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Un pene piccolo fa godere lo stesso?

di ciabattina
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 8 Gennaio 2006. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 18.571 commenti

Pagine: 1 1.352 1.353 1.354 1.355 1.356 1.858

  1. 13531
    Michele1991 -

    Posso benissimo leggertela al contrario, e cioè che più di tre quarti delle donne intervistate non lascerebbe il proprio partner per nessun motivo inerente al pene.
    O che per più di un terzo le dimensioni non influenzano l’eccitazione (che poi cosa vuol dire? Ovvio che la influenzino).
    La. Domanda non è se fare a cambio tra pene grosso e pene piccolo, la domanda è se con un pene piccolo / poco sotto la media le donne godono lo stesso.
    E il punto è che dipende soprattutto dal possessore e da cosa sa fare, oltre che dalla specifica preferenza poi di quella donna.

  2. 13532
    alberto2006 -

    Michele,certo che si possono leggere al contrario.Ed e’ giusta anche la tua ultima precisazione.Quello che pero’ e’ singolare e’ che oltre il 23%(!!) lascerebbe o ha lasciato il proprio partner per misure non adeguate.Attendibile o no(ma la fonte comunque non e’ un forum di scapestrati)personalmente la trovo una percentuale insolita e anche preoccupante(oltreche avvilente)anche perche’ sono stato recentemente spettatore di un caso del genere da parte di una persona che comunque non e’ una zo...... o altro.Aggiungo io che la percentuale puo’ oscillare in piu’ o in meno a seconda dei numeri dei partners anche perche’ il tema (sentito de visu)e non interpretato da esternazioni dubbie ha un ruolo piu’ centrale nelle donne che hanno avuto piu’ esperienze(come diceva la Cozzolino parlando di una certa fascia di donne)..(Maria Grazia non sara’ d’accordo ma di questo che scrivo sono convinto..)
    Quindi la”normalita”andrologica (che pure e’ reale)non sempre coincide con una”normale soddisfazione femminile”perche’ la percentuale statistica del 23/% non puo’ comprendere solo persone palesemente ipodotate.
    La stessa conclusione in cui si parla di “trovare riscontri” stride con le rassicurazioni che in genere gli andrologi fanno..
    Questo non per essere contro una tesi (mi metto in mezzo al guado)quanto per dire che assolutizzazioni o negazioni espresse da piu’ punti di vista non sempre sono pertinenti in quanto le situazioni sono sempre molto piu’ sfumate di quanto si vuole credere.
    Sul resto(che e’ comunque mille volte piu’ importante e non mi stanco di mai di dirlo)si gioca in ogni caso la vera partita.
    Quello che peraltro mi interessa veramente,al di la della disquisizione di cm o meno che ha fatto il suo tempo,e’ l’impatto di tipo psicologico che questi aspetti creano,le tensioni o i blocchi ecc..e mi piacerebbe che a volte le discussioni fossero piu’ mirate e meno “tranchant”(gia’ alcuni lo fanno da tempo)..

  3. 13533
    Michele1991 -

    Mah! Intanto in quel 23 per cento c’è anche una percentuale, non sappiamo quanto grossa, di donne che hanno parlato in astratto (lascerebbero), sarebbe stato più interessante vedere quant’è la percentuale che HA LASCIATO per questo motivo. Anche perché in astratto, una può pensare anche a un pene del tutto inadeguato di 5 cm.
    Sul resto… Come in molti altri contesti, devi andare incontro alle preferenze della donna con cui hai di fronte. E personalmente, non starei con una con cui non avessi una ottima intesa sessuale. Se questa intesa esiste, sia il possessore del pene che la ricevitrice, si dimenticheranno del tutto dei righelli.
    Se non esiste, o si cerca di migliorarla (a volte è possibile) o si passa oltre:a mio modo di vedere nessuno/a è fatto, né psicologicamente né fisicamente, per stare con tutte/i.

