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Non ho una vita sociale

di gattonero
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 14 Marzo 2010. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 461 commenti

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  1. 41
    magirama -

    Ciao Travellair, ottima analisi la tua. Riguardo la scuola siamo perfettamente d’accordo e ti posso garantire che abbiamo avuto esperienze analoghe. Pur essendo un po’ più giovane di me, hai vissuto una realtà pesante e difficile che anch’io a suo tempo ho passato, anzi, credo che oggi sia ancora più dura rispetto ai miei tempi, più passa il tempo e più le tecnologie inutili e le mode si evolvono, facendo però degradare il livello culturale.
    Come dici tu, la scuola non è più un luogo dove formarsi e dove socializzare, innanzitutto perchè l’istruzione e i contenuti sono scadenti e scarsi, ormai si punta solo al pezzo di carta in un ambiente didattico non competitivo, ma poi appunto nascono solo diversità, pregiudizi, emarginaizoni.
    Anche per me le scuole medie sono state difficili, sono stati anni di sofferenza e solitudine, le scuole superiori lo sono state altrettando ma in modo diverso, non ho mai avuto dei veri amici e spesso me ne dovevo stare per conto mio, volente o nolente.
    E’ vero, si rimane un po’ vittime di quei gruppetti che si formano e che ti guardano dall’alto al basso, si tende a chiudersi in sè stessi, socializzare diventa un’impresa, anche perchè agli altri sembra naturale uscire, organizzarsi, stare insieme, tu che invece sei timido o che hai difficoltà a comunicare ti senti sempre un po’ “imbucato”, ti senti sempre a disagio, senza dimenticare magari le differenze di interessi, di usi e costumi.
    Io penso comunque che tutto questo non sia solo un problema caratteriale nostro, ci sta, d’accordo, però è anche il modo in cui funziona questa società, io lo dico sempre che il livello culturale è ai minimi storici. Parlamo dei valori, parliamo della cultura, diciamo che è importante questo ed è importante quello, però poi nei fatti ci comportiamo in modo completamente opposto. Io giovani, intesi come ragazzi come noi, compresi tra i 20-30-40 anni, alla fine ce ne freghiamo di tutto perchè al di là di quello che diciamo ci interessa solo uscire, divertirci, la cultura è un optional, poi non voglio nemmeno menzionare quelli che si rovinano tra droghe ed alcool. Sempre più ragazzi scrivono in “italiacano”, si esprimono malissimo e le abbreviazioni degli sms sono il nuovo vocabolario, nessuno legge, nessuno studia le lingue, i musei o le mostre sono solo da sbadigli. Come pensiamo di integrarci in una società del genere?? Io francamente ci rinuncio!

  2. 42
    magirama -

    Per questo ti dico di non farti venire storie o complessi, ognuno di noi ha dei problemi e ancora buona che noi ce ne siamo accorti, là fuori ci sono un esercito di pecoroni che non si rendono conto di far parte di un sistema, che non si rendono conto di essere tutti uguali, che vivono felici in una “bambagia” di cattivo gusto.
    Coltiva le tue passioni, fai quello che ti senti, nella vita è meglio avere poche persone, ma buone. Se ti piace la fotografia mettici tutta la passione possibile, leggi, vai all’aperto a goderti dei bei posti che la natura ha da offrire, non farti inghiottire da questa necessità di avere accanto persone che non ti capiscono e che non ti apprezzano.
    Ormai l’uomo moderno è l’esempio della futilità e della superficialità applicata agli atteggiamenti e alla necessità di beni materiali, l’italiano medio è un soggetto che crede di essere furbo perchè frega il prossimo ma non sa che nel frattempo l’ha già preso lui in quel posto, è ignorante, ottuso, dimentica gli insegnamenti in fretta. Si crede intelligente e istruito ma a malapena parla la sua lingua, si diverte a spiccicare due parole strampalate in una lingua straniera, si rallegra della propria ignoranza.
    Vorrei specificare una cosa: l’ignoranza non è sapere o non sapere le cose, dopotutto è impossibile conoscere ogni cosa, l’ignoranza per me è non sapere nulla ma spacciarsi come saccenti, distogliere l’attenzione ironicamente da ciò che non si conosce o che si finge di sapere a menadito.
    Per questo motivo, cara amica, ma mi rivolgo a tutti, bisogna godere della propria unicità, essere sempre sè stessi ed essere accettati per questo, coltivare a fondo i propri gusti e le proprie passioni, anche se non fanno tendenza. Diffidiamo dal desiderio di voler a tutti i costi far parte di una massa di m***a.
    Mi viene in mente una battuta che ho sentito tempo fa… Un tizio dice: “Ieri sera ero trendy, sono andato in un locale cool, era tutto easy… Poi mi sono reso conto che non capisco una mazza di inglese…” Eccolo là!! Questo è un esempio, ironico si intende, della mentalità corrente.
    Non abbatterti, vedrai che prima o poi la vita ti sorriderà e lo farà con grande gusto perchè avrai scelto di essere te stessa e non di mescolarti a gente che non è al tuo livello. Ricordati: sei tu che stai sopra, non loro!
    Un abbraccio, se vuoi parlare o sfogarti, sono sempre qui.

