di come, ormai, una punta in piu’ di cinismo risieda ospite fissa del mio cuore…
Sono sempre stata una bambina e poi una ragazza e poi ancora una donna BUONA.
Buona nn nel carattere che, anzi, al contrario, e’ abbastanza difficile, ma proprio buona nell’ anima. Penso ed ho sempre pensato bene della gente, delle loro intenzioni e ragioni.
Mi sono sempre “sbattuta” per aiutare chi potevo, quando potevo. Anche a perdere, molte volte…solo per il gusto di farlo.
In questo nn sono cambiata, ne’ cambiero’ mai. E’ impossibile.
Pero’ cio’ che e’ diverso e’ la capacita’ di capire SUBITO che sto sbagliando giudizio. Prima ci mettevo tempo e tempo a rassegnarmi di fronte alla realta’ dissonante rispetto al mio modo di “vedere”, ora mi bastano due input dissonanti ed io gia’ SO.
E questo a me , in fondo, piace.
Mi rende piu’ forte. Mi permette di valutare quanto di me io voglia rischiare per poi doverne pagare il prezzo. Gioco ad un gioco che conosco.
Se avessi perso anche la voglia di farlo sarebbe grave…quello si…
Ma nn l’ ho persa affatto…ho solo capito che nn e’ semplice “giocare”…
Chiamiamoci anche disadattati, se volete, ma io nn la vedo cosi’…
Siamo persone sensibili ma nn significa anche fragili.
Basta poco per farci aprire, per farci scommettere su qualcuno o qualcosa, per farci sperare, credere ed emozionare. E allora ? Cosa c’e’ di male ? Per me nulla davvero. Io mi adoro per quel che sono.
Amo la vita, le persone, gli animali e li RISPETTO. Mi porto con me tutto quello che posso, almeno fino a che nn mi troppo male farlo. Ho solo capito meglio il confine che per il mio bene devo saper porre.
Ho bisogno di amare e di essere amata e forse si vede. Nn mi importa…e’ solo la verita’. Nn rubo, nn ammazzo e nn offendo…di certo nn mi si chieda di vergognarmi di una qualita’.
Per me gli “sbagliati” sono altri. Sono tutti quelli che nn sanno rischiare un sentimento e nn hanno mai perso nulla di se’, proprio per questa loro inviolabile caratteristica. Pena…a me fanno solo pena.
E’ tanto vero che hanno pianto molto meno di me ma potrei anche scommettere che nn hanno mai provato neanche la felicita’ che tante e tante volte mi ha accompagnato 24 ore su 24. Per me quel modo di sentirsi vale tutte le lacrime del mondo ed io nn smettero’ mai di cercarlo. L’ unica differenza e’ che nn ne spreco piu’ litri quando nn e’ proprio il caso.
Tutto il resto mi sta bene cosi e ne vado fiera.
Un bacio a tutti..soprattutto ai “disadattati ” 🙂
Cara Margherita, hai ragione, non è facile trovare un amore pulito e sincero. Ma noi non siamo disadattati. Siamo semplicemente persone che non accettano compromessi.
E non siamo neanche disperatamente bisognosi di amore/affetto. O meglio, io non lo sono affatto. E non mi accontento quindi di amori con la a minuscola.
Certo, siamo sensibili, molto sensibili. Su questo concordo pienamente. Altrimenti non staremmo qui a leggere, scrivere, interrogarci ….
Essere molto sensibili è un po’ come avere un handicap. Però sinceramente non invidio affatto gli altri, quelli che non si fanno mai domande, a cui basta riempire la propria vita con sesso, soldi e possesso di oggetti per essere apparentemente soddisfatti.
Un bacio e buona giornata a tutti
Concordo pienamente con Anna, non invidio affatto gli “adattati”…anche se penso che per vivere, anzi sopravvivere con loro un minimo di cinismo bisogna averlomagari poco poco quel tanto che può esser definito buon senso….
Paolo, nessun problema se mi ci anzi è un onore vedere che concordiamo su cose che mi stanno a cuore…
Il mio week end, data la convalescenza è stato il solito, in casa, qualche mestiere..tranquilla insomma al momento non ho problemi di cuore e mi auguro di non averne più anche se devo ammettere che per arrivare a dove sono ora ho dovuto combattere,crescere…
purtroppo..per eventi della vita io un pò cinica lo sono non ne vado fiera ma ho notato che serve per vedere le cose dall esterno anche quando ci siamo dentro fino al collo…
Un abbraccio a tutti non siamo noi i diversi sono gli altri i superficiali!!
