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Che cosa spinge a diventare degli zerbini?

di

Premessa: non è mia intenzione criticare nessuno né causare pandemoni.

Scritto ciò, che cosa spinge una persona a diventare uno zerbino e quindi ad annullarsi letteralmente per l’altro/a?
Risposta (per quanto mi riguarda): assolutamente nulla se dall’altra parte non c’è mai stata una risposta.

“Meglio soli che mal accompagnati”.

Opinioni in merito?

Phil95

Lettera pubblicata il 19 Febbraio 2013. L'autore ha condiviso 20 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Amore e relazioni - Riflessioni

La lettera ha ricevuto finora 26 commenti

Pagine: 1 2 3

  1. 1
    katy -

    Phil95….sei del 95?
    Se si, sei molto giovane….e può darsi che ancora tante cose non siano facili da accettare.

    Se ci si innamora, purtroppo non lo so, si può anche diventare uno “zerbino”.
    Io lo sono stata, e certamente ho sbagliato, ma ero innamorata. E l’ho fatto volentieri. Perché ero talmente cotta e biscotta che andava tutto bene.
    Certamente,
    “meglio soli che mal accompagnati.”
    Tuttavia è anche vero che:

    L’amore è un concetto estensibile che va dal cielo all’inferno, riunisce in sé il bene e il male, il sublime e l’infinito.
    Carl Gustav Jung

  2. 2
    Samuel Bellamy -

    Si diventa zerbini quando non si ha stima di sè, quando si è talmente insicuri che si delega alla risposta dell’altro, o dell’altra, il proprio valore.
    Il risultato, quasi sempre, è il contrario di quello che ci si aspetterebbe: si viene “svalutati”, per la ragione che non si può conquistare una persona apparendo servili, e questo vale sia per le donne che per gli uomini. Non dobbiamo pensare che una donna apprezzi un uomo “a disposizione”; lo può utilizzare, divertircisi, ma non lo stimerà mai veramente. Le donne hanno la straordinaria capacita di far credere (anche a loro stesse) che vogliono un uomo dolce, dedito, sincero, ma poi perdono la testa per i migliori balordi presenti sul mercato: inaffidabili, bugiardi, fedifraghi, egoisti e opportunisti, ma maledettamente attraenti ai loro occhi, per motivi che nessuno ha ancora scoperto realmente.
    L’ho sperimentato sulla mia pelle, quando, da ragazzo, prestante, dall’aspetto gradevole e già con una certa cultura, venivo surclassato da certi sfigati con l’aspetto malaticcio e con le caratteristiche che ho appena descritto nelle righe precedenti, che però avevano la coda di donne che sbavavano per loro.
    Quando ho mangiato la foglia e ho cominciato a pensare solo ai cacchi miei, alle caratteristiche fisiche apprezzabili si è aggiunta una maschia indipendenza, con il risultato che le donne dovevo scrollarmele di dosso, e meno le calcolavo più si attaccavano. Non le ho mai maltrattate però, ma è certo che quando mi mostravo sicuro di me e non gli morivo dietro, erano loro ad assillarmi. Ancora oggi non so il perchè, e ancora oggi fanno così, nonostante sia accasato da molti anni.
    La dimostrazione di quanto sia vero quello che sostengo ce l’ho in casa, anzi, nel letto. La mia adorata moglie mi vede da tempo come “scontato”, mentre so per certo che prima di me ha perso la testa per anni per un balordo come quelli che ho descritto, caratteristiche fisiche comprese. Un balordo che l’ha usata in tutti i modi; ma tanto la umiliava e tanto lei si attaccava all’elemento, quasi idealizzandolo, accettandone tutti i compromessi. Era una zerbina, felice di esserlo, nonostante, bella com’era, potesse sceglire chi voleva, ma evidentemente c’è qualcosa all’interno delle donne che le fa sentire vive se “soffrono”, d’amore specialmente.
    Quando però dovessero acquisire l’oggetto del desiderio, questo improvvisamente scade nel loro interesse,
    Non sono uno che vive di strategie, ma con le donne purtroppo devi utilizzarle caro Phil, e farti desiderare, anzi, se ti comporti da ragazzaccio o meglio, da canaglia, avrai un succeso che ti sorprenderà.
    Una donna, se deve scegliere tra il classico “bravo ragazzo” e una canaglia sceglierà il secondo anche se è un co......, ma che lei riesce a “vedere” come il figo dei suoi… sogni, perchè, come diceva Gomèz Davila, “tutte le dimostrazioni deludono, come i sogni svelati. L’incertezza è la cifra dell’anima”. Un uomo che si “ha” non fa sognare, l’incertezza sì.

  3. 3
    IO -

    Zerbino lo sei dalla nascita non lo diventi, c’è poco da discutere c’è chi nasce con le palle e chi nasce senza..

  4. 4
    Andrea -

    D’accordissimo con Samuel Bellamy.
    Proprio di recente ne ho parlato in un altro post, di questa selezione istintiva. Le donne tutte a scrivere: “ma nooo, non è vero, a non piacciono così, a noi piacciono cosà..”
    Poi però come ha osservato anche Samuel sulla sua pelle, la realtà è en altra cosa.

