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Il coraggio di chiudere, la colpa di chi va via

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Lettera pubblicata il 26 Settembre 2011. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Pagine: 1 2 3 4 5 167

  1. 21
    Fuori dal Coro -

    Ciao Aleba
    Più ti leggo e più mi chiedo ome abbia fatto a resistere di fronte ad un uomo del genere. E’ chiaro io non ti conoco, ma prendo per buono tutto quello che mi racconti. Come è chiaro che tu stai facendo altrettanto nei miei confronti. Quando ti sento ripetere le frasi assurde che ti ha rivolto tuo marito inorridisco. Io che mi sto fustigando per aver dato a mia moglie tre risposte sbagliate nell’arco nella mia vita con lei. Risposte di cui oggi mi vergogno, per le quali le ho chiesto scusa decine e decine di volte. Io non so se tuo marito stia soffrendo senza di te. Comunque sia da quel che racconti è una persona cattiva di animo. E le persone cattive di animo non credo possano soffrire. Io non ho mai buttato un piatto nel lavandino. Non ho mai alzato la voce con mia moglie. Ho solo, coerentemente con la mia idea che lei conosceva, detto la verità su quello che pensavo: che on mi sentivo di cambiare io nostro stile di vita per avere un figlio. Mi sento in colpa per quessto, si, molto in colpa. In colpa per non aver capito la sua reale esigenza, il suo dolore che comuneuq lei mi teneva celato. Forse per paura di perdermi (ma quando mai l’avrei lasciata ?) o forse come hai espresso tu in un precedente post perche aspettava un mio “si” che non arrivava.
    Siamo due uomini io e tuo marito. Due uomini lasciati dalle rispettive donne. Io non credo di essermelo meritato. Abbandonato per aver detto la verità. Perchè non mi sentivo pronto per affrontare la cosa più bella del mondo ma che necessita di certezza e convinzione. Noi uomini purtroppo o per fortuna non sentiamo la natura che chiama. Sentiamo la paternità in genere quando vediamo materialmente nostro figlio. E lì si fa la differenza. Io sono stato onesto con me stesso. Ma mi sento in colpa per non aver “ascoltato” come avrei dovuto.
    Come ti ho scritto prima non so se tuo marito stia soffrendo. Io si e tanto. Non so descriverti il dolore che provo dentro. Quel dolore che non nasce dal solo senzo di abbandono. Quel dolore che sento ogni qualvolta faccio qualsiasi cosa. Perchè qualsiasi cosa mi ricorda lei e i bei momenti passati con lei. Che sono tanti, tutti. Perchè per me un bel momento era anche solo prendere insieme a lei il caffè dopo mangiato. Non riesco più ad entrare in una vetrina di un negozio, non posso più addentrarmi in un vicoletto di una cittadina medioevale, non posso andare al cinema, nè andare fare la spesa, non posso entrare nella nostra casa, ma soprattutto non posso vedere un bimbo. Mi crea dolore, tristezza e mi fa pensare a quanto lei possa aver sofferto in silenzio. Non mi sento neanche di condannarla per questo per il fatto di aver sofferto in silenzio ma quanto sto pagando per questo suo dolore nascosto. Non la accuso, accetto il suo modo di pensare. Ma perchè farmi soffrire in questo modo ? Sentendomi continuamente accusato da lei di non averla “voluta capire” e di aver causato in lei quel senso di allontanamento culminato poi nell’abbandono……

