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Ho provato a perdonare, ma non ce l’ho fatta

di Travis

Salve a tutti, mi sono deciso a mettere nero su bianco la mia storia per avere altri punti di vista sulla situazione in cui mi trovo e rompere l’isolamento che mi logora. Allora vi racconto in breve cosa è accaduto. Da tre settimane è terminata quella che credevo essere la storia della mia vita. Ci siamo conosciuti in chat 8 anni fa e vivendo a 1000km l’uno dall’altra ci siamo incontrati per la prima volta due anni fa quando ha deciso di venirmi a trovare e lì è iniziato tutto. Per ragioni di studio lei ha dimezzato la distanza e sempre più convinto di doverla raggiungere mi sono deciso a fare il gran passo e a trasferirmi da lei. Ho trasfertito anche gli studi. Dopo un anno fantastico le prime crepe dovute sicuramente alle mie disattenzioni. Nulla di irreversibile e infatti tra alti e bassi abbiamo deciso di convivere. Purtroppo a gennaio 2008 lei si vede con un tipo, ci fa sesso per non so quanti giorni e dopo un mese scopro tutto tramite la sua email, di cui lei in precedenza mi aveva dato la password. E ho scoperto il finimondo. Ed è scoppiato il finimondo. Tutto mi è crollato addosso, pensavo di vivere una storia con una persona che non mi avrebbe mai ferito così tanto e invece mi sono ritrovo tramortito. Non voglio giudicarla attribuendole tutte le colpe, sicuramente le mie disattenzioni hanno influito parecchio ma è stata la sua reazione, il suo negare perfino davanti all’evidenza a ferirmi profondamente. Mi sono colpevolizzato tantissimo, e chiuso in me stesso ho provato a perdonare con forza pur di restare accanto a lei, ma non ce l’ho fatta, tutto il dolore che provavo, soffocato, si è manifestato in altra qualità. Nervosismo, incubi, complesso di inferiorità verso tutti, scarso appetito e alla fine le ho chiesto di andarsene da casa. L’ha fatto tre settimane fa, ormai non ci parlavamo più, ma due giorni prima della partenza abbiamo ceduto e ci siamo amati come nei primi tempi. Poi una volta partita, non ho fatto altro che star male: non la chiamo, so che sarebbe sbagliato prima di tutto nei miei confronti, vorrei perdonare, anzi no prima di tutto dimenticare ma il dolore è troppo vivo. Dopo due settimane di lontananza e sofferenza, mi chiama dicendomi che è innamorata di me, che le manco tantissimo ma non può tornare perchè sa che non ho dimenticato. Io non so cosa pensare, pensavo che avesse già un altro, e forse è così dato che mi ha mentito più volte guardandomi negli occhi, eppure la sua ossessione è che io vada con un’altra. Ora non ci sentiamo da una settimana, mi manca tantissimo ma al tempo stesso so che non è più la persona su cui potevo contare, con cui potevo condividere tutte le miei ansie e paure, i miei sogni, il mio amore, felice di potermi lasciare cadere all’indietro con la consapevolezza che mi avrebbe accolto tra le sue braccia. Purtroppo non riesco a dimenticarla, so di amarla tantissimo, temo di non poter più amare così tanto e tutto questo nonostante il male che mi ha procurato. Non la chiamo, ma il suo pensiero mi assale sin dai primi minuti dopo il risveglio. A volte penso anche alla remota eventualità che lei tornasse, e non so cosa potrei fare, vorrei solo dimenticare tutto. Grazie a tutti per avermi letto e spero di ottenere un confronto oggettivo su una situazione per me, apparentemente o non, senza via d’uscita dato che avevo riposto e investito tantissimo in questa storia.

Lettera pubblicata il 14 Giugno 2008. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Amore e relazioni

La lettera ha ricevuto finora 15 commenti

Pagine: 1 2

  1. 1
    guerriero -

    le storie nn sono tutte uguali, ma io una volta perdonai e dopo 5 anni l’ho presa in c…… Quindi so bene cosa provi
    sono del parere che lei potrebbe rifarlo, dato che come sostengo, se uno vuol “davvero” bene ad una persona e soprattuto la stima e rispetta, nn va a fare sesso con un altra, per nessuna ragione. In base alla mia exp, le darei un calcio in c…, poi fai te

