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Mi sono innamorata di un altro a 5 mesi dal matrimonio

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Lettera pubblicata il 29 Febbraio 2008. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 134 commenti

Pagine: 1 11 12 13 14

  1. 121
    Bia -

    …. Il desiderio è circostanziale, per esempio, un materiale che viene scambiato per un altro subito dopo la sazietà, perché gran parte dello stimolo viene dal di fuori, cadendo nel condizionamento o influenza sociale intero suo carico. Voglio dire che la felicità è un concetto più ampio, è l’energia della creatività che genera soddisfazione sul lavoro, è il potenziale di amore che rimane anche dopo molte delusioni, è qualcosa come l’aria con noi fino a quando l’ora della nostra morte, perché La felicità non può limitarsi ad una soddisfazione puramente momentaneo, ma lo percepiamo come un potenziale da sfruttare su base giornaliera, il che implica il dispendio di energie e sforzi per ottenere qualcosa mai che ci viene dato, ma ottenuti con l’applicazione di voler godere di questa splendida e difficile potenziale umano o incosciente collettivo. Jung (psichiatra svizzero) descrive gli impulsi incosciente che non sono personali, ma rappresentano la psiche di tutta l’umanità, sono impulsi ereditate, sono le forze psichiche che rappresentano le chiamate archetipi
    Quindi..attenta, forse cambierebbe solo il problema. Un esempio semplice: Quella macchina che abbiamo da tempo e che vogliamo cambiarla per non avere più problemi, xrò, non possiamo prendere una zero, magari una migliore, una più bella o più nuova, poi, col tempo anche quella nuova salta fuori l’altro problema, però diverso. Un abbraccio.

  2. 122
    IL Duca -

    ..Innanzi tutto complimenti.. se questo articolo non è stato inventato di sana pianta dal titolare di questo spazio web, complimenti.. non è facile ammettere e comportarsi in questa maniera SENZA CADERE nelle tentazioni che ci distruggono dentro..

    Una lode va al tuo amico collega, a riprova che esistono persone degne in questo mondo.. che capiscono e ragionano..

    Per quanto riguarda te, NON SPOSARTI! parla col tuo fidanzato, parla tanto.. ma tanto.. e di tutto.. se arriverete a scoprire i motivi di questa mancanza puoi sempre considerare di prendere ancora tempo, ricorda che amarsi non è un sentimento che lo si prova all’infinito.. col tempo, da sposati, si diventa partner di vita, ma se prima di sposarti tu non senti piu’ nulla, non ha senso fare questo passo..

    Auguri sinceri..

  3. 123
    Moon -

    Mi chiedo quindi se sia giusto distruggere la vita di un ragazzo che ha trovato l’amore della sua vita solo per inseguire i propri sogni e i propri interessi.
    Sto comunque bene con lui e siamo l’uno per l’altra..
    Lui c’è quando ho bisogno,e io ci sono SEMPRE per lui.
    Perchè provo interesse per un ragazzo del quale non so nulla??
    E’ giusto lasciare tutto ciò che ho costruito, e ciò che ho, per un qualcosa che non da sicurezze e non da certezze?
    Sto bene con il mio ragazzo e quindi perchè ho avuto questo sbandamento?
    il mio collega non sa nulla e non intendo nè tradire nè flirtare perchè il rispetto che ho è molto profondo.
    Piuttosto lascio..per questo ho molti dubbi.
    Sarei capace di lasciare la persona con la quale sto bene, e che comunque mi capisce molto bene, per inseguire la follia del momento?
    O devo aspettare, logorandomi, che il tempo passi e mi faccia finire questo interesse per il mio collega?
    Quando sto con il mio ragazzo vedo solo lui nel mio futuro..ma quando vedo il collega non so come reagire..
    Devo cercare di capire il mio cuore e di capire in fretta che cosa mi vuole dire..Molto spesso perdo di vista ciò che ho..
    Ho dubbi ,paure..
    Ho paura di perdere la capacità di dare quello che ho la possibilità di dare.
    Ho paura di togliere agli altri quello che gli ho abituato a ricevere da me…forse per sfinimento o stanchezza..
    L’amore è fatto di compromessi..di sopportazione..e invece io alcune cose non le sopporto più!
    non so se non lo amo quando non sto con lui!
    Andare a vivere insieme ci salverà?Resisterò a tutto quanto?
    Grazie un abbraccio a tutti ^^