  2. 22
    Fuori dal Coro -

    Fuori dal coro (segue) – Per Aleba

    ….Lei che si peoccupava se mi si infilava una spina nel dito in questo momento non sa neanche se sono vivo o morto. Come è possibile una cosa del genere ? Soprattutto quando sento te che hai davvero amato tuo marito sino allo stremo. Accettando davvero le cose più assurde.
    Io accusato di egoismo perchè pensavo a godermi la vita insieme a lei mentre lei, senza nessuno scrupolo, senza preoccuparsi minimamente di me che l’ho assistita fino a due mesi prima di fronte ad una sola operatoria con il cuore in gola per paura che le potesse succedere qualcosa. Di me che le h detto fino a qualche settimana prima che mi lasciasse che dopo quasi 20 anni per me “era ancora un’emozione fare una passeggiata insieme”
    Perchè una donna “speciale” come lei ha fatto questo ? Perchè lei era davvero una donna speciale. Come se ne trovano poche. Bella, intelligente, lavoratrice, donna di casa attenta e premuroa, moglie ideale, e sicuramente brava mamma, moglie innamorata del marito e attaccata alla famiglia, gentile con tutti. Perchè una donna così compie un atto del genere ? Tra tanti uomini che si comportano davvero male perchè devo essere punito in questo modo ? Mentre ci sono uomini come tuo marito che possono permettersi di fare qualsiasi tipo di sopruso.
    Vorrei provare rabbia nei tuoi confronti così come ne provi tu nei confronti di tuo marito. Ma non ci riesco. Il passato, prima del fulmine a ciel sereno è troppo più forte. E il mio ricordo della fantastica donna che era supera anche il dolore di un eventuale suo tradimento. Perchè non riesco a godere dello stesso cielo blu, degli stessi tramonti, dello stello cielo stellato, delle stesse belle cose che esistono ancora se lei non è accanto a me ? Perchè mi appare tutto così insignificante ? Perchè non riesco a pensare che un giorno potrei incontrare una donna con la quale mettere al mondo un figlio che ora lei non vuole più con me ?
    Sono due anni che verso in queste condizioni. Mentre lei che mi diceva di non poter stare un minuto senza di me mi ha completamente dimenticato. Mentre io non riesco a frequentare un’altra donna ?
    Due storie le nostre con lo stesso finale. Ma quanto diverse.
    Un bacione Aleba

  3. 23
    aleba -

    Ciao Fuori dal Coro. Mi sono venute le lacrime agli occhi leggendoti. Si percepisce pienamente quanto tu l’amassi e quanto ti manca. Come abbia fatto lei a dimenticarti? a vivere senza sapere cosa ne sia di te? Probabilmente ha sofferto anche lei, manifestando la sua sofferenza in rabbia nei tuoi confronti per “non averla capita”. Per placare la rabbia ha dovuto interrompere ogni contatto, ha scelto di usare la rabbia per allontanarsi da te vedendoti come la causa della sua sofferenza. Devo dire che arrabbiarsi al punto di esaurire l’amore per un marito o una moglie per non aver capito, quando nulla è stato detto, per me è incomprensibile. Nessuno legge nel pensiero e l’unico modo per verificare se chi ci è accanto ci comprende veramente è esprimersi.
    Mi chiedo anche io come ho fatto a resistere così tanto tempo e ad accettare la condizione di vita che ho avuto per tutti quegli anni. Era riuscito a farmi credere davvero che io non valessi, che senza di lui non fossi in grado di tenermi in piedi. Sapessi volte che io gli ho detto “io non sono in questa casa perchè voglio la villa, sono qui perchè ci sei tu, e con te andrei anche in una capanna”. Gli chiedevo, stupidamente, di essere più buono con me e lui mi abbracciava..poi dopo un paio di giorni di nuovo a trattarmi da schifo. Quando sento di persone come te mi viene il voltastomaco, nei miei confronti intendo. Che spreco mi dico, io che avrei dato l’anima per il mio uomo (in effetti ho dato molto di più) non sono riuscita a farmi amare, mentre ci sono donne che dal loro uomo vengono messe su un piedistallo. La donna perfetta, in tutto…eppure è andata via senza darti la possibilità di analizzare bene la situazione. Lei si era distaccata da tempo, penso che le cose stiano così. Ha elaborato da sola, ha preso il tuo no come definitivo ed ha fatto il suo personalissimo bilancio dove tu non eri contemplato. Due anni sono tanti, ma devi prenderti il tempo che ti serve per tirare anche tu le tue somme. Purtroppo non si può avere il rewind nella vita. Abbiamo solo il play e il calendario non si ferma. Se resti immobile a guardare il passato, il mondo intorno prosegue il suo corso. Con questo non voglio dirti che devi dare un colpo di spugna sul passato, come potrei visto che io ho sprecato anni. Dico che fai bene a cercare occasioni di riflessione come questo forum. Sarebbe giusto che tu potessi parlarne con lei, ma lei non c’è e spetta a te capire quando è il momento di rivolgere lo sguardo in avanti, accettare di andare avanti, magari a piccoli passi, ma avanti. Prenditi cura di te stesso facendo cose nuove. Sei un uomo speciale secondo me, ti leggo solo e non ti conosco,ma riveli una profonda sensibilità. Cosa succederà domani non puoi saperlo, però oggi sei qui e ti stai interrogando sulla tua condizione, questi sono passi! Sono triste per te, e anche per me…perchè mi sembra che l’amore sia una presa in giro. So solo che amerò incondizionatamente solo mia figlia e gli animali, d’ora in poi.

