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Tradimento, umiliazione, narcisismo

di albanascente
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 12 Agosto 2010. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 253 commenti

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  1. 211
    Aura -

    Anche se questo ti causa una grande sofferenza. Conosci il detto, cara Alba, LA VERITA’ FA MALE? Ecco: la maggioranza delle persone non la vuole sapere. Tu no. Ma non basta. Dopo aver visto la verità in faccia, come si dice, è necessario un periodo di elaborazione, di maturazione interiore. Non basta vedere la verità per cancellare tutto in un colpo. Si tratta di sentimenti. Di una vita insieme. Di ricordi. Di affetti. Di figli. Di cose costruite insieme. Di sensazioni dolorosissime di un’illusione infranta, e poi ancora che tutta una vita sia stata inutile. E poi ancora: quando si vede la verità cruda non basta, perché c’è una fase di scollamento. La tua interiorità dovrà combaciare con quello che di nuovo vede fuori. E non è così immediato. Torno a casa, trovo la moglie a letto con l’amante e fuori tutti, fine della storia. Qualcuno fa così, ma poi in solitudine dovrà comunque elaborare tutta la storia, altrimenti se la trascinerà dentro a vita.
    Se tu sei come io penso e sento, sulla base del poco che ho conosciuto qui, cara Alba, ne uscirai completamente. Tu andrai fino in fondo. Analizzerai tutto fino in fondo. Lo elaborerai e rinascerai completamente: senza fantasmi, senza ripensamenti, senza strascichi.Tu sei il tipo di donna che quando chiude chiude, Alba. E avrai ancora così tanto che arricchirà la tua vita dentro e fuori, Alba! Io questo sento.
    Sai, è da un po’ che volevo dirti una cosa. Di recente, ma non riesco a ricordare dove, ho letto che una persona, qualsiasi sia stata la sua vita, anche la più infelice, se negli ultimi 5 anni della sua vita è felice, allora la sua vita ha veramente un senso ed è stata veramente felice. Forse l’ho riscritto male, o non lo ricordo bene, ma da quando l’ho letto, non faccio che pensarci. E soprattutto crederci.

    Nei precedenti interventi non avevo più spazio. Volevo dire a Rossana che ho letto anch’io il suo bel racconto, mi ha anche ricordato un po’ la mia mamma quando era piccola, che a volte mi raccontava cose simili. E infine volevo mandare un abbraccio a Viola. Anche se non ho notizie e non le scrivo per ora, la penso sempre.

  2. 212
    Aura -

    “Sono anche fortunata perchè dei passi verso di me se ne guarda bene dal farne, se non le mani sotto il vestito, quindi non mi confonde, è molto chiaro e non c’è niente di nuovo”.

    Cara Alba, questa frase mi ha fatto pensare, anzi ricordare, perché è una cosa che è capitata anche a me, con un uomo che somigliava (per l’ambiguità di cui parliamo, la loro doppia morale, le menzogne ecc.) a tuo marito. Nella mia esperienza di vita, anzi amorosa, pensavo anch’io a volte “ah, questo è uno str…, però almeno è chiaro, non dà segno di cambiamento, guarda com’è dichiaratamente prepotente ecc.” e quindi ero convinta che questo facilitasse per me la decisione di un distacco definitivo. Confrontavo, a volte, un certo tipo di infedele, quasi arrogante, con un altro, più sottile, più subdolo. Che ti rubava tempo, tempo prezioso per la tua vita, prima di capire… In realtà ho dovuto rivedere questa cosa. E cioè: l’uomo infedele, libertino, più onesto e leale che ci sia è quello che lo incontri, ti piace da matti, tu gli piaci da matti, ma lui ti dice: “alt, tu mi piaci molto, ma ricorda che io adoro le donne, sono un infedele”. Tu gli dici, ah be’, allora ciao. E chi s’è visto s’è visto. INFATTI QUESTO GENERE DI UOMO E’ RARISSIMO 🙂
    Non sono mica scemi. 🙂 Mica ti avvertono. 🙂 E poi qualche volta s’innamorano, e dopo si vedrà. Di solito si vede male infatti. 🙂

