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Il coraggio di chiudere, la colpa di chi va via

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Lettera pubblicata il 26 Settembre 2011. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Amore e relazioni - Famiglia - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 1.662 commenti

Pagine: 1 2 3 4 167

  1. 11
    Fuori dal coro -

    Aleba
    Non ho parole
    Tu vivevi davvero con un mostro. Forse io non capisco l’Amore. Ma io non vivrei mai con un “mostro” simile.
    Sai Aleba io sono un “separato” da poco anche se non ancora legalmente. Mia moglie mi ha lasciato e sono a dir poco distrutto. Una moglie che amavo da sempre. Che non ho mai tradito. Che ho sempre rispettato. Che ho sempre apprezzato.
    Unico neo le avevo detto fin dai tempi del fidanzamento che non avevo in programma l’idea di avere fgli. Avrei voluto una vita di coppia. Una vita a due per condividere tante altre cose insieme. Lei era d’accordo. Ci siamo sposati felici. Dopo qualche anno però il desiderio di essere mamma ha fatto capolino. E lei ha iiziato a chiedermi un figlio. Un figlio per il quale non ero pronto. Lei sapeva come la pensavo e per me era difficilissimo in quel momento cambiare. Non ce l’ho fatta. Non mi ha mai messo di fronte a una scelta. Non abbiamo mai avuto discussioni. Io però ho iniziato a pensarci tra me e me cercando di “forzarmi” a superare questo ostacolo. A decidere di cambiare vita. Ma facevo fatica e quando lei mi riformulava la richiesta non riuscivo a rispondere di si. Ma stavo facendo il possibile per convincermi. Senonchè lei senza motivazioni decidedi abbadonarmi. Le chiedo il perchè visto che per il resto eravamo una coppia perfetta. Lei non mi dice nulla. Dice solo che vuole un po’ di tempo per riflettere. Io le dico “Ma fai così per il figlio ? Bè ti dico che sono pronto a riprendere il discorso e a progettare una famiglia anche da domani”
    Sono 2 anni che le sto dietro chiedendole una possibilità. Una sola possibilità. Una possibilità che non si nega a nessuno, neanche ad un condannato a morte. Ho capito l’importanza di avere un figlio. Ci sono arrivato più tardi di lei e forse se avesse preso una posizione del genere avrebbe fatto scattare prima quella molla che era in tensione dentro di me.
    Io non sto avendo questa possibilità e sentendo quello che hai raccontato tu mi chiedo davvero cosa sia l’Amore. L’Amore Vero. Tuo marito ti ha trattato da schifo ma tu eri lì. Io per un’idea che avevo e che lei conosceva e che per anni aveva condiviso con me mi ha mollato. Nonostante l’amassi e la ami ancora da morire. E nonostante sia tornato indietro sui miei passi e desideri ora di fare una famiglia con lei. Mi sono umiliato le ho chiesto scusa in mille modi. Nulla.
    Un particolare…..ho sempre amato i bambini e loro hanno sempre amato me. Ho sempre avuto con loro un rapporto fantastico.
    Per tutto questo non ho avuto una chanche.
    Tuo marito ha fatto una figlia con te ma ti distruggeva. Io non ho fatto un figlio con mia moglie ma l’amavo e son tornato indietro sulle mie idee per avere una famiglia felice con lei ?
    Che ne pensi ?

  2. 12
    cogito -

    @fuori dal coro: mi spiace. secondo me ha 1 altro…

  3. 13
    Fuori dal coro -

    Cogito
    Certo l’ho pensato anch’io. Sei un uomo. Anch’io avrei avutolo stesso dubbio se avessi letto la stessa cosa di un’altra persona.
    Però a volte le cose non potrebbero essere così ovvie. Io in poche righe ho dovuto riassumere tante cose. Lei mia moglie, una donna speciale, quasi perfetta oserei dire. Piena di valori e principi.
    Certo il mondo oggi va in un certo modo. Ma mi riesce difficile pensare a una cosa del genere d parte di lei.
    Dai Cogito prima di mia moglie ho avuto diverse donne e un pochino avevo imparato a conoscerle. Non a capirle perchè le donne sono molto difficili da comprendere.
    Volevo per questo un parere da Aleba che da quello che ha scritto sembra davvero una donna molto “fuori dal coro”. Una donna che riesce ad amare una persona come il marito.
    Grazie comunque per il tuo intervento.

