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Un pene piccolo fa godere lo stesso?

di ciabattina
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 8 Gennaio 2006. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 18.571 commenti

Pagine: 1 1.351 1.352 1.353 1.354 1.355 1.858

  1. 13521
    alberto2006 -

    Maria Grazia,giusto sottolineare che la logica a volte viene superata dalle sfaccettature delle dinamiche umane .Ci si innamora e si scelgono,anche sbagliando,persone senza una logica di fondo.
    Ed e’ vero che ci sono fasi della vita dove quello che ti sembra importante non lo e’ in altre.
    Quello che e’ piu’ difficile da comprendere e’ la distanza tra le aspettative e la realta’ ovvero quanto nei fatti pesino le rinuncie tra quello che hai e quello che vorresti.
    Certo ,estremizzando il discorso,ogni uomo vorrebbe la strafiga conciliante e che gli lasci liberta’e altro come la donna vorrebbe un uomo attraente e benestante.
    La logica e il buon senso ,ovviamente,comporta che si deve fare di necessita’ virtu’ e si abbia un approccio realistico nella scelta del partner.
    Quello che pero’ crea dubbi e'”la capacita’ di tenuta”del compromesso quando il partner ha in partenza,doti(caratteriali e fisiche)non propriamente ideali.Puo’ il sentimento coprire quello che non va o che comunque non risponde ai tuoi ideali e sino a che punto puo’ farlo?
    Questo ovviamente vale per molteplici casi.Rimanendo pero’ nel tema di cui discutiamo faccio un esempio secondo me stridente.Come possono essere importanti le dimensioni se non si e’ coinvolte e non esserlo se si e’ innamorate?(detto da piu’ donne?)La risposta piu’ semplice e’ che il sentimento supera tutto.Ma se il sentimento finisce non si corre il rischio che il compromesso diventi insoddisfazione prima latente e poi piu’ evidente?
    Il discorso puo’ valere anche in altri casi(ad es ci si innamora di uno spiantato con i debiti ma quando la cosa svanisce e le difficolta’ economiche diventano pesanti il sentimento piano piano si affievolisce..)
    Ecco il rischio “del compromesso” e’ che ci siano insoddisfazioni nascoste sin dall’inizio che vengono messe in sordina dalle altre ma che poi vengono fuori quando le cose non vanno..

  2. 13522
    Golem -

    E allora perché ne ho parlato. Il penetratore. Però, se non si fosse soddisfatti della Brinell, si può optare per la Vickers o la Rockwell, che a parità di durezza assoluta danno valori numerici più alti. Un pò come usare i centimetri invece dei pollici. Tutto serve.

  3. 13523
    fantasma -

    unpic,
    Il parere delle donne non lo conosciamo, tranne quello di alcune donne che è stato prescelto con specifico criterio per dimostrare una tesi preconcetta.