  2. 2
    scarcio -

    ciao travis..dirti che capisco il tuo dolore non ti allevierebbe il dolore che provi ma credimi…lascia perdere questo dolore..hai fatto tanto per starle vicino trasferendoti e non credo ti abbia ripagato con la stessa moneta..se lo ha fatto ora lo farà ancora, sembra una frase fatta ma è così..non volerti del male, pensa che hai vissuto dei momenti belli che come tutte le cose nella vita hanno inizio e fine..credo che paradossalmente dovresti fare uno sforzo di generosità anche nei suoi confronti..abbandonarla servirà soprattutto a lei per farle capire che certi errori si pagano e che magari ci penserà di più prima di tradire..con il suo prossimo ragazzo però..non cercarla e non volerti male..ti abbraccio
    scarcio

  3. 3
    celine -

    Travis, la tua ferita è ancora troppo aperta per riuscire a guardare la situazione con occhi “lucidi”. Anche io ho vissuto una situazione analoga alla tua, sbattendo di casa il mio fidanzato per aver scoperto (ovviamente da sola) che c’era un’altra. Ora sono passati quasi due anni da allora. Mi sono chiesta spesso in questo tempo se sarei mai stata in grado di perdonarlo ed ho capito che non è possibile, perchè significarebbe tradire me stessa, la mia dignità e tutto quello in cui credo. Ma ogni storia è a sè, ovviamente. Quello che mi sento di dirti è di non colpevolizzarti di niente e di non pensare assolutamente che quello che lei ha fatto possa dipendere dalle tue disattenzioni. Ho sempre creduto che la responsabilità dei nostri errori sia personale e non vada scaricata sugli altri. Tutti sbagliamo, ma occorre sempre assumere su di sè le conseguenze dei nostri errori e non lasciare che altri le portino al posto nostro, per scaricarci la coscienza. Lascia, allora, che lei si assuma tutte le responsabilità di quello che ha fatto, per il suo bene, ma soprattutto per il tuo. Buona fortuna!

  4. 4
    Leilaluna -

    salve.. eh il solito dilemma: la perdono o no?? quello che ha fatto non mi è sembrato molto carino, anzi è sintomo di immaturaità, se avesse avuto un problema con te perchè cercare un’altro e non dirtelo?? cosa gli mancava a tal punto da desiderare un’altra persona?? ora è lei che ha i complessi?? e quell’altro dov’è finito??
    non si perdonano queste cose.. è andata via la tua fiducia nei suoi confronti.. non puoi dimenticare una cosa simile.. anzi.. si ricorda per il futuro!
    E lei?? lei se la prende in quel posto!! ci poteva pensare prima!

  5. 5
    psYco -

    Ciao,
    se perdoni e poi lei torna ad essere strana tu cosa fai? Lascia perdere che è meglio. Oppure se proprio insiste (deve insistere veramente tanto) può essere che sia rinsavita, allora fai una prova, ma al primo cedimento suo aria.

  6. 6
    Travis -

    Grazie per aver risposto! Condivido pienamente ciò che avete scritto anche se in questo momento la ragione non riesce a imporsi. L’ultima sua telefonata risale a una settimana fa, le avevo chiesto grandi gesti per farmi capire quanto ci tenesse a me, ma non è arrivato nulla. Purtroppo so bene che sbaglio a sperare, e cerco di non farlo, so che sto intraprendendo un altro percorso, mi sono imposto di non chiamarla e non l’ho mai fatto. Il problema è che ogni cosa che faccio è imperniata sulla sua figura che esiste solo nella mia mente; la ferita è aperta , come ha scritto Celine, forse dovrà passare ancora del tempo, spero solo non troppo. Metto in rivista tutte le cose belle alle quali ho creduto, i momenti che ho trascorso, e mi rendo sempre più conto che ho amato una persona che non c’e’ più. Mi manca molto, lo ammetto, vorrei tanto distrarmi, ho esami da preparare ma la concentrazione scarseggia.

  7. 7
    Giulio -

    Anche se per te ora è dura… Mandala aff…….!!!
    Non ti sei perso nulla!

  8. 8
    DANY73 -

    Ciao Travis,
    Che dirti , se ami veramente puoi anche perdonare, ma trattasi di amore come puoi dimenticare una sofferenza cosi’ grande che ti ha tolto il respiro e fatto sentire l’uomo piu’ solo di questa terra ! L’amore , come l’amicizia del resto, si basa su dei principi fondamentali, rispetto, fiducia, stima.. Queste piccole paroline sono le fondamenta del grande grattacielo. Potresti fare a meno di una , passarci sopra forse, ma quel grattacielo sarebbe comunque traballante !