  4. 14
    aleba -

    Io ho sempre desiderato essere mamma, e il mio ex-compagno lo sapeva. Ma per lui non era mai il momento giusto, nel frattempo io facevo da mamma a lui. Quando suo padre (patrigno in realtà ma da 30 anni) si è ammalato, un giorno ci ha detto che avrebbe voluto essere nonno e che soffriva per il fatto che non avessimo avuto figli. Dal giorno dopo lui ha iniziato a volere un figlio.
    Voce fuori dal coro, negli ultimi anni ho capito una cosa fondamentale: la vita non è immobile, è un percorso! Camminando si incontrano ostacoli, difficoltà, dolori, lacrime, risate, soddisfazioni e gioie. In questo viaggio è importante l’evoluzione personale, EVOLUZIONE proprio come insegna madre natura. Non possiamo pensare che tutto rimarrà uguale per tutto il corso della nostra vita e la flessibilità nei confronti dei cambiamenti, per quanto repentini e drammatici, l’unico modo per non venire travolti. Tu dici che non avete mai avuto discussioni, probabilmente è mancato il confronto schietto e genuino. Ci sposiamo con l’idea di non volere figli, siamo entrambe consapevoli. Poi nasce il desiderio di maternità e fa capolino la questione. Senza discuterne come pensavate di venirne a capo? Io vorrei essere mamma/ Io non voglio essere papà. Punto! nessun approfondimento? Una delle cose che proprio è mancata nella mia relazione, e che mi ha distrutta è stata proprio la sua fermezza nel non voler affrontare argomenti che riguardassero me o noi. Assolutamente incapace, per sua stessa ammissione, di mettersi nei panni dell’altro. Al solo accenno da parte mia di aver bisogno di confrontarmi con lui su qualcosa, per aggiustare il nostro rapporto, lui si metteva le scarpe, prendeva le chiavi e usciva dicendomi “cosa vuoi? non ho mica obblighi io…non siamo mica sposati!!) Nella coppia ci stanno bene le discussioni, bisogna parlare ma soprattutto bisogna essere capaci di porsi in posizione di ascolto. Come si fa a comprendere pienamente se si rifiuta di ascoltare. Se non ci si rende conto che l’ascolto manca. Nel tuo caso il non so quanto vi siate ascoltati e parlati. Chiarezza e verità sono le uniche possibilità che abbiamo nei confronti di noi stessi per essere liberi di fare le nostre scelte.. Chiudo, ma ritorno più tardi.

