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Autocommiserazione? Non la capisco

È un po’ che seguo il sito e ho trovato soprattutto commenti (ma anche post) con autocommiserazione in quantità. È una cosa che io davvero non capisco, eppure la mia vita è tutt’altro che perfetta. Ho deciso di raccontare qualcosa di me anche per questo, magari può aiutare qualcuno, forse non servirà a niente, io intanto ci provo.

Sono intersessuale. Significa semplicemente che a livello genitale sono sia maschio che femmina. Hanno cercato di “rimettermi a posto” fin da bambino (un’infanzia passata in ospedale e sotto i ferri, tra dolore, tristezza e solitudine) , ma comunque nelle parti intime non sono come gli altri (come dire: non è servito a niente) . Questo, nell’adolescenza, mi ha fatto soffrire terribilmente e ho pensato spesso al suicidio, ma non l’ho fatto perché trovavo sempre qualcosa che meritasse di essere vissuto. Il mio problema fisico non è servito a fermare la mia voglia di vivere.

Oltre a questo, ho avuto vari problemi di salute negli anni e tuttora non sto benissimo, ho un lavoro che paga poco – come una grande fetta di italiani ormai – e studio all’università. Non posso permettermi tutto quello che vorrei, ma cerco di vivere il meglio possibile.

Mi sono reso conto che è inutile stare lì a pensare a quello che vorrei fare, perché il tempo passa e la vita sprecata certo non torna. Quando decido di fare qualcosa, se servono soldi risparmio. Se non mi costa niente, vado e faccio. Non mi faccio fermare da paranoie a livello fisico (magari ne parlo prima, con un pizzico di cautela e un po’ di auto-ironia) .
Sorrido sempre, anche quando piove, quando qualcosa va storto, quando il mio umore non è al massimo. Magari non è facile in ogni situazione ma ho notato che alle persone che mi circondano serve.
Dal costante pensiero pessimista sono passato a quello realista e poi, in qualche misura, a quello ottimista. Non sono il tipo che parte con la supposizione di una situazione rosea, ma cerco di tenerla in mente quando faccio i piani per qualcosa (che sia anche solo andare a trovare gli amici in una città vicina) .

Per esperienza so che le cose possono andare anche molto molto male, ma so anche che le cose che ci succedono possono servire per farci imparare qualcosa. Dipende tutto da come siamo disposti ad affrontarle.

Non importa se nessuno commenterà, se qualcuno dirà che sono un fake, altri diranno che sono un cretino… Io almeno la mia vita provo a viverla appieno, e spero che queste poche parole servano a qualcuno seduto ad un altro computer. Nella vita non si sa mai : )

Lettera pubblicata il 3 Dicembre 2010. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 14 commenti

Pagine: 1 2

  1. 1
    alex -

    Complimenti per il tuo coraggio, che sta a dimostrare come ottimismo serenità non dipendano da fattori esterni ma da un nostro atteggiamento + disposizione mentale + voglia di vivere.

  2. 2
    Noway -

    Ho molta stima per il tuo modo di vedere la vita e di affrontarla, però è semplicemente il TUO modo.
    Sei stato fortunato, forse perchè hai un’ottimismo che ti spinge ad andare avanti, ma non è per tutti così.
    Credi che ad una persona piaccia autocommiserarsi? Io credo di no, sono persone che non riescono, o non sanno, riuscire ad uscire dalle situazioni in modo positivo e magari non hanno vicino a loro persone capaci di aiutarle, ma che inconsciamente, le buttano ancora più giù.
    Non è una scelta, non lo si fa apposta, magari si è pessimisti o magari ancora ci sono persone cadute nella depressione, che per quanto ci provino, non riescono ad affrontare le situazioni.
    Penso che chi riesca ad affrontare le situazioni con forza di volontà ed ottimismo, sia una persona molto fortunata, e che abbia un grande dono, cosa che purtroppo non tutti hanno.
    La tua storia è sicuramente un esempio positivo ma ognuno ha una sensibilità differente, non tutti affrontano le cose allo stesso modo.
    Ammiro veramente il tuo modo di pensare, sei una bella persona.

  3. 3
    Andrea -

    Grandissimo, davvero un ottimo isegnamento!

  4. 4
    ventolibero -

    Bravo! Davvero lodevole mio gentile amico.
    Che tutti questi “depressi” capiscano qualcosa della vita dalle tue parole.
    In bocca al lupo!
    Alessandro

  5. 5
    antonysalsa -

    ciao. molto utile quello che hai espresso,positivo. hai capito che e lo ” metti in pratica” che un sano realismo e preferibile a chissache.. insomma hai imparato a sorridere e apprezzare la vita per come e cosa da.. partecipando ,donando. atteggiamento che dovremmo tutti noi cercare,sviluppare.mi ha fatto molto bene risponderti. grazie. antonio.

