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Chissà se tutto è davvero come sembra…

Ormai viviamo in un tempo in  cui le pippe mentali sulla vita sono all ordine del giorno… ci chiediamo se sia giusto sparare a chi ci entra in casa… che per una semplice scazzottata dovrebbe partire un caso legale… se sia giusto o no praticare l eutanasia… ce addirittura qualcuno (ed ora non mi va di prendere questo altro prolisso e deviante argomento perché necessita di un discorso a parte quindi mi.limito a citarlo)che asserisce che non si debbano mangiare animali… cosa che a me fa totalmente ribrezzo mai sentita una cosa più innaturale e fuorviante del senso di colpa dell mangiare un animale… addirittura ce chi dice che due bambini se si picchiano vadano poi rieducati o puniti..

Ma in nome di cosa.. 

Del cosiddetto “VALORE DELLA VITA” . Ma poi siamo sicuri che la vita abbia tutto questo valore… non dico che si debba vivere nell anarchia dove ognuno può andare in giro a ammazzare e fare che gli pare.. ma se restringessimo un po questa barriera civilizzatrice che abbiamo creato.. sicuri che non staremmo meglio? se permettessimo  a chi ha una questione di decidere di sfidarsi a sangue anche che uno dei due muoia… poi chissenefrega alla fine sono stati d accordo tutti e due come si faceva una volta… o eliminassimo lunghi e inutili processi per una stupida rissa.. se ripristinassimo un po di sana “inciviltà” permettendo a questi nostri istinti quanto umani repressi si avere non dico totale libertà ma almeno qualche possibile canale di sfogo . se permettessimo a chi ha subito un certo tipo di torti di praticare la sua vendetta.. 

Chi può negarci con certezza che tutta questa civilizzazione  non ci sta facendo vivere male…. magari rinunciandovi potremmo vedere molti meno casi di depressione, ansie o raptus omicidi immotivati… infelicità represse, autoesclusione casi di cui ormai il mondo è pieno. e non parlo solo di violenza ma anche di meri atti rituali dell’uomo… botti di capodanno  visto che sono stati vietati in nome di questo fantomatico quanto irreale rispetto degli animali… se ripristinassimo un po di realtà umana-animale magari ci accorgeremo che nel male staremmo meglio.. e che forse la vita tutto questo valore che gli si da non ce l’ha e magari è più bella proprio se vissuta in questo modo. 

Lettera pubblicata il 18 Maggio 2017. L'autore ha condiviso 17 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Riflessioni

La lettera ha ricevuto finora 11 commenti

Pagine: 1 2

  1. 1
    Rossella -

    Io penso che ciascuno di noi abbia una personale soglia di sopportazione che lo porta a fare delle scelte con cognizione di causa. A prescindere da tutto il resto penso che arrivi per tutti un’età in cui la persona diventa consapevole dei rischi che il vivere comporta. Ti posso dire che anche se non sei nessuno quando esci di casa hai una percezione fisica dell’invidia. Nel mondo c’è rivalità. Non possiamo cadere dal perso. La scelta di rinunciare alla ricerca del lavora nasce anche dalla consapevolezza che non tutti abbiamo la struttura caratteriale per riuscire a sostenere determinati tipi di confronto che riguardano il pubblico e il privato. Dopo un certo tempo ti abitui a sentirti strana perché non vivi secondo le tue possibilità. La cultura dominante ti abitua a mettere tutto il tuo talento a servizio di quanto di materiale esiste nel mondo. Ti posso dire che vedere un uomo che adopera la sua sensibilità per essere sensibile, alla mia età, ti fa un certo effetto. Come se ci fosse bisogno di dimostrare l’esistenza dell’anima e dei puri spiriti. Ma quanta arte c’è nel mondo? Ogni entusiasmo è arte? Io non credo. Anche perché le emozioni che circolano sono veramente molto poche. L’intelligenza senza corpo diventa un frastuono infernale. Anche le persone che non hanno una natura contemplativa si sentono autorizzate a vivere d’impeto. Non ci sono maestri. Si vive d’arte e d’amore.