    Il tipo di tuo marito invece mi ricorda un mio ex (quello che è stato capace di farmi dare l’unico schiaffo della mia vita). E mica era così poco disponibile all’inizio a fare passi verso di me (come tu ora dici che tuo marito NON NE FA): ne faceva, di passi. Tanto la scema, che ero io, era innamorata, oltre che persona fin troppo disponibile per natura.
    Quando il mio ex iniziò a essere scoperto con un po’ troppa frequenza, quando sono nati i litigi (prima andavamo d’accordissimo, come mai?), quando la sua grande dolcezza iniziò col diventare arroganza. Quando vedeva che io avevo messo dei punti fermi: ora basta. Chi credi di prendere in giro? Per un po’ alternò: i piagnistei, le disperazioni se lo avessi lasciato, alla durezza (quando aveva certezza che sarei restata, ma alle nuove condizioni: ti do fiducia un’altra volta, ma se menti ancora, se vedo cose strane, la prossima volta è finita) che mi stupiva e gettava nella confusione più assoluta. Come poteva essere così duro se mi amava e temeva di perdermi? Come mai cambiava da così a così?

  3. 213
    Aura -

    La realtà è che lui SOTTINTENDEVA, quando gli dicevo ok resterò, COME PARLANDO FRA SE E SE, “tanto farò come voglio”. Oppure “tanto si abituerà”. Oppure “lo accetterà, alla fine”. Oppure “tanto farà quello che voglio io”.
    Ecco che l’uomo dolcissimo, gli ultimi tempi, guarda caso quando io non ero più disposta a passare sopra a nulla di tutte le sue balle, e dei suoi sotterfugi (ormai eravamo a un punto che dopo i suoi tragici piagnistei io ero della serie “ok, ma fa che ti arrivi un solo sms strano da una sconosciuta ed è finita”), scattava… Si arrabbiava… Lui si arrabbiava… Ma insomma, oggi rido, NON AVEVA PIU’ PACE DI FARSI UN PO’ I CAVOLI SUOI CHE VENIVA SUBITO SCOPERTO! :-)) Ovviamente avevo capito il tipo ormai… Anche se si era presentato in altra maniera… Dovevo andare fino in fondo a capire: per non tornare mai più indietro, in caso. E così è stato: ciao ciao con la manina… E non dico di non aver sofferto, ma ho sofferto per poco tempo, rispetto all’INFERNO che il signorino mi aveva fatto vivere per mesi e mesi. Tutto questo per dirti che tuo marito non è che oggi VUOLE mostrarti ciò che è e quindi ti aiuta (nella eventuale tua decisione di distacco). Può sembrare, ma è che può fare poco ormai. I casini li ha fatti lui e non può cambiare. Spera solo che tu accetti, come sempre. O che tu te ne vada? Al limite può peggiorare: ti tratta sempre più male, è ancora più arrogante (il mio ex fece così). SEI TU CHE NON SEI PIU’ DISPONIBILE, Alba. Per ora, psicologicamente, vedo che alterni dei tentativi (sei più tu che ne fai, ma non mi stupisco! ERA COSI’ ANCHE PRIMA! QUALI PASSI FACEVA LUI? Sentiamo. Faceva i piccolissimi passi del mio ex? Quelli che… tanto è rimasta… Si rassegnerà…?). Quando lui ti chiede se vai al mare, tu ancora non rispondi machettefregaate a bbello. 🙂 Senza contare che lui vuole sapere, per regolarsi nei suoi, di movimenti… Siete lì, in cucina, e tu alla fine ancora lo studi, ancora speri in qualche discorso risolutivo (che puntualmente non arriva). Ma ci arriverai, cara Alba, a dirgli: macchettefrega a te, a bbello. E vattene nella 2a abitazione tua, che è meglio. Ma che ce stai a fa qui, nella cucina mia, a chiedermi se vado ar mare. Vai dalla zia, vai dalla signora moldava, vai un po’ dove te pare. Che io c’ho da pensà alla vita mia. All’università mia. All’amiche mie. All’amico mio. E a tutto quello che me pare. Che pure quelle, vero, so tutte cose personali che non lo riguardano mica, alla fine. 🙂