  4. 124
    mendez -

    Ho 38 anni, 2 figlie e mi trovo in una situazione simile dove ho perso amore per la consorte, seppur le voglia bene, e acquistato interesse per un’altra. La perdita di interesse è cominciata prima di incontrare la seconda donna. Ovviamente sono nel pallone e qui non voglio chiedere consiglio ma fare un mio ragionamento:
    secondo il genere femminile, di solito, sarebbe meglio seguire il cuore, mentre quello maschile tende a salvaguardare lo status di famiglia anche se si trova male. Per me spesso confondiamo l’innamoramento con l’amore. Innamorarsi da sfogo a sentimenti potenti e appaganti, in quanto nuovi e soddisfacenti, però penso che ci annebbi un po la vista e ci faccia vedere le cose troppo rosee rispetto alla realtà. Dopo l’innamoramento, viene l’amore che dovrebbe continuare il trasporto della coppia e aiutarla come coppia. Solo che la routine, la monotonia, i difetti del compagno che ora diventano visibili e chiari, portano il nostro ego, a perdere interesse e passione, e di conseguenza, a rendersi più disponibili a nuove esperienze. La forza dell’amore secondo me, è essere tutt’uno col partner, sacrificarsi e riconoscere i sacrifici per rendere la coppia affiatata…….Ma è anche vero che: chi l’ha detto che l’amore deve per forza durare tutta una vita? Le promesse dinnanzi a dio o alla legge? O a un ideale di vita? L’amore è un sentimento che come tale viene e deve essere spontaneo. Alle volte può svanire e bisogna allora analizzare il perchè, tentare di risolvere e se non ci ritorna, cambiare strada.

  5. 125
    Veronica... -

    ciao!io credo che la cosa migliore da fare sia pensare a te, facendo così non solo ti risparmierai una vita triste ma la risparmierai anche a lui,credo che con questa consapevolezza non saresti in grado di sostenere un vero e proprio matrimonio, anche perchè l’hai detto tu stessa, non vorresti farci figli assieme!e poi vivresti di rimpianti!
    Testi
    Ricordati che non e’ un delitto lasciare una persona e soprattutto se ci si rende conto che non e’quella giusta!anzi fallo ora e non dopo!!Lo feriresti di piu!!!

  6. 126
    Alessandra -

    Salve a tutti,leggendo il tema di questa lettera e i commenti.. mi viene da piangere.
    Ho 34 anni, sono sposata da 8 e ho due splendidi figli.
    Sono stata sempre innamoratissima di mio marito…non ho mai avuto dubbi e perplessità, fino a che…un bel giorno incontro una vecchia conoscenza e tutto cambia…perdo la “testa”, nel senso che resto piacevolmente colpita da questa persona,lui separato con un figlio… che mi dichiara i sentimenti che prova nei miei confronti…non ho tradito mio marito…non sarei mai capace di farlo…però mi sono interrogata e mi sono posta mille perchè sul fatto che abbia avuto una sorta di sbandata anche solo mentale, quasi adolescenziale, nei confronti di un altro uomo.
    I perchè non sono arrivati subito, dopo aver riflettuto a lungo, dopo mesi di sensi di colpa nei confronti del mondo, mi sono data una risposta
    mi sono sentita lusingata dall’interesse che questa persona provava nei miei confronti, mi sono sentita apprezzata, stimata ect ect…ma l’amore è ben altra cosa….mio marito ha sbagliato, perchè ha sempre dato per scontato il mio amore…i rapporti vanno invece coltivati…sò che è difficile con tutti gli impegni che una famiglia riserva, lavoro , figli, scuola…sempre tutto di corsa…
    Ora i sensi di colpa sono passati…amo mio marito più che mai e sono dell’opinione che comunque la persona che ha provato interesse nei miei confronti, avrebbe potuto distruggere un’unione…e affermo con convinzione che …doveva stare al suo posto!

  7. 127
    Ele -

    Ciao ragazze, non dirò tanti particolari della mia situazione ma dico solamente che ho annullato il mio matrimonio da sogno ad un mese e mezzo dalla data!!!!Non so come ho fatto, ancora me lo chiedo ma i motivi sono tanti…il primo era che con il mio ragazzo non andava più da tanto,non c’era più quella voglia di stare insieme (in tutti i sensi)e facevamo passare il tempo senza renderci conto che stavamo diventando come due amici…poi un bel giorno sono stata sedotta in una maniera incredibile da un uomo e purtroppo ho ceduto…tralasciando i particolari è stata una delle cose più belle che potessi fare anche sapendo che lui non aveva nessuna intenzione di avere una storia, solo tanta passione e momenti meravigliosi che mi hanno portato a perdere la testa per lui e poi un giorno abbiamo deciso di lasciar perdere perchè questa storia mi stava logorando…e da sedotta e abbandonata mi sono concentrata su quello che stavo facendo!!!mi stavo sposando in condizioni pietose e quindi mi sono armata di coraggio e ho detto al mio ragazzo che rimandare il matrimonio sarebbe stata la cosa più giusta…adesso?!?!anche se è, stato e sarà uno dei momenti più defficili della mia vita non mi pentirò mai di quello che ho fatto perchè adesso sono libera di scegliere se recuperare con il mio ragazzo (se ancora c’è qualcosa) e quindi,perchè no, riprendere in mano la situazione e decidere nuovamente di sposarmi, oppure se con lui non riuscirò a recuperare vuol dire che ho fatto la scelta giusta senza affrontare un divorzio!!!quindi il mio consiglio?!se non è solo paura o ansia da matrimonio ma ti rendi conto che non te la senti lascia perdere e il tempo sistemerà tutto!!!A quel ragazzo voglio ancora bene e sempre glie ne vorrò ma ho capito che lui è una consequenza e non il motivo per cui le cose non andavano…la decisione l’ho presa senza nessuno che mi promettesse amore!!!spero che la mia esperienza ti aiuti almeno a pensare!!!

