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Come fa a finire un amore?

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Lettera pubblicata il 2 Febbraio 2012. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 51 commenti

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  1. 41
    Yog -

    La società di oggi vi garantisco che è una vera pacchia per gli avvocati. Si fa presto a dire “famiglia allargata”, ma credo non abbiate idea di quante migliaia di euro costa quell’aggettivo. Quando poi il pater latae familiae diventa un de cuius, hai voglia a fare la successione senza almeno due annetti di causa.

  2. 42
    Sandro -

    Golem sono d’accordo con te ma, ripeto, il fatto che oggi NON sia più cosi non vuol dire che sia giusto così e quindi che ci si debba adattare. Del resto se, come dici giustamente tu, oggi il famiglia NON è più il nucleo aggregativo e centrale della società è perché si è permesso negli anni che questo istituto perdesse di importanza e valore. Oggi la gente si prende e si lascia come se niente fosse, noncurante della crescita e dello sviluppo psico-fisico dei figli, proprio perché è concesso. Ammettere l’inammissibile o accettare l’inaccettabile è un percorso molto, molto pericoloso che può portare a conseguenze catastrofiche per il genere umano. Per cui anziché adattarsi ad un sistema marcio,(come si sta facendo ormai oggigiorno) bisognerebbe ripulire il sistema dal marciume. Sarebbe molto più logico che chi sa di non aver radicati in se certi valori certe regole morali, evitasse di sposarsi e procreare.

  3. 43
    Golem -

    Sandro, riconoscere una realtà non significa accettarla, naturalmente, ma serve, se non la si gradisce, a prendere le “necessarie” contromisure per vivere secondo i propri principi per sè e per le persone che si amano. Per chi non è un leader politico o religioso non ci sono alternative per cambiare la Storia.
    Le dinamiche che ci hanno portati a questa realtà sono tali e tante che sarebbe impossibile elencarle, non solo numericamente ma persino come cause. Essere pragmatici e realisti è il modo migliore per trovare la soluzione ad una condizione che non ci piace. Però pensare che si possa impedire alla gente di “fare” figli per le lamentate condizioni di “immoralità” contingente è un’utopia irrealizzabile, per due motivi. Il primo è che, ammesso che la nuova nascita fosse voluta, i protagonisti “pensano” di essere all’altezza di “farcela”. La secondaria è quella che la maggior parte di chi fa i figli OGGI (in Italia in particolare e in Occidente in genere) lo fa per una forma di ULTERIORE realizzazioine nei termini dell’immagine di sè che è legata a pervicaci valori “dell’apparire” tipica dei nostri giorni, e lo fa senza rendersene conto, mentre cerca di realizzare sè stesso o sè stessa attraverso la vita di un altro essere. Anche la spropositata presenza di animali da compagnia trattati come “bambini” che vediamo da qualche anno nelle grandi città, ma non solo, dovute alle “affollate” solitudini tipiche di questi tempi, è spacciata per bisogno di “dare” amore, ma nasconde spesso una forma di egocentrismo se si osservano certi fenomeni più attentamente.
    Non abbiamo nessuna possibilità di cambiare gli eventi singolarmente, se non, come ripeto, essere oggettivi e lucidamente critici rispetto al contesto nel quale si è inseriti e prendere le opportune misure di sicurezza di cui accennavo.
    Non resta molto altro da fare, se non essere il nuovo Messia. Qui qualcuno ne è convinto per esempio, ma solo lui però.
    Ciao

  4. 44
    Sandro -

    Golem, hai ragione su tutta la linea, in special modo concordo quando parli del crescente bisogno di dare amore che implica lo scambio degli animale per essere umani. Perfettamente d’accordo. Non sono d’accordo quando parli prendere atto della realtà e quindi di adeguarsi alla stessa. E’ una sconfitta, al di la di tutto. Io personalmente ho sempre vissuto secondo le mie regole morali ed etiche che valgono per me, molto più di quelle che mi impone una società malata, vivo male? si può essere, ma sono in pace con me stesso e con chi mi circonda. Adattarsi ad un qualcosa di sbagliato, leader o messia che di si voglia, sarà reiterare nell’errore e prima o poi se ne pagano le conseguenze.

  5. 45
    maria grazia -

    Sandro, io credo che Golem facesse un discorso diverso: lui diceva di capire la realtà che ci circonda proprio per poterla affrontare concretamente ed eventualmente per poterla cambiare in meglio. Lasciar cadere le illusioni non significa dover rinunciare ai propri ideali e ai propri progetti.

  6. 46
    Golem -

    Non si tratta di adattarsi ma di prenderne atto, giacché un singolo individuo non può nulla contro un sistema. Ovviamente anch’io vivo secondo i miei principi cercando di evitare i danni della massificazione. Per mia fortuna ho una moglie/amica che è il mio alter ego, e di come va il mondo fuori dalla mia porta… je m’en fou moi. Quindi vivo bene.
    Saluti

  7. 47
    Angela -

    Salve mio marito ieri dopo 14 anni ha detto che sente di nn amarmi più. ..Nn capisco come sia possibile,visto che nella coppia è sempre stato lui il punto forte.Dice che forse ha richiesto le giuste attenzioni per troppi anni,che nn essendo arrivate,hanno fatto scemare il tutto..Mah…Io del mio canto sono molto orgogliosa,nn credo ci sia margine di ritorno,ne’ci provo…Sbaglio?

  8. 48
    Angwhy -

    Se le attenzioni sono quelle che penso io ti dico subito a te(ma non solo)che un uomo adulto deve sco.... da 1 a 3 volte a settimana,e non al mese o all’anno come pensava la mia ex,che non a caso ora è una ex,appunto.quindi tieniti pure l’orgoglio e stattene da sola

  9. 49
    Golem -

    No.

  10. 50
    Yog -

    Se sente di non amarti più, escluderei la compromissione del nervo acustico. Perciò, almeno da questo punto di vista, mi sento di tranquillizzarti. Su quali attenzioni poi abbia atteso per molti anni, difficile esprimersi: forse l’unico che potrebbe darti delle “dritte” (sic) è “l’utente” Gaudente, che è specialista in endofagia con due master al Calfort e di solito si distingue per chiarezza di diagnosi e per prammaticità terapeutica. Le sue famose “applicazioni O” poco hanno a che invidiare alle più conosciute “preparazioni H”, solo che con una “applicazione O” risolvi in cinque minuti. E non è poco.

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