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Penso ancora a lei

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Lettera pubblicata il 16 Giugno 2011. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 534 commenti

Pagine: 1 45 46 47 48 49 54

  1. 461
    rossana -

    Andrea.t.o.,
    se potessi dire la mia sui tuoi commenti senza suscitare penose reazioni, lo farei, ma la libertà che quasi quattro anni fa ho voluto imprudentemente prendermi mi si è rivoltata contro, come un boomerang.

    strano a dirsi: una particolare esperienza di dissenso, a cui non ero per niente avvezza, dopo un’iniziale sofferenza mi è stata d’aiuto in vari aspetti e momenti. comincio addirittura a esserne lieta…

    ciò non toglie che è preferibile che mi limiti a esprimerti il mio piacere di ritrovarti qui.

  2. 462
    Golem -

    Ecco T.O., ottimo, cantatevela tra di voi. Infondo la maggioranza dei frequentatori di LaD è sul forum per farsi dire quello che sa già, non per apprendere qualcosa di nuovo.
    Mi piace perché parli di una mia elementarità analitica, e poi hai liquidato i miei interventi con la stessa semplicistica “superficialità” che mi rimproveri. Un classico sulla trave e la pagliuzza.
    Ma l’eventualità che non ci arriviate non è contemplata? No eh? Il fatto che si parli ancora della “ballerina”, non capendo che da tempo immemorabile il discorso è arrivato ai condizionamenti culturali e alle aberrazio che produce, che condizionano i nostri comportamenti sociali e amorosi, la dice lunga per la qualità di questi potenziali interlocutori, e su chi non si capacita che la gente, la massa, “ragiona” per compartimenti stagni. Per quello è facile “pilotarla”, come sanno istintivamente i grandi capipopolo, conoscendo in anticipo come reagiranno a certi stimoli.
    Basta vedere quanta gente persino qui scrive ancora a Berlusconi. Tutti soggetti diversi, ma tutti con la testa che ragiona allo stesso modo.

  3. 463
    Golem -

    Non era avvezza al dissenso, e lo dice, candidamente. Ovvio, aveva fatto terra bruciata coi dissidenti grazie ai “pretoriani” che la proteggevano. Ma chi se lo ricorda? Io lo ricordo. E ricordo anche com’erano trattati coloro che osavano mettere in discussione certe opinioni. Ero stato cooptato anch’io, mio malgrado, come guardia “reale”, figuriamoci.

  4. 464
    virginia -

    Due giorni di assenza e leggo molti commenti su di te. Piuttosto univoci a quanto pare.
    Nel frattempo non ho letto nessuna conclusione da parte tua nonostante abbia passato al vaglio moltissimi tuoi stralci.
    E leggendoli approfonditamente non posso non essere d’accordo con Walk “tante citazioni, personaggi storici poco conosciuti e giri di parole disorientanti, se riesci ad essere più semplice e lineare te ne serai grato.”, con Suzanne “hai offeso ripetutamente quanto ho dissentito apertamente”, con Rossana ‘ é impertinente, arrogante, dice costantemente la sua in maniera supponente” .
    Ma soprattutto con Andrea T.O. “dopo un po’ che avrai a che fare con lui, noterai un modus operandi decisamente ripetitivo”
    “In prima battuta entra in scena il tentativo di persuasione (stai tranquilla che se fosse riuscito nel suo intento ora saresti lodata e apprezzata)”
    “se questo fallisce, passa alla denigrazione che di solito si basa su una sua presunta superiorità mentale e culturale”
    “Molti hanno cercato di ragionarci, ma sono usciti tutti sconfitti. Non sui contenuti, ma sulla pressoché inesauribile reiterazione degli stessi concetti. Abbatte l’avversario per sfinimento”
    “Ti dirà che non lo convinci perché non porti le “prove”, ma queste prove, anche fornendogliele non le vedrà. Ad esempio, elenca fonti e libri,’
    Insomma sembra a fronte dei limiti che tu percepisci negli altri ce ne sono molti che gli altri percepiscono in te.

  5. 465
    virginia -

    E tra le tante risposte scrivi:
    “Offendo? Mi spiace. Dico quello che penso”. Eh no! Un conto é dire ciò che si pensa, un conto offendere.
    Leggendo i commenti di Markus ti do ragione, mi ci ritrovo. É molto diretto, lineare, pochi fronzoli, e, i limiti ultimamente esposti da Walk, Rossana Suzanne e Andrea T.O., te li aveva già evidenziati in precedenza.
    Citi Levi Strauss “opera una reale rottura fra società selvagge e società storiche: le prime sarebbero caratterizzate dal senso, dall’autenticità dalla trasparenza, le seconde dal potere, dall’inautenticità, dall’opacità…”.
    Una considerazione di oltre sessant’anni fa, come non essere d’accordo? Io non so se lo sapevano tutti, ma sicuramente più di qualcuno. Io personalmente lo sostengo da una vita, a prescindere da Levi Strauss.