  5. 15
    aleba -

    L’amore che nutrivo per il mio ex era profondo, ma ad un certo punto ha escluso l’amore per me stessa. Avrei dovuto fermarmi prima, questo lo capisco solo adesso. Ogni volta che mi ha detto qualcosa che per qualsiasi altra persona sarebbe stata scioccante, io ho cercato di comprendere perchè l’avesse detto, di giustificarlo in ogni modo e sopra ogni cosa di rassicurarlo. L’ho rassicurato talmente tanto che aveva la certezza di potermi umiliare e denigrare liberamente, anche di fronte ad altra gente, tanto non me ne sarei mai andata. Mi ci sono voluti anni di vani e disperati tentativi per capire che non sono la donna per lui e che lui non è l’uomo per me. Posso avergli voluto un bene immenso, posso aver tentato di renderlo felice in ogni modo, ma non ci sarei mai riuscita. Ho capito che a volte bisogna arrendersi, è inutile consumare anni nel tentativo di non veder sprecati gli anni già persi. Il passato è un fardello pesantissimo se non impariamo a riconoscere i nostri errori, perdonarci e lasciarli andare nei ricordi. Il futuro è tutto da scrivere, ma si rivelerà un guazzabuglio di scarabocchi, o una litania perpetua se non apriamo gli occhi e cominciamo a vivere l’oggi, a chiederci cosa veramente possiamo fare per noi stessi per vivere meglio oggi. VOCE FUORI DAL CORO, sono due anni che cerchi una seconda occasione da tua moglie, la ami e vorresti una famiglia con lei. Ho la sensazione che sull’argomento più importante che una coppia possa affrontare, voi abbiate vissuto su due linee parallele per tanto tempo, attenzione! parallele non sovrapposte o condivise. Vuol dire che non avete cercato una gravidanza, tu perchè non volevi e tua moglie perchè non volevi tu. Il risultato era lo stesso, niente figli, ma le ragioni erano radicalmente diverse. Per come la vedo io, per come ho vissuto, tua moglie, dopo che aveva fatto capolino l’istinto materno, ha accettato comunque di non avere figli per amore tuo. Già per non forzarti, per non metterti di fronte al fatto compiuto, per non farti accettare una paternità che non desideravi al 100%. Questo è un grande immenso errore. Oggi come oggi penso che amare un compagno o una compagna non sia rinunciare ai propri istinti più personali e profondi in nome del benessere e della felicità dell’amato/a. Io ho sempre cercato il confronto e mi è stata sempre sbattuta la porta in faccia. Sembra che tua moglie abbia rinunciato ad indagare a fondo sulla possibilità o meno che tu accettassi la paternità.. con la tua collaborazione s’intende. Sembra che abbia vissuto in attesa del tuo si, senza però spronarti, senza arrabbiarsi, senza dirti in fine chiaro e tondo: ” Io voglio dei figli, se tu non li vuoi nonostante io ti ami profondamente, devo andare per la mia strada perchè è giusto che io abbia la maternità che desidero, esattamente come è giusto che tu non abbia la paternità che non vuoi”. Collaborazione, ascolto, condivisione dei pensieri più intimi. Se tu fossi stato fisiologicamente impossibilitato ad avere..

  6. 16
    aleba -

    (continua) figli, o lo fosse stata lei…allora l’amore che vi univa avrebbe portato conforto, accettazione reciproca, supporto l’una verso l’altro e viceversa. Ma l’opinione personale “io non voglio figli” contrapposta a “io vorrei dei figli” invevitabilmente crea un divario. Seppure lei si è sposata felice e convinta che avrebbe accettato di non avere figli per tutta la vita, Ha trascurato il fatto che (come scrivevo prima) la vita progredisce, si cresce, si accumulano esperienze che inevitabilmente fanno evolvere anche il pensiero. (Chi non si evolve si estingue,chi si evolve velocemente come i virus probabilmente ha garanzie quasi assolute di sopravvivenza a qualsiasi genere di olocausto.) Ora dici di essere pronto per diventare padre: lo sei veramente? Non si tratta forse di un tentativo disperato di riavere il tuo amore … inconsciamente alle stesse condizioni di prima? Non è che se lei tornasse magari mettereste anche al mondo un figlio e poi un bel giorno tu cominceresti a chiederti cos’è che ti soffoca, che ti opprime e guarderesti lei, il tuo amore per lei che ti ha condotto ad accettare una paternità per non rinunciare all’amore per lei, come una maledizione che ti ha mangiato gli anni? Avere un figlio!, anche il mio ex-compagno avrebbe rimandato all’infinito il momento di procreare. Tutto bello quando è nata la piccola, ma da subito ho notato la sua rabbia, la sua insofferenza per i “doveri” che comporta avere un figlio. E’ un dovere pesante, opprimente, schiavizzante nutrire, lavare, coccolare, educare un figlio?? Per me è una gioia cucinare per mia figlia, parlare con lei, anche quando sono sfinita. Non è un’imposizione, è amore genitoriale. Intendiamoci, a lui piace “divertirsi” con sua figlia, portarla a pesca, al luna park ecc., sono le cose quotidiane che pesano, sono gli accorgimenti che formeranno l’adulto di domani che per lui non hanno senso. I bambini sono piccoli, non capiscono un tubo!!
    Ieri, come tante persone, ho ascoltato e riascoltato il discorso di Steve Jobs ai laureandi di Stanford. Una frase mi rimbomba oggi nella testa. “I puntini si connetteranno”.
    Scusa se ho continuato a parlare di me! Voce Fuori dal Coro, l’Amore vero, l’amore che unisce due anime portandole a scoprire anche i lati oscuri l’una di fronte all’altra, l’amore che crea ulteriore amore nel tempo e si nutre di stima di gioia per la gioia dell’amato/a è una cosa rara. Più mi guardo intorno e più mi rendo conto che troppo spesso non si ama l’altro/o ma l’idea che si ha dell’altro/o. Ad un certo punto ci si rende conto che in realtà la nostra idea rifletteva i nostri bisogni negli occhi amati, mentre quegli occhi esprimevano tutt’altri bisogni che non combaciavano con i nostri…allora ci chiediamo fino a che punto è giusto, verso noi stessi, vivere per le necessità di un altro piuttosto che delle proprie. Amare non è mai sbagliato, però se l’amore non porta benessere interiore allora non si tratta di amore. Un bacione.

