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Una domanda delicata: come gestire il desiderio sessuale?

Ragazzi, vorrei chiedervi un altro parere importante, dopo la mia ultima lettera. Voi come gestite il desiderio sessuale? O meglio, come si dovrebbe gestire? C’è un modo per tenerlo a bada, per placarlo, quando il tuo corpo (evidentemente per riprodursi) si lascia completamente dominare da esso a volte per giorni dando il via a fantasie di ogni tipo?!

Io, da ragazzina, quando ci dovrebbe essere il confronto con l’intimità, purtroppo non ho avuto modo di imparare a controllarlo, era come non ci fosse: mi ero repressa così tanto a causa delle mie insicurezze (e anche di un’educazione stupida e molto moralizzatrice che mi aveva terrorizzata, assieme ad occasioni che effettivamente mancavano) che non mi sono mai capitate quelle cose belle e normali che dovrebbero capitare e che insegnano a conoscersi e certo, anche a controllare e a incanalare l’energia in modo più produttivo magari.

Mi è capitato poi molto tardi, dopo i 25 anni, quando ho cominciato ad accettarmi di più, che ho cominciato a sperimentare l’attrazione per gli uomini, ma anche solo il desiderio sessuale di per sé. A volte ci sono periodi che il mio corpo me lo chiede in modo molto violento. Mette molto in imbarazzo parlare di queste cose… Ma non capisco che mi sta succedendo. Mi sembra che tutti attorno a me ci abbiano già fatto i conti, a volte esponendosi troppo, altre facendo qualche brutta figura, etc, ma almeno durante l’adolescenza tutto sembra perdonabile, invece a 30 anni ci si trova solo a pagare un conto molto salato.

O meglio, un “buono” c’è, perché mi sento più conoscitrice di me stessa, mi sento “umana”, non mi sento sbagliata…anzi mi riconoscevo “strana” prima! Per cui anche negli errori io sto semplicemente affermando me stessa e la mia persona, e sono felice di non avere nessun problema né fisico né mentale ed essere attratta dagli uomini, solo che mi sto chiedendo per la prima volta in vita mia come io possa fare a non lasciarmi travolgere. E’ dura quella rara mattina, per me, svegliarmi in crisi profonda e non riuscire a risolvere nemmeno con la ma*sturb*azione, scegliere di rimanere nel letto a dormire per calmarmi, oppure uscire di casa ma avere la testa altrove e nn dare il massimo nello studio. Per non parlare di quando capita quella persona che con il suo aspetto e i suoi modi risveglia in noi chissà quale arcano…per adesso ho compreso che l’attrazione sessuale ha una sua logica e non è detto che quella persona possa fare per noi, anzi, però certo che dolore capirlo….forse io per come sono non avrei mai potuto accettarlo a 16 anni chissà…mi piacerebbe esser stata come tutte le altre ragazze che già si ponevano quesiti importanti sull’amore e sul compagno ideale…ragazze che hanno stretto mille volte la mano ad un ragazzo e gli sono tremate le ginocchia…a me sta capitando adesso a 30 anni e non so se sentirmi più stupida, più imbecille, più patetica, più “sfigata”, più senza speranze…ci sono stati mesi passati in cui non riuscivo a vedere o pensare oltre. Ma scherziamo? Se non sapessi che questo deriva dall’inesperienza e dall’ingenuità, mi prenoterei una seduta di lavoro nei campi perché la mia educazione mi impone di pensare che è mancanza di serietà nella donna. 

Sto leggendo ora tanti articoli ma nessuno dice mai chiaramente “io ho fatto così”, “io ho provato così”. Eppure ognuno deve avere il suo stratagemma, per forza.

Grazie a tutti quelli che vorranno darmi un consiglio!

 

Lettera pubblicata il 11 Novembre 2016. L'autore ha condiviso 13 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Me stesso - Riflessioni - Sesso

La lettera ha ricevuto finora 25 commenti

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  1. 1
    Rossella -

    Io penso che dovrebbe esistere almeno un’istituzione (ma direi anche più di una) illuminata da luci e colori irreali e attraversata da una prospettiva altrettanto innaturale capace di condurre il nostro pensiero verso il mistero della famiglia. “Mistero” che in una cultura laica diventa “enigma”. La metafisica è l’arte degli enigmi. In ogni civiltà ci deve essere qualcosa d’inesistente. La famiglia come la intendiamo noi (con le sue generazioni) non esiste in natura. Almeno io non ho mai letto di studi che fanno riferimento ai nonni o agli zii. La storia dell’arte presenta opere come La visita di Alberto Savino che parlano del bisogno di colmare quella sensazione di vuoto che da sola basta a sollevare enigmi destinati a rimanere irrisolti e quindi sopiti. In genere si risolvono durante l’adolescenza, ma l’adolescenza non ha limiti e confini. Le inibizioni sono una conquista quotidiana che dipende dall’umore di tuo padre, dal carattere di tua madre, dal clima che si respira nel palazzo e nel paese, ecc. Quando dipendono dai figli, dalla madre o dal carattere della moglie significa che viviamo in una società abbastanza libera. Infatti io, come donna, sono consapevole del fatto che se incontro un uomo che mi rispetta, un uomo che, per intenderci, non strumentalizza i miei punti deboli per avere un argomento da utilizzare contro di me in una discussione, devo ridimensionare il mio carattere per avere con lui un confronto onesto. Questo mi è sempre sembrato l’unico modo per muovere in lui dei sentimenti. Tendenzialmente l’uomo è portato a fare le cose in maniera molto meccanica. Anche un ragazzo sensibile che, all’apparenza, non ha bisogno di gratificazioni potrebbe perdere i sentimenti di marito e quindi l’entusiasmo, che è gioia. Quandosi confonde la passione (che magari è venuta meno) con il senso del dovere, da una parte ci sentiamo sollevati e dall’altra non ci sentiamo soddisfatti. Ci sentiamo sollevati per quello che dimostriamo a noi stessi, ma non ci basta.