  3. 43
    Travellair -

    Lo so, è difficile resistere ed impegnarsi a farlo restando completamente indifferente al clima culturale in cui viviamo, o andargli contro…comunque ho trovato casualmente questo sito e sono contenta di poter parlare di queste cose anche con altre persone, è da qualche giorno che lo frequento. Grazie Magirama.

  4. 44
    Anna -

    Ciao a tutti ho 22 anni e anch’io sono tremendamente sola…non ho mai avuto una vita sociale particolarmente brillante un pò per colpa della mia timidezza un pò perchè i miei mi hanno portata in una città che non mi piace.durante l’adolescenza non ero completamente sola, di tanto in tanto mi capitava perfino di uscire in giro per i locali. una volta finite le superiori ho iniziato l’università e qui purtroppo non ho conosciuto molte persone,si sono instaurate soltanto delle conoscenze superficiali…purtroppo ho sempre l’impressione che la gente se ne infischi di farsi degli amici quando ha già la fortuna di averne degli altri.mi sembra un circolo chiuso dove non riuscirò mai ad entrare.le persone che mi circondano sono molto meravigliati del tipo di vita che faccio,specie i miei genitori.Infatti vado in vacanza con loro,al cinema con loro…quando loro non escono di conseguenza non esco neanch’io visto che non ho alternativa.la gente non fa altro che dirmi che sono bella ed è strano che non abbia un fidanzato o degli amici,come se l’essere belli aprisse le porte della socializzazione.sono stanca di essere derisa e additata come strana o fallita,se non fosse peccato mi sarei già tolta la vita tanto sto sempre chiusa in casa sto aggiungendo giorni alla vita ma non sto vivendo.mi rincuora sapere ke non sono l’unica