  8. 128
    Massimo -

    Tre esperienze di vita veramente utili ed interessanti, quelle che ho appena letto!
    Denunciano uno spaccato di società che pultroppo oramai si è scollato o scrollato di dosso i valori che per tanti secoli hanno “imposto” a molte donne un cambio di registro, già nel fidanzamento, relegandole spesso violentemente ad un destino ignoto e preoccupante che non ha modo di essere imparato prima di essere vissuto. Credo, che anche per molti uomini poco sicuri delle proprie scelte, si possano ritrovare atteggiamenti e comportamenti analoghi.
    Non nascondo però che ammiro tanto la scelta di Alessandra, che oltre a dimostrare maturità e coerenza, fuori dal tempo, riesce a prescindere nel significato di vero “Amore” ciò che spesso è invece la sensazione delle farfalline sullo stomaco, che arriva improvviso appena si vede il tipo giusto, che è sinonimo di un innamoramento adolescenziale, da un significato più profondo, duraturo che “dovrebbe” subentrare quando quella stagione è oramai superata e si ha sulle spalle la responsabilità di una famiglia, dei figli che prenderanno un domani, ad esempio la vostra vita per svolgere e iniziare la loro.
    L’invito alla riflessione che fa Ele è comunque corretta, in linea con le scelte di vita che fino al fatidico SI è possibile fare, ed è ancona concesso fare anche oggi, anche se con molta ipocrita vergogna (degli altri). Tanti eventi di separazioni funeste, si potrebbero facilmente evitare prendendo un pò più di coraggio prima, ed ignorando completamente i consigli del tipo: – “prova, per vedere se và!” tanto, un rimedio al matrimonio si trova sempre!
    Il matrimonio non è un anguria “a prova”, non è la scelta leggera…. della voglia di vivere per costruire una famiglia senza rispetto, per quello ci sono altre strade meno impegnative per i sentimenti! Il matrimonio cambia le persone, di più, se non si è veramente convinti, le direzioni che i coniugi prendanno saranno un giorno inevitabilmente opposte! Senza ombra di smentita! Perchè la coesione, la condivisione che non c’era prima non arriverà mai in seguito!
    Pensate bene a ciò che volete, parlatevi chiaro senza mentire, prendete tutto il tempo che vi serve, mettetevi alla prova, a volte anche il tempo è un arbitro infallibile della consistenza del vostro amore reciproco.
    Evitate, di innaffiare fin da oggi, quel lutto dell’anima che si chiama “Separazione”, “Divorzio”, e se non volete rinunciare almeno in parte alla vostra libertà di rimanere indipendenti e intolleranti a scelte che non vi appartengono e che addirittura rinnegate, lasciate perdere…
    Queste, un tragico giorno vi potrebbero sfondare la porta e chiedervi il conto!

  9. 129
    Matilde -

    e che c’è di male, siamo nel 2012.

  10. 130
    Valentina Vella -

    Giusto, Matilde, che c’è di male. Se il rispetto per l’altro è l’elemento base che guida la propria vita, il miglior modo di affrontare la vita è quello di non prenderla troppo sul serio. Non ci sono regole predefinite: è sbagliato dire che sposarsi è una cosa che – prima o poi – di deve fare, ma lo è altrettanto dire che non farlo è il segno più alto di maturità e consapevolezza interiore. Appunto, non ci sono principi che valgono per tutti: ognuno ha una storia a sé, un suo percorso. Chiaro che – prima di sposarsi – è bene fermarsi un attimo a riflettere, ma altrettanto vero è che non bisogna esagerare. Non abbiamo una sfera di cristallo e non possiamo sapere come andranno le cose. Cerchiamo, invece, di prendere le cose con più leggerezza, con l’idea che potranno finire e – che se succederà – non c’è da farne un dramma. La vera maturità non sta nel non sposarsi e nel mantenersi indipendenti, ma nel modo in cui si riescono ad affrontare anche quelle “separazioni” che riteniamo “tragedie”. Ripeto, premettendo che ogni decisione debba partire da un sentimento di rispetto per la propria vita e per quella del partner. Riguardo ai concetti di Amore e innamoramento, convengo nell’importanza di capire che il rapporto di coppia è destinato a mutare: dall’innamoramento si passa alla complicità di un’unione, decisamente superiore. Dunque, occorre capire cosa riteniamo importante nella propria vita: se è la passione dell’innamoramento, allora forse è meglio non sposarsi; se la bellezza della condivisione e di un percorso insieme, in salute e in malattia, allora siamo pronti per il matrimonio e soprattutto per dei figli. Fondamentale, infatti, dare il guisto peso alle cose: si parla tanto di matrimonio, ma quante persone sono disposte a rinunciare alla maternità e paternità come puro atto di amore? Dietro la fuga dal matrimonio spesso c’è anche un egoismo intrinseco nell’uomo, perché – se non fosse così – pensremo più a sposarci e afare meno figli; e piuttosto li adotteremmo.

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