Salta i links e vai al contenuto

Come fa a finire un amore?

di
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 2 Febbraio 2012. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
Condividi: Come fa a finire un amore?

Altre lettere che potrebbero interessarti

La lettera ha ricevuto finora 51 commenti

Pagine: 1 2 3 4 5 6

  1. 31
    Golem -

    “Troppo facile e moralmente riprovevole alzare le braccia e dire: mi sono sbagliato/a, non ti amo più!”
    Pensaci bene, una frase del genere può significare solo una cosa: che quell’ “amore” non è mai cominciato”.
    In effetti si è trattato di un errore, quello di confondere l’attrazione (sessuale) con l’amore.
    Il più classico degli equivoci in campo sentimentale. Finita l’attrazione finito …l’amore?
    Ma l’amore, quello giusto, quello che si realizza insieme nel tempo, NON PUÒ FINIRE, sarebbe una contraddizione in termini.

  2. 32
    Sandro -

    @golem io sono perfettamente d’accordo con te quando dici che l’amore non può finire, infatti se finisce o non è mai realmente partito oppure, e capita molto spesso, le persone immature anche dopo decenni pensano di dover sentire le farfalle nello stomaco come magari 20-30 anni prima. L’amore si evolve, muta e non tutti sanno riconoscere un naturale mutamento del sentimento dalla fine. in assenza di problemi gravi e oggettivamente non risolvibili certe scelte sono e devono rimanere per sempre lo ripeterò fino alla morte.

  3. 33
    Golem -

    Sandro, l’amore si evolve SOLO ” in meglio” quando c’è, il punto è che la maggior parte di noi si affida alle “sensazioni” che ci provengono dal fenomeno dell’attrazione, che con l’amore “umano” non c’entra niente, giacché è comandato dall’istinto, che una volta soddisfatte le richieste si “ritira” cambiando le prospettive, cosa che in un rapporto “cosciente” non può accadere.
    Non può accadere perchè chi non si è fatto irretire completamente dalle sirene del “sesso”, capisce che quell’attrazione non è detto che possa essere sufficiente per impostare un rapporto “costruttivo” che richieda un progetto.
    Purtroppo la sensibilità agli “ormoni” è spesso fraintesa più dal sesso femminile che non da quello maschile, che più raramente li confonde, ma non per meriti particolari ma perché semplicemente più “animale” sotto l’aspetto istintuale. Infatti succede che quando il maschio ragiona sull’amore da “uomo” riesce più facilmente a distinguere l’amore dal sesso. La donna facilmente trasforma l’attrazione in “amore” quasi subito, per un insieme di ragioni che attengono alla necessità istintuale di assicurarsi un rapporto continuativo per la recondita eventualità di una gravidanza, per la quale “serve” il supporto di un compagno per ovvi motivi. Questa sensazione non compare coscientemente, ma lo diventa all’interno di un atteggiamento che deve soddisfare l’etica e la morale corrente che indirizza la donna verso un comportamento “ufficialmente” corretto sotto l’aspetto etico appunto.
    Succede che finita la spinta di cui sopra subentrano altre esigenze che vanno dal desiderare il “desiderio di amore” al dichiarare che questo è finito col compagno che ne mosse, per i più diversi motivi, quel desiderio.
    Qui ho letto decine di questi casi, da Francesca innamorata di Robert, ma con famiglia a carico, a Lillino che ripensa con nostalgia e rimpianto al “passato”, immaginando che oggi quel rapporto sarebbe meglio di prima.
    Purtroppo i danni di questa “fuga” con la fantasia nascono proprio da quell’equivoco iniziale che seppure in buona fede viene scambiato per “amore”. Ma come ho detto più volte, l’amore NON è un regalo del destino, ma una NOSTRA conquista, perseguita quotidianamente da DUE persone MATURE, e richiede tempo. Tutte le altre sfumature sono tentativi imitatitivi non originali.
    L’amore lo si giudica alla fine della nostra vita, durante bisogna cercare solo di non confonderlo con un calesse, come diceva il compianto Troisi.

  4. 34
    ets -

    Come fa a finire un amore.. finisce perché non si è scelti la persona giusta.
    O fosre era la persona giusta per quel periodo, ma poi i periodi cambiano, i bisogni si modificano, le esigenze mutano e la persona non è più giusta.
    Per questo bisognerebbe, secondo me, scegliere un aprtner anche in virtù delle necessità che potrebbero scaturire dopo qualche tempo dopo.
    Però alla fine della fiera i ragionamenti son sempre gli stessi, troppe finte esigenze e troppi stimoli attualmente rovinano la serenità delle persone.
    Sono tutte stressate, esaurite e senza una idea chiara del proprio futuro.