  4. 214
    albanascente -

    carissima aura,
    cara viola, come stai? rossana, ti mando un saluto mentre ogni tanto elaboro il tuo punto di vista. Aura, conosci bene situazioni come la mia in lungo e in largo, mi piacciono e le condivido le tue considerazioni sul senso, molto probabilmente abbiamo la stessa ottica del rapporto uomo-donna. Tu mi stai dando moltissimo, mi porti avanti, sai starmi vicino con molta pazienza e mi dai la fiducia necessari per potercela fare. E’ vero quello che mi dici: non mi basta arrivarci in fondo, devo riuscire a togliere del tutto la maschera a quest’uomo, finchè i miei occhi e il mio cuore, la mia mente non saranno arrivati allo stesso punto unanime io scantonerò pensando di poterlo recuperare.
    Invece:
    Come molte notti in cui mi è difficile dormire per una solitudine che stringe il petto ho tirato fino a mattina poi mi sono alzata per stirare. Mentre stiravo ho sentito voglia di abbracciarlo, tendergli ancora una mano, immaginavo che potesse avere lo stesso bisogno, volevo sentire che mi accoglieva con desiderio di fare pace, di ritrovarci. Mi sono detta; vado da lui.
    Busso, mi dice: “cosa vuoi?”
    Io: “posso?” Lui: “è casa tua”
    Entro, mi avvicino, lui è scostante: ” E allora? Cosa vuoi?”
    Io: voglio starti vicino un pò
    Lui: si gira mi abbraccia, mi chiede: “ti sei fatta sco.... ieri sera?”
    Io: sono venuta perchè avevo voglia di sentirti vicino
    Lui: “dove sei andataieri sera?” mentre comincia a frugarmi addosso
    Io: non sono venuta per fare l’amore, ho voglia di starti vicino
    Lui: “hai voglia di starmi vicino e ti fai i c.... tuoi, ieri sera hai scopato?”
    Io: ci siamo detti: libertà totale e libertà di andare l’uno verso l’altro se uno lo vuole;
    Lui: ah, sì, ma se vai dove ti pare cosa vuoi da me?
    Io: non ricominciamo, io voglio solo starti vicino, avevo questo desiderio e sono venuta. Non rispondo a nessuna di queste domande
    Lui: “non capisco, ieri te ne sei andata sbattendo la porta”
    Io: “la porta la sbatto dieci volte ancora se ti imponi e mi aggredisci perchè vuoi solo parlare della disonestà della wind e non del tuo traffico. Non mi dai e dici nulla, mantieni tutto nell’ambiguità, potevi aggiungere chiarire, no, non vuoi, da ieri siamo nella libertà e io non voglio sapere più con chi e come vai. Adesso avevo voglia di starti vicino e basta. Non capisco con che coraggio fai delle insinuazioni su di me e vuoi rapporti sessuali. Ti è partito un embolo come dice mia figlia, ti rendi conto di dove stai andando? E me ne sono andata.

  5. 215
    albanascente -

    scusate per la scabrosa precisazione: voleva fare l’amore mentre mi faceva quelle domande e mi teneva bloccata con le sue braccia da cui mi sono svincolata per rispondere a “per che cosa sei venuta allora se non vuoi fare l’amore?”
    Non mi ha lasciato il tempo di pensarci, di averne voglia, con quelle domande insidiose….con una brama da fuori di testa.
    Che peccato!!!!!

  6. 216
    Aura -

    Ah, cara Alba! Che soddisfazioni che mi dai! Dio, la scena in camera da letto, con lui che ti chiede gelosissimo con chi sei stata, e insiste, e tu non rispondi, mi ha fatto godere da matti! Che soddisfazione che ho avuto, che gioia! :-)))
    Sei tremenda. Che passionale che sei. Una seduttrice incallita. 🙂 Che donna! Povero lui, non sa cosa si perde (oppure lo sa, ma porello non sa più che pesci prendere… D’altra parte, quando uno fa i casini… E insiste… E poi non sa gestirsi, con una donna come te…).
    Pensa che io, col mio ex, non mi sono nemmeno approfittata. ‘Sto malato di mente, era così contorto, che non solo si faceva gli affari suoi, ma era pure geloso, e senza che io facessi niente! Oh, se avessi voluto farlo soffrire in tal senso, sai quante avrei potuto fargliene? Ma poverino, non volevo infierire… (tu invece sei tremenda 🙂 d’altra parte sono 40 anni di matrimonio… è un’altra cosa…). In fondo, il mio ex, doveva continuamente andare a cercarsele le donne, messaggi qui, messaggi lì, un lavoraccio di “traffico telefonico”, nonché di infantili, ridicole, bugie, ti assicuro! 🙂
    A me invece gli uomini mi cercavano senza che io li cercassi… Un lavoraccio anche il mio, ma di respingimenti (scherzo, esagero, ovviamente). 🙂 Insomma, era svantaggiato! La partita sarebbe stata sbilanciata. Capitava, senza che io facessi nulla, che conoscenze comuni (maschili, ma ti dirò anche femminili), davanti a lui, gli facessero i complimenti per come ero io, invece di essere contento, si vedeva da lontano che era geloso! (oppure invidioso? chissà).
    Di sicuro certi uomini infedeli hanno un grande senso d’inferiorità, poverini. Vanno compatiti, alla fine. Ma soprattutto, non appena si scopre che sono infedeli e insicuri (che usano gli altri per avere una qualche sicurezza, comprese noi, che diventiamo insicure di riflesso…), vanno abbandonati al loro destino. 🙂