  6. 466
    Golem -

    Va bene Virkus, conosco la tipologia del tuo personaggio. Te la do’ vinta così la pianti. Non ho tratto nessuna conclusione, confeziono pacchi pieni di citazioni senza contenuto, e tu, dopo esserti documentata su Levi Strauss su Wikipedia, sapevi già tutto, ovviamente, come con School Life. Hai guardato anche Malinowski? E Del Boca? E Cavalli Sforza? Tutta gente che tu manco sapevi che esisteva. O forse pensavi a quello che ha inventato i jeans. Ma tu sapevi giá tutto no? E chi mai potrebbe contestare una dichiarazione categorica come quella, certo, senza alcuna prova che tu sappia le cose che dici di sapere, forse addittura prima di certi scienziati. Dobbiamo crederti sulla parola, no? Se però sono cose che ti ha “imparato” il nonno idraulico, allora cedo le armi. Lì non c’è partita. “Nonno docentis Virkus discentis, non disputandis strazzamutandis”
    Ripeto, conosco il personaggio e non ho voglia di dare corda al tuo bisogno di “soddisfazione” sotto mentite spoglie. Piantala con questa farsa che fai ridere.
    Auguri, e complimenti per la tua “sapienza” per sentito dire. Come ti avevo fatto notare quando portavi i pantaloni.

    P.S. Sei sempre più incredibilmente “lui”, ormai si sarà convinta anche Acqua. Ti attacchi all’opinione della massa bovina credendo che questa mi tocchi. Quell’opinione sarà importante per tipi come te. Io i bovini li mangio. >>>

  7. 467
    Golem -

    >>> Li cucino sul barbecue che ho sul terrazzo. Al sangue. E piantala di dire che hai letto Markus. Lo credo bene. E questa dichiarazione è un altro stupido modo per farti riconoscere. Che solo lui poteva fare.
    Dì quello che sai e perché è così, e non limitarti a dire che lo è perché lo dici tu. Io non ho spiegato nulla? Dimostralo. A dichiarare come fai tu sono capaci tutti sai? Spiega, porta prove, fonti che lo confermino, parla del ruolo della cultura nelle nostre azioni morali, spiega il ruolo della cultura cattolica nella nostra società occidentale, dimostra che il ruolo femminile e il romanticismo non sono legate alla figura della Vergine, con la colpevolizzazione della sessualità femminile, smonta il fatto che la donna ha dovuto adeguarsi a certi cliché per non apparire svergognata socialmente, sbeffeggia questi e tutti gli altri comportamenti “di negazione” della sessualità femminile riempiti artatamentte di principi azzurri e illusioni fiabesche per tenere le donne “bambine”. Io queste cose le ho spiegate. Tu non le hai lette? Ecchissenefrega. Secondo me le hai lette a suo tempo. Ma a te interessa “smontare” il personaggio non quello che dice. E ti scopri sempre più, tarello.
    Non posso che “ciavarti” come al solito. Forever and ever.

  8. 468
    andrea.t.o. -

    Golem so già dove si andrebbe a parare e penso sarebbe infruttuoso per entrambi. Il punto interessante che ho notato in te, ma come in molti altri, probabilmente me compreso dato che hai scorto la stessa cosa in ciò che ho scritto, è l’incapacità di un reale dialogo con sé stessi e di conseguenza con l’altro, fattore che alla base di discussioni stagnanti. Tu sei quello contro la massa, ma anche io lo sono, e Rossana e altri ancora. Chi direbbe di far parte della massa? Ma anche ciò che sto scrivendo è abbastanza banale, capisci dove voglio arrivare?
    Sono stati fatti molti studi in campo sentimentale e amoroso (lo saprai meglio di me), l’indagine su larga scala più nota (perché la prima svolta in modo scientifico) è quella di Kinsey già negli anni ’50. Studio a cui si dedicò anima e corpo.. tra l’altro.
    Emerse ovviamente (per noi ora) una sessualità femminile più ricca e variegata di ciò che si credeva, tuttavia resta diversa per modalità e frequenza da quella maschile. Voglio arrivare al fatto che secondo molti utenti la chiave di lettura che hai dato sulle motivazioni di tua moglie stride e di parecchio.
    Anche io mi sono fatto un’idea diversa, ad esempio che la risposta che ti sei dato coincida casualmente con quella a te più congeniale. Però secondo te non ci arriviamo.. un po’ presuntuoso, non credi?

  9. 469
    andrea.t.o. -

    Sai cos’altro infastidisce? Questa tua arroganza, terribile. Ma te lo dico senza polemica, alla fine sei anche l’utente che era ben più apprezzabile tempo fa. Dal mio punto di vista ovviamente.
    C’è che ho scoperto, ma già lo sospettavo, che l’arroganza è uno degli aspetti che più mi disturba nella gente.

    Se hai una 40ina di minuti da perdere guarda questo video.
    https://www.youtube.com/watch?v=6AebWRe7OMc

  10. 470
    rossana -

    Andrea.t.o.,
    video estremamente aggiornato e completo, MOLTO interessante. GRAZIE per averlo segnalato.

    vi risultano approfondite un paio di “ipotesi teoriche” già ipotizzate nel 1949 da Simone De Beauvoir nel saggio “Il secondo sesso”.

    ancora non è risolto il dubbio sulla maggior influenza sull’individuo della genetica o dell’ambiente. tanto per cambiare, come in quasi tutti gli esseri umani, finisce con l’essere determinante un mix soggettivo, a volte con preponderanza di una parte sulle altre, indipendentemente dal sesso; di solito, però, in un insieme abbastanza bilanciato, che include di tutto un po’, anche magari aspetti meno evidenti che in genere si connotano più facilmente in uno dei due sessi.

    NESSUNO per ora posside l’assoluta VERITA’. la scienza ancora NON è in grado di PROVARE il nucleo più misterioso del modo di essere, sentire e agire della nostra specie. pertanto, anche le ricerche e gli studi più seri, che contrappongono biologia a sociologia, si fermano a livello di opposte OPINIONI, o meglio al risultato finale di vedere/trovare quello che si erano proposti di cercare…

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