  5. 35
    Sandro -

    Golem alla fine diciamo la stessa cosa, anche io come te sono del parere che l’amore è una scelta e una conquista e che solo due persone mature riescono a comprendere. Quello dove non mi trovi d’accordo e strettamente legato al concetto di cui sopra, è la facilità con cui le persone che indichi tu scambino per amore una pura attrazione sessuale, ecco questo succede secondo me SOLO a persone immature, egocentriche e narcisiste. Chi ha la testa sulle spalle e sa cosa vuole certi errori non li commette e se anche dovesse compierli li sa gestire con responsabilità e maturità, cioè senza scappare ma affrontando la problematica. Positivo o meno..l’amore si evolve con gli anni in qualcosa se vogliamo di ancora più profondo, intimo, l’altro diventa quasi aria per il partner…e lo si capisce da quelle coppie che, avanti con gli anni, non reggono alla morte dei compagno/compagna e si “lasciano andare” per raggiungerlo il prima possibile… Il desiderio di voler invecchiare insieme è la più ala forma di amore che possa esistere, ma si acquista con una maturità(eh si vado sempre a parare li..) e consapevolezza che, in assenza di problemi seri, cambiare partners non eliminerà i problemi personali!

  6. 36
    Golem -

    Sandro, parli del fatto che certe dinamiche si applicano SOLO a persone immature, egocentriche e narcisiste.
    SOLO? Ma hai idea di quanta “ignoranza” e immaturità vi sia in quel “campo”. Sconfinata.
    Per migliaia di anni, a partire dall’affermarsi del Cristianesimo, le varie culture che si sono si succedute in Occidente non hanno fatto altro che “alterare” i sentimenti amorosi con atteggiamenti repressivi, per passare alla sublimazione romantica sino alla mercificazione odierna che sconfina nel “pornificazione” del gesto erotico come massima aspirazione a cui tendere. Che qualcuno chiama amore.
    L’amore come massima espressione della “libertà” dell’essere umano è rarissimo, per il semplice motivo che richiede di essere “raggiunto” attraverso una personale ricerca, che NON può escludere di aver raggiunto il culmine della maturità, ma che richiede DUE soggetti per poter essere compiuta. E questa evenienza è rara, molto rara, sia per le ragioni che ho esposto all’inizio che per la possibilità di incontrare chi ci asseconderà sullo stesso percorso.
    La maggior parte delle persone è costretta ad “inventarselo” quello “stato”, confondendolo con le mille sensazioni che ci arrivano dal corpo ma NON da “noi”. Non so se mi sono spiegato.
    Parlare di amore con ragazzini di vent’anni che vengono qui a piangere per quel muoversi a tentoni nel mondo delle pulsioni giovani che chiamano amore, fa tenerezza ed è accettabile. Lo è di meno quando ti accorgi che esistono tante persone mature negli anni che ragionano come quei ragazzini. E questo dimostra come sia la “pornificazione” che la “romanticazione” della cultura porti allo stesso risultato: il fallimento delle relazioni per conclamato errore di impiatazione delle stesse.

    Ma serve. Non è diverso dal “Panem e Circenses” romano. Questo serviva a tenere “calmo” il popolo, gli altri che ho citato a tenerlo “agitato”. Agitato e insoddisfatto, di modo che sia sempre alla ricerca di una pace “interiore” che non troverà mai, e mai dovrà trovare, pena la crisi del Sistema sociale ed economico. Perché chi ha conosciuto quel raro evento di cui ho parlato sa a quel punto che tutto il resto diventa superfluo.
    La nostra serenità e la soddisfazione dell’umanità non sono tra le priorità di chi governa i destini del mondo, e quello di confondere le idee sulla cosa più importante nella vita del’Uomo è al primo posto.
    Ignoranza diffusa e le “50 Sfumature di Grigio” oggi aiutano in quel senso.
    Spero di essere riuscito a spiegarmi.
    G

  7. 37
    maria grazia -

    “L’amore come massima espressione della “libertà” dell’essere umano è rarissimo, per il semplice motivo che richiede di essere “raggiunto” attraverso una personale ricerca, che NON può escludere di aver raggiunto il culmine della maturità, ma che richiede DUE soggetti per poter essere compiuta. E questa evenienza è rara, molto rara, sia per le ragioni che ho esposto all’inizio che per la possibilità di incontrare chi ci asseconderà sullo stesso percorso.”

    Golem, condivido in tutto e per tutto! l’ amore vero è l’ incontro di due libertà, non l’ assoggettazione di un individuo ad un altro. Fosse anche una sottomissione “volontaria” determinata dai sensi. Il concretizzarsi di un amore maturo e compiuto presuppone per forza di cose la crescita interiore dell’ individuo, che si raggiunge solamente riconoscendo certe dipendenze ( in questo caso ormonali ed emotive ) per quello che sono effettivamente state ( o che continuano ad essere… ).
    Nulla di male se un “amore” che non è tale può comunque dare pienezza e gioia alla propria esistenza. Purchè non lo si confonda con quello che non è.

    “La nostra serenità e la soddisfazione dell’umanità non sono tra le priorità di chi governa i destini del mondo, e quello di confondere le idee sulla cosa più importante nella vita del’Uomo è al primo posto.”

    Già. e io e te sappiamo bene quanto al popolino piaccia farsi infinocchiare, arrivando a credere che ciò che è del tutto superfluo sia basilare.