  7. 217
    Aura -

    PS: ma… Hai notato che tu non hai fatto altro, stanotte, che fare un tentativo rispetto a una specie di accordi fra voi che avevate buttato là come possibilità? Del tipo: stiamo insieme quando ci va, come ci va (per esempio, se ci va di fare l’amore lo facciamo; oppure, se mi va solo di abbracciarti, per dire, di effusioni, e non altro, che vuoi? Prendi quello che ti arriva, bello mio…) senza nessun obbligo di dire cosa hai fatto ieri, con chi sei stato/stata ecc. E GODIAMOCELA, se ci va… E A LUI NON VA BENE LO STESSO? Lui, il signorino, non ce la fa. TI VUOLE TUTTA PER SE’… Salvo potersi fare gli affari suoi… Bene, cara Alba, ottima prova. L’infantile libertino si contraddice. Stanotte era il MARITO che faceva la scena di gelosia. Ma quando va con le altre è un LIBERTINO. si dimentica di sua moglie. Si dimentica di essere tuo MARITO. E non appena tu fai COME LUI, lui ritorna il MARITO TRADIZIONALE! 🙂 A senso unico però… Eh già… Comodo… 🙂

    Ah e poi una piccolissima cosa che mi ha colpito (io sono attenta alle piccole cose…). Quando tu hai bussato e hai chiesto se potevi entrare, lui ti ha detto tipo “ovvio, questa è casa tua”. Non so perché, ma anche se lui credeva di essere gentile dicendo così, mi suona come la frase di un prepotente (“quando sono a casa mia faccio quello che voglio”), è una frase, pensandoci, che mi sembra detta da una persona dura. Anche se si è in casa propria e qualcuno vuole entrare, è buona cosa bussare… SEMPRE. Con tutti. Con i figli, tra coniugi. Con i nonni, se ci sono. Con gli ospiti. Insomma, con tutti. Che classe, che educazione, che delicatezza, Alba mia! 🙂

  8. 218
    albanascente -

    aura,
    mi hai ricaricato; oggi è stata una giornata dura, per fortuna c’è il mio amico che mi accoglie ad ogni ora, ho bisogno della sua accoglienza, mi rigenero un pò poi ritorno a casa dove trovo mi marito che furtivamente sta cacciando il cellulare in tasca e mantiene la mano in tasca. Come se avessi scoperto un ladro.
    Mi chiede se stasera sono a cena, io rispondo di sì.
    Invece mettendo via gli abiti che ho stirato ne ho scorto uno nero con voile che mi sta benissimo soprattutto ora che sono in linea, un pò scollato e coperto da velo con molta discrezione. Ora mi faccio una doccia e me lo metto, ceno e poi esco.
    Voglio sostituire la pensa nel cuore con un pò di divertimento.
    Andrò da mia madre e poi a mangiare pasticcini dal mio amico che si accontenta solo di vedermi. Con lui chiacchiero di tutto, si interessa, è molto disponibile, è un gran signore, ma per me il piacere non va oltre. Sto bene con lui e basta.
    Poi domani vi racconterò come mi è andata.
    Aura, grazie per il tuo conforto e per le tue considerazioni che mi tirano su.
    Un grande abbraccio? Non mi hai ancora detto se sei andata a fare due passi e a proposito, stai meglio ora?
    Un abbraccio. Ti voglio bene