Isis
Ciao Paolo, da fuori mi sembra, anche rispetto ad un mese fa, che tu stia davvero arrivando alla consapevolezza che si tratta di un rapporto ormai finito,che non potrà più riprendere…questo fa male, ti lascia vuoto,ma alla domanda che sicuramente ti sarai fatto, fotografando la tua attuale immagine di lei,sul fatto di poter stare ancora assieme ad una persona così, non noti che si sia arrivati ad un punto di non ritorno?non noti delle stonature e degli stridori che non possono oramai essere negati e che ti impedirebbero,anche volendo, di essere di nuovo sereno con lei e soprattutto di amarla senza rancore?quando si raggiunge questa consapevolezza quello che ho notato è che la nostra vita ha un improvviso ma lento allontanamento da lei, pur sempre in un paesaggio di sostanziale tristezza…si comincia di nuovo a vivere a giorni alterni, a ore alterne, con risentimenti frammisti alla dolce nostalgia di ricordi passati che si alternano a momenti di relativa serenità…certo, nostalgia che nei momenti di maggiore solitudine diventa ancora rimpianto, malinconia accompagnata da qualche lacrima e singhiozzo, che quasi quasi ci fanno riabilitare la persona che abbiamo amato, e un germoglio di speranza di un suo ritorno sembra rinascere, ma poi di nuovo quella domanda: potrei stare ancora assieme a lei dopo tutta la sofferenza che volente o nolente mi ha procurato? sarei ancora felice e sereno al suo fianco memore di quello che lei mi ha fatto passare consapevolmente?
Vorremmo che la risposta fosse sì, ma la durezza del nostro cuore a quel punto ci tradisce, lui dentro di sè la risposta la sa già ed è un no, un no dato a malincuore, ma un no fermo, non urlato ma disilluso…non sono bei giorni questi, ma non sono più neri, sono grigi..tu la guardi parlare del suo weekend passato qua e là e non ti viene da dire:”non ho più voglia di stare al tuo gioco, basta, mi hai privato dell’energia e della voglia di seguirti nelle tue insicurezze, in queste tue schermaglie infantili”?…come ha detto Margherita in un commento qualche giorno fa, effettivamente noi viviamo gli spiragli che loro ci lasciano intravedere, o meglio che noi vogliamo intravedere, come delle boccate d’ossigeno quando in realtà sono velenose…anche di questo iniziamo a stancarci, di questi continui saliscendi, perchè cominciamo a prevedere la nostra reazione di fronte a certi loro atteggiamenti e quindi ne preveniamo, per quanto possibile, i sentimenti, tenendo la persona a distanza dalla nostra emotività…la differenza tra ora ed un mese fa,ad esempio,è che anche all’epoca avevamo a tratti(rari) l’impulso di chiudere del tutto ma poi eravamo travolti da emozioni troppo forti per resistere, ora le emozioni ci sono ancora ma sono più lievi e noi siamo più forti, anzi, più cinici verso l’altro e verso il nostro amore residuo…la rinascita inizia qui!!! in bocca al lupo a te, a me, ed a chiunque altro si stia pian piano risvegliando da questo incubo!!! a tutti gli altri dico: coraggio!!!!!!!
Riguardo al tema del giorno :), credo che chi scrive qui sia in generale una persona che ha bisogno di razionalizzare e mettere nero su bianco quello che prova, per poterlo superare, non per forza siamo più sensibili di coloro che non lo fanno o che vivono gli eventi con apparente maggiore leggerezza, e nemmeno credo si sia dei disadattati…noi quando proviamo un sentimento lo avvertiamo e vogliamo capirlo ed assaporarlo esprimendolo e riesprimendolo a noi stessi e agli altri, e questo fa di noi dei meticolosi analizzatori del nostro animo…da una parte è un pregio, perchè in questo modo riusciamo addirittura ad amplificare le nostre emozioni, cominciamo a lavorare su di esse per renderle durature e consolidate, le abbiamo davanti agli occhi costantemente perchè ce le siamo spiegate decine di volte nella nostra testa e quindi cominciano ad essere sentimenti autoalimentati anche dalla nostra razionalità, raggiungendo picchi addirittura totalizzanti e assoluti…dall’altra è un difetto perchè così facendo la durevolezza e l’intensità delle nostre sensazioni non dipende soltanto dalla causa che le ha scatenate ma anche da come noi le abbiamo costruite ed allevate in noi stessi e quindi rischiano di durare più a lungo di quelle di coloro che vivono il tutto in modo più epidermico e meno riflessivo…per loro, venendo a mancare la fonte esterna delle loro emozioni non si sentono più così legati a ciò che è stato e come delle api vanno di fiore in fiore, e non credo che sia una filosofia per forza sbagliata o inferiore, è la loro…ma è per questo che secondo me, noi saremo sempre destinati a rimanere più scottati o lacerati dall’epilogo di una storia, che d’altro canto siamo riusciti a rendere speciale anche laddove magari non c’erano le basi per farla diventare tale…..più che di sensibilità quindi io parlerei di riflessività, che spesso va a braccetto un po’ con la tendenza all’idealizzazione dei rapporti interpersonali, sentimenti compresi…
