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Un amore che uccide

di

È sera e devo annotare il mio umore attuale: tristezza grigia.
Questa mattina avevo un senso di stanchezza pesante. Il mio innamorato mi ha accolta a braccia aperte ed in quelle braccia io ritrovo me stessa. Però mi toglie anche tutta la forza che possiedo stringendomi, sussurrandomi all’orecchio tutte le follie di cui mi vorrebbe vedere protagonista. La sua è una mania ormai, perversa e inarrestabile, di vedermi sempre e soltanto nella veste di protagonista dell’eros! Questa mattina non fa che giurarmi il suo amore, che sembra voler giustificare la sua smania ossessiva nei miei confronti.
Mi stringe e me lo ripete ancora, che mi ama! Io dico di saperlo. Ma è vero?
Alla sua domanda che rimane senza risposta ‘chissà cosa penserai di me, di come ti tratto’ si apre nella mia mente la moltitudine di pagine scritte sulle mie disgrazie mentali. Quante volte ho pianto da sola, mi sono sentita ferita e infranta, sola e triste per il suo comportamento? Non ho mai detto una sola parola, ho sempre subito mostrando un sorriso per non ferirlo e non rovinare l’incantesimo. Eppure lui non l’immagina neppure quanto mi ha fatta soffrire, e aggiunge anche che il suo amore è diverso dal mio, il suo è puro! Ecco perché il mio non lo sente e non può assolutamente giurare di sapere che io lo amo.
Queste frasi mi uccidono davvero. Non serve a niente che io abbia dato la mia vita intera a lui, non serve che mi sacrifichi in tutto, non serve a niente la mia sottomissione.
…. Mi lascia nel letto con ancora le lacrime che mi bagnano il viso e se ne va con la frase che ho nominato prima: il suo amore è puro a differenza del mio.
Sono triste e sconsolata. Gli ho appena dato tutto quello che ha voluto e lui mi gratifica con una frase del genere. Certo che ho un velo di tristezza negli occhi, per Dio, cosa dovrei avere? Dovrei fare i salti di gioia?
Ma nemmeno quello mi è concesso perché nel mio velo ci vede subito un’espressione negativa che può riguardare quel che abbiamo appena fatto, potrei essermi pentita.
Non pensa certo che a volte mi ferisce profondamente. Pensa spesso alle ferite che gli ho procurato io, peraltro indiscusse, ma alle mie non pensa mai.
Se ci sono problemi nella mia vita riguardano altre realtà, non noi, e se riguardassero noi vorrebbe dire che qualche cosa non va allora sarei sottoposta ad un interrogatorio dal quale non uscirei mai viva. Quindi taccio e cancello le lacrime dagli occhi. Avrò tempo dopo per essere triste, quando sarò sola.
Questo significa che io sotterro definitivamente qualunque sogno abbia mai fatto su noi due.
Si, io da oggi non sognerò mai più romantiche cene in campagna, gite fuori porta, visite a posti incantevoli, o mostre, o chiese, men che meno parchi. Tutto quel che c’è stato all’inizio aveva uno scopo: arrivare a me.
Adesso che sono nel cesto dei giocattoli non serve più il romanticismo galante di chi ti fa vedere le bellezze del mondo. Adesso mi spetta solo lo spettacolo dell’eros.
Sono talmente avvilita in questi ultimi tempi da aver perso anche l’interesse per quelle fantasticherie che prima facevo su me e lui insieme.
Mio padre partirà per le vacanze e sono davvero contenta per lui, che non abbia perso l’entusiasmo come ho fatto io. Sono felice che si riposi in quel paradiso che un tempo era anche mio, sono felice di saperlo tranquillo e sereno. Però non mi ha mai più invitata! Aveva promesso che lo avrebbe fatto lo scorso settembre, ma non mi ha mai detto di partire con lui.
Pensare a quel luogo scatena in me vecchie angosce.
Ma voi avete capito bene che razza di essere indegno e vergognoso io sono?
Mi viene da ridere pensando che i due uomini che al mondo mi hanno più schiavizzata, mio padre e il mio innamorato, mi hanno detto entrambi la stessa frase che voleva essere un consiglio dato con molta enfasi, come a voler essere un imperativo peraltro di facilissima esecuzione:
diventa regista della tua vita!
Io! Io che faccio ridere me stessa per prima, io che sono vittima per nascita, io che non ho nemmeno il coraggio di alzare la testa se qualche cosa non mi va bene e subisco ogni genere di sopruso con un sorriso sulle labbra per non dovermi anche sentire in colpa di non aver soddisfatto il mio tiranno, io dovrei essere regista della mia vita?
Ma quale vita? Io non ho mai posseduto una vita.
E dopo questa valanga di tristezza devo anche ricordarmi di dover mascherare il mio sguardo perché semmai rivelasse il mio stato d’animo dovrei anche trascorrere ore a giustificarne la causa.
Senza ovviamente dire la verità a meno che non voglia vedere il mio cavaliere salire al galoppo sul suo cavallo nero e fuggire per sempre.