  8. 38
    Sandro -

    Golem, so perfettamente quanta ignoranza e immaturità ci sia in questo campo..credimi lo so benissimo, ma non è una giustificazione per credere il contrario. Perseguire il giusto è e sarà sempre la strada da tenere, adattarsi a realtà distorte e convenienti, seppur la maggior parte denota i connotati della sconfitta, chi si piega al male perde, sempre. Il bene è rappresentato dall’amore e dal mantenimento di scelte e promesse fatte non solo davanti a Dio ma in primis a se stessi. La società di oggi incentiva le separazioni, i divorzi a scapito della valorizzazione degli ideali di famiglie e unità; di questo passo i nostri figli tra 20-30 anno saranno tutti fratellastri e sorellastre, cosa inammissibile per come la vedo io.

  9. 39
    rossana -

    Ets,
    calcando il leitmotiv di un’utente che da tempo non scrive più ma che ha lasciato ricordi di vario genere: “ognuno sa per sé”. difficile comprendere se stessi e i propri sentimenti, impensabile poter decifrare con sicurezza quelli altrui.

    come non c’è una sola vita che si possa gemellare con un’altra, così, a mio avviso, non c’è amore che possa avere le stesse componenti e caratteristiche di un altro. sempre se di amore si tratta…

    credo che chiunque, dopo i vent’anni, sia in grado di distinguere un’attrazione sessuale da un altro tipo di attrazione, che include sensazioni maggiormente legate all’emotività. si è liberi di accettare o rifiutare. quasi indispensabile conoscere sperimentando a diversi livelli di evoluzione interiore, tenendo presente che sarebbe saggio decidere in termini definitivi dopo aver raggiunto sufficiente maturità e consapevolezza.

  10. 40
    Golem -

    Sandro, ho parlato dell’amore come massima forma di “libertà” dell’individuo maturo e consapevole, e ne sono sempre più convinto.
    Questa condizione sottintende che il soggetto in argomento tragga la propria consapevolezza dalla lettura “oggettiva” della realtà in cui vive e che vive singolarmente, senza la quale andrà inevitabilmente incontro al fallimento di qualunque azione o iniziativa, sia di natura sentimentale che razionale.
    La tendenza alla “rottura” delle famiglie con la conseguente “dispersione” dei figli in altre famiglie più o meno allargate, o con genitori single, e tra non molto anche con genitori omosessuali, è una realtà che non si potrà cambiare, essendo l’inevitabile evoluzione (o involuzione, dipende dal personale punto di osservazione) della società.
    Oggi, lo sappiamo, la famiglia tradizionale non è più il nucleo intorno alla quale ruota la società; la società NON ha più nessun nucleo ma è formata da un insieme caotico all’interno del quale si muovono milioni di soggetti con una quantità sconfinata di culture, morali e comportamenti che solo cinquant’anni fa erano inimmaginabili. Che significa questo? Che non esiste un “modo” per interpretare la “realtà” che ci circonda, ma milioni di modi diversi, poiché sono scomparsi i riferimenti “rifugio” che connotavano la vita dei nostri padri e dei nostri nonni, dove la religione e la morale, e i precetti ad esse legati, formavano il pentagramma della “musica” che “suonata” correttamente faceva sì che ognuno sapeva di essere nel “giusto” e di non stonare rispetto al resto del “coro”. Pertanto, ieri, la “realtà” si disegnava intorno a situazioni “prevedibili” e facilmente raggiungibili, al prezzo però di quella famosa libertà di cui accennavo. Oggi non è più così, non esiste un “modo” per realizzare se stessi, PERÒ ESISTE UNA REALTÀ OGGETTIVA, agente e inarrestabile, un “giudice” che prima o poi ci dirà se le nostre scelte sono state giuste o meno, e ogni lettura sbagliata di quella “realtà” darà un risultato certamente sbagliato.
    Con l’amore è lo stesso. Se mio nonno o tua nonna si “amavano” secondo quelle famose regole prescritte, e quasi sempre “andava bene” perché tutti facevano così, oggi non vale più, oggi si sceglie “liberamente”. Ma quella scelta di “libertà” porta con se il rischio di non avere i mezzi concreti per decidere con “cognizione di causa”, e da qui ecco il ricorso ai NUOVI valori “rifugio” di cui ho parlato ieri.
    È l’illusione della modernità, e di sentirsi liberi ma…soli.

Pagine: 1 2 3 4 5 6

Lascia un commento

Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.

Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.


▸ Mostra regolamento
I commenti vengono pubblicati alle ore 10, 14, 18 e 22.
Leggi l'informativa sulla privacy. Usa toni moderati e non inserire testi offensivi, futili, di propaganda (religiosa, politica ...) o eccessivamente ripetitivi nel contenuto. Non riportare articoli presi da altri siti e testi di canzoni o poesie. Usa un solo nome e non andare "Fuori Tema", per temi non specifici utilizza la Chat.
Puoi inserire fino a 2 commenti "in attesa di pubblicazione" per lettera.
La modifica di un commento è possibile solo prima della pubblicazione e solo dallo stesso browser (da qualsiasi browser e dispositivo se hai fatto il Login).

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 caratteri disponibili