  4. 24
    aleba -

    Fuori dal Coro, io credo che tu abbia vissuto in una situazione che non era reale. Lei soffriva, ma in silenzio. Ora tu ti incolpi per non averla capita, ma come potevi tu capire? Perdonami, ma penso che tua moglie sia stata molto egoista e credo che abbia filtrato il suo amore per te attraverso quel si che aspettava…ma che aspettava se non chiedeva o se chiedeva saltuariamente. Probabilmente è stato involontario, una specie di istinto di sopravvivenza che ha lentamente alzato delle barriere intorno a lei per evitare di sentire l’ennesimo no da parte tua. Solo che i pensieri suoi c’erano, ci ragionava da sola e probabilmente ti incolpava già da tempo anche della sua incapacità di parlarne con te. Tanto mi dirà di no, pensava. Un pregiudizio che ha invalidato la vostra storia. Si sarà immaginata da vecchia piena di odio nei tuoi confronti per non avergli detto quel SI e avrà preferito andarsene, allontanarsi. Però il tuo NO deve essere stato proprio assoluto, senza speranza…altrimenti non mi spiego come abbia fatto a non farti venire fuori anche dagli occhi la parola figlio.!! Si deve essere sentita senza speranze, oppure forse non è stata in grado di tirarsi su le maniche e lottare per voi, per la vostra famiglia. Non so, proprio non so. Anche il mio ex mi accusa di non averlo capito, e quando gli chiedevo “ma allora dove ho sbagliato, dove ho mancato?” Mi rispondeva “Svariate cose, molte volte non hai fatto le cose che mi aspettavo, non hai detto le cose che volevo sentirti dire hai fatto cose che non andavano bene” Quando gli chiedevo di essere più preciso, di dare un nome e cognome a quelle cose, lui si alterava, COSE! rispondeva. Perchè lui non aveva fatti concreti di cui parlare, episodi effettivi nei quali io non ero stata una compagna degna. Per lui non sarei stata mai degna, ora ne sono consapevole.
    Quando scrivi::: Perchè una donna “speciale” come lei ha fatto questo ? Perchè lei era davvero una donna speciale. Come se ne trovano poche. Bella, intelligente, lavoratrice, donna di casa attenta e premuroa, moglie ideale, e sicuramente brava mamma, moglie innamorata del marito e attaccata alla famiglia, gentile con tutti. Perchè una donna così compie un atto del genere ? Tra tanti uomini che si comportano davvero male perchè devo essere punito in questo modo ? Mentre ci sono uomini come tuo marito che possono permettersi di fare qualsiasi tipo di sopruso ::…veramente mi verrebbe da chiudere definitivamente le porte del cuore e schierare l’artiglieria. Mi viene da pensare che il mondo là fuori fa schifo. Forse i tuoi occhi innamorati la vedevano speciale, ma in realtà era come tutti noi fallibile e fragile. Non posso giudicarla, i miei sono tutti forse, però mi sento di ribadire che nelle relazioni personali METTERE LE CARTE IN TAVOLA è fondamentale. Accettare di visionare tutte le carte, analizzare a fondo, stare in piedi tutta la notte per chiarire veramente ogni dettaglio. Altrimenti fra le mani abbiamo solo congetture, idee..Bacione