  5. 45
    magirama -

    Ciao Travellair, purtroppo hai ragione, la difficoltà maggiore consiste nel tirare avanti tra impegni ed interessi personali cercando di rimanere indifferenti. Purtroppo continui a guardarti attorno e non puoi fare a meno di pensare cose del tipo: “Perchè a me non accadono certe cose? Cosa c’è che non va in me? Solo sfortuna o c’è dell’altro?”. Non si può restare soli ed essere felici, tanto meno si può fingere di esserlo comunque perchè restare indifferenti di fronte a una cosa del genere è impossibile.
    Mi fa piacere che apprezzi questo forum, dopotutto il suo scopo principale dovrebbe proprio essere quello di confrontarsi e aprirsi al dialogo, come vedi già parlarne e discuterne significa sentirsi già un pelo meno soli. 🙂
    Mi permetto di dire “benvenuta del club” ad Anna, anche lei ha voluto darci il suo contributo raccontandoci cose che purtroppo non sentiamo per la prima volta.
    Cara Anna, già vivere in una città che non ci piace è dura, anche perchè la città (soprattutto se grande) paradossalmente rende difficile instaurare dei rapporti concreti, magari offre molti servizi ed opportunità, ma poca sostanza. Per dirti, io vivo in provincia e la qualità delle persone è leggermente migliore, però l’ambiente è talmente piccolo e modesto che si fatica a trovare degli amici con cui uscire costantemente, dall’altra parte della medaglia vedo un mio ex collega che abita a Milano, lui si lamenta perchè si incontrano tante persone ma di contro è dispersivo, sempre un “mordi e fuggi”, le persone sembrano prese come da una sorta di vortice.
    Luoghi diversi, stessi problemi. E’ la società che sta male, questa è la verità, perchè la valutazione delle persone è sempre distorta, i modi e i meccanismi con cui le persone oggi si incontrano e si conoscono sono quasi ridicoli. I ragazzini fanno cagnara a scuola, i giovani escono nei locali a fare casino, gli adulti si sparano addosso tra vicini di casa, gli anziani soli sono e soli rimangono, emarginati e dimenticati pure loro.
    Dicono che nessun uomo è un’isola, è vero, peccato che questo motto ormai sia diventata una bella frase da pronunciare che però non fa più nè caldo e nè freddo a nessuno, siamo chiusi in noi stessi e viviamo delle abitudini, siamo intolleranti, parliamo in un modo e agiamo in un altro, per questo i problemi sono sempre gli stessi e non si riescono a risolvere. E’ facile per molti dire “prendi, vai, fai, esci”, ma non è così banale come sembra.

  6. 46
    magirama -

    Anna, ti capisco quando dici che se non esci coi tuoi sei sola e che passi molto tempo in casa, capita anche a me purtroppo ed è frustrante, lo so, soprattutto perchè magari in passato le hai provate tutte e non ne è andata dritta una, quindi ti senti impotente, hai avuto solo rapporti superficiali e poche conoscenze da approfondire. In genere una strategia è quella di “agganciare” una o due persone e uscirci, conoscere attraverso le conoscenze, allargare il giro andando in luoghi frequentati, però il tutto diventa fallimentare se questi soggetti non hanno i tuoi stessi stimoli o se lo fanno solo per farti un favore. Dici bene, coloro che hanno già amici sembrano non avere interessi ad averne uno in più, la frase “unisciti a noi” non esce quasi mai dalle loro bocche accompagnata da un minimo di disponbilità. A me piace pensare che siamo solo un po’ introversi noi, che abbiamo abitudini e idee diverse, che abbiamo incontrato persone sbagliate, anche se ripeto, non è dando consigli diretti su come fare che si risolve la questione.
    Un esempio? Io gioco a tennis e oltre a piacermi è l’unico modo per parlare con qualcuno. A me viene naturale, anche da principiante prendevo già bene la pallina, invece quando vedo i principianti di oggi vedo dei bei lisci, è normale. C’è gente che fa i miracoli se la manda oltre la rete, io invece decido se colpirla in slice, in back, in top spin, se mandarla lungo linea o in diagonale, questo perchè ormai ho una buona tecnica. Socializzare è uguale: c’è chi ci riesce, bene e subito, chi invece ha difficoltà, chi decide che metodo adottare e chi non sa a che santo votarsi.
    Anna, purtroppo la bellezza oggi giorno serve a poco, è pura apparenza, non è con quella che si socializza e sono sicuro poi che vuoi piacere alle persone per ciò che hai dentro, per ciò che vali. Anch’io penso di essere carino, poi malgrado tutto ho un carattere buono, tranquillo, un giorno mia zia mi disse “Sarà proprio fortunata la ragazza che ti sposerà…”, io volevo risponderle “Infatti c’è la fila… Zia, ma che c***o dici?!? Non lo vedi che non mi caga nessuna??”. Porta pazienza, tutti portiamo una croce.
    Ragazzi, di recente hanno fatto il raduno delle Harley a Campione d’Italia e sono partiti proprio da Lugano, peraltro paralizzando il traffico… E’ venuta gente da tutto il mondo. Che ne dite?? Facciamo anche noi il raduno dei disperati cuori solitari??
    Un abbraccio a tutti voi di cuore.

