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Non ho una vita sociale (2)

Ho 17 anni e praticamente non ho una vita sociale e quindi passo le feste e l’estate praticamente senza fare un gran che. Ho letto che uscire dalla solitudine è molto difficile perché si tende a non fare nulla: è un circolo da cui non si esce. Ho un solo amico che si trova nella mia stessa situazione. Ho sempre avuto un carattere tranquillo, timido e solitario ed in più il mio vecchio gruppo si è comportato davvero male e ci siamo tutti divisi e sono rimasto praticamente solo. Onestamente la mia situazione non mi da problemi, poiché credo di essermi abituato; alcune volte certe persone me lo fanno pesare ed inizio a pensare che sto sprecando i miei anni migliori e quindi mi viene voglia di fare qualcosa, ma sono solo. In realtà mi sento diverso dagli altri che vedo molto superficiali, vorrei solo avere una vita tranquilla. Alcune volte ho conosciuto delle ragazze, ma mi sono fermato,  perché non credo che avrebbero apprezzato la mia vita noiosa. Mi capita spesso che qualcuno mi domanda i miei programmi per la sera e molto spesso mento. I miei mi dicono di uscire ed ogni tanto li faccio contenti, ma esco da solo tenendomi distante dalla piazza. Ho fatto un sacco di sport ed ora sto cominciando la palestra, ma ho solo incontrato conoscenti con cui parlare, perché ognuno di loro aveva già un gruppo loro e non avevano intenzione di fare entrare altri. Inoltre i miei hanno sempre voluto voti alti a scuola e che avessi degli amici, ma le due cose non vanno a braccetto. Onestamente non so cosa fare e mi sento parecchio incompreso. 

Lettera pubblicata il 12 Giugno 2015. L'autore ha condiviso 11 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 4 commenti

  1. 1
    Ragazzosolitario890 -

    Ciao Cerchio88,sono un ragazzo di 18 anni e sono esattamente nella tua stessa situazione.Non so cosa dirti,perché anch’io cerco di trovare una soluzione a tutto ció,ma ahimè sembra introvabile.Non sto a dirti “esci fai quello fai quell’altro” perché non aiuterebbe,sono frasi fatte,e molto spesso la propria posizione sociale dipende dagli altri,non da noi stessi,posso fare quello che voglio,mettermi in mostra ecc ma se gli altri non ti danno voce in capitolo,resti al punto di partenza,non so se mi spiego.Ma ciò non vuol dire che non possiamo fare nulla per cambiarla,dobbiamo tentare.Una cosa che mi aiuta e che ti potrebbe aiutare è:capire i propri interessi.Io non esco molto di casa ma non soffro questa situazione dato che vivo in un paese dove non c’è nulla che mi interessa,solo bar.Quindi mi perdo qualcosa?No,perché non c’è nulla che mi interessa,nulla che mi spinge ad uscire,la gente giá la conosco e non mi piace.La situazione cambierebbe se mi trovassi in una grande città dove potrei coltivare i miei interesse e se non lo facessi,in quel caso,mi perderei qualcosa.La solitudine è brutta,sopratutto a quest’età, ma dato che siamo ancora in “formazione” cercherei di sfruttarla, di fare qualcosa di produttivo per la nostra persona(praticare sport,suonare qualche strumento,farsi della cultura personale ecc).In modo tale che questi anni ci lascino qualcosa in futuro.Questo è tutto.In bocca al lupo.Pensa a te stesso.

