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I contatori elettronici ENEL ci fanno pagare fino al 33% in più

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Lettera pubblicata il 25 Febbraio 2008. L'autore ha condiviso 44 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 1.553 commenti

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  1. 1371
    stefa86 -

    Se posso darti un consiglio non chiamare ENEL bensì il distributore locale (quel numero per intenderci da fare per la segnalazione guasti). Il distributore locale (A2A in Lombardia ACEA nel Lazio HERA in Emilia Romagna solo per citarne alcuni) è il proprietario del contatore e attenzione perchè l’intervento NON SI PAGA (lo paghiamo ogni due mesi in bolletta). Ti faccio un esempio: se leggi il riepilogo noterai TOTALE SERVIZIO DI VENDITA (è quello che rimane al fornitore di energia) TOTALE SERVIZIO DI RETE ( che va a TERNA SPA ovvero la proprietaria dei tralicci e dei cavi elettrici) IMPOSTE E TASSE (vanno al Comune e in parte al distributore locale) e IVA. ENEL come edison eni etc producono e ti vendono l’energia e stop. PS: controlla anche la potenza del contatore perchè se maggiore di 3 kw x ogni kw e mezza in più si pagano 6 € in più in bolletta…. Ah io ho abbassato notevolmente il consumo togliendo lo scaldabgno che era ormai vecchio e consumava un sacco…. e magari controlla che qualcuno non si attacchi alla tua linea elettriica: a pensar male si fa peccato ma….

  2. 1372
    Anna -

    Salve a tutti. Ho letto i vari post. Il problema che esponete è anche il mio e comunque di vasto interesse, di sicuro. Ho un impianto nuovo e senza dispersioni. Ho tenuto sotto controllo i miei consumi e mi sono accorta che usando o non usando gli elettrodomestici in casa (mantenendo fissi frigo , congelatore tv)i miei consumi sono sempre gli stessi. Ho cambiato gestore e le cose sembravano andare bene perchè i consumi si sono abbassati a 5-6 kw ogni 24 ore. Contenta e da attenta osservatrice dopo circa due mesi ho contattato il fornitore per comunicargli la lettura. Il giorno dopo le cose sono cambiate e sono passata a 10-12 kw ogni 24 ore. Come possiamo farci ascoltare da chi di dovere? Sono stanca di farmi rubare!
    Anna

  3. 1373
    Fausto -

    Io pago bollette salatissime purtroppo, la penultima 225 e l ultima di ieri 201 euro, 3 mesi fa ho rifatto anche l impianto elettrico da zero, 2 anni fa ho messo tutte luci led che anche se le accendo tutte insieme in tutta la casa non supero i 200 wat, elettrodomestici non più vecchi di 3 anni, siamo in 2 in questa casa, premetto che a luglio ho montato 2 condizionatori di marca A++ e li ho usati x 3 settimane abbondanti e posso capire un rincaro della bolletta, ma l ultima che sarebbe x imesi di settembre e ottobre proprio non ci sto. Qualcuno sa darmi un indicazione? Ho fatto cambiare 3 contatori in 10 anni ma il risultato non è cambiato, se qualcuno ha voglia di parlarne e consultarsi con altre persone lascio il mio cell 3248975583

  4. 1374
    danilo -

    sono andato a vedere su internet l’ apparecchio descritto sui precedenti post, e credo che il funzionamento sia questo; il sensore che legge otticamente la frquenza del lampeggìo dei led faccia fare al processore una integrazione del lampeggio energia attiva / energia reattiva e lo compara con un dato relativo ad un impianto ben rifasato o con carico resistivo, dove sfasamento non c’ è. A questo punto inserisce un condensatore ( vedere la bombatura cilindrica in alto sul dispositivo, pare un contenitore ). Sono stato sempre convinto che se sul contatore esiste una misura della corrente reattiva un motivo c’ è, ed ho constatato che nei rifasatori industriali all’inserzione delle batterie di condensatori di rifasamento, l’ amperaggio dell’ impianto a valle tende a diminuire. Mi scuso per aver fatto delle digressioni sull’ argomento che a molti possono apparire troppo tecniche, almeno nei termini, ma non si puo affrontare il discorso dicendo che la lettura dei lampeggi del led sottrae kilowatt al contatore. Che dire…se avessi 140 euri in eccedenza farei sicuramente la prova, ma per il momento mi sforzerò di imporre a me ed ai miei familiari di spegnere quanti piu utilizzatori possibile.a presto leggervi.