Caro Manuele…quello che hai scritto a Paolo mi ha colpita davvero…hai descritto perfettamente anche la mia situazione (anche se penso di essere ancora abbastanza indietro sul fatto della consapevolezza di un rapporto finito…)
Proprio in questi giorni che con lui il rapporto è davvero agli sgoccioli…viviamo ancora insieme..ancora per poco..ma per lui è come se non esistessi..anzi sta facendo in modo di rendere quest’ultimo periodo ancora più difficile…
Ma proprio perchè mi sto accorgendo che a lui di me nn importa più niente (anche se si arrabbia se gli dico che la penso così e mi dice che allora nn lo conosco…e in effetti so che in fondo soffre anche lui…), ma anche io mi sono fatta la fatidica domanda: “potrei stare ancora assieme a lui dopo tutta la sofferenza che volente o nolente mi ha procurato? sarei ancora felice e serena al suo fianco memore di quello che lui mi ha fatto passare consapevolmente?” e razionalmente anche io ho iniziato a pensare che in effetti nn so se ci riuscirei…mi sta ferendo giorno dopo giorno da luglio e le ferite iniziano a nn rimarginarsi più…non ne posso più di tutta questa situazione, sono stufa…ma poi nn mi spiego perchè ogni volta che torna alle 2 del mattino, sbuffa perchè gli dico che vorrei solo che provasse a nn evitarmi in questo modo visto che poi nn ci rivedremo più…ogni volta che mi fa male, invece di tirare fuori la rabbia che nn sono ancora capace di provare contro di lui, vince sempre la delusione, la tristezza…forse nn sono ancora arrivata al punto in cui vi trovate voi…il mio problema più grande penso sia il fatto che anche se razionalmente sto cercando di farlo…con il cuore nn riesco proprio ad accettare che sia finita…non riesco a ‘spegnere l’interruttore’ come vorrebbe lui…anche se rispetto a prima quando nn volevo che anche i miei sentimenti finissero, ora lo vorrei tanto…vorrei tanto essere capace di iniziare a trattarlo anche io con indifferenza, durezza, riuscire a camminare per la mia strada senza farmi condizionare da quello che fa…ci sto provando davvero…ma poi ci ricado continuamente e impazzisco aspettando che torni di notte, facendomi paranoie su dove o con chi sia…etc…lo so, sembro patetica ma è così…nn riesco a fermare la testa, a smettere di pensare a come si sta comportando, al fatto che dopo 5 anni di amore ora lui nn si preoccupi neanche solo per rispetto o gentilezza di avvertirmi che torna tardi o nn torna a cena…visto che purtroppo (o per fortuna) viviamo ancora sotto lo stesso tetto….Mi da ‘speranza’ sapere che voi pian piano ne state uscendo…forse un giorno ci riuscirò anch’io..sicuramente, per quanto ne soffrirò da morire, ne sono più che certa, aiuterà l’andarmene da qui…lontano da lui, dalla nostra casa e da tutto quello che ho in comune con lui…
Un abbraccio a tutti…..
ciao Manuele,
mi fa piacere risentirti e sentirti così deciso: è vero sto facendo continue immagini di lei, la mando a stendere mentalmente tutto il giorno, quando vedo che scrive su messenger che stava meglio nel weekend e si fa i fatti suoi pubblicamente, da infastidirmi! Come se non bastassero i miei pensieri neri…
Ho capito che con una persona così io non posso fare affidamento di nulla, non potrei costruire nulla…Lei lunedì scorso nel nostro ultimo litigio, procurato ad arte da me, mi ha detto che “sperava d costruire qualcosa di più”: peccato che il suo impegno si fermasse a farsi i fatti suoi senza nemmeno dirmi dove e con chi! Ora la vedo bene, l’ho messa a fuoco e ho tolto lo strato di amore idealizzato che ci avevo messo sopra.
Mi brucia tantissimo saperla in giro nel weekend con chissà quale nuovo uomo che la vizia, fisicamente potrei anche ancora desiderarla…ma sentirla dirmi certe cose non lo sopporterei più, veramente. E’ come dici tu, sono triste passo giornate brutte a pensarla allegra e spensierata mentre io mi porto ancora sulle spalle un peso di una storia che per quanto possa dire lei, ho vissuto intensamente e praticamente in solitaria, idealizzandola.