  5. 25
    Fuori dal coro -

    Aleba

    Sei profondissima nel tuo esprimerti e sinceramente anche io mi trovo nelle tue stesse condizioni: non riuscire a capire come possa essere avvenuto tutto questo nella tua famiglia. E’ semplicemente assurdo.
    Sei profonda Aleba e colpisci a fondo nelle cose. Certo la mente umana è incredibile e ci metto anche la mia ripensando a quello che ti ho detto in un precedente post dove ti ho descritto la mia sensazione attuale di fronte alla visione di un bimbo in fasce in braccio alla sua mamma. Mi sono mentito a me stesso Aleba. Ho mentito non volendo negli anni passati facendomi credere di non desiderare un figlio. Quando io ero fatto apposta per dialogare con un bambino. Lo facevo con quelli degli altri, figuriamoci cosa sarebbe potuto succedere con mio figlio. Vorrei farti vedere mio nipote, un bambino di 11 anni da sempre irrequieto ma che con me diventa un angelo comunicatore, un bambino profondo che esprime tutta la sua sensibilità. Si sente a suo agio con me ed io con lui. Ho sempre avuto questa capacità, riconosciuta da tutti. Anche da mia moglie.
    Solo che la paura ha sempre preso il sopravvento. La paura di modificare una stile di vita che avevo sempre desiderato: avere accanto una persona con cui condividere i piaceri del mondo. Pur amando i bambini avevo dentro di me una sorta di paura che mi faceva pensare che l’arrivo di un bambino avrebbe cambiato il nostro rapporto, avrebbe rotto il nostro equilibrio. Tu sei mamma e sai benissimo cosa vuol dire crescere un bambino. Vuol dire accantonare tutto il resto per dedicarsi a lui, per seguire i suoi ritmi. Ecco inconsciamente rifiutavo questo cambio di vita. La nostra vita mi sembrava meravigliosa e i miei “no” erano come una difesa estrema a questa non voglia di cambiamento.
    Pochi giorni fa ho comperato un libro: “Vita di coppia”. Si tratta di un piccolo manuale con tanti suggerimenti per mantenere viva la fiamma dell’amore in coppie e gente sposate. Lo sto lggendo per cercare di comprendere dove e perchè ho sbagliato. Cosa ho fatto per far si che il mio matrimonio che reputavo “speciale” così come la mi donna sia naufragato nella maniera più assurda.
    Ci sono davvero tante frasi che se le avessi lette prima mi avrebbero aiutato a non commettere errori e soprattutto a capire cosa volesse dire “vivere insieme”.
    Forse Aleba mi sono lasciato ingannare dal fatto che noi ci si conoscesse a menadito. Dopo più di 8 anni di fidanzamento in cui mi sono mostrato per quello che ero senz amai nascondere nemmeno un minimo difetto di me. E durante il fidanzamento qualche piccola discussione l’abbiamo avuta. Entrambi ci dicevamo ciò che non andava. Per poi capirci e andare convinti verso il matrimonio consci che eravamo fatti l’uno per l’altra. Durante il matrimonio infatti mai un litigio. Quelle piccoli diverbi avuti durante il fidanzamento erano spariti per dare spazio ad una convivenza piacevole, serena e appassionata. Non c’era cosa che non si faceva insieme. Si viaggiava insieme per andare…

  6. 26
    Fuori dal coro -

    Aleba (segue)
    ….a lavorare. Si faceva sempre la spesa insieme, insieme per negozi, insieme a casa. E il tutto senza noia. Scherzando e ridendo spesso. Non ho mai dimenticato un compleanno, un onomastico, un nostro anniversario.
    Eppure leggendo quel manualetto mi sono accorto di aver sbagliato di aver commesso dei piccoli errori che ai suoi occhi potevano apparire madonarnali. Nello stesso tempo mi sono accorto che c’erano tante cose che invece facevo e altre che lei non faceva. La differenza forse sta nel fatto che io gliele facevo notare senza peraltro essere aggressivo, così con calma, ma con la consapevolezza che niente di tutto ciò avrebbe potuto minimamente intaccare la mia unione con lei.
    Mi sto autodistruggendo Aleba andando a cercare i punti dove ho sbagliato. Tra i due fondamentalmente il più freddo e razionale sembravo essere io. Lei in quanto donna era più dolce, premurosa, apprensva nei miei confronti. Io avevo le mie passioni, il calcio, la mia squadra. Lei lo sapeva e a volte mi estraniavo appassionandomi alla gara.
    Io non ho mai visto la routine nel nostro rapporto. Tutt’altro. Era sempre pieno di vita.
    Lei adesso mi accusa di essere egoista, di aver pensato alle mie cose, di averla trascurata. Non so cosa significhi trascurare una moglie ? Forse appassionarsi ad una partita di calcio ? Non dirle tutti i giorni ti amo ? Eppure mi complimentavo con lei per la sua cucina, la cercavo sempre come donna, avrei voluto fare l’amore con lei ogni giorno.
    Ho letto alcuni passi di questo manualetto di cui sopra ti parlavo in cui ammetto delle “colpe” se tali si possono chiamare:
    “Vivere in coppia significa sapere quanto è importante guardarsi negli occhi mentre ci si ascolta”
    “Un uomo e una donna sanno che un complimento al giorno non è mai troppo”
    “Tutte le coppie dovrebbero ricordarsi più spesso di spegnere la televisione e accendere il dialogo”
    “Vivere in coppia significa essere felici di dedicare all’altro il proprio tempo libero”
    “Un buon marito dovrebbe sapere che non è auspicabile costringere la propria noglie a rinunciare a una serata fuori per guardare la partita alla televisione”
    Tutte “piccole cose” che forse ad una donna possono creare un disagio immenso. Te ne ho citate alcune per rendere l’idea
    Però di contro mi sono ritrovato in altre situazioni:
    “Nessuna coppia deve rinunciare a concedersi una vacanza fosse anche per una mezz’ora”
    “Un partner premuroso sa che lo chef apprezza i complimenti”
    “Un uomo e una donna che si vogliono bene sanno che i bei ricordi hanno un valore inestimabile”
    “Due persone che si amano sanno che i bei ricordi sono come ancore in mezzo al mare cui aggrapparsi quando sopraggiunge la tempesta”
    “Un uomo e una donna conoscono l’importanza di tenere vivo l’interesse sessuale”
    “Una coppia deve imparer ad usare la macchina fotografica per realizzare un album che ddocumenti la propria storia d’amore”
    Tra tutte queste frasi (ne ho citate solo alcune) ce n’è una che però…..