  4. 13534
    maria grazia -

    “la percentuale puo’ oscillare in piu’ o in meno a seconda dei numeri dei partners anche perche’ il tema (sentito de visu)e non interpretato da esternazioni dubbie ha un ruolo piu’ centrale nelle donne che hanno avuto piu’ esperienze(come diceva la Cozzolino parlando di una certa fascia di donne)..(Maria Grazia non sara’ d’accordo ma di questo che scrivo sono convinto..)”

    infatti non sono d’ accordo. perchè l’ esperienza pratica di tante donne “navigate” smentisce categoricamente le tue convinzioni e le tesi della Cozzolino. Liberi di non credermi, ovviamente.

  5. 13535
    angelo -

    fate la fallopalsitca da jamal salhi e fatevi una vita

  6. 13536
    alberto2006 -

    Maria Grazia,non voglio convincerti del contrario(anche perche’ da donna se lo dici hai certo dei motivi.)Aggiungo comunque che dimostri (anche quando dissentiamo)una sensibilita’ non comune capace di guardare oltre su disquisizioni e sfumature e quindi la tua buona fede e’ fuori discussione.
    Detto questo mi permetto di dissentire perche’ tra le non poche donne conosciute e con le quali e’ venuto fuori l’argomento NON INDOTTO ma di loro iniziativa ho constatato che il tema per loro era tutt’altro che secondario( a questo si aggiungono altre confidenze riportate da donne che hanno riportato altre confidenze femminili) .
    Tutte queste donne avevano in comune una vita sessuale piuttosto “movimentata” (il numero non si dice per non creare ulteriori equivoci che mi sembra siano gia’ troppi).
    D’altronde la stessa D.ssa Cozzolino in un passaggio lo conferma..
    “Col tempo la situazione cambia. Prevalentemente, dopo i quarant’anni ci si rende conto che la sessualità può essere sganciata dall’amore, anzi spesso lo è. Molto frequentemente, dopo una separazione o una delusione affettiva, si cercano storie di sesso e a quel punto si scopre il valore delle misure del pene e del diverso livello di piacere e godimento che possono dare. Oltre al fattore esperienza, con la maturità, questo aspetto fisico maschile acquista importanza anche perché si perdono tanti complessi e tabù e si bada alla ricerca del piacere puro”.
    Aggiungo un link..
    http://vitadicoppia.blogosfere.it/post/17115/un-pene-piu-lar

    Detto questo non voglio certo convincere nessuno.
    Quello che invece mi interessa di piu'(e ho fatto molti post sull’argomento)e’ semmai focalizzare l’interazione che questi input femminili provocano
    Perche’ alcune donne ostentano in modo quasi provocatorio?(con un grossa caduta di stile peraltro).Una forma di esibizionismo?Un modo sottile per creare soggezione all’uomo?Una volonta’ di ritagliarsi un ruolo da seduttrice (in modo poco elegante)?Una tattica per vedere le reazioni maschili e percepire eventuali insicurezze?Assicuro che non sono poche.
    Puo’ anche essere determinante un background socioculturale limitato ma non sempre…Ecco mi piacerebbe che da donna dessi un parere in merito.
    Le esternazioni di una ventenne sull’importanza o no mi sembrano dei copia e incolla di slogan vuoti,quelli di una quarantenne mi sembrano spesso il risultato soprattutto di esperienze vissute ma le sensazioni comunque in entrambi i casi sono quelle di boutades gratuite.
    Poi,ripeto,ci sono mille altre cose sulle quali parlare perche’ anche se scrivo (e sono prolisso)vorrei parlare anche di altro…