  7. 17
    Fuori dal Coro -

    Aleba:
    In queste frasi hai centrato il nocciolo del nostro problema a mio parere:

    “Per come la vedo io, per come ho vissuto, tua moglie, dopo che aveva fatto capolino l’istinto materno, ha accettato comunque di non avere figli per amore tuo. Già per non forzarti, per non metterti di fronte al fatto compiuto, per non farti accettare una paternità che non desideravi al 100%…”

    “”Sembra che abbia vissuto in attesa del tuo si, senza però spronarti, senza arrabbiarsi, senza dirti in fine chiaro e tondo: ” Io voglio dei figli, se tu non li vuoi nonostante io ti ami profondamente, devo andare per la mia strada perchè è giusto che io abbia la maternità che desidero, esattamente come è giusto che tu non abbia la paternità che non vuoi”

    In effetti hai colto nel segno. Questo è ciò che è successo e ciò che mi ha raccontato lei. Solo che come dice Cogito ho la quasi certezza che sia intervenuto qualcun altro. E allora mi chiedo: che Amore è quello che ti fa rinunciare per Amore ad una maternità che poi svanisce a seguito di un tradimento ?

    Ora sono pronto per diventare padre e per far tutte quelle cose che hai elencato nel tuo post. Prima non volevo. Sapevo benissimo cosa voleva dire essere genitori e proprio per questo non mi sentivo pronto. Essere genitori è una cosa seria e importante ed io mi sentivo ancora acerbo per una cosa del genere. Non volevo cambiare la nostra vita insomma. Certo come dici tu lei ha aspettato n mio “si” che non arrivava. Ma io sono stato onesto, leale, pulito. Ho detto la verità ciò che pensavo. Lei no. Ha rinunciato “per Amore” come dici tu. E poi ? Mi ha abbandonato come si abbandona un povero cane che ti è stato sempre fedele e che ha avuto l’unica colpa di dirti la verità prima e dopo.
    Io sono certo che se lei mi avsse messo di fronte ad una scelta io non avrei esitato a formare una famiglia. Non volevo cambiae vita ma mica ero un mostro che odiava i bambini e non apoprezzava il valore di una famiglia. Volevo solo godermi la vita insieme a lei credendo che lei ne fosse felice. Se così non era doveva dirmelo a chiare lettere anche perchè io avrei voluto godermi la vita insieme a lei e non con altre persone. Mi sento in colpa per tutto ciò soprattutto perchè adesso sento davvero il desiderio di paternità. Ma vorrei una famiglia con lei. Che lei ora mi nega in nome di che cosa ?
    Pensi davvero che mi sentirei soffocato ? Ehi Aleba un figlio è un figlio. Puoi non desiderare di averne ma nel momento in cui decidi di metterlo al mondo non te ne freghi perchè è il tuo sangue.
    Questo purtroppo lei non lo ha capito o….non lo ha voluto capire.
    Aleba pensi davvero che tutti gli uomini che diventano genitori siano davero così convinti di essere buoni padri o lo facciano solo perchè…si deve fare ?
    Non pensi che una persona come me possa cambiare idea e essere convinto di questo cambiamento ?
    Sei molto intelligente Aleba…meriti molto ma molto di piò.
    Aspetto un tuo commento
    Un bacione con affetto