  7. 47
    Travellair -

    Cara Anna, sono di qualche anno più piccola di te ma, credimi, so bene
    come ci si sente a vivere questa situazione con i genitori. La maggior
    parte del mio tempo la passo a casa, e non fuori come il grosso dei
    nostri coetanei, ed a volte mi sento addosso gli occhi di mia madre o
    di mio padre, degli occhi stanchi forse di vedere che me ne sto sempre
    più per conto mio, ed questo è pesantissimo tanto che vorrei dire
    loro “ma che vuoi, che volete? vi faccio pena? ma allora v********o e
    non mi guardare con quello sguardo corrucciato, come se stessi
    guardando una persona malata”. Spero sia soltanto una mia sensazione,
    ma quando accade di trovarmi in situazioni simili mi viene solo voglia
    di rifugiarmi nel letto e piangere, contro l’incomprensione del mondo.
    Spesso esco con loro anch’io, ma se ad esempio vanno da amici che
    hanno famiglie con figli che escono sempre e di cui i classici
    genitori hanno sempre da ridire sugli orari, sul fidanzato, sui soldi
    che spendono e blablabla, evito proprio di andare anche dicendo che
    non sto bene, perchè ‘ste chiacchiere proprio sono arrivata a non
    sopportarle più…dover dire davanti agli altri ogni volta ” no non
    esco molto, non ce l’ho il ragazzo”, “eppure sei tanto una bella
    ragazza”, ma che me ne frega, è vero, la bellezza non conta proprio
    niente, è questione oltre che di personalità e carattere, anche di
    fortuna, fortuna ad incontrare la persona giusta in campo
    sentimentale, le persone giuste in campo di amicizie. Comunque per
    quanto riguarda il rapporto con i genitori, spesso non riescono a
    comprendere, a capire la mia sensibilità e quindi o mi “deridono”
    oppure mi ignorano, e soprattutto con mio padre, che è un tipo
    abbastanza pratico e concreto, ogni giorno è difficile andare
    d’accordo, e credo che più passi il tempo peggio sia.
    Per il raduno proposto da Magirama io ci sto! Un saluto

  8. 48
    Anna -

    in questo periodo mi sento particolarmente giù,mi pesa molto vedere che tutti hanno dei progetti per la loro estate e io invece passo le giornate a studiare e a guardare film su film,inoltre i rapporti con i miei genitori si sono fatti particolarmente tesi mi sento abbandonata da loro!hai ragione Travelleir i genitori non riescono ad immedesimarsi,non hanno idea di cosa voglia dire vivere in questo modo…mia madre è convinta che se uscissi con la macchina per conto mio risolverei gran parte dei miei problemi.ma che esco a fare da sola?Magirama tu almeno giochi a tennis,io invece ho messa una pietra sopra all’idea di andare in palestra tanto già so che rimmarrei in un angolino anche lì.devo ammettere che mi manca il coraggio di avventurarmi in situazioni nuove,ma so anche che lo sforzo sarebbe vano