  7. 13537
    maria grazia -

    Ti ringrazio alberto per la tua lusinghiera affermazione su di me. ma non credo di essere dotata di chissà quale sensibilità. sono semplicemente una persona che cerca di analizzare le cose secondo un principio logico e che non si ferma alle apparenze. un’ opzione questa che credo dovrebbe avere qualunque essere umano dotato della facoltà di intendere e di volere, ma siccome è una caratteristica non comune, viene giudicata una grande qualità.
    ciò detto, potrei replicare in mille modi alla tua osservazione, dicendoti, ad esempio, che valutare una potenziale compagna in base al numero di partner sessuali avuti è un parametro del tutto fuorviante, o che è quasi impossibile per una donna ( ma anche per un qualsiasi uomo ) stabilire per filo e per segno “a tavolino” cosa la soddisferà DI PRECISO in un’ interazione erotico-amorosa. oppure potrei dirti che una donna può partire dall’ idea di “divertirsi e basta” per poi ritrovarsi, inaspettatamente, DI NUOVO coinvolta e innamorata e per fattori che con l’ anatomia del pene in genere hanno ben poco a che vedere. Personalmente ritengo che la sessualità femminile non potrà mai essere come quella maschile, e che la donna anche in un rapporto, per così dire, “disimpegnato”, cercherà sempre e comunque un qualche tipo di coinvolgimento anche emotivo. perchè è una cosa verso la quale qualsiasi donna ( anche la più disillusa e navigata ) è portata per istinto. e ogni nuovo partner per una donna rappresenta sempre una nuova incognita. difficile che una donna – se è davvero coinvolta – si basi sulle esperienze e gli insegnamenti precedenti. il “catalogare” le persone e comportarsi di conseguenza, “dosando” e controllando ( o facendolo credere ) il grado di coinvolgimento a seconda di chi si ha davanti, è più una cosa da uomini. secondo me uomini e donne si innamorano su basi simili, cioè non razionali. ma l’ uomo rispetto alla donna è più preoccupato di rispondere a determinate aspettative della società, e quindi poi nella scelta di una partner fissa, sta bene attento a selezionarne una che rientri nei canoni generalmente accettati dalle convenzioni.
    Bisogna però fare una distinzione tra donna “sessualmente molto esperta” e donna che ha avuto molti partners sessuali, perchè non è detto che le due cose coincidano! una donna che ha avuto un gran numero di esperienze sessuali ma tutte ripetitive, scialbe e dozzinali, sarà sicuramente meno “esperta” e meno consapevole ( anche riguardo a ciò che la soddisfa veramente ) rispetto a una donna che ha avuto rapporti intensi e coinvolgenti, anche se numericamente molto inferiori. questo che significa ? significa che anche una donna che ha alle spalle numerose esperienze con uomini diversi, potrebbe apprezzare, se non addirittura preferire , un uomo meno dotato di altri ma piuttosto abile nel coinvolgere.
    Ora capite perchè è importantissimo non fermarsi ai pregiudizi e ai luoghi comuni ? perchè generano un’ infinità di conclusioni errate!

  8. 13538
    Michele1991 -

    Alberto, se ben ricordo il tuo problema veniva inquadrato sia dalla tua dolce metà che da te come un problema di mantenimento dell’erezione in una data posizione. Il che è ben diverso da un problema di misure.
    Poi la tua donna si è accorta che facendo leva sul discorso-pene ti tiene in pugno psicologicamente,e sfrutta la situazione. Non avresti dovuto lasciarle quest’arma in mano.
    Adesso però quantomeno dimostra che te ne sbatti altamente e che anzi sei molto sicuro del tuo pene e di ciò che sai fare a letto. Non sarà una cosa facile né immediata perché ormai lei è convinta (a ragione) di poterci far leva, ma puoi e devi comunque provarci.