  9. 9
    Arianna -

    Caro Travis,
    purtroppo ti capisco benissimo.
    Capisco i tuoi tormenti, le speranze che con vergogna coltivi dentro, la sofferenza che la consapevolezza della gravità dell’accaduto ti provoca, il desiderio di svegliarsi e scoprire che la persona che avevi amato è ancora lì, amabile come l’avevi conosciuta,la lentezza con cui scorre il tempo senza di lei, i sospetti dolorosi che si sia rifatta una vita…oh, come ti capisco…
    I ricordi tormentano, e non si capisce in quale punto del cammino e in quale maledetto giorno abbiamo perso il nostro amore, il tesoro che credevamo di aver trovato, origine e destinazione di ogni sorriso, di ogni gioia, di ogni entuusiasmo…
    Anche a me ha negato l’evidenza mentre chiamava “mamma” l’altra che lo aveva telefonato in un momento inopportuno; ha negato quando ho trovato che su msn aveva una sfilza di contatti con i quali chattava ogni sera dopo avermi messo a letto; ha negato quando, costretto da me a chiamare in viva voce ad una con la quale aveva contatti, lei lo ha involontariamente sputtanato…e dire che gli chiedevo solo di ammettere la verità…chiudere la storia, ma senza umiliare ulteriormente i miei sentimenti…
    Anch’io l’ho lasciato e lui è andato via.
    e per un mese non l’ho più sentito, salvo tornare dopo un mese, con le stesse parole della tua ex…
    Ho capito che è una persona debole, fragile, insicura, che cerca negli altri i consensi che lui stesso non sa darsi e che in me trovava ormai scontati, perchè mi sapeva troppo innamorata…
    Ciò nonostante mi manca da morire e ne soffro, perchè mi manca terribilmente la persona di cui mi ero innamorata e che lui ha demolito completamente senza pietà.
    Non so che consigliarci, forse il nemico più grosso è proprio il tempo, che dilata a dismisura ogni sensazione dolorosa…bisogna aspettare…aspettare che passi questo tsunami interiore di sofferenza e si plachi l’animo, tornando ad essere accogliente e disponibile per la prossima persona che meriterà la grandezza di sentimenti come i nostri…o aspettare che lo stesso tsunami colga le loro vite, facendogli sperimentare cosa vuol dire amare davvero una persona…forse, se l’amore che dicono di aver capito di provare è vero, un esperienza del genere maturerà il loro modo di amare e li spingerà ad arrovellarsi il cervello per trovare le soluzioni giuste affinchè noi si recuperi la fiducia…non credo giusto che siamo noi a doverci scervellare per capire cosa potrebbero fare per riconquistare la ns fiducia, non credi?
    In ogni caso, ti auguro in bocca al lupo…e lo auguro anche a me..di sicuro abbiamo amato davvero, e questo da un senso di vittoria anche quando si perde…Un abbraccio, Arianna.

  10. 10
    Travis -

    ciao Arianna.
    Purtroppo ieri l’ho chiamata, ma dovevo farlo per sapere cosa significasse quella telefonata di una settimana fa. Mi ha detto che sta andando avanti, che sta meglio ora, è più serena, e che devo farlo anch’io. Già, facile a dirsi! In questa situazione mi sento io il debole e il fragile, che ha bisogno di sentirla, che sente in ogni momento la sua mancanza. Mi ha elencato le mie disattenzioni, per le quali mi pento da mesi, da quando ho saputo del tradimento. Non riesco a vedere un futuro senza di lei, so anche che per me è passato troppo tempo perchè possa tornare alla vita come ha fatto lei. Ha la grande capacità di fuggire la sofferenza, capacità che a me manca. Vorrei pensare che come in tutti i momenti buii della mia vita prima o poi qualcosa accade, qualcosa che sblocca la situazione, qualcosa che riporta la luce. Mi sforzo di pensarlo, a volte mi riesce altre meno e sono tentato dal chiamarla, forse sentirla così decisa a voltare pagina mi farà aprire gli occhi sull’insensatezza del mio stato d’animo. Però poi al tel dopo un velo di freddezza e di forza si scioglie e scorrono lacrime ripensando ai bei momenti trascorsi, a quello che eravamo, vorrei accettare il tempo al passato dei verbi, vorrei dirmi che è stato bellissimo e che bisogna andare avanti ma la ferita sanguina ancora. Questa città mi ricorda il motivo per cui ci sono venuto, e avendo vissuto 24h su 24h accanto a lei non ho avuto modo di coltivare amicizie mie. Vedo tutto nero, però c’e’ qualcosa che mi spinge a credere che a 26 anni la vita non finisce, che forse il bello arriverà. Non ho nessuna certezza.

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