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Venezia, se i vigili urbani seviziano noi cittadini

Gentile Direttore,
scrivo per denunciare un comportamento a mio avviso ingiusto e vessatorio da parte della Polizia municipale di Venezia.
Il traffico acqueo in Laguna, si sa, è diventato pericoloso e a tratti impossibile per colpa di navi, barconi turistici, taxi e natanti da diporto, i cosiddetti “barchini”.
Per arginare la diffusione di quest’ultimi si era pensato all’obbligo di targa “LV” ma il risultato è stato deludente.
Il successivo deterrente è stato il telelaser in uso dalla polizia municipale , che però non esita a emettere multe per eccesso di velocità anche solo se di 9 km/h.
Avete presente cosa significa apprezzare ad occhio in barca la differenza tra 11 e 20 km/h?
Ora, lo scopo dei controlli della viabilità dovrebbe essere quello di scoraggiare i comportamenti scorretti per l’incolumità pubblica, ma non di terrorizzare il cittadino al fine di scoraggiare l’uso della propria imbarcazione per paura di una probabilissima multa come sta invece accadendo oggi.
La legge (689 24/11/81 art. 14) stabilisce che la violazione, quando è possibile, deve venire contestata immediatamente.
La Cassazione ha chiarito dicendo che in certi casi è possibile non contestare l’infrazione immediatamente per impedimenti ad esempio fisici o per altri motivi non prevedibili (che non mi sembra essere il nostro caso) .
Le coppie di vigili appostati con potenti obiettivi rilevano al giorno centinaia di multe da terra a distanza, ma questa pratica nasce impossibilitata alla contestazione immediata.
Nemmeno volendo potrebbero inseguire un’ imbarcazione. Non mi risulta che mai una multa sia stata contestata con l’immediatezza che la legge prescrive.
E’ di pochi giorni fa la kafkiana notizia di un veneziano di Burano multato perché trasportava casse di libri nella sua barca. Ricordiamo l’assurda norma che vieta di abbandonare il mezzo mentre si trasportano cose!
Già il consigliere comunale Speranzon aveva fatto una interrogazione comunale (http://www2.comune.venezia.it/gruppi/alleanzanazionale/it_101_19.asp ) per chiarire come fosse stato possibile che il solo ispettore Amatulli avesse rilevato 5.142 multe nel solo 2006 (e dopo poco la promozione a Commissario..).
La risposta delle Polizia municipale è: “Non facciamo che applicare il regolamento”.
Ma se le applicassimo sempre senza usare il buonsenso useremmo dei computer e non degli esseri umani! Il codice di navigazione interna prevede limiti di velocità di 7 km/h o addirittura 5: o si cambiano limiti oppure questa é una trappola piglia tutti. Ci rendiamo conto di cosa significa privare una famiglia di 200/300 € a multa con il potere di acquisto in questa piena drammatica crisi?
Nella valutazione dell’attuale pressione fiscale includerei anche la nuovissima ”Sovratassa Vigili urbani di Venezia”.

Sebastiano

Lettera pubblicata il 23 Ottobre 2012. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Cittadini

La lettera ha ricevuto finora 4 commenti

  1. 1
    IO -

    quello che succede a te con la barchetta succede a tutta italia in macchina.
    Il comune ha bisogno di soldi e fa multe.
    Puoi scrivere pure al papa.. nessuno ti darà retta.

  2. 2
    Davide -

    E alla fine questa sevizi viene perpetrata tutt’ora e siamo nel 2018.è possibile fermarla?

  3. 3
    Yog -

    Le sevizie sono vietate, credo per legge.

  4. 4
    Attimo Ogi -

    I vigili non sono responsabili. Loro applicano solo il regolamento. Il regolamento dice di fare multe a tutto quello che si muove, per la felicità delle casse del comune.

    Beati voi che vivete a Venezia !

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