Lettera pubblicata il 1 Febbraio 2010. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 4 commenti

  1. 1
    francy -

    Amore allo stato puro_??????? non ci credo per nulla, non ti fa felice,tutte le sue manie o ossessioni che vorrebbe vederti come protagonista(come dice lui) tu ti rendono tristissima..e’ un mal amore..L’amore e’ tutt’altra cosa..Quello che prova lui e’ solo aver una persona per poter realizzare le proprie fantasie,e non tiene conto dei tuoi desideri..Ma perche’ non lo dici chiaramente i tuoi desideri che sono alla lunga lontano dai suoi,se poi ripete ancora che il suo e’ amore allo stato puro..MOLLALO SU DUE PIEDI.. fatti felice..ciao buona fortuna

  2. 2
    glosstar -

    Ma quanta tristezza tra queste righe. Quanto amore sognato, atteso e mancato. Quanta scarsa stima di se, quanto male di vivere, quanta insoddisfazione, quanto dolore.

    Due uomini, due carnefici? E tu, tu dove eri mentre questi ti toglievano la vita?

    Sono quegli stessi uomini che ora ti dicono di “diventare regista della tua vita” ad aver costuito la gabbia nella quale tu, più o meno consapevolmente ti sei consegnata oppure sei tu che non trovi altro senso nel tuo esistere se non nel “servire” il tuo uomo padrone?

    Forse è ora che davvero affronti e risolvi la tua prima relazione con gli uomini, quella con tuo padre, perchè da quanto ammetti tu stessa, l’uomo con cui vivi gli è straordinariamente simile.

    In fondo se non decidi come vuoi vivere la tua vita, ti ritroverai a vivere quella che gli altri hanno deciso per te.

    E certamente non puoi poi lamentarti.

    Coraggio.

  3. 3
    gio -

    mi dispice molto per il tuo stato d’animo,capisco che non è facile lottare contro l’indifferenza e l’egoismo,non aver paura dei toui valori, e non sotterrarli.spero che la tua vita cambi

  4. 4
    silvana_1980_ma_anche_118 -

    [e aggiunge anche che il suo amore è diverso dal mio, il suo è puro! ]….scusa????????

    [io che sono vittima per nascita]…bhe scolta allora lui è stupratore per nascita

    apri gli occhi questa è violenza pscicologica e fisica

    1. filma la violenza che ti fa di nascosto
    1. non tenerti tutto dentro parlane con qualcuno che ti vuole davvero bene
    2. chiama un parente-amico e chiedi se ti può ospitare (magari lo stesso)
    3. fatti la valigia senza preannunciare niente e vai da chi ti ospita
    4. andate insieme al comando dei carabinieri e consegnagli il filmato

    i bastardi devono essere puniti…e tui hai biogno di staccarti da questo uomo non so se con l’aiuto solo di una persona che si dedichi completamente a te…o di una psicologa

    trova il coraggio, perchè quello è capace di ucciderti “in nome dell’amore”…

    puah…che schifo di “uomo”

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