  2. 2
    nevealsole -

    Ciao ragazzi, io ho 22 anni qualche anno in più di voi, sono una ragazza e vivo più o meno la stessa situazione. Avevo delle amiche anni fa, a scuola, ma le ho perse in seguito ad una depressione che mi ha fatto allontanare da tutti, e che ha fatto allontanare tutti. Da allora faccio fatica a fare nuove amicizie tanto che per me è doloroso pensare di ricostruirmi un’amicizia, anche se a volte mi manca molto. In generale sono restia a rapportarmi con altre donne anche perché ho un pessimo rapporto con mia mamma. In ambito universitario qualcuno lo avevo trovato e sembrava andar alla grande, ma ho capito che per stare con queste persone avrei dovuto mandare giù dei magoni, sopportare comportamenti che non sentivo miei, modi di vivere che non condividevo. Forse sono egoista e pur di non restare sola avrei dovuto adattarmi; in realtà ho poi scoperto che queste persone mi stavano già escludendo loro, organizzavano incontri e non mi chiamavano, logicamente postavano su facebook le foto e io venivo a saperlo. Ora non mi lamento più perché ho capito com’è l’andazzo. Preferisco il rapporto di coppia e appoggiarmi ad eventuali uscite con conoscenti del mio fidanzato (che non è messo molto meglio di me). Non vado neanche d’accordo con i miei quindi non esco con loro. Ragazzi alla fine come dite voi, la solitudine ci dà anche la possibilità di formarci come persone e di capire quello che vogliamo, mi sembra che voi lo abbiate accettato serenamente, certo a volte è dura ma d’altra parte visto l’andazzo dei nostri tempi un gruppo con cui uscire ogni tanto lo si può sempre trovare, per esperienza le compagnie di persone sono divertenti ma è inutile cercare al loro interno vere amicizie. Penso, almeno per le donne, che l’amicizia sia cosa da età adulta.

  3. 3
    Cerchio88 -

    Cercherò di rispondere ad entrambi: sarebbe facile trovarsi in una grande città con molte persone e tante cose da fare, ma la mia città come la tua è piccola e le persone fanno schifo. Nevealsole a me è capitato la stessa tua situazione, perché quelli uscivano senza dirmi niente e dopo che lo venivo a sapere ci rimanevo male. Una cosa che però fa più dispiacere è che loro escono solo per passare il tempo, ma non gli frega niente se uno del loro gruppo sta male o robe simili. I miei mi hanno urlato questa sera dicendo di fare qualcosa nella mia vita: ho provato un sacco di sport e niente, ho provato a fare amicizia, ma quella gente mi fa schifo.

  4. 4
    piccola flo -

    Cerchio88, io sono una ragazza di 21 anni e capisco bene di cosa parli…per anni ho vissuto la mia adolescenza rinchiusa in casa , avendo solo qualche amica con la quale parlavo della mia costante tristezza, sempre timida e timorosa di scoprire il mondo esterno….su questa cosa studiando anche libri di psicologia all’ università c’ho riflettuto e sono arrivata al punto di colpevolizzare mia madre che e’ una persona molto ansiosa, attaccatissima a me e mia sorella , lei mi ha sempre frenato nell’esprimermi , al posto di dirmi esci , mi diceva ma nn e’ meglio che stai a casa? E questo a distanza di anni ha pesato… Io che ero e sono una ragazza insicura di me, avevo bisogno di una spinta verso l’esterno e non verso l’interno .Cmq vivendo anch’io in un paesino dopo il liceo avevo una paura assurda soprattutto alla fine degli esami di maturità, paura di non sapere che fare dopo, paura di restare qui a fare la muffa. Fortunatamente sono entrata all’università ed ho conosciuto nuova gente , mi trovo bene, siamo un bel gruppo infatti dico che se anche non sono molto portata per lo studio, l’uni mi ha salvata, perché nn so a casa cosa avrei fatto…certo in questo periodo che sono tornata al mio paesino mi viene sempre l’angoscia di non avere qualcuno con cui uscire ma tanto tra qualche giorno rivado. Il consiglio che posso darti e’ quello di non vedere tutto nero, sicuramente il nostro mondo nn e’ facile da vivere ma la chiave sta nello stare in primis bene con se stessi, solo così si potrà poi star bene con gli altri…cerca di pensare sempre che tanto potrà andare solo meglio! Un saluto

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