  7. 27
    Fuori dal coro -

    Aleba….(segue)

    è una coltellata al cuore “Ogni coppia deve cercare di fondare il proprio matrimonio sui sogni e non sugli incubi”.
    Questa frase è pazzesca: in fondo il suo sogno era diventato il mio incubo. Inconsciamente come ti avevo detto prima. Però vivevamo la cosa in maniera opposta: lei sognava un figlio, mentre per me era un icubo. Non tanto il figlio quanto la paura del cambiamento che avrebbe apportato alla nostra coppia.
    Io sono ultraconvinto che “mettere le carte in tavola” come hai giustamente analizzato tu avrebbe risolto ogni problema. Ma allora perchè lei non l’ha fatto ? Perchè la sua testa ha analizzato i miei no come secchi e definitivi e ragionando esclusivamente con la sua testa.
    Come hai visto è bastato una “prendo dei giorni di riflessione” per farmi riflettere su tutto e farmi cambiare opinione sul cambiamento di vita. E’ una donna speciale. Perchè ha ragionato in questo modo buttando all’aria anni di matrimonio vissuti all’insegna dell’Amore. Può un nuovo obiettivo, un nuovo progetto in apparenza non condiviso essere la causa di una rottura definitiva ? Perchè non concedere una seconda chanche.Le seconde opportunità si concedono a tutti o no Aleba ? O può l’intervento di una terza persona aver fatto saltare tutti gli equilibri ? Io non riesco ad innamorarmi di un’altra donna. Come può averlo fatto lei ? Lei che più di me manifestava il suo Amore in questa nostra Storia ?
    Scusa se ho parlato solo di me stavolta.