  9. 49
    Travellair -

    E’ sera, Anna, ed i miei hanno invitato degli amici a cena…sai dove
    sono ora? in camera, per terra, poichè mi hanno anche sfrattato l’
    unica sedia che avevo in camera per farci sedere qualcun’altro. Sono
    fuggita appena dopo aver finito di cenare perchè già c’era qualcuno
    che proprio non poteva trattenersi dal fare battute o frasi che non
    sono simpatiche sul fatto che non ho un ragazzo…che cavolo guarda.
    In questo momento prenderei la macchina, l’unica cosa è che non so
    dove potrei andare, forse potrei raggiungere un luogo poi fare marcia
    indietro ed andarmene, ma l’unico problema è che non ho la radio per i
    cd e non mi va di sorbire il silenzio, forse il mio silenzio, perchè
    già ci passo troppo tempo assieme. E poi i miei mi chiederebbero, ma
    che strana, ma dov’è andata? sparisce così…Comunque,riguardo il
    tempo libero (e noi ne abbiamo pure troppo), la palestra te la
    sconsiglio proprio, io non sarei capace di stare in una stanza così
    chiusa e puzzolente in mezzo a gente che emette suoni alquanto ambigui
    ad ogni sforzo muscolare che fa, e ti guarda o ammiccante o
    squadrandoti dall’alto verso il basso…Sono un po’ di anni ormai che
    frequento un corso di teatro, pur se ho perso ormai l’entusiasmo e
    l’allegria che avevo durante i primi tempi, ma per me ha rappresentato
    l’unico hobby con il quale stare a contatto con gli altri, al di fuori
    dalla scuola, più o meno come il tennis per Magirama. Quindi forse
    dovresti provare a capire quali sono le cose che ti appassionano, che
    ti piacciono, e magari iscriverti a qualche corso. Lo so è difficile,
    però magari si potrebbero incontrare altre persone simili che sono
    spinte da motivazioni simili alla tua. A me è capitato ed ho
    conosciuto un’amica speciale, con cui ho parlato di cose che non avevo
    mai detto a nessuno prima, e tutto è venuto spontaneo, naturale,
    proprio perchè eravamo simili e ci siamo trovate. Poi però, essendo
    lei più grande, già fidanzata e lavorando tutto il giorno, non ci
    vediamo mai…Anch’io sto passando un periodo di sconforto, sento
    tutti che progettano le loro vacanze a Gallipoli, in Grecia, in
    Spagna…tutti felici, tutti amici…prima o poi lo farò pure io, a
    costo di partire da sola con la macchina fotografica al collo e lo
    zaino in spalla. Viaggiare è una delle poche cose per cui vale la pena
    di continuare a vivere forse, una di quelle poche cose che mi fanno
    sorridere e mi fanno venir voglia di essere parte dell’universo..

  10. 50
    magirama -

    Ciao Travellair, ciao Anna, ciao a tutti. Purtroppo capisco il vostro stato d’animo e mi rendo conto che questo periodo in particolare sia difficile, vedete gli altri che hanno un certo stile di vita, che fanno progetti, vi sentite un po’ oppresse perchè tutto ciò che vorreste è divertirvi un po’ anche voi ed essere vicine a qualcuno. Noto che state facendo un elenco di circostanze e situazioni spiacevoli, ci sono passato anch’io, per esempio anche a me capita di avere parenti a cena e sentirmi fuori luogo coi miei problemi, un po’ come te, Travellair. Posso anticipare un altro esempio?? S.Valentino… Come vi sentite in questo giorno?? Non ditelo perchè già lo so. 😉
    Cara Anna, non voglio assolutamente criticare le tue scelte, ma paradossalmente credo che la palestra sia un pessimo ambiente. Ci sono andato anch’io, non ho conosciuto nessuno e non mi sono minimamente trovato bene. Oltre ad essere noiosissima, è piena di gente perfettina, maniaci del fitness che non sono dei veri sportivi, sono solo dei fissati col fisico. Io ritengo che gente già così complessata non può aiutarti nei tuoi complessi… Se accetti un consiglio, pensa a un vero sport, io per esempio ho ripreso a giocare a tennis: è divertente, incontri persone nuove, lo fai per il corpo ma anche per lo spirito. Passi per il tennis ma anche uno sport di squadra, non ci credo che nella tua città non ci sia nulla. Puoi giocare a basket, a volley, a calcio, figurati che nel mio paese c’è persino la scuola di vela… Non serve essere dei fenomeni, basta stare con gli altri. Oppure, se non ti piace lo sport, hai mai pensato di imparare a suonare uno strumento? Sono piccole cose, ma è da qui che si inizia. Lo so che i giovani non hanno molti interessi simili, ma in questi ambienti puoi conoscere persone interessanti.
    Ragazze, vi dico una cosa e vorrei farvi capire che non dobbiamo lamentarci più di tanto, per un istante, pensiamo a chi sta peggio. Domani la mia nonna paterna compirà 83 anni, stamattina ha telefonato per darci una notizia che ci ha molto allarmati, dovete sapere che lei vive sola, purtroppo è caduta per terra e non riusciva a rialzarsi. Mio padre è corso da lei e oggi pomeriggio sono andato a trovarla in ospedale, le lastre parlano chiaro: frattura del femore. Domani mattina la opereranno e poi inizierà un lungo periodo di recupero e fisioterapia.

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