  5. 1375
    pietro* -

    Fattura per luglio – agosto 180 € per 762 Kwh. Costo energia 60 €. Costo servizi di rete 89 €. I servizi di rete credo siano la normale manutenzione di tutto quello che riguarda la distribuzione e la gestione burocratica del servizio. Vorrei tanto vedere i vari costi che formano il totale di 89 € che supera il costo della materia prima. Questa suddivisione di costi vale anche per il gas, il telefono eec, in cui i costi collaterali superano il costo della materia prima ma quando si pagano gli A. D. e dirigenti con decine di milioni di euro i conti quadrano. All’ultimo della catena non resta che pagare, pagare, ancora pagare e possibilmente non protestare troppo per non disturbare chi sta lavorando per noi, per il nostro benessere. Saluti a tutti. Pietro

  6. 1376
    Marvix -

    @pietro: concordo in pieno.
    @danilo: le utenze “industriali” pagano una “penale” per l’assorbimento non in fase, le utenze “domestiche” no.
    Quindi un rifasatore ha senso per un’industria ma non per un privato.

  7. 1377
    danilo -

    ok, cercavo di dare una spiegazione all’ esistenza di questi rifasatori per impianti domestici. resta da verificare il fatto che rifasando una linea elettrica cala un po anche l’intensità di corrente che vi passa. mi rendo conto che sto facendo delle congetture e non mi baso su conoscenze tecniche approfondite sull’ argomento. ciao.

  8. 1378
    Marvix -

    Si… purtroppo la spiegazione non e’ facile.

    Effettivamente rifsando e’ corretto che l’intensita’ corrente diminuisca di un poco, ma sebbene si dica gericamente “pago la corrente”, questa non e’ un espressione corretta.

    Per semplificare: la tensione della linea e’ alternata a 50Hz, vuol dire che in molti istanti la tensione e’ a 220 (beh.. di piu’ per essere precisi, ma semplifichiamo)

    e in altrettanti istanti la tensione e’ a 0.

    Negli istanti in cui la tensione e’ a 0, la corrente che passa in quel momento “non la paghi”.

    Rifasando elimini “questo tipo di corrente”.

    Quindi elimini quel tipo di corrente che non viene fatturata (nei contratti domestici)

    La spiegazione e’ MOLTO approssimativa, ma dovrebbe rendere l’idea.

  9. 1379
    Anna -

    Ho un problema con Enel le mie bollette sono triplicate senza motivo e inoltre con i contatori elettronici non riesco a vedere il totale sulla bolletta confrontandolo con quello del contatore. Vorrei cambiare gestore ma non capisco di chi devo fidarmi

  10. 1380
    danilo -

    @ Marvix ( e a coloro a cui piace il risvolto tecnico della conversazione )
    prendiamo per assodato che in bolletta non venga fatta pagare la componente reattiva della potenza utilizzata nei nostri impianti domestici ( così viene assicurato da altri interlocutori di questo forum ) , ma un abbassamento della corrente che in esso circola per effetto del rifasamento, secondo la legge di ohm abbasserà anche la potenza che il misuratore conteggerà. ( P = V * I ).
    A questo punto anche stabilizzando la tensione a 220 precisi, anzichè i 240 e oltre che si riscontrano in molti impianti, si otterrebbe un calo della potenza totale ( si, lo so che le perdite dello stabilizzatore annullerebbero tutti i suoi benefici ). ripeto che sto cercando in cuor mio di dar ragione a coloro che garantiscono l’efficienza di quella apparecchiatura.

    @ Anna ; penso che nessuno qui si prenda la briga di consigliarti quale operatore scegliere, visto che ognuno propone offerte molto variegate che devono essere adattate alle esigenze di ognuno di noi. considera che enel distribuzione ( mercato tutelato ) adegua le tariffe della componente energia con l’ andamento del costo del petrolio, mentre gli altri ( mercato libero ) sono liberi di proporre tariffe anche piu concorrenziali ma suscettibili di variazioni oltre il periodo garantito . a risentirci !

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