  8. 28
    aleba -

    Tranquillo Fuori dal Coro, parliamo pure di te che a me serve comunque. Mi colpisce questa frase che è un dogma!: Tra tutte queste frasi (ne ho citate solo alcune) ce n’è una che però…è una coltellata al cuore “Ogni coppia deve cercare di fondare il proprio matrimonio sui sogni e non sugli incubi”.
    Appunto. Forse lei percepiva questo incubo e pesava sulla sua anima come un macigno che inevitabilmente ha schiacciato, giorno dopo giorno, il suo amore per te. Lei ti amava, ma il centro del suo amore non era la coppia, eri tu. Per salvare la coppia avrebbe rischiato di doverti costringere ad affrontare il tuo incubo. Probabilmente non era nella sua natura, la descrivi come una persona dolce e premurosa e tendenzialmente le persone così, per non ferire mettono in disparte le proprie necessità. Forse aveva paura che facendo pressioni avrebbe rotto quell’atmosfera di comprensione e amore reciproco che caratterizzava il vostro matrimonio. Solo che non parlando, non manifestando a chiare lettere quello che provi, tutto si accumula dentro e diventa intollerabile la confusione che si crea nei pensieri. Ad un certo punto scoppia la guerra nell’anima, giusto e sbagliato si scambiano i ruoli, si fronteggiano senza esclusioni di colpi…ma in silenzio per non ferire, per non far trasparire una sofferenza così grande che spaventa pure doverla ammettere di fronte a sè stessi, figurati con il compagno di una vita che tremi alla sola idea di perdere. Si sarà fatta mille domande come l’avresti presa a parlare di figli seriamente e una volta per tutte. Ma le domande non le ha poste a te e si arbitrariamente data le risposte da sola. Sicuramente risposte buie e tristi, dettate dal suo animo contrastato, sicuramente NON LE TUE RISPOSTE, quelle avresti potuto darle solo tu. Salvare la coppia, salvare il suo amore, salvare sè stessa. Troppo tempo a rimuginarci sopra, senza renderti partecipe in maniera chiara. Alla fine il suo incubo è diventato l’amore per te che le procurava più sofferenza che gioia. In tutto questo avete sbagliato entrambe, perchè pur comprendendo che tu potessi avere paura del cambiamento dovuto alla nascita di un figlio, non avresti dovuto dare per scontato il suo silenzio, avresti dovuto pensare anche tu oltre i limiti del tuo incubo e guardare chi avevi davanti. Guardarla veramente e profondamente cercando in ogni modo di rinnovare la conoscenza che avevi di lei giorno per giorno. Forse ti saresti accorto che avresti dovuto chiederle, negli anni, se fosse ancora d’accordo sul non avere figli, forse avresti dovuto iniziare tu il discorso. Ma non ci è dato sapere come sarebbe andata SE…purtroppo anche nella tranquillità può essere che la tempesta covi da qualche parte e poi esplode in tutta la sua furia inaspettata. Di chi è la colpa? Secondo me sta nel mezzo, nella paura assoluta che tutti, o quasi, hanno di scoprirsi realmente e costantemente ogni giorno di fronte a chi amano. L’amore è fatto di rose belle e profumate, ma anche di spine…

  9. 29
    aleba -

    e le spine si affrontano in due, quando si è coppia. Ma bisogna descriverle bene queste spine se il tuo amato/a non le vede..bisogna avere il coraggio di riconoscere la propria incapacità di superare la fase spinosa del rapporto e magari cercare un aiuto all’esterno predisponendosi interiormente per valutare insieme ogni possibile strada. Non ci sono spine insuperabili, ero convinta di questo io !! Ho dovuto arrendermi, le spine non si superano, non posso essere superate quando uno dei due non ha la minima intenzione di analizzare quelle spine e di cercare un percorso comune. Anzi, se non ti sposti di corsa, quelle spine di penetrano nella carne così a fondo da diventare parte integrante della relazione. Caro Fuori dal Coro, se il mio compagno fosse stato in grado di chiedersi onestamente dove avesse sbagliato lui, se avesse ascoltato le mie parole, compreso con amore le lettere che gli ho scritto negli anni…ma anche con questi SE vado poco lontano. Io voglio guardare avanti, superare la rabbia che provo, perchè non mi si addice. Alla fine il suo rapporto con me era minato alla base da lui stesso, ha vissuto me come un incubo senza mai accogliermi e conoscermi veramente. Ha voluto isolarmi dentro di sè, come si circoscrive un’infezione, un corpo estraneo che il tuo orgoglio non ti permette di estirpare…fondamentalmente perchè non vuoi riconoscere di avere un problema comportamentale. Oggi mi rendo conto che nei suoi pensieri neri e contorti ero una nemica e in nessun modo avrebbe cambiato idea. E’ ammirevole che tu ti interroghi, che tu legga e ti informi per capire cosa sia andato storto nel tuo matrimonio, svolgi la tua analisi e fanne tesoro perchè ti servirà più avanti. Il mio ex, pochi giorni prima che uscissi definitivamente da casa sua, mi ha detto: “anche se tu avessi ragione, io non lo riconoscerò mai, perchè se lo facessi crollerebbero tutte le mie convinzioni”. Cioè il suo incubo. Allora, poteva guardarlo in faccia prima il suo incubo, poteva ascoltare quando lo imploravo di afferrare le mie mani e lasciare che lo aiutassi. Tutto vano! Aiutare un adulto che rifiuta il tuo aiuto è impossibile, la volontà di farsi aiutare è determinante.
    Per lui io sono andata via, l’ho lasciato!! Io sono certa di essere stata scacciata, brutalmente messa alla porta. Tutti i suoi “questa è casa mia e comando io” tutte le mie cose sono sempre state trattate come spazzatura, e soprattutto l’ultimo anno. Il contrasto tra “ti ho sempre amata” (e meno male che per lui ero la signora NESSUNO)..e gli spintoni a farmi ripetutamente cadere perchè uscissi da casa sua. Io con il cellulare in mano, non riuscivo a smettere di tremare abbastanza a lungo da pigiare quei benedetti tasti 112 e alla fine non li ho pigiati.
    Che schifo, che stupida.
    Scusami, sono tornata a me. Vorrei dirti che un giorno accetterai il fatto che lei sia andata via, che probabilmente verrà quel giorno che riuscirai a guardare il cielo, entrare in un negozio, passeggiare.. vivere.

