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Vorrei tutti i miei giorni diversi

Stasera mi confido con voi forse per sfogare e sentirmi alleggerita, forse perché cerco risposte, forse perché, ancora una volta, non so trovarle da sola.

Che senso ha la vita senza una passione vera, forte, unica, che la sorregga? Si può vivere per molte cose, ed io ho cercato di farle valere tutte, di concretizzarle, e le ho inseguite coraggiosamente e molte, nel mio piccolo, le sto facendo “vere” nel mio quotidiano. Cerco di costruire affetti stabili, cerco belle amicizie, credo nel mio rapporto d’amore (in passato non è stato sempre così: ho trovato queste cose verso i 25 anni…prima sono stata molto sola e ho avuto delle delusioni). Mi piace viaggiare, appena posso economicamente non mi perdo una visita o una gita. La cultura mi appassiona e per quanto posso leggo e mi informo. Sto studiando e da poco mi sono laureata anche se in ritardo. Nel tempo libero mi sono appassionata a trucchi e cura personale, e bene o male sempre nel mio piccolo e relativamente alla mia situazione economica cerco di informarmi e di avere quello che mi serve per imparare la tecnica. Amo la fotografia, ho investito risparmi di anni per acquistare una bella macchina per scattare qualcosa di più. Insomma potrei dire la mia in molti ambiti rispetto ad anni fa, quando ero più vuota e disinteressata, oserei dire distaccata (sempre per la forte paura di rimanere delusa, e anche per superficialità). 

  Eppure, eppure tutte queste cose che faccio, alla fine della giornata mi fanno sentire come se non fossi veramente io a volerle, e non sento dentro di me quell’intima soddisfazione che vedo brillare negli occhi di certe persone che vedo soddisfatte. Non è che io insegua un ideale, è che io mi sento di non essere votata a qualcosa che ho scelto io come attività, come lavoro, e ho tanta energia,  tanta passione, tanta attenzione da dare, eppure continuo a non sapere in cosa.

Sono uscita da scuola, dal liceo scientifico, che le ho provate tutte, ero riuscita ad andare bene in ogni materia, ad essere la studentessa perfetta, poi tutta quella fatica mi accorsi che non mi ripagava di niente e smisi, smisi, per anni, perché con le crisi e le confusioni dell’adolescente non capivo perché non mi sentivo riempita da ciò che facevo.

Oggi non è cambiato niente da allora, alla soglia dei 30 anni sono più matura eppure ancora non ho saputo scegliere. Tutte le cose che faccio, le faccio perché le guardo da fuori: vedo una cosa bella, che mi attira? Allora se posso conservo soldi e me la compro. Conosco qualcuno di interessante, e che mi fa crescere come persona? Allora cerco di farmelo amico. Scopro che per sentirmi meglio devo fare sport? Allora mi metto in casa a fare ginnastica. Ma tutte queste cose, a fine giornata, mi lasciano con un vuoto, come se avessi lasciato vuoto quel posto del mio cuore dove ci dovrei stare io soltanto io eppure non mi trovo mai, non mi vedo mai, e vorrei investire tutte le mie forze anche senza guadagnarci niente, eppure il mio amore, non riesco a trovarlo, non sta da nessuna parte.

Mi sento persa.

Non posso definirmi una lottatrice, un carattere aperto, una persona stimolante, anzi, è da poco che ho cominciato a darmi delle possibilità, a stare più tranquilla, ad accettare la mia timidezza, la mia debolezza, le mie incapacità, da poco che ho capito che con me stessa devo essere onesta. E questi miei difetti sono dovuti a modi con cui ho reagito ad alcune fobie che avevo da bambina. 

Li sto superando e comprendendo, mi sto tendendo la mano e mi voglio bene, per la prima volta, ma il mio amore, ciò che IO HO SCELTO, ancora non c’è, ancora non compare. Tutti sanno chi sono e cosa amano, tutti scelgono una facoltà perchè lì trovano loro stessi, tutti inseguono il lavoro dei loro sogni ma io? Anche io vorrei inseguire qualcosa, non importa che poi io perda, che non sia capace, che io venga delusa, vorrei almeno aver lottato per qualcosa, vorrei essermi alzata in piedi per ciò che amo, per ciò che sono.