Domani la rivedrò al corso dopo 1 settimana esatta di silenzio, spero vivamente non mi parli e soprattutto non parli dei suoi weekend e delle sue seratine in giro con i suoi mille uomini a coccolarla: farei comunque l’indifferente ma ci starei molto male…ancora…purtroppo.
E’ un periodo amaro, cerco di concentrarmi su casa mia che sta per essere terminata, su come sarà viverci da solo, per la prima volta in vita mia…
Tu manuele come stai?
Anna la tua lettera come le altre che scrivi rappresentano esattamente quello che sei tu e mi ci trovo davvero dentro anche io, pur non avendo ancora il cinismo sufficiente a passare sopra a tante cose che mi fanno male…ma ci sto lavorando, ho messo in moto la mia macchinetta del menefreghismo e mi spiace dirlo, anche un pò dell’odio, sentimento che ho sempre disprezzato e tenunto alla larga…
Sono sensibile, più della media nazionale forse e allora? Non sono fragile, ne ho passate di ben peggio, la mia attuale ex che fa la dura non ha nemmeno idea di come si possa stare dopo aver perso un amore durato 6 anni perchè sono io la sua “storia” più lunga…
Anche a me basta poco per farmi aprire, sono sempre proattivo, voglio sempre fare pace e risolvere le questioni però d’ora in poi cercherò di continuare ad essere così con un occhio di riguardo per me stesso.
Questo toglierà spontaneità alle mie parole, sarò frenato dove prima ero un uragano di passione, sarò attento dove prima ero naturalmente libero da pregiudizi.
Proverò ad essere meno riflessivo…è una lotta con me stesso, il resto è già tutto perso…
Buonanotte e abbraccio di gruppo a questo fantastico forum
Paolo
Ciao a tutti, son da poco arrivata in ufficio e vi ho letto… Tutti noi pensiamo i nostri ex felici e contenti a spassarsela da qualche parte senza pensare minimamente a noi a ciò che stiamo vivendo in questo momento…Noi parliamo di loro, ma loro sicuramente non parleranno a nessuno di noi, noi parliamo di noi e li facciamo ancora rivivere dentro di noi, perchè loro ci sono ancora, anche se con tanti se e ma, anche se li stiamo demolendo, ce li abbiamo dentro le cellule, li avvertiamo ed a fatica li stiamo estirpando..Una settimana fa lo ho chiamato per un semplice saluto, ero una delle tante, mi ha salutata cordialmente, probabilmente lo son sempre stata e a lui prendere ciò che io offrivo gli faceva comodo, lo faceva star bene, ma non gli è mancato più di tanto quando glielo ho tolto, forse a quel punto non lo voleva più e gli ho fatto l’ennesimo favore…Anche io in questi giorni mi sto ripetendo continuamente che non è valsa la pena amare e fare ciò che ho fatto per un uomo così, gli ho dato un’opportunità per riscattarsi e lui ci ha sputato sopra, pazienza, se non ci avessi tentato fino all’ultimo vivrei di rimpianti e non fanno per me, non ho rimorsi e questa è una magra consolazione…Lui si è sempre fermato diffronte all’evidenza che siamo distanti 500 km l’uno dall’altra, ma secondo me era solo e sempre una scusa, e vani son stati i miei tentativi di spiegarli che se ci si ama si costruisce un rapporto che possa far star bene entrambi anche a 500 km, glielo ho dimostrato e per un peirodo ha funzionato, ma oggi più che mai mi rendo conto che lo ho fatto io, io da sola e così come dice Paolo ho vissuto intensamente una storia in solitaria, logico che non poteva funzionare, forse ha funzionato ma sicuramente oggi è finito, è finito perchè lui non mi piace più, perchè affianco voglio una persona che voglia starci con responsabilità e affetto, voglio una persona che senta per me ciò che io sento per lui, basta giochetti infantili…Siamo qui per superare i nostri lutti, come un’anonima alcolisti per uscire dal tunnel dell’alcool, e come loro per prendere coscenza che con l’alcool prima di danneggiare chi ci sta vicino danneggiamo noi stessi, il nostro organismo…siamo qui per disintossicarci, ma un alcolista rimarrà sempre alcolista per tutta la vita, e guai a lui se toccherà un bicchiere…la consapevolezza di questo mi spaventa…
Un abbraccio
Ma che fine ha fatto Corinne?….c’è qualcuno che sta in contatto con lei?…si sta ubriacando o resiste?