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Essere troppo diversi dagli altri

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Lettera pubblicata il 18 Novembre 2015. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 53 commenti

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  1. 31
    rossana -

    Giorgio,
    quasi inutile dire che apprezzo la chiarezza e la gentilezza con cui esprimi i tuoi concetti, che in gran parte condivido.

    pur potendo essere più che estroversa (amo moltissimo comunicare, tanto che fuori casa spesso non solo saluto ma tendo a scambiare due parole anche con chi non conosco), anch’io “scelgo, e ripeto scelgo (di mia volontà) il rimanere” sola in particolare perché non riesco a essere interessata ai soliti temi superficiali sul tempo, lo sport, la politica, la quotidianità o il pettegolezzo. ho bisogno di “affinità elettive” più profonde per intessere e intrattenere relazioni, pur essendo in grado di apprezzare in quasi tutti qualcosa di buono e di istruttivo. risultato: queste non possono essere che pochissime!

    “è proprio la solitudine che fa apprezzare l’importanza di selezionare la propria compagnia.” – affermazione che sottoscrivo a tutto tondo!

    buona domenica!

  2. 32
    rossana -

    Folha,
    in molti ti hanno scritto quasi tutto quello che di buon senso, con la massima buona volontà, si poteva osservare sul tema che hai proposto, per cui non resta granché da aggiungere.

    se ti va, rispondi a questa domanda: sei cresciuta in una famiglia giovane oppure i tuoi genitori sono un po’ avanti negli anni rispetto a te?

  3. 33
    GIORGIO -

    @CONDOR : ..Ma certo, concordo con te. Sarà folha a valutare il compromesso più adatto per lei.

  4. 34
    GIORGIO -

    @Maria Grazia
    @Rossana

    Care Maria Grazia e Rossana è una lusinga leggere risposte come la vostre, inutile dire che condividiamo anche le virgole e i silenzi dei nostri vissuti personali.
    Ricambio di cuore aggiungendo -permettetemi- un abbraccio ad entrambe..

  5. 35
    Golem -

    Lo so Sofi, che quelle cose vengono fuori dalla tua testolina. Brava.

    Piccolo inciso per i “solitudinari”.

    L’elegia della solitudine reiterata e sottolineata come una scelta, assomiglia molto all’atteggiamento di quelli che parlando sempre di una cosa in particolare facendo pensare che non sia un problema, in realtà stanno comunicando che invece lo è. Come dire, se la lingua batte dove il dente duole, di conseguenza si fa di necessità virtù.
    Ma probabilmente questo aspetto non riguarda i “solitudinari” di questo thread, che forse sono qui per sentirsi ancora più soli magari.

  6. 36
    rossana -

    Giorgio,
    hai un/una confidente a prova di terremoto? una persona con cui trascorri ore in chiacchere sui temi più disparati, con la sicurezza che i pensieri intimi scambiati non saranno mai divulgati?

    secondo me, affermare, e riaffermare, che, in mancanza di persone affini, si può raggiungere l’obiettivo di stare abbastanza bene anche da soli dovrebbe essere d’incoraggiamento per chi ancora non si è avvicinato a tale compromesso, senza che per questo debba essere indotto ad aspirarvi.

  7. 37
    Almost-Imperfect -

    Ho provato la sensazione di uscire con persone solo per non rimanere a casa e regolarmente, a un certo punto, mi assale una spiacevole sensazione, un disagio e automaticamente dentro di me sorge spontanea la domanda “ma che ci faccio qui???”
    Credo sia inutile sforzarsi per superare barriere così, anch’io fatico ad integrarmi. Il motivo preciso non lo so, forse sono più silenziosa, forse messa nei panni degli altri mi sarei comportata diversamente, forse…
    Boh, fatto sta che ho spesso preferito il calore e la tranquillità delle mie quattro mura.
    Eppure, come Rossana, sono una che fuori ha sempre un saluto e un sorriso per tutti. Ma inutile, e poi perché fare così tanta fatica per obbligarsi ad essere chi non si è?

  8. 38
    chaponine -

    @golem
    Non capisco sinceramente il tuo post 35.. La solitudine e la compagnia sono semplicemente due modi di intendere la vita, ma alla base non deve esserci necessariamente una problematica. Io sono un “solitudinario” ma non mi sento solo ne infelice, così come una persona ricca di amicizie non è necessariamente felice.. Alla base deve esserci la voglia di passare del tempo gradevole ed in sintonia con se stessi: c’è chi raggiunge questa sintonia passeggiando per un centro commerciale o facendo shopping, chi invece scrive su un sito come questo confrontandosi con altre persone. Quello che ho potuto imparare nella mia breve vita è che non conta ciò che fai, ma se ciò che fai ti fa stare bene. Tra queste c’è anche la solitudine, il volersi distanziare dal mondo, il voler avere molto tempo solo ed esclusivamente per noi stessi, come scelta e non come imposizione.
    Spero vivamente che dietro questo sarcasmo che spesso utilizzi nei post non ci sia una reale solitudine da parte tua…
    Stammi bene

  9. 39
    GIORGIO -

    @Rossana : ..in passato una persona così preziosa c’è stata, le vicissitudini personali e gli anni portano però ad allentare tali legami (lavoro, matrimonio, figli, trasferimenti, traslochi, necessità diverse ecc.). C’è da dire che se da giovane la necessità di confidarsi, confrontarsi, raccontarsi in piena sincerità è molto sentita coll’avanzare degli anni viene un po’ meno. Questo di certo non sminuisce il valore di avere accanto (dopo la 40ina) persone “a prova di terremoto” ! 🙂

  10. 40
    maria grazia -

    “sono una che fuori ha sempre un saluto e un sorriso per tutti. Ma inutile, e poi perché fare così tanta fatica per obbligarsi ad essere chi non si è?”

    infatti Almost nessuno di noi è tenuto a farlo. chi si sforza di essere accettato e benvoluto da tutti, è perchè per primo\a non si accetta. All’ inizio come dici tu si fa buon viso a cattivo gioco e si cerca di accogliere un pò tutti. ma con il passare del tempo impari a selezionare le compagnie e a capire chi merita davvero la nostra presenza e chi invece è meglio lasciare per strada. “Molti nemici molto onore”, dicevano i fascisti.. io sono un pò meno estremista e dico:”POCHI amici, MOLTO ONORE”.

    chaponine, credo di poter affermare con certezza che su golem ti sbagli. dietro a quello che tu definisci “sarcasmo”, c’è solo tanta allegra ironia. le SOLITUDINI stanno ALTROVE..

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