Conosco alcune persone, di diverse età, che mi danno una soddisfazione ineguagliabile quando le incontro: sanno chi sono, fanno quello che amano, so che avrebbero la mia faccia grigia se non stessero lì. Le ammiro, le ammiro tantissimo. Oltre i problemi, oltre le insidie, oltre la fatica, oltre qualsiasi cosa storta, loro amano il lavoro che hanno scelto. E parlo di persone di estrazioni e mansioni tra le più disparate, dalla commessa che sembra nata per aiutarti a scegliere l’abito perfetto alla professoressa universitaria che ama fare la studiosa, ama insegnare e ama stare con i ragazzi, o all’avvocato che si realizza a risolvere casi, o alla ragazzina che studia medicina già convinta di dov’è e dove sarà. Potrei citare tanti casi. Io voglio essere una di queste persone! Sono stanca di trascinarmi la mattina con i miei obblighi in testa ma senza reale amore per i miei sforzi, per ciò che devo fare ma non ciò che VOGLIO fare. Voglio capire io chi sono e cosa amo, voglio trovarlo prima che sia troppo tardi, prima che ci sia qualcosa da fuori che me lo imporrà presto  o tardi. Come devo fare? C’è qualcuno che prima di me c’è passato e ce l’ha fatta a capire chi è e cosa vuole davvero? Grazie per aver letto tutto il mio sfogo e grazie per i consigli che vorrete darmi!!  

Lettera pubblicata il 13 Settembre 2016. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 6 commenti

  1. 1
    Sofia -

    Il tuo probblema più grande è che NON hai probblemi!
    La tua vita va’troppo bene..non hai dolori..casini…dispiacieri….insomma stai troppo bene e allorq ti fai tante seghe mentali e probblemi assurdi!
    Tutto qua!

    Vuoi fare cambio con la mia??
    Un inferno continuo…
    Noo non saresti mai preparata…

    Stai serena con la vita che hai e non farti troppe seghe mentali..

  2. 2
    tooFaced -

    Scusami, ma trovo profondamente ingiusto il tuo commento, ed è anche una mancanza di rispetto nei miei confronti. Ho spiegato brevemente come alcune situazioni difficili mi abbiano portato a rispondere con apatia e tristezza alla vita, a tal punto che solo dopo i 25 anni ho trovato il coraggio di aprirmi. Sei sicura che io non abbia provato l’inferno? Mi dovresti vedere, fatico a parlare anche con chi è molto più giovane di me, eppure mi dò delle possibilità, me le sto dando. Tu non sai i miei problemi e non li ho voluti spiegare perché in fondo avere una propria passione da inseguire nonostante tutto è qualcosa che è a prescindere dai problemi. Tu ce l’hai? Tu hai il tuo ruolo sicuro, qualcosa che non cambieresti mai?
    Hai letto con attenzione il mio messaggio o devo giustificare la tua risposta perchè vivi l’inferno?

  3. 3
    Anna81 -

    ciao, io penso che tu non abbia ancora capito il significato della tua esistenza… cioè sei nella cosiddetta “crisi esistenziale”!!! i 30 anni sono un trauma per tutti…
    Devi dare un senso alla tua vita, possibilmente senza l’aiuto di nessuno… come? prima di tutto smetti di confrontare te stessa con gli altri, se le cose che fai per te sono un dovere cerca di distrarti! cerca di capire da dove nasce il problema (peraltro risolvibilissimo te lo assicuro…) e da li prendi coscienza del fatto che sei tu che decidi quali sono i tuoi valori e le tue idee… hai 30 anni! sei adulta! pensa alla tua infanzia che sarà stata sicuramente bella e spensierata (e non è privilegio di tutti!!!) e riaccendi in te la gioia e l’energia di vivere che avevi da piccola!!
    ricorda che domani è un nuovo giorno… una nuova opportunità per apportare dei cambiamenti alla tua vita… e questo potere è tuo e solo tuo!! ciao.

  4. 4
    Yog -

    Io il mio ruolo in questo mondo ce l’ho. Principalmente mi gargarizzo un litro al giorno di narda e mi sento come un leone. Prova anche tu, magari però parti con max tre unità standard.

  5. 5
    Plutone77 -

    Ciao
    Se ho capito bene ti sei resa conto di vivere una vita senza una reale “passione” per qualcosa o per qualche ambito in particolare.
    A dispetto di quanto credi, la questione è molto comune e non solo tra i ragazzi. A tuo vantaggio però sta il fatto di essertene resa conto, cosa che la maggior parte delle persone ignora totalmente (vive nella mediocrità e crede che quello sia lo standard giusto da sequire).
    Dimentica per un po i tuoi difetti, concentrati invece sui tuoi pregi e poi chiediti: come li hai sviluppati? In cosa potrebbero esserti utili? In cosa potrebbero aiutarti ad eccellere?
    Poiniti queste domande con massima tranquillità, senza aver fretta di ricevere subito una risposta conscia e logioca.
    Le risposte arriveranno 😉

  6. 6
    tooFaced -

    Plutone grazie per il tuo commento, mi sono sentita veramente compresa e mi sono convinta che invece di andare tanto lontano devo partire proprio da quello che sono e che ho sempre amato, ciò in cui penso di poter essere brava e poter dire la mia. E poi mi serve il coraggio, coraggio di andare anche contro-corrente e coraggio di dire: “si, lo ammetto, mi sveglio la mattina per fare questo”. Perché è quello che mi è sempre mancato in fondo, nella paura di non ricevere l’approvazione degli altri e il giusto riconoscimento sociale.

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