  5. 5
    Secco -

    Secondo me la cosa che ci spinge ad essere zerbini è la paura. Paura di perdere una persona che improvvisamente diventa il centro del nostro mondo.

  6. 6
    Almost-Imperfect -

    ma noooooooooooooooooooooooooooooooooooooo ;=)

    ed in ogni caso zerbini sono quelli e quelle che fanno dell’accettazione degli altri il loro scopo principale di vita, facendo passare in secondo piano i propri bisogni e sentimenti, tristi e noiosi/e; il carattere è sempre apprezzabile!

  7. 7
    Phil95 -

    Bisognerebbe comunque saper reagire, far fronte a queste “debolezze sentimentali” se così le vogliamo chiamare….

    Grazie a tutti per i vostri commenti!

  8. 8
    luna -

    SAMUEL: @da ragazzo, prestante e con un aspetto gradevole e gia’ con una certa cultura venivo surclassato da sfigati con l’aspetto malaticcio@ saprai tu le tue esperienze e statistiche fatte sul campo, mi ha fatto, excuse moi, solo un po’ sorridere la tua autodescrizione come “ottimo partito”. Non che tu non lo fossi, ma questa opposizione anche tra prestante/sfigato malaticcio. Posso intendere che tu forse ti riferisca al tipo “trasandato e teoricamente strano e sfuggente e problematico dunque per forza enigmatico” che ad alcune effettivamente piaceva e a me no (non posso dirti di si solo per farti contento) pero’ non e’ proprio che gli schemi siano cosi fissi 😉 il mio primo amore era in effetti malaticcio e non prestante, perche` sin dalla giovane eta` aveva un problema di salute ma non me ne innamorai per un fascino verso un aspetto «tisico». Aveva dei problemi in famiglia (molti ne hanno e non per questo li riversano sugli altri) ma non era problematico. Aveva dovuto lasciare la scuola (in seguito ripresa) ma era intelligentissimo e solare e tra noi nessuno fu zerbino. Al di la’ di varie e possibili agglomerazioni attorno a me stile quelle a cui fai riferimento

  9. 9
    luna -

    francamente, al di la’ del fatto che esiste anche il maschio piu’ masochista che se non e’ stronza non la vogliamo, ho sempre visto coppie formarsi e anche per nulla basate su rapporti di forza, tra gli individui/e piu’ svariati, dal pallido poeta al cantante metallaro allo studioso occhialuto al palestrato ecc ecc e al di la’ di queste “categorie” legate alle passioni personali o all”avvenenza fisica o alla maggiore o minore loquacita’ o al grado di scolarizzazione: caratteri diversi ecc. Non sara’ che TU ti sei sentito piu’ sicuro di te quando hai cambiato atteggiamento? Che esistano donne (e uomini) che per loro stessa ammissione siano attratte dagli stronzi o dall’avventura problematica e’ certo. Ma francamente non trovo sia il solo discriminante. E la problematica di solito al di la’ del sesso sta a monte. O si realizza per altre ragioni, per esempio il fatto che una persona si presenti nel modo esattamente contrario e poi ad un certo punto si riveli stronza/problematica. Secondo la tua teoria cio’ non dovrebbe avvenire: una (parli di donne) dovrebbe snobbare quel bravo ragazzo, dolce e apparentemente “normale” che dopo un tot e spesso neanche poco destabilizza proprio cambiando registro. A quel punto, per tornare on topic, le ragioni di “zerbinaggio” sono altre, non il “piacere per il rifiuto e per lo stronzo”. Concordo cmq che anche quando emerge per esempio un proprio terrore del rifiuto/abbandono che ha altre radici e che viene risvegliato dal dejavu’ di una nuova “figura di riferimento emotiva” o da un concetto di empatia che si distorce, dimenticarsi di se’ e “zerbinarsi” e’ una pessima idea. Se ami qualcuno che ad un certo punto ti lascia soffri, e’ un trauma e un lutto, per un tot la nuova “identita’” assunta da chi era una persona vicinissima anche nella condivisione si sovrappone ad un legame di unione, confidenza, complicita’. Essere disorientati, soffrire, cercare di capire, comunicare di per se’ non e’ zerbinaggio ma umano, soprattutto dopo una storia intensa e quotidiana. Diventa “zerbinaggio’ nel momento in cui di fronte una certa situazione o atteggiamento dell’altro non scatta il salvavita. Ma siamo tutti piu’ bravi a farlo scattare prima quando siamo stati meno coinvolti, quando una storia anche per noi era gia’ finita ecc. Che, anche in solitaria, ci voglia un tot per rielaborare ecc zerbinaggio non e’

  10. 10
    MR X -

    A me questi soggetti, tipo samuel, che vengno qui a vantarsi delle loro conquiste mi fanno sorridere, perchè senza prove è solo aria fritta, ho conosciuto decine di uomini che simulavano di avere avuto dozzine di donne, quando in realtà non era vero….cio detto, caro Phil95, come dice giustamente IO, è una questione di carattere, chi è più mite subisce, chi è più tosto comanda, fai bene a non azzerbinarti mai, molto meglio stare soli, il sesso è una cosa molto sopravvalutata, meglio essere liberi e casti, che avere sesso garantito ma essere schiavi, la libertà ha sempre un prezzo da pagare.

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