  9. 219
    albanaascente -

    cara aura,
    ecco com’è andata.
    Nel pomeriggio io mi ero avvicinata a lui e lui mi aveva detto “non ho tempo, devo andare” e se n’era stato via 3 ore.
    A sera mi sono vestita con il mio abitino cinese 4,99 Euro, bellissimo come vi ho descritto prima e vado a cena (preparata da lui), mi piacevo moltissimo, ero tranquilla, mi sento lo stato d’animo di una ragazza che ha il futuro davanti, mi guarda e mi dice: “sei sexy”, sistemo la tavola per la cena e lui mi gira intorno e mi dice di nuovo “sei sexy” si avvicina e mi abbraccia, un abbraccio freddo, furtivo a cui rispondo in altrettanto modo. Mi dice: “Vai a ballare?”
    E io rispondo: “Vado”
    Ripete: “stai bene, vai a ballare? ? “Rispondo: “Vado”
    Lui: vuoi sapere dove sono andato oggi pomeriggio?
    Io: no……no, non voglio saperlo (molto pacata e tranquilla)
    Ceniamo, aspetto che esca per andare al circolo ciclisti, poi esco anch’io a piedi e lo trovo fermo sulla sua bici lungo lo stradellino che percorro per andare da mia madre. Mi sente arrivare perchè le mie scarpe facevano rumore e lui senza voltarsi, riparte, penso che fosse tranquillo pensando che la mia uscita terminasse lì.
    Sto un poco da mia madre e poi vado dal mio amico, erano quasi le 22, gli dico: “usciamo un pò, andiamo in una piazza di uno dei paaesi vicino?” Infatti siamo usciti, piazza illuminata, quasi deserta, uno dei paesi in cui hanno girato Don Peppone e al ritorno, quasi le 24 io comincio a sbadigliare, mi invita a fermarmi al distributore per assopirmi un poco e lui scende dalla macchina per lasciarmi riposare più tranquillamente mentre fa un giro intorno a piedi. Poi si riparte e ritorna a casa. Mi dice: non capisco perchè una donna mi venga a trovare spesso, io non so se buttarmi o no, temo di prendere una palata, prima o poi mi butto perchè non sono di legno, mi piaci moltissimo. Gli dico “vengo da te perchè mi trovo bene ed ho bisogno di sentirmi accolta, questo è il mio bisogno e per me finisce tutto lì altrimenti non vengo più, da parte mia non c’è niente di più”. Lui mi dice: “io mi sono spiegato, mi sono preso la mia palata sui denti ma io non voglio nulla, voglio solo che continui a venire, non mi permetterei mai di toccarti nemmeno con un dito, ma ti prego a me piace parlare con te e non voglio perdere questo contatto”. E io: “Se a te va bene così io continuo a venire, non è necessario che tra uomo e donna debba esserci quel tipo di rapporto sentimentale a volte ci si sintonizza e si sta bene per altri motivi”.

  10. 220
    albanascente -

    aura,
    stamattina mi alzo un pò male. Ripenso a questo mio marito.
    Ripenso a tanti episodi passati che non riuscivo a capire e mi appare una nuova visione del mio rapporto.
    Mi dico: si sta comportando come sempre. La differenza ora è che una parte di lui che a me era impensabile e quindi non la potevo vedere ora invece la conosco, ma lui non è cambiato. Il cambiamento è che io ora so certe cose di lui e ripensando al passato con questa maggiore conoscenza mi sono detta:
    Io ho inquadrato la difficoltà del nostro rapporto in un’ottica ristretta tra lui e me, problematizzavo pensandolo mio marito, il mio uomo, io la sua donna e il problema rimaneva chiuso nello schema: tu fai così a me e io facco così a te. La problematica me la spiegavo come problemi miei, suoi e problemi tra me e lui.
    Ora mi dico, ecco perchè svicolava sempre, ecco perchè non voleva mai stare all’argomento, oltre che voler dominare, non gratificare, ecc.: va bene, per carattere, per mentalità, tutto quello che vogliamo, ma lui non si sentiva dentro questo schema, questo schema era soltanto il mio e io non sono riuscita a pensare che lui invece avesse uno schema completamente diverso o in parte opposto: il tradimento all’inizio, ora mi dice molto di che tipo di uomo è costui, un libertino. Quindi non è che io debba capire il presente, se gli è partito o no un embolo, devo capire il passato con questo elemento che non ho mai preso in considerazione da cui ho racccolto molte conferme in questi 40 anni che ora so leggere e prima no. Hai ragione Alba a dire che lui si comporta come si è sempre comportato.
    Questa frase mi ha suscitato tutto il ragionamento di cui sopra e io lo vedo sempre meglio….peggio per lui.
    Un grando abbraccio e tanto affetto.

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