  2. 2
    Rossella -

    La prudenza a mio avviso non sta tanto nell’evitare di commettere leggerezze tipiche dell’età, ma di ponderare il passo successivo. Ci sono dei caratteri che vanno custoditi. Quando penso a mio fratello secondo i miei parametri penso ad un ragazzo, ad un uomo, che in ragione della sua condotta può permettersi molte più libertà di quelle che potrei permettermi io. Certo, sentendomi parlare in questo modo potresti pensare che abbia chissà quanti scheletri nell’armadio. Invece non è così. Ho quasi 33 anni e nella vita ho delle curiosità che nel mio ambiente vengono tollerate. I cambiamenti, i grandi cambiamenti, generano curiosità. A 18 anni sarei stata pronta. Oggi non riuscirei a vivere sotto la lente d’ingrandimento perché l’esperienza ha allargato il foro che attraversa la mia coscienza, ragion per cui tendo a mettermi in discussione per un nonnulla. Non voglio diventare facile preda di manie di persecuzione che non rientrano nella mia visione delle cose. Io sono felice quando mi sento libera. Le colonne d’Ercole ci richiamano a riconsiderare i nostri limiti.

  3. 3
    Piccola78 -

    Non è mai tutto come sembra nel mondo. Il mondo è soggetto alla morte e quindi tutto lo è, tutto può finire. Solo chi scopre la perla preziosa può smettere di temere la morte già pregustata, prima della cessazione definitiva dell’esistenza, nelle piccole cose della vita, e vivere da libero.

    @Rossella, a mio modesto avviso, hai almeno 33 anni per gamba. Chiedo scusa per la sfacciataggine comunque. 😀

  4. 4
    suzanne -

    Eh, mi sa che tanti la pensano come te. Civiltà non è sinonimo di paranoia, anzi, il pensiero dovrebbe insegnare a discernere l’essenziale dall’inutile.

  5. 5
    ilgattopardo -

    con tutti o riguardo nei confronti della profondità delle xose che sono state scritte. non capisco che centrano con la mia proposta o idea alternativa di una civilizzazione che sia limitata per mabtenere un certo numero di liberta della parte oscura dell uomo al fine di creare una societa che nei suoi malo permetta un esistenza non repressa piu espressiva e con uno spirito piu veri. non siamo fatti solo di intelletto e di filosofeggiamenti ma anche di carne e sangue. e spero che rimarremmo cosi

  6. 6
    Michelle -

    Ciao,

    Io penso che gli istinti naturali vadano lasciati dove sono e preservati, cosi come la connessione profonda con la natura, che e` cio` che da` un senso all nostra vita. Invece di provare tanto a reprimere certe cose, bisognerebbe concentrarsi sul fatto che col nostro livello di intelligenza, siamo ancora cosi indietro a livello umano.. cosi avanti a livello tecnologico e scientifico, e cosi indietro quando si tratta di aiutare le persone in difficiolta`.. Questo si che andrebbe cambiato

  7. 7
    Yog -

    Michelle, ma guarda che su certe cose tecnologiche non siamo mica così uguali. Poi io non ho ancora la tivvù 4K, perciò mi sto concentrando su quella, che poi per me mi viene di istinto naturale. Una cosa alla volta.

  8. 8
    ilgattopardo -

    certo come no. se ti vuoi autoconvincere che l essenza della natura e la pace e vedi i prati come una specie di paradiso dell eden dove il belligerante e solo l uomo allora si che e bello ricollegarcisi…

  9. 9
    Michelle -

    gattopardo ma che stai a di’?

  10. 10
    Prometeo -

    Sei un filosofo esistenzialista allora!
    a parte gli scherzi, Rousseau diceva che la prorpietà privata ha civilizzato l’umanità ma al tempo stesso ha portato alla disuguaglianza e al divario delle classi sociali. forse potresti avere ragione, forse questa moderntà e civiltà dell’uomo è dannosa , forse è meglio se torniamo ad uno stato naturale delle cose.
    Ma poi mi chiedo… e i diritti? La pace ?

    io credo che una parte della nostra civiltà sia dannosa all’uomo e alla Terra ma al tempo stesso non possiamo più rinnegarla poichè l’uomo è diventato , convivendo con essa, troppo cattivo.
    ciao !
    Prometeo

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