  6. 6
    TDSM -

    Ciao, il mio percorso e’ simile al tuo: Ho dovuto fronteggiare problemi legati alla sfera sessuale fin dall’adolescenza, riuscendo a gestirli e compensarli per quasi 30 anni. Ora si sono ripresentato con gli interessi, non so perche’ proprio ora. Frse l’eta’ e una situazione relazionale stabile di lungo periodo mi hanno fatto abbassare la guardia, e un singolo evento recentemente accaduto mi ha sbattuto in faccia la realta’: ho vissuto 30 anni in un film e anche se potessi, nell’assurda ipotesi di poter dare “rewind”, non potrei fare la vita che il mio corpo insistentemente richiede, pur privo delle adatte caratteristiche per soddisfarla.
    Spero davvero tu possa mantenere per sempre la tua visione della vita.
    Non capisco, infine, l’acredine di chi commenta contro i “depressi” ritenendo di possedere le chiavi della felicita.
    Dico loro: fate attenzione, la malattia e’ subdola e puo’ esordire all’improvviso. Nessuno puo’ dirsi al sicuro. Non crediate che un elevato livello culturale o studi specifici vi mettano al riparo: anzi, probabilmente quando il male colpisce queste persone e’ particolarmente cattivo, perche’ ha dimostrato di saper vincere difese di tutto rispetto.
    Grazie per aver condiviso la tua esperienza.

  7. 7
    ventolibero -

    @ TDSM
    Amico,dato che sono stato io a usare il termine despressi,virgolettandolo,permettimi ora di replicarti,con pacatezza e rispesto,ma con sincerità e lealtà.
    Vedi,l’acredine di cui parli,non mi appartinene,mi permetto solo di far notare questo:chi conosce la vera depressione,chi l’ha vissuta e subita,sa che nel corso di quello stato,non si ha la forza,proprio fisica,oltrechè morale e affettiva,di comunicare,di esprimere,di partecipare.Qui molti,davvero troppi,si dichiarano depressi,ma forse non l’hanno mai conosciuta realmente.Non si ha interesse,in una fase di vera e acuta depressione,a venire su un sito internet e annunciare la propria voglia di morte.La morte,il depresso,quello vero,la vive ogni giorno nell’insignificanza della sua sopravvivenza,se la sente addosso,se la porta dentro e,in un gesto gesto che esprime un desiderio di liberazione,cerca di darsela sul serio,senza prima averlo annunciato,perchè non ne aveva le forze,fisiche e morali.Se gli va bene,ha toloto l’incomodo,se gli va male,il primo risultato della sua sofferenza,è quello di ritrovarsi rinchiuso,con un tso,in queli luoghi infernali che sono gli SPDC (in uno dei quali,in qualità di psichiatra,presto il mio umile e insignificante servizio…).Uscito da qui,solo due strade come conseguenza:o fai di tutto per vivere,o fai di tutto per morire,come si dice in un film! E allora,tenti e ritenti,o provi a darti una ragione per essere al mondo,per essere parte di un mondo,affettivo,relazionale,sociale,lavorativo e quant’altro!Questo posso dirti amico,questa è la ragione del mio virgolettato nel sentire i troppi che si dichiarano depressi…La depressione è un’angoscia vera,è uno sgomento continuo,costante e devastante,è un senso di inadeguatezza limitante e infine paralizzante! E’ impossibilità al dialogo,al confronto,al parlare e all’incontrarsi…E’ essere incapaci di chiedere aiuto e sostegno,e incapaci di riconoscerlo e accettarlo…e lo si rifiuta non con la ribellione,non con lo scacciare via tutti con furia e veemenza no…lo si rifiuta col silenzio,con le parole taciute,con lo sgardo spento a osservare il pavimento,con l’incapacità,fisica,di tenersi in piedi,perchè non si mangia,o si mangia troppo e poi si vomita,perchè non si dorme,perchè ci si cura di se nei più essenziali aspetti!Questa,amico,è la depressione che incontro tutti i santi giorni,questa è la depressione che porta alla morte o condanna alla sopravvivenza,a una vita senza senso e sensibilità!

  8. 8
    ventolibero -

    Questa è la depressione che si dovrebbe rispettare un poco credo!Cominciando col non definirsi depressi quando si ha il piacere e la forza,anche nel lamentarsi,su un sito internet!
    Poi,ti prego,usami la carità di non attribuirmi pensieri,concetti e certezze che mai ho espresso e che non mi appartengono:io penserei di avere le chiavi della felicità? Davvero mi reputi così presuntuoso e quindi imbecille? No amico,in quale mia parola,è possibile vedere tanta bacataggine e presunzione? Con quella che è la mia storia,le tante difficoltà,le meschinità vissute e che ancora incontro,con il mestiere che faccio,con un cancro al colon che mi è stato diagnosticato due sabati fa,tu dici di me una simile cosa? Mi attribuisci una tale presunzione? Amico,davvero,io non posseggo nessuna certezza e non mi sento al riparo da nessuna tempesta,o terremoto della vita.
    Un giorno un ragazzo,citando da una canzone,in reparto,mi disse questo:dottore,che sintomi ha la felicità? Fossi stato quello che tu mi reputi,una “risposta”,delle sciocchezze le avrei blaterate…sono stato zitto!
    A ventiquatr’anni,ho tentato d’ammazzarmi,mi è andata male…e da allora,ho cercato,senza presunzione e senza teoriche certezze,di darmi una ragione per vivere,per essere presente a me stesso,per sperare in un qualcosa di migliore! Se qualcosa l’ho capita,ho capito solo di non dover mai dire a nessuno “ti capisco”,ho capito solo di non dover parlare mai di ottimismo ma solo e soltanto di fiducia e di impegno…Solo questo!
    Sperando di non essere stato molto acrimonioso,ti saluto e ti esprimo sinceri auguri per la tua vita!
    Alessandro