  2. 2
    suzanne -

    Celi_lois, mi è piaciuta molto la tua lettera, forse perché originale e scritta in modo divertente e tenero allo stesso tempo. Purtroppo o per fortuna abbiamo un corpo, e dobbiamo farci i conti, anche quando lo consideriamo “indegno” rispetto alla purezza della nostra mente. Innanzi tutto, questo tuo bisogno denota salute mentale e fisica, quindi rallegratene!
    A me succede soprattutto nelle fasi iniziali dell’innamoramento, quando ci perdiamo a fantasticare su una persona ma nulla è ancora accaduto. É una fase che mi piace, perché ti conduce in stati di totale estraniamento dal mondo. Perché tu la vivi male? Non ho capito se vorresti concretizzare le tue fantasie, oppure su ti senti in colpa perché le consideri “stupide”.

  3. 3
    Golem -

    Celi-Lois, sei una delle tre o quattro donne davvero interessanti che credo di aver incontrato su questo forum da quando lo frequento.
    Mi hai ringraziato tu più volte ma questa volta lo faccio io.
    La tua lettera oltre ad essere deliziosa per quello che dice e per come lo dice, contiene il “seme” dei motivi che anni fa mi indussero ad approfondire certi aspetti della sessualità femminile, che spesso, per ragioni ipocritamente morali, non “vuole” accettare le richieste istintuali che riguardano il sesso per quelle che sono se non chiamandole amore. Finendo per cadere in una serie infinita di equivoci, che rischiano di non farglielo incontrare mai quello che varrebbe la pena di essere chiamato con quell’inflazionato nome.
    Non puoi controllare molto Celi, e neppure trattenerlo quel desiderio. La Natura ha le idee chiare su quello che vuole. Siamo noi che le fraintendiamo in troppi casi. Per quel che mi riguarda sei tra le persone più “sane” e lucide che abbia incontrato qui. E non mi sorprende che tu abbia difficoltà a trovare chi possa capirti.
    Mi sembra evidente che desideri un uomo, ma quello che vorrei per una giovane e intelligente donna come te, é uno di quei rari uomini che potesse capire la condizione che vivi, e che tu hai percepito così lucidamente da vederla nella sua vera luce, e in tutta la sua bellezza “naturale”, senza le frequenti giustificazioni che certe “dis-educazioni” impongono, e che tu hai già saputo intravedere, come ho letto nella tua lettera.
    Celi-Lois, per quello che ho potuto capire di te sino ad ora, tu sei sensibilmente “oltre” rispetto alla norma. Ma come succede frequentemente a persone con certe dotazioni e sensibilità – che forse non sono state “seguite” come meritavano quando era necessario- queste tendono a pensare di sé il contrario.

    Anticipandoti che per l’età potresti essere mia figlia, ti dico che se vivessi vicino Milano mi piacerebbe davvero parlare con te.
    Un sincero saluto.

  4. 4
    Acquafantasy -

    Celi_lois, questa energia può essere incanalata nella fantasia. È’ vero che questa “distrae” dalle incombenze quotidiane (lavoro, studio, impegno) , ma è impossibile trattenerla. Si deve solo trovare il giusto equilibrio per modularla nella forma più adatta. Se sei sola, come mi pare di aver capito e non puoi sfogare questo desiderio nella realtà nell’immediato (se non in autonomia), puoi sempre coltivarlo serenamente a livello mentale ed imparare a cogliere,nei futuri incontri che farai, gli eventuali indizi che ti indichino che è arrivato il momento di condividerlo con qualcuno. Non cercare di reprimerlo o nasconderlo , ma vivilo “spontaneamente” e vedrai che la tua sensualità emergerà in tutto il suo splendore e che questa luce sarà un segnale visibile per coloro che , portatori del medesimi bisogno, si accorgeranno di te e abbasseranno le loro difese.

  5. 5
    Angwhy -

    Istituzione illuminata dalle luci,MA BASTA propongo una colletta per mandarla da uno specialista non se ne puo piu di certe risposte ma dove vive sulla luna?

  6. 6
    Golem -

    Non c’é bisogno. Pago io.

  7. 7
    maria grazia -

    “Per non parlare di quando capita quella persona che con il suo aspetto e i suoi modi risveglia in noi chissà quale arcano…”

    già.. il problema sono quegli “arcani”. Devo ammettere che mi creano ancora oggi qualche difficoltà.

  8. 8
    sublimesublimazione -

    Ok Gokem pero’ paghi in Natura.Dimmi dove mi aspetti. Arrivo. Occhio che sono carica.

  9. 9
    Golem -

    Dovrai accontentarti. Sono vintage.
    Vicolo Lavandai (zona Navigli) Mercoledì 16. Dalle 14 alle 17. Prendere il numero e portare la tessera sanitaria.

  10. 10
    Golem -

    Arcane. Mi ricorda una fidanzatina molto ammodo con la quale discettavo d’arte e di filosofia utilizzando termini aulici nonchè criptici per darmi un tono adeguato.

    Lei: “ma Golem, perchè dici questa parole arcane”

    Io: “Ar cane? Ma chi se l’incula er cane.”

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