  10. 30
    Fuori dal Coro -

    Aleba

    Grazie anzitutto ma…..
    No..non riuscirò mai ad entrare in un negozio..passeggiare..vivere. Non immagini cosa io sto provando in questi due anni..dentro…dentro di me. Un’angoscia terribile, un senso di disagio, di impotenza di dolore di fronte a tutto.
    Non ho mai fatto male a nessuno in vita mia. Non desideravo ville, soldi, e cose simili. Volevo solo essere felice. Felice con lei.
    Ho creduto di esserlo inisme a lei. Invece forse ero solo io ad essere felice. Almeno fino a quando lei non ha avuto il desiderio di avere un figlio.
    Tutto quello che mi ha scritto su ciò che lei può aver pensato mi mette terrore, angoscia, tanta angoscia.
    Non conosco la cattiveria Aleba, non so cosa sia. E il solo pensiero che una mia idea possa aver scatenato tutto questo nella sua mente mi distrugge.
    Non si può arrivare al punto dove siamo arrivati noi per una mia assurda paura e per la sua pur assurda paura di perdermi e di non chiarire il suo dolore.
    Io rifiutavo è vero. Ma mai pensavo che dentro di lei ci fosse quel dolore che tu hai descritto così bene. Lei era normalissima dopo i miei “no”. Ridevamo, scherzavamo insieme, viaggiavamo. Nessuno e dico nessuno si è mai accorto di quello che lei potesse provare dentro. Nè i suoi genitori nè i miei genitori nè i nostri amici. NESSUNO. Tantomeno io.
    Mi sembra un incubo ma magari lo fosse. Dagli incubi ci si sveglia. Ma perchè si fugge dall’uomo che si ama. Dall’uomo che ha avuto il solo torto di non desiderare dei figli. Paradossalmente di credere di non desiderarli. Non ci crederai Aleba ma io sto impazzendo. Impazzendo letteralmente. Ho intrapreso da mesi una psicoterapia ma non trovo giovamento. Sono psicologicamente a pezzi anche se lucido. Ti assicuro Aleba leggendo la tua storia e paragonandola alla mia non c’è una minima correlazione. Tu a contatto con un uomo cattivo, prepotente e privo di scrupoli. Io e mia moglie due persone che si amavano ognuno con i suoi modi di essere. Ho foto filmini che testimoniano il nostro Amore. Ci invidiavano tutti. Perchè Aleba, perchè tutto questo ? C’è gente che davvero fa del male ed io che piangevo se inavvertitamente uccidevo un passerotto che mi si buttava sulla mia automobile sto pagando come il peggiore degli assassini. Ho dei sensi di colpa pazzeschi. Pur avendo commesso il solo errore di non capire la sua sofferenza e di non capire me stesso. Però perchè Aleba lei invece di affrontare il discorso ha pfererito tradirmi con un altro uomo. Per quanti errori possa aver fatto io amavo lei e durante la nostra storia non l’ho mai tradita. Sai Aleba, non so descriverti la cattiveria che ha messo in questi due anni nei miei confronti. Le bugie che mi ha raccontato. Perchè ? Perchè tutto questo ? Aleba se ti raccontassi la mia storia prima che lei andasse via. Abbiamo condiviso ogni cosa. Tutto insieme, ogni cosa insieme. Sempre io e lei. Non so quante lacrime ho versato da due anni a questa parte. Eppure lei di fronte all mie…..

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