  9. 9
    TDSM -

    E lo psichiatra ha parlato da psichiatra: Da qui in su si e’ Depressi, da qui in giu’ si e’ “depressi”.
    Se ne dovrebbe arguire che il passaggio da [vivere ed essere presente a se stesso, per sperare in qualcosa di migliore] a [sguardo spento a osservare il pavimento,con l’incapacità,fisica,di tenersi in piedi] debba essere del tipo on-off. Non faccio lo psichiatra, ma in 45 anni di vita non ho mai riscontrato queste modalita’. Ho sempre osservato una fase di esordio, di isolamento, di perdita degli interessi, di perdita della capacita’ di godere delle cose.
    Poi, evidentemente, quando si riducono a guardare per terra li portano da te.
    In definitiva: massimo rispetto per il tuo lavoro di psichiatra, ma credo che i tuoi pazienti rappresentino solo la fetta piu’ alta del problema. Per quelli prima, forse si tratta di dover toccare il fondo e passare per quella fase in cui si deve decidere se “fare tutto per vivere o tutto per morire”. Io credo di esserci vicino. Voglio sperare che, come dici, il fatto di venire in internet a piagnucolare sia indicativo del fatto che sto scegliendo la prima via.
    P.S. Mi spieghi perche’ e’ un aut-aut ? Non si puo’ fare qualcosa per morire e qualcosa per vivere, e soffrire di questa continua oscillazione ?
    Grazie e Saluti

  10. 10
    ventolibero -

    Poi mi vieni a parlare di acrimonia vero? Ora che dovrei fare: parlare da sapiente psichiatra? Parlare da cretino di quasi 29 anni? Parlare di come mi sento con un tumore che mi minaccia? Dimmi tu,che dovrei fare? Per cercare di farti capire,comprendere delle elementari cose,dimmi tu,che dovrei fare,come dovrei parlarti,che concetti dovrei esprimerti? Mi devo attenere ai tuoi livelli?Devo parlare di oscillazioni (ma di che stiamo parlano? Per faaavore,daaai,davvero dico!),di situazioni di stallo,di stand by,di che hai piacere che ti parli insomma,per evitare certe cretinate,me lo spieghi o no? Devo darti io risposte su cosa decidere?
    Vogliamo fare le persone serie una buona volta o no?
    Se scegli di vivere vivi amico,e basta con queste cavolate dai! Basta davvero! Ma accanto a un depresso,VEERO,ci sei mai stato? In uno di quei reparti Spdc ci hai mai messo piede? In un Csm ci sei mai entrato? In un reparto di oncologia ti è mai capitato di starci aaamicooo?
    E vieni a stuprare la mia intelligenza parlandomi di oscillazioni? Non è che ti riferisci,per caso,al disturbo bipolare? No,perchè se così fosse,il tuo sarebbe un puro delirio!
    Scusa ma, quello che scrivi lo rileggi? Parli di una fase d’esordio, di una progressiva perdita di gioia e di interessi…Ma cosa hai osservato? Al suo esordio,la depressione,porta tutti i segni che ne segneranno il decorso sì,ma in questo caso fisiologico e non psicologico! Alla diagnosi di depressione,senza che ancora il suo pieno decorso sia compiuto,uno non perde capacità e facoltà progressivamente,uno è già privo di tutto! Se poi alla diagnosi si giunge tardi…a quel punto…e tu mi vieni a parlare di oscillazioni eh…amico mio!
    Quindi,in sostanza e in conclusione,chi si dichiara depresso,su un sito internet per giunta,è un depresso? Ma,permettimelo,a questo punto me lo devi concedere,in 45 anni di vita che cosa hai osservato? Che cosa hai capito? Ma scusa:se il depresso rifiuta l’aiuto e nemmeno,molto spesso,ha consapevolezza del suo stare male…quindi la storia di internet? Ma stiamo facendo delle pagliacciate o stiamo parlando sul serio?
    Tu non fai lo psichiatra…io faccio lo psichiatra,vedi un pò! Vedi un pò, che io infatti,non parlo di oscillazioni (semmai di disturbo bipolare…che è altra cosa penso eh…)nè di on-off…!
    Facciamo le persone serie,per favore!
    Alessandro

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