  8. 18
    MRC -

    Tante parole, troppe! Il dono della sintesi non è vostro.
    Certo, capisco il dolore, anch’io ama e non sono amato, anch’io ho figli, anch’io soffro in una condizione simile… ma io sono uomo, quindi la vede con occhi diversi.
    Tu hai sbagliato: hai amato, non hai saputo farti apprezzare e, cosa più grave, da Donna (egoista come tutte le donne che si nascondono dietro il desiderio di essere mamme) hai messo al mondo una figlia in una relazione che vedevi già non stava in piedi. Poi hai tradito, inevitabile in quella situazione, ma forse è stata l’unica cosa giusta che hai fatto, finendo, forse, però col punire più te stessa che lui con questa vendetta.
    Cerca d’imparare dai tuoi errori, sii forte e, soprattutto, hai già buttato via molti soldi in questa storia, non buttarne via altri con quei vampiri degli psicologi; i soldi ti serviranno per garantire un futuro a tua figlia.
    Non fare che i tuoi errori ricadano su di chi ha la sola colpa di essere venuta al mondo.
    (Scusa la brutalità, ma gongolarti solo in mezzo a chi ti da ragione NON ti fa bene)
    Forza e coraggio

  9. 19
    aleba -

    MRC, condivido molto di quello che hai scritto. Sono perfettamente consapevole che se io non avessi ritenuto il mio amore in grado di reggere a qualsiasi colpo, a qualsiasi pressione, rinuncia, umiliazione, insomma a qualsiasi costo. Che tu dica che non ho saputo farmi apprezzare è proprio una cattiveria, ma del resto tu non mi conosci. Lui non è stato in grado di apprezzare me. Se c’è una cosa che ho capito, finalmente, è che l’uomo che ho avuto la sfortuna di amare è proprio un mostro. Un ladro! esattamente un ladro. Mi ha derubata di tutto, svuotato il cuore. Un autostrada a senso unico, la mia storia con lui, dove centinaia di autotreni al giorno portavano di tutto fuori da me per rifornire lui e niente rientrava. Un vampiro che neppure si preoccupava di fornirmi un cibo adeguato per produrre sangue, e si imbestialiva quando sangue non ne trovava. Dei beni materiali non me ne frega niente !! I soldi servono per le cose importanti! per il futuro di nostra figlia non per guidare un macchinone che perde metà del valore appena uscito dal concessionario e che beve come un dannato!! Quando io gli parlavo, con carte alla mano, delle scuole che avrebbe potuto frequentare nostra figlia per imbastirne la crescita con il dovuto supporto, lui si incattiviva! Farle fare uno sport? soldi buttati! Lo so MRC io ho sbagliato e, sebbene mi renda conto che non tutti gli uomini sono ladri, egoisti, misogini, arroganti e incapaci di mettersi in discussione perchè si credono Dio in terra, passerà moooooolto moooolto tempo prima che io consenta ad un uomo di entrare di nuovo nel mio cuore. Non ho bisogno di stare tra le braccia di un uomo per trovare conforto, sicurezze, amore. Ho sempre elargito conforto e sicurezze e non ho abbandonato su due piedi! Mai! e di difficoltà sue che mi sono caricata sulle spalle ne posso elencare a iosa, lui non mi è stato vicino neppure quando ho avuto problemi di salute seri. Fatti tuoi, arrangiati! Il mio errore è stato non troncare prima, non perdere tempo, però sarei stata accusata (come leggo anche su questo sito) di aver gettato la spugna alle prime difficoltà). E la figlia…non posso dire che sia stata un errore perchè è una meraviglia, ma sono perfettamente consapevole che non ha chiesto lei dei venire al mondo e che il mio compito, e anche quello di suo padre, è quello di fornigli la piattaforma più adeguata possibile per diventare una persona adulta e che ci dobbiamo impegnare noi perchè ciò avvenga. Che io sia egoista perchè ho voluto diventare mamma, anche questa è un’emerita cavolta. Che problema c’è se desideravo diventare mamma? Egoista lui che ha scelto di diventare papà pensando di mantenere comunque la sua posizione di dittatore. Non ho bisogno che mi venga data ragione, scrivo tanto comunque anche per conto mio, qui ottengo dei riscontri e delle occasioni per riflettere. L’autocritica, parola sconosciuta al mio ex…l’infallibile! il giusto! l’unico depositario delle verità assolute.

