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Ho imparato dai miei errori ma il risultato è lo stesso

Sono passati sei anni ho la mia ragazza l’unica che abbia mai amato che mi lasciò perché la distanza era troppa cinque ore e ora sta con un tizio divorziato con una figlia a solo un ora da me… la sbloccai solo per vedere che lei aveva bloccato me… sembra felice più di quanto stava con me perché lui è indipendente ha un lavoro si può muovere… ma… perché la cosa mi fa ancora stare male.. dopo anni non riesco a cancellarla.. perché la gente preferisce essere felice che consapevole.. la sincerità Non è vero che è apprezzata..
Ho conosciuto un altra ragazza recentemente e quando le ho detto che i miei problemi fisici mi impediscono di guidare l’ha presa un po’ sul personale col tempo e diceva che non avevo la volontà mentre io cercavo di spiegare che sarebbe stata un’eccezione non sempre attuabile il mio spostamento e alla fine è finita come con la tizia che non riesco a dimenticare…
La disillusione e la sincerità non hanno cambiato nulla.. io voglio solo dimenticare.. ho imparato dai miei errori perché non li ho rifatti ma il risultato è stato lo stesso la depressione mi uccide gli amici sono solo un palliativo.. come posso fare?

Lettera pubblicata il 26 Febbraio 2018. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Me stesso - Relazioni

La lettera ha ricevuto finora 9 commenti

  1. 1
    Xavi -

    Non capisco, più che errori i tuoi mi sembrano problemi kilometrici…
    Scusami, esattamente, perchè non riesci a guidare?
    Se ti va di spiegarlo, perchè vorrei capire come si fa “a prendere sul personale” questo fatto, se esiste un problema fisico effettivo…

  2. 2
    Rossella -

    Io non voglio fare la parte della progressista… negli anni ho capito perché alcune persone quando, tantissimi anni fa, decisi d’iscrivermi al liceo artistico non potevano credere ai loro occhi. Considera che oggi sembra una scelta abbastanza ordinaria, anche perché i dirigenti scolastici sono molto più attenti alla promozione e riescono a veicolare i buoni sentimenti dei ragazzi. Invece ai miei tempi era tutto molto più istituzionale e questa vocazione (che non nasce dal desiderio di approfondire la tua materia preferita) ti porta a superare i tuoi limiti. Il dirigente scolastico (tra l’altro ero in possesso delle fotografie che mi scattarono durante la consegna di un premio; quelle avrebbero potuto rendere l’idea, ma le regalai ad una persona.) mi ha aiutato tanto perché dal punto di vista estetico rappresentava la disciplina. I miei nonni (ma anche mio padre quando stava in piazza) non potevano rinunciare al vestito da uomo. Mio padre si cambiava, ma i cambi erano delle varianti alla vita sedentaria. Mio nonno era una statua. Si spostava per modo di dire. Non lasciava trasparire questa consapevolezza. Ava questo talento. Sembrava che il mondo si fosse spostato per venire a vederlo e non era mai fuori contesto.

  3. 3
    Rossella -

    All’interno di una piccola realtà di provincia si tratta di dettagli del tutto irrilevanti. Quando ti confronti con il mondo hai bisogno di opacizzare la tua sensibilità per conservare una visione retta delle cose. L’istinto sovrannaturale ti porta naturalmente a resistere alla grazia perché paralizzato dalla sensibilità popolare. Ti rende interiormente rigido davanti alle mode e a certi costumi che ti scoraggiano perché muovono in te un imbarazzo che devi vincere elevando l’anima, superando il bigottismo e portando gli altri a conoscenza di un amore che nasce dallo scandalo. Se ti comporti come una persona libera si sentiranno liberi di trattarti di conseguenza, magari con freddezza e disprezzo. Questo è il segno che la carità ha cominciato ad operare in loro, ma giustamente non vogliono perdere le loro sicurezze. Hanno ragione. Bisogna capire quando è tempo di andare.

  4. 4
    Angwhy -

    Non è che ci ho capito molto,se il tuo problema è spostarti cercatene una piu vicino a casa,se invece pensi che il fatto di imparare dai tuoi errori sia sufficiente a risolvere i tuoi problemi allora no,mi spiace ma nella vita conta solo quello che fai non quello che pensi

  5. 5
    Diamond -

    Xavi il.problema fisico effettivo.c è ed è stato quello il problema..la prendo sul personale perché la amavo..ora tutto lascia presumere che lei mi abbia totalmente dimenticato ma io no e non ci riesco

  6. 6
    Xavi -

    Bene, appurato questo, non ti sembra che una donna che “la prenda sul personale” il fatto che tu abbia un problema fisico che ti impedisce di guidare è una donna di dubbia moralità?
    Che si sposti lei, se tiene a te, ma è evidente che non è così, come è evidente che tu non hai sbagliato un emerita cippa… se non quello di chiamarti un taxi.

    Qua stai ammettendo errori che, ripeto, non riesco a “vedere”.

  7. 7
    alb -

    anche in altri campi del vivere, non e’ facile, sfangarla, per ora vivi giorno giorno, anche se gira i co......, ripensare al passato, che non ritorna, ricorda e’ cosi’ per tutti, iltempo scorre inesorabile, tempus fugit scrivevano i latini
    2500 anni fa circa, step by step ti farai una pellaccia dura come un rinoceronte, la ex cancellala , c.... suoi, e te ora sei libero, credimi
    sei in una posizione superiore,anche se puo’ capitare di sentire la solitudine, ma sopportala,e ama la tua liberta’….di conoscere anche un altra
    meglio …..altre….. con l’esperienza che ti sei fatto

  8. 8
    alb -

    ho letto meglio. ma io conosco ragazzi con problemi fisici che hanno la patente un auto propria trasformata, la mobilita’ individuale e’ importante non so i tuoi problemi fisici ma datti primariamente questo obiettivo,

  9. 9
    Guide-Jobs2022 -

    Ne ho presi cosi tanti che ho imparato a catalogarli, in due grandi categorie: quelli che mi sono stati dati a corollario di una lezione di vita e quelli che mi sono stati dati a conferma dei miei errori. I secondi, invece, li ho sempre apprezzati: anche prima di verificare dall altra parte del tavolo che cosa comportassero, capivo che erano il risultato concreto di un rapporto onesto fra insegnante e allievo, che non inficiava la reciproca stima ma semmai la rafforzava, segnalando con serieta quello che non andava e indicando anche su che cosa si doveva lavorare, per farlo funzionare meglio.

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