  4. 13524
    maria grazia -

    alberto
    se a un certo punto una coppia va in crisi, va in crisi indipendentemente dai problemi contingenti che ci possono essere: carenze fisiche, disagi economici, ecc..
    sono dell’ idea che se un rapporto finisce, perdippiù in malo modo, è perchè a un certo punto esplodono fattori nefasti che di sicuro erano latenti e presenti fin dall’ inizio. se si è riusciti a creare con l’ altro un legame veramente saldo e profondo, questo non si interrompe perchè lui perde il lavoro, lei sta invecchiando e si sta “abbruttendo”, perchè lui non ha il “pisellone” o perchè lei ha le tette piccole. è chiaro che in questi casi c’è fin dall’ inizio qualcosa che non va. ma la maggior parte di noi, pur di avere una storia quando se ne presenta l’ occasione, preferisce il più delle volte ignorare questi segnali che sono addirittura evidenti fin da subito. una qualsivoglia persona che ti sceglie senza esserne convinta fino in fondo o perchè ha un secondo fine ( come ad es. nel caso di persone avvenenti giovani e straniere – sia uomini che donne – che si uniscono a italiani o italiane più maturi e più agiati economicamente ) è scontato che ti darà presto o tardi dei problemi. siamo noi che, in questi casi, preferiamo il più delle volte non guardare in faccia la realtà. Quattro anni fa mi fidanzai con un ragazzo straniero e molto povero, a un certo punto l’ ho lasciato non perchè fosse uno spiantato. altrimenti manco mi ci sarei messa assieme. ma perchè mi aveva dimostrato – aldilà dei paroloni d’ amore – che in realtà non teneva affatto al nostro rapporto, non si impegnava per cercarsi un lavoro e migliorare la sua vita e non faceva altro che adottare un mare di sotterfugi e di raccontarmi una valanga di bugie. quando a un certo punto davanti alle mie lamentele cominciò ad avere reazioni violente e pericolose, ho dovuto prendere atto della realtà e darci un taglio!
    Magari non vale in tutti i casi, ma questa esperienza mi ha portato a pensare che prima di iniziare una qualsiasi relazione impegnativa, si dovrebbe mettere una persona alla prova almeno per un anno, un anno e mezzo. e nel mentre vedere come si comporta, se è presente nei nostri momenti di maggiore difficoltà o se è solo una conoscenza interessata, valutare molte altre cose. questo, se non si vuole andare incontro a delusioni o si vuole perlomeno ridurre molto il rischio. altrimenti ci si butta subito in pista, ma in questo caso bisogna mettere in conto la silurata.
    Personalmente non ho mai creduto nemmeno nei rapporti “riparatori”, quelli che si iniziano per dimenticare una precedente sofferenza. nessuna persona al mondo, per quanto brava e perfetta, può essere quella adatta se verso di lei/lui non riusciamo a provare un vero a autentico coinvolgimento. che dev’ essere sia fisico che mentale ed emotivo.

  5. 13525
    unpic -

    M.G. : . per gli uomini è quasi sempre e solo un fattore di omologazione, di appartenenza al gruppo. e non già di crescita e di consapevolezza personale. è questa la più grande differenza tra gli uomini e le donne, secondo me. la donna media è mentalmente più autonoma – e quindi meno soggetta agli schemi convenzionali – rispetto all’ uomo medio.

    ————————

    Verissimo . Infatti il mondo della moda non si rivolge, con tutte le sue assurdità, alle donne, ma algi uomini. Sono sempre gli uomini a spendere centinaia di euro per articoli superflui e spesso ridicoli come le borsette. Sono ancora uomini i consumatori dei costosissimi cosmetici e profumi, articoli atti a illudere di fermare il passare del tempo. Lasciamo perdere le labbra e le tette riempite di silicone.
    Eh si, le donne, il primo fattore del consumismo imperante, sono mentalmente più autonome dell’ uomo medio.
    Già, sempre a Trantor.
    E poi ci stupiamo che guardino ai centimetri 🙂

  6. 13526
    Yog -

    Ma un rene piccolo fa mingere lo stesso? Io mi sono fatto un’ecografia ed è venuto fuori che ho un rene di 3 cm. Misurato per lungo! Non è terribile?

  7. 13527
    alberto2006 -

    Maria Grazia
    Certo che le avvisaglie si vedono sino dall’inizio.Ma in fin dei conti diciamo la stessa cosa e cioe’ che alla lunga queste carenze,piu’ o meno latenti, escono fuori.Di qualunque genere siano ovviamente.Peraltro anche nei rapporti consolidati il fattore rischio non e’ esente perche’la vita e’ imprevedibile e ti puo’ riservare sorprese.
    Il confine pero’ tra le situazioni e’ molto labile.Se p.es.si inizia una relazione dove dal principio c’e’ una situazione economica precaria che con la buona volonta’ si cerca di affrontare,alla lunga questa puo’ pesare perche’ arrivano situazioni non piu’ gestibili con serenita’:parlo di situazioni non infrequenti,con attivita’ iniziate e poi abbandonate,di investimenti continuamente sbagliati e di cantonate prese fidandosi delle persone sbagliate.Alla lunga (conosco piu’ di un caso)una dice basta perche’ prova ad aiutare la persona in tutti i modi(anche economicamente con persone andate in crisi per aiutare il partner che si era cacciato in un vicolo cieco.)
    Lo stesso vale per altre aspetti nei casi di asperita’ caratteriali che si vedono sin dall’inizio e che poi in perfetta buona fede si e’ sicuri di gestire ma con il passare del tempo diventano sempre piu’ problematiche.
    Anche le situazioni salde all’inizio peraltro poi con il tempo spesso e volentieri vengono messe in discussione..Insomma non esiste una corazza sicura .Per me l’unico amore certo e’ quello da/per i genitori e per i figli(a volte dai figli meno ma il tempo quasi sempre rimette le cose a posto)

