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La sola verità è nel cuore

Che dire… soffro come voi. la mia storia d’amore è terminata dopo anni. Senza troppi giri di parole è finita per una sola ragione: non ho seguito il mio cuore. Non ho seguito la verità che giaceva in fondo ad esso, quella verità che tante volte noi esseri umani per indole e predisposizione tendiamo ad offuscare… il più delle volte per non soffrire. Io… io… io… che ho sempre fatto quello che sentivo… seguivo me stessa anche quando sapevo di andare in contro ad un clamoroso fallimento… non mi importava un fico secco. facevo quello che volevo. contro tutto e tutti e così facendo non mi sono MAI pentita di nulla nella mia vita. MAI. Anche quando stavo male da fare schifo e sbattevo contro quel muro seguivo questo cuore… che ora è disperato perché non riesce a perdonarsi. Non riesce a perdonarsi di aver fallito… mesi di sofferenza e di pensieri fino a triturare il cervello il cuore e il corpo… poi la lotta interiore perché il peso si stava facendo oberante. LOTTA. LOTTA.
Seguire questa anima o seguire la ragione? quella ragione folle che fa pensare in un certo modo noi stupidi moderni per scappare dalla sofferenza… quella che distrugge. Io ero a buon punto, la stavo assorbendo… la stavo capendo… era mia, solo mia… solo io ne capivo le ragioni solo io ne conoscevo le dinamiche e solo io dovevo essere ad agire… e invece…. cosa ho fatto? ad un certo punto… proprio in quel punto… quello buono… e con tutte le buone intenzioni ho preso la strada della ragione… la “razionalità”… perché non potevo.. eh no.
Non ho più parole per me stessa. Ora sono anche io tra le lune perdute… quella che forse non doveva perdersi.

Lettera pubblicata il 6 Marzo 2009. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Amore e relazioni

La lettera ha ricevuto finora 5 commenti

  1. 1
    silvana_1980 -

    nessuno ha la sfera di cristallo per sapere come andrà a finire, non colpevolizzarti troppo…le cose si fanno in 2 e se tu non hai scelto la strada del cuore vuol dire che la persona che era dall’altra parte non è che ti abbia incoraggiato più di tanto o dato delle valide motivazioni per lasciare una strada che a te sembrava più sicura
    Della serie…posso anche buttarmi da un cavalcavia con la benda sugli occhi…basta che sotto però ci siano 4 strati di materassi a molle però 😛

  2. 2
    scalamir -

    ne ha rovinati piu lui che il petrolio…l’orgoglio! sante parole!

  3. 3
    luna perduta -

    @silavana_1980
    credo che tu abbia centrato il problema…sicuramente l’altra parte non mi ha incoraggiata…per niente direi.
    ma la questione è un altra:arrivata ad un certo punto,mi sono chiesta: quanto è giusto seguire quello sento?
    me lo sono domandata perchè stavo male da troppo tempo e in un certo senso l’ho fatto per non distruggermi ulteriormente…perchè purtoppo sono così,mi fermo e rifletto…rifletto…fino a stare male.alla fine ho agito…ma ho agito male.
    per me stessa e per gli altri,credendo di fare la cosa giusta.
    la mia intenzione però,non era quella di trovare la strada”sicura”,semplicemente ero distrutta e ne ho scelto un’altra…

    @scalamir
    caro scalamir….non sai quanto concordo con te!!ma sai per quanto tempo ho predicato quello che dici tu?vorrei darti la mano!!!!
    l’unica cosa: “sante parole”a cosa ti riferisci?a qualcosa in particolare?

    un abbraccio a tutti

  4. 4
    emisquiz -

    Cara Lunaperduta,
    la risposta è facile: essere liberi con razionalità. E la prossima volta, ti assicuro, non sbaglierai.
    Un bacio.

  5. 5
    luna perduta -

    buonasera a tutti voi del forum.è passato un pò di tempo da quando ho scritto…e ho avuto modo di riflettere un pò su tutte le mie vicende.mi chiedo e chiedo a voi: come si fa a perdonare se stessi?credo che sia la cosa più difficile da fare e in assoluto una delle condizioni più brutte che l’essere umano si trova ad affrontare.so che non esiste una soluzione universale a questo piccolo dramma interiore.Non so come…ad alcuni di noi basta il perdono degli altri,ma quando sei tu stesso a non perdonarti di non aver capito,di non aver avuto pazienza…è terrificante.La presa di coscienza è peggio di una montagna che ti si scaraventa contro.Non mi sento più io.Non mi sento più quella persona(che seppure con mille difetti)era incorrutibile.Sto male da cani…e non so come uscire dal tunnel.La cosa ancora più mostruosa è che quel tunnel l’ho creato io.Aspetto i vostri pareri.un abbraccio

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