  9. 13539
    alberto2006 -

    Maria Grazia complimenti per il tuo intervento…Dai chiavi di lettura mai banali e che in parte scompaginano una logica (devo ammetterlo prettamente maschile) per cui in ogni cosa c’e’una motivazione razionale.
    E’ senz’altro vero che ci sono delle molle imprevedibili che fanno scattare scelte e creano situazioni non previste e prevedibili.E sono d’accordo che , tendenzialmente, nella donna scatti una componente emotiva forte che sfugge ai canoni e ai parametri che si pensa di avere.
    Quello che posso obiettarti (in modo soft) e’che tu parli in modo soggettivo (dove la componente emotiva , romantica e passionale che hai e’ prevalente ) ma con un rischio di un equivoco di fondo e cioe’ di”codificare”un comportamento femminile filtrato dalla tua sensibilita’ che finisce (senza volere) di presentarlo come comportamento univoco (o quasi).
    In parole povere l’universo maschile e femminile sono cosi’sfaccettati che e’difficile catalogare modi di sentire diversi.
    Da uomo posso dirti certe dinamiche maschili prevalenti ma queste stesse sono necessariamente parziali perche’ , per esempio, non so come si sviluppano nella coppia.Posso avere ottimi amici che possono essere pessimi mariti e traditori seriali (ne conosco diversi) sui quali io e le loro mogli abbiamo opinioni diverse.Ho passato notti a parlare con amici di problemi affettivi e con dialoghi introspettivi importanti e poi li ho visto comportarsi in modo non edificante.
    Il discorso e’complesso.E comunque il fatto che anche nelle situazioni nelle quali la donna e’meno coinvolta ci sia sempre un coinvolgimento emotivo …mi rende perplesso.Non che non sia vero, anzi una volta lo era del tutto.Nel corso degli anni pero’ c’e’stata una crescente omologazione femminile a vivere situazioni passeggere in modo disinvolto senza coinvolgimento emotivo alla stregua del mondo maschile(anche perchè i discorsi di una volta per cui”una brava donna certe cose non le fa” con una morale cattolica in passato piu’forte sono sempre piu’rari).Ovvio che non tutte sono cosi’.
    E anche se c’e’ un coinvolgimento emotivo c’e’ poi il problema opposto e cioe’ la frustrazione delle aspettative continuamente disattese per cui si passa da un letto all’altro per essere ogni volta deluse (e qui è l’altro caso , come quello di mia cognata, che per sentirsi coinvolta ha bisogno di parametri emotivi e fisici particolari da cui e’scaturito l’episodio che ho raccontato).E’ come se si desiderasse”un ideale assemblaggio”prendendo la passionalità di tizio, il portafoglio di caio e la capacità di prenderti con la testa di tizio ecc..
    Il risultato e’che l’uomo “avverte” queste esigenze femminili e questo crea problemi (vale sempre meno il detto “prendo quello che passa il convento”perche’ la societa’ consumistica impone certi tenori di vita e comportamento e non e’ facile gestirli..comunque ancora brava per il tuo intervento
    Michele
    Hai un’ottima memoria, e’cosi’ come ti ricordavi e questo significa l’importanza dell’aspetto mentale..

  10. 13540
    Golem -

    Alberto, vorrei chiosare l’ottimo intervente di MG, sintetizzando una risposta al tuo legittimo dubbio sulle “sfaccettature” soggettive nei due sessi. La differenza tra un comportamento umano è un altro, dipende moltissimo dalla maturità del soggetto osservato.
    In pratica, la lettura “immatura” di una situazione crea le aberrazioni della “visuale” in modo direttamente proporzionale alla “libertà” con la quale SI RITIENE che quella visione si può estrinsecare nel reale.
    Possiamo quindi immaginare come la sacrosanta liberazione femminile – che in fondo è la vera ragione di questo thread – possa aver creato problemi in alcuni uomini in seguito a quel modo “aberrante” in cui – in questo caso – alcune donne ( e molti più uomini di conseguenza) interpretano un rapporto sessuale tra due persone, che ripeto, se MATURO, NON potrá mai essere condizionato da un solo aspetto “relativo” di una relazione, anche fosse solo erotica. Questo non di riferisce al solito “libertinismo”, ma anche al romanticismo adolescenziale, non meno aberrante del primo.
    Che senso ha dare credito a questo tipo di donne, o anche solo immaginare che esistano. Cosa che temo alcuni frequentatori suppongano esistere più di quanto sia reale. Se si considera “donna” un soggetto del genere, ricordo che ci sono splendibe bambole di gomma giapponesi, altamente teconologiche che simulano anche l’orgasmo, oppure classiche, come quelle che si mettevano una volta al centro del letto per date un tocco “tenero al tutto Le prime sono costose, ma non danno giudizi cretini e alla fine si spende meno nel lungo periodo di una delle tante fesse che non hanno capito un c.... ( letteralmente) di cosa significhi essere donne. “liberate”.
    È ovvio quindi che una donna matura e lucidamente al corrente coi tempi faccia un ragionamento come quello di MG. Ed è a quelle donne che bisogna rivolgersi per non sentirsi “limitati”. Non alle vagine deambulanti.

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