    Ci sono pero’ casi all’opposto(il mio) nei quali i problemi erano visibili dall’inizio e permangono tuttora(per molteplici fattori dovuti anche a mie colpe)ma che vengono”coperti”(consapevolmente o non)anche per scelte”razionali”(non ammesse peraltro e sdegnosamente rispedite al mittente)che hanno alla base una certa tranquillita’ economica di cui posso disporre e che fa si che la coppia vada avanti.Unpic nell’ultimo post e’ stato caustico ma ha estremizzato un concetto purtroppo vero e comune a molte donne e cioe’ che l’omologazione spesso per prima avviene nel mondo femminile dove il prodotto griffato diventa l’oggetto del desiderio (e avendo certe possibilita’ il desiderio delle donne aumenta in modo esponenziale).Qui il pisello non c”entra ma semmai e’ piu’ importante una buona carta di credito …
    Ovviamente non si puo’ fare d’un’erba un fascio(questo per stoppare una posizione da muro contro muro che non voglio fare ne’ alimentare).
    Nella mia situazione il sesso non e’ stato(o lo e’ stato in parte )l’elemento “trainante”e questo significa che non sempre le situazioni di latente insoddisfazione vengono risolte(chiudendo il rapporto) se ci sono altri elementi che ti fanno piu’ comodo restare.
    Resta pero’ il fatto che gli aspetti nei quali non ci sono stati voli pindarici sin dall’inizio “contagiano” anche altri aspetti del rapporto apparentemente piu’ solidi con le conseguenze del caso..

  8. 13528
    unpic -

    @Alberto 2006 : non estremizzo nulla. per via del mio lavoro , ho conosciuto 2 CEO di grandi multinazionali , uno italiano e uno nordeuropeo, gente che tratta con i politici di vertice, e loro mi hanno spiegato ilperchè della politica di empowerment femmilile.
    Altreo che facezie quali il femminismo.
    Gli uomini spendono per le donne .
    Le donne spendono per le donne.
    Il consumismo si basa su questo.
    Se poi vogliamo credere alle fiabe, liberissimi, anche se le favole ci parlano, non a caso, di PRINCIPE azzurro, non di CIABATTINO azzurro.
    La donna ha in testa l’idea di concedere qualcosa : è innata, ed è dettata dalla sua intrinseca debolezza.
    Vuole selezionare, è ipergamica.
    Non vedrete mai donne con uomini di status inferiore al loro, il contrario si.
    Naturalmente con qualche lodevole e minoritaria eccezione

  9. 13529
    maria grazia -

    alberto
    l’ omologazione “modaiola” ormai è cosa comune in entrambi i generi. oggi se non hai l’ automobile fiammante nuova di pacca, l’ iphone ultimo modello e gli abiti “di grido”, quando esci sei considerato l’ ultimo dei derelitti. e pertanto come colui/colei da snobbare presso la gente “che conta” ( o che crede di contare ). Ormai per trovare persone che siano estranee a questi meccanismi devi emigrare in paesi in via di sviluppo o addentrarti in casi di emarginazione sociale. io in questo momento sono single e non me ne frega più di tanto rimanerlo. ma so già che se mi rimettessi in cerca di un uomo, anche il mio modo di presentarmi inciderebbe sulla sua decisione nei miei confronti. perlomeno se parliamo dell’ uomo-medio ( cioè quello che ti capita di solito di incontrare ). le cose funzionano così e non possiamo farci niente.
    Quando parlo di omologazione, intendo proprio l’ adeguarsi a livello comportamentale e di pensiero a logiche di massa: fare una scelta perchè gli altri farebbero così, avere determinati pregiudizi perchè è cosa comune, e via dicendo. e per me lo “spegnimento del libero pensiero” è il più grande crimine che l’ essere umano possa compiere verso se stesso. è dal conformismo di massa che nascono tutti i peggiori mali della società. L’ interminabile discussione sul pene piccolo, del resto, scaturisce proprio dal fatto che chi vive questo “problema” avverte il disagio di non corrispondere a UNO STANDARD.
    sono invece completamente d’ accordo sull’ ultimo punto che hai espresso: i voli pindarici annebbiano completamente il nostro critico e la nostra obiettività, specie nelle relazioni. e sarebbe opportuno evitarli, anche se non sempre ci si riesce.

