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Lettera pubblicata il 8 Gennaio 2006. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore ciabattina.
Un pene piccolo fa godere lo stesso?
di ciabattina
La lettera ha ricevuto finora 18.565 commenti
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Pamela, se riescindi il sospensorio superiore forse qualcosa allunghi, ma dopo non si alza più. Brillante soluzione. Davvero. Le iniezioni di grasso poi te lo possono storcere assai.
Il taglio del sospensorio viene fatto di continuo.
FANTASMA
Ti quoto ampiamente,la chimica è importantissima,ma se c’è anche una dimensione adeguata lo è ancor di più.
Fantasma
L’amore si fa prima di tutto con la testa.
Se la donna si prende di te,
la misura passa in secondo piano.
oltre la chimica conta anche la fisica
leggenda,
Certamente,con una dimensione di pene adeguata soddisfi tantissime aspettative in tal senso.
Con un profondo e sincero colloquio intimo fai capire alla donna,aliena da queste problematiche, come in realtà stanno le cose… ma la donna sembra capire meglio queste cose poiché tende ad essere “romantica”, ad abbandonarsi ai sentimenti e i sentimenti hanno la loro sede certamente non nel pene o nella vagina.
Il colloquio intimo ha un ruolo cardine nel superamento di questa ben radicata difficoltà.
Un pene grosso non serve a nulla se non c’è la chimica idonea nella testa.
Un pene piccolo o altri artifizi possono farti godere come un matto se c’è l’umore idoneo.
Quante donne rimangono fredde e anorgasmiche anche con fusti fichissimi?
La verità è che proiettate sulle donne la voglia di sesso che abbiamo noi uomini. Proiettate su di loro la libido che avete voi. Che però avete il pene.
“Un pene grosso non serve a nulla se non c’è la chimica idonea nella testa.”
confermo. E parlo per esperienza. Peraltro i falli troppo grossi a me sinceramente “spaventano”.
eh si caro,un pene generoso un bel conto in banca e magari un attico in un bel quartiere residenziale agevolano senza dubbio i rapporti con l’altro sesso,servivano 14000 interventi per capirlo.bravi
Aggiungo io che se un rapporto non gira per il verso giusto o se e’ in crisi non c’e’ dotazione che possa sostituirsi al resto e se quello che prima poteva essere un valore aggiunto diventa ininfluente se non fastidioso.Non credo che una donna che non vuole piu’fare sesso o lo fa stancamente e quindi con tutti i problemi che ne derivano sarebbe contenta di certe situazioni.
L’errore di fondo e’ che si tende a decontestualizzare ogni singolo elemento/aspetto :l’importanza che puo’ essere condivisibile per certi aspetti se analizzata con la logica perde significato se valutata nell’insieme.
E non e’ una contraddizione che la stessa donna dica cose diverse a seconda delle situazioni anche se per noi resta a volte poco chiaro.
Bisogna scomporre il puzzle assemblato con un criterio anche logico ma consequenziale di causa-effetto e che all’apparenza puo’ filare ricomponendolo in un modo diverso dove un elemento assume”valore” solo se in presenza di altri.
Nessuno disconosce o sminuisce il fondamento di certi ragionamenti semplicemente li ricolloca.
Va precisato poi che una cosa sono gli slogan e le convinzioni di pensiero dominanti dove e’ molto piu’ facile uniformarsi a un valore simbolico e seguire la tendenza generale e che si prendono come verita’ assolute e le insoddisfazioni vere percepite od espresse.Queste ultime possono realmente creare situazioni di blocco/disagio e sono un problema mentre le prime vanno prese per quelle che sono.Fastidiose o scoraggianti ma sempre relative.
E poi per dirla tutta:crediamo veramente che tutte le donne o quasi abbiano una libido cosi’ alta e costante?La vita vera e’ diversa.Cerchiamo di non vederle come eterne macchine da sesso o come giudici implacabili ma come persone che hanno le stesse fragilita’ .Si ha paura (inconsciamente e non)del”responso” che dia o meno il semaforo verde:invertiamo i ruoli una volta ogni tanto saliamo nel piedistallo :non sopra ma alla pari.