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Ho 40 anni e mi sento un fallito

Ciao a tutti, ho 40 anni e mi sento un fallito… dentro di me ho un malessere che non riesco a spiegare, a comprendere, a decifrare… ansia, attacchi di panico, paura, tanta paura, di tutto… !!! Me li porto dentro da tanto oramai, da tanti anni… sono andato da psicologi, neurologi, mi hanno dato farmaci, ansiolitici, mi facevano stare bene, tranquillo, o forse era solo apparenza, impressione… li ho presi fino a qualche mese fa… poi un po’ perché mi ero stancato e volevo andare avanti da solo un po’ per i miei genitori che ci tenevano che io smettessi con i farmaci li ho lasciati… sono stato bene i primi mesi, ma ora sono ricascato nel vuoto più assoluto… ho vissuto situazioni di vita che mi hanno portato a questo, come l’aborto a mia insaputa della mia prima ragazza, i genitori di lei non mi volevano ecc ecc….comunque a dicembre scorso dopo 8 anni ho perso il lavoro, facevo lo speaker, lavoravo in una radio che poi è stata venduta per farne una a costo zero… voi vi chiederete, ma come uno come te che ha paura di tutto intratteneva gli altri… ? Ebbene si lo facevo, sono anche un cantante, ho cantato in una coverband per 6 anni e ho anche fatto l’animatore nei villaggi in passato, da non credere… su di un palco o davanti ad un microfono tutte le mie paure spariscono, scompaiono, non so neanche io perché… ora per non stare a casa sto lavorando in un call-center, è un lavoro terribile che sto odiando, mi provoca un’angoscia incredibile, ma non posso stare a casa e chiedere i soldi a mamma e papà… sto male, malissimo, piango ogni giorno, avevo pensato di ripartire quest’estate a fare l’animatore, avevo anche trovato il modo per farlo attraverso un vecchio amico, ma la paura, la paura di non essere all’altezza, di essere troppo vecchio ormai per questo lavoro mi hanno bloccato… e ora me ne pento, come in ogni cosa della mia vita, tante volte la paura, il sentirsi non all’altezza della situazione non mi hanno permesso di fare tante cose che invece avrei voluto fare, ho perso amori, l’ultima ragazza un anno fa, dopo una storia di un’anno e mezzo, a lei non avevo parlato di questo mio malessere, ma forse lei in me ha visto un fallito e mi lasciato, eppure ho cercato di non farle mai mancare nulla nonostante tutto… mi sento solo, ho un paio di amici più piccoli di me con cui esco, ma questo malessere che mi porto dentro non vuole proprio lasciarmi, è un demone che non riesco a sconfiggere, mi tiene aggrappato a lui e non riesco a fare un passo avanti, se delle volte cerco di farlo lui mi dice: fermo, dove vai, tu non sei capace, sei un fallito, devi stare qui… !!!! Non so più che fare, è un anno che non esco con una ragazza, eppure le occasioni le ho avute, ma la paura, maledetta angoscia, ansia…. non so come spiegarla, vorrei ma non riesco a capire cosa ho… penso al suicidio, alla morte come unica liberazione, ma non ce la farei mai, sono troppo vigliacco anche per quello… ho paura, tanta paura e non so che fare… grazie comunque

Lettera pubblicata il 29 Luglio 2017. L'autore ha condiviso 8 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 29 commenti

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  1. 1
    Christian -

    Perché hai smesso una cura che ti permetteva di stare bene? Se tu avessi avuto il diabete avresti smesso l’insulina? Se ti fossi rotto una gamba avresti tolto il gesso?

  2. 2
    Regina Incoronata di Splendore -

    Buongiorno Paride,

    un detto dice: “In un giorno succede quello che non è successo in 10 anni!”

    Ma, a patto che tu ci creda e agisca di conseguenza!

  3. 3
    Rossella -

    Ciao,
    penso che l’uomo in generale abbia bisogno di crearsi un mondo in cui credere per andare avanti, ma che il miracolo economico abbia già prodotto una nuova società, la società del benessere, che omologa i miti agli standard del consumismo. Il boom economico è stato possibile ad altre regole. Io non credo che nel mondo in cui viviamo ci siano i presupposti per poter crescere insieme. L’America si sta preparando a mettere a frutto le speranze che hanno animato la lunga maratona elettorale. A prescindere dal gradimento del presidente. Questa secondo me è la loro forza. Ma d’altro canto neanche Berlusconi è riuscito ad imporsi come un capo. Come leader di una forza politica che aveva tutta una sua storia è riuscito a guadagnare quei consensi che gli servivano per vincere le elezioni, ma in molti ambienti non era possibile neanche fare il suo nome. Tutte le volte che riceveva un mandato diventava una potenza e gli italiani, che provengono da un’antica civiltà, non hanno mai accettato il ruolo di sudditi, perché rivendicano dei privilegi che non si possono quantificare, e non accetteranno mai nessun capo. Gli americani continuano a tenere viva questa aspirazione di crescere nella fede (e quindi nutrono una fiducia nella luce futuro) attraverso le istituzioni e trovando soluzioni adatte al momento. Questa coppia presidenziale dice loro che esiste un bisogno di trascendenza che porta a superare il senso del limite. Ci sono storie analoghe, ma qui vedi qualcosa di magico.

  4. 4
    Rossella -

    […]Un rispetto sovrumano che supera l’umana capacità di spendersi al di là delle apparenze. Davanti a questo quadro viene naturale vivere con superiorità le sconfitte della vita. D’altro canto anche il grande succcesso di Albano e Romina è l’espressione di un entusiasmo che va oltre quell’immagine che ormai non rappresentano più. La memoria è più forte.

  5. 5
    Christian -

    E’ depresso, a parte angisciarsi non riesce a fare altro,riprendibi farmaci e prega CGE ti rifacciano stare bene

  6. 6
    Christian -

    Rossella per la prima volta ho letto tutto quello che hai scritto. Sei veramente un intrico di spine, mi hai fatto paura quando in tutto il delirio ci hai cacciato in mezzo Albani,Romina & Berlusconi

  7. 7
    Regina Incoronata di Splendore -

    @Christian, sì lo penso anch’io, ma deve farsi forza per tornare dallo psichiatra a farsi aggiornare la cura. Antidepressivi, possibilmente di ultima generazione, anche per i minori effetti collaterali, e benzodiazepine per dormire bene, e da prendere al bisogno.

  8. 8
    Adam -

    Credo anch’io dovresti valutare l’idea di un consulto e riprendere dei farmaci.

    Di tuo parti dalle piccole cose, riscostruisci il quotidiano: riprendi la passione per la musica; a sport come sei messo? Siamo pensieri ma anche chimica corri e rilascia endorfina,magari finendo sul mare,abbandonandosi tra le sue onde.
    Il palco ti da forza,é raro e non é da tutti,sfruttalo

  9. 9
    Yog -

    Per il palco è tardi. Se hai lasciato la terapia per il giudizio dei tuoi genitori, sei solo un imbecille. Va da un buon medico e fatti ritarare la ricetta, apri gli occhi, non vivi nel Medioevo.

  10. 10
    Reflectaboutyou -

    Conosco una coppia. Lui ha conosciuto lei che lui era disoccupato a 38 anni, lei più giovane. Sembrava una storia impossibile, ma a lei lui piaceva lo stesso. Sono rimasti insieme. Prima ha trovato lavoro lei, un paio di anni dopo lui. Adesso hanno una bella famigliola.
    Non arrenderti! Tu non hai idea di quanta gente viva momenti come il tuo. Fa parte della vita, capita a tutti.

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