  10. 13530
    alberto2006 -

    Allego un link casualmente ritrovato molto significativo:
    http://www.andrologiaitaliana.it/upload/content/docs/gia_2003_3.pdf
    Piu’ sotto un estratto della parte(potete leggerlo alla pagina 30 integrale)

    “Vissuti e valutazioni delle donne sulle
    dimensioni del pene: ricerca su campione
    F. Avenia, A. Pistuddi1, M. Titta, G. Beretta2, G. Alei3
    Associazione Italiana per la Ricerca in Sessuologia, Roma;
    1 Sezione di sessuologia della Società
    .., Nel 2003, si è pertanto attivata una ricerca parallela, in collaborazione
    con il Prof. O. Todarello e la Dott.ssa M. Costantino
    (Dipartimento Scienze Neurologiche e Psichiatriche,
    Università di Bari), volta a far emergere gli analoghi
    vissuti e le analoghe valutazioni sulle dimensioni del pene,
    ma dal versante femminile.
    Materiali e metodi: la ricerca è stata strutturata in inchiesta
    su campione casuale, a domanda chiusa e risposta scritta,
    con deposito personale della risposta in urna sigillata. Il
    campione è stato raccolto in 6 capoluoghi di provincia distribuiti
    equamente in tutta Italia, con un totale di 1.212
    donne intervistate.
    Risultati: nelle donne l’eccitazione è influenzata nel 64,4%
    dalle dimensioni del pene in erezione e nel 28,2 in stato di
    flaccidità; il 59,4% ritiene che durante la penetrazione la circonferenza
    del pene influenzi il raggiungimento del proprio
    orgasmo ed il 36% che sia la lunghezza a determinare la
    soddisfazione sessuale ed l’orgasmo. Quasi un quarto delle
    donne intervistate (23,2%) “ha lasciato o lascerebbe il proprio
    partner per scarse misure del pene”. Per quanto riguarda
    il consigliare gli uomini, in relazione ad un intervento
    chirurgico di allungamento o ampliamento del pene, l’orientamento
    femminile è per il Sì nel 14,5% (distribuito nei
    diversi interventi, confermando il maggior interesse per la
    circonferenza) ed il 28,3% si dichiara indecisa.
    Conclusioni: dai dati raccolti emerge che la crescente preoccupazione
    degli uomini per le dimensioni del pene trova riscontro
    nei vissuti e nelle valutazioni delle donne, rinforzando
    la problematica e spostandola dal personale al sociale.”

    Ecco RISOTTOLINEO che non bisogna fare d’un’erba un fascio(per essere chiaro).
    Ma le percentuali delle intervistate,l’attendibilita’ della fonte e l’approccio scelto danno elementi di riflessione(non siamo su un forum dove spesso e volentieri si spara grosso)
    Quello che pero’ secondo spiccano sono le conclusioni dove si parla di”riscontri nei vissuti e nelle valutazioni delle donne..”.
    Ho criticato la confezionatura di tesi precostituite usando strumentalmente i dati funzionali alla tesi negativa che si porta avanti perche’ in questo modo non c’e’ possibilita’ di trovare una sintesi ma altrettanto l’altra posizione sempre preconcetta che siano solo paranoie perche’ queste sono state anche vissute ed elaborate sia in modo endogeno e (in parte)suffragate da elementi esogeni(e’ l’interazione dei 2 elementi il punto chiave:e qui ,se legge,lascio la parola a Fantasma che puo’ spiegare al meglio…

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