  10. 20
    aleba -

    Sempre per MRC, scusa se non sono sintetica, ma devo aggiungere che non mi sento affatto punita per aver traslocato. Non vivo più in casa sua…finalmente lui non ha più la sfruttatrice in casa che, pur pagando le bollette, il cibo, il vestiario, tutto ciò che serve in una casa e anche I SUOI CAPRICCI!, pensava di aver diritto di lavarsi nel suo bagno e di dormire nel suo letto. Una serva che pagava un affitto molto caro. Di solito ai servi si da il vitto e l’alloggio e denaro. Non ho MAI chiesto soldi a lui..persino le cene al ristorante le pagavo io. Hai ragione, ho buttato via una quantità di soldi enorme, ora i soldi serviranno per mia figlia e per me…
    Caro FUORI DAL CORO, mi dispiace se ti sembro caustica. Io non credo che tutti gli uomini siano uguali al mio ex. Se avessi avuto un uomo che non lanciava il piatto nel lavandino (con il cibo dentro) solo perchè a tavola gli chiedevo di parlare, non avrei smesso di amare. Una persona che è disposta a parlare, anche litigando ma che ascolta veramente e si rende conto di essere a sua volta ascoltata. Tua moglie ha sbagliato veramente a non parlarti, a non avvisarti. Io erano due anni che gli dicevo che a me la vita così non piaceva più. Che non accettavo più di sentirmi dire che non valevo niente, che lo sfruttavo, che lui era “libero” perchè non eravamo sposati. Lui diceva che non eravamo fatti per stare insieme ma che mi avrebbe avvelenata se lo avessi lasciato. Cosa dovevo fare?? Quando ho detto definitivamente basta ho sofferto molto, e anche adesso devo forzatamente scacciare dal cervello l’idea di lui solo senza di me che mi occupavo di lui. A mente lucida penso che lui stia meglio senza me. Può atteggiarsi a vittima mollato nella sua grande casa vuota, ma solo con le persone che conosce superficialmente, perchè quelli che lo conoscono un pò più da vicino e di fronte ai quali ha avuto alcuni dei suoi schifosi atteggiamenti verso di me, non hanno avuto occasione di confrontarsi con lui..perchè lui si nega. Io non sono perfetta, ma scagli la prima pietra colui o colei che lo è. Il mio ex ha detto che lui la scaglierebbe la prima pietra! Penso di aver fatto la cosa migliore per me. Si, è una bomba nucleare…ma la ricostruzione è cominciata. No, Voce Fuori dal Coro., non penso che gli uomini sentano i figli come un peso. Il mio si. Volevo solo farti riflettere. Penso che tua moglie abbia sbagliato, doveva spronarti. Io se lo spronavo venivo accusata di volerlo umiliare. Lei avrebbe dovuto davvero mettere tutte le carte in tavola, invece si è allontanata lentamente in silenzio senza neppure avvisarti che se ne stava andando. Così non si fa. Non ti svegli un giorno e te ne vai. Ne parli subito con tuo marito di un disagio che bussa. Gli devi dare la possibilità di vederlo, toccarlo il tuo disagio. Devi consentirgli di ragionarci. Io ho fatto così, tante volte, fino a quando ho detto basta. Ma non è stato un fulmine a ciel sereno.

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