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Il suicidio è un atto di coraggio o di viltà?

di Cantautore
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 10 Settembre 2007. L'autore ha condiviso 9 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 111 commenti

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  1. 61
    giulia4 -

    “è qualcosa che si porterà dietro per la vita”…è cosi che scrisse mio fratello quando alla mia età si tolse al vita, scriveva preoccupandosi per me che all epoca avevo appena 10 anni.Mio fratello stesso scrive in quella lettera che il suicidio è un atto da vigliacchi e che si è qui sulla terra per guadagnare con le nostre azioni il paradiso.
    Non partite con il mega discorsone religioso non perchè non creda in Dio ma perchè non ha senso inserirlo in una discussione del genere.
    Per togliersi la vita ci vuole coraggio ed incoscienza, ci vuole una mente lucida e allo stesso tempo disperata, ci vuole fortuna perchè qualcuno ti fermi, se ne accorga in tempo e ti salvi.
    Io di mio fratello ricordo il sorriso, la giovialità e il suo amore per lo sport. Era bello mio fratello.
    La cosa che mi lascia inerme è che non mi appartiene più. Il suicidio non è la soluzione dei problemi, dai problemi non si scappa e si affrontano, sempre. E’ un gesto non nobile, per cui sono ancora arrabbiata e per cui nessuna lettera, nessuna parola scritta da quella stessa persona che ti lascia è mai davvero utile a fermare il muscoglio di emozioni che hai dentro.
    Il suicidio è un atto di vergogna. Nel mio piccolo paesino natio qualcuno ancora ci guarda e ricorda: perchè un gesto cosi rappresenta per gli altri il fallimento dei principi inculcati dai genitori. O forse no. Forse sono stati cosi ben inculcati che mio fratello aveva sviluppato una sensibilità tale da non sostenere lo schifo che vedeva. La vita va onorata, vissuta con orgoglio ogni santissimo giorno e va benissimo avere un momento di non serenità ma non deve cnducrci a smettere di vivere perchè la meraviglia della vita è davanti ai nostri occhi. è tua nipote che ti chiama zia, è il bambino che da la mano al padre, è il sorriso del sole. Mio fratello rimane il mio grande prezioso incontro… per poco, troppo poco tempo ma so che quando ne ho voglia posso ricordarmi di lui smettendo di leggere i giornali dell epoca ma scendendo in strada aiutando quelle stesse persone per cui lui prima di scendere di casa raccoglieva le monete e le donava. Ogni barbone, ogni giorno. A tutti quelli che pensano di togliersi la vita fare che nessun motivo è abbastanza giusto per suicidarsi, nessuno. E dico che chi va via in questo modo non lascia una ferita aperta ma una voragine incolmabile. Io sono stata forunata: mi ha lasciato l’amore per la vita. A chi pensa all età di 14 15 anni perchè il proprio fidanzato le ha lasciate di togliersi la vita dico che dovreste fare una camminata nei reparti di oncologia degli ospedali e riflettere, riflette… capirete che un giorno un bambino vi sorride e quello stesso il giorno dopo non c’è più. Riflettete non sul modo per morire, ma su quello per vivere.

  2. 62
    C.Nick -

    Io invece non temo il giudizio di nessuno, datemi pure addosso ma per me è un atto di egoismo e di vigliaccheria! E se qualcuno vuole contestarmi e insultarmi, sappia che la mia opinione è la stessa e la ribadisco!

  3. 63
    david -

    Eroi o vigliacchi è un gesto di dolore terribile.Poi vigliacco?Egoista?Un coraggioso può avere un momento di fragilità,sì come un vigliacco può avere in tutta la vita un gesto coraggioso.Il fatto è che se sì crede nell’amore e al mondo hai soltanto un cane che ti ama non ti suicidare.E un cane che ti ama lo trovi sempre.Non facciamo discorsi più grandi di noi Nick,chi sei un samurai?Un guerriero mitologico?,sei soltanto un presuntuoso che giudica gli altri perchè questo è molto facile.Tu sei coraggioso perchè non ti uccidi?Ma falla finita.Sei uno sfigato parolaio

  4. 64
    TATI -

    ciao a tutti,ho 22 anni,e un anno fà esatto,il mio fratello di 16 anni si è suicidato in un modo brutale… non trovo pace,e mese dopo mese anche se fingo di star bene mi sto spegnendo.Vorrei trovare qualcuno che ha vissuto la mia stessa esperienza,qualcuno della mia età pressapoco,che abbia vissuto questa terribile cosa,sono mesi che cerco un confronto perchè penso che chi non c’è passato,non possa capire.

  5. 65
    David -

    Io penso alla morte in continuazione.
    vorrei non svegliarmi più….ma se c’è un dio si è proprio messo in testa di farmi soffrire….sarei disposto anche a pagare qualcuno che premesse un grilletto e mi aiutasse a farla finita.

  6. 66
    susi -

    Per tati, rispondo io. Ho 21 anni e mio mio fratello maggiore di 24 si è suicidato 2 mesi fa.
    Hai ragione, chi non c’è passato non può capire e per fortuna, non augurerei questo sordo dolore a nessuno. Ti capisco e so che non c’è una medicina, non si guarirà mai si può solo convivere con il dolore perchè noi dobbiamo andare avanti.
    Vedo questa famiglia distrutta, vorrei urlare a tutti coloro che pensano al suicidio di fermarsi, di guardarsi attorno, di provare a essere oggettivi, tantissime persone staranno malissimo, vorrei che nessuno provasse quello che vedo negli occhi dei miei. noi eravamo legatissimi quindi il buco nero della sua mancanza è evidenziato dall’abitudine di passare tempo insieme. Per non parlare dei sensi di colpa che rodono le ossa..
    A me ha fatto benissimo avvicinarmi agli altri fratelli. A volte immagino sia solo partito, a volte la mia testa cancella il passato perchè sta affondando troppo in fretta, sempre più spesso lo immagino accanto a me, e immagino cosa lui avrebbe fatto nella stessa situazione, le sue parole, il suo odore, i suoi gesti.
    Non lasciarti andare, sii forte per i tuoi, fallo per tuo fratello devi vivere anche per lui e con lui.
    Trova qualcuno con cui aprire il rubinetto, io sono quella forte della famiglia quindi provo a esserlo sempre impassibile e di ferro ma tutti noi abbiamo bisogno di aprirci ogni tanto. Io non sono andata da uno psicologo, non so se ci andrò, so solo che le cose peggiorano più tempo passa, ma ci sto pensando, pensaci anche tu magari solo per farti una chiacchierata con qualcuno di esterno.
    ci son oassociazioni di supporto, c’è un sacco di gente pronta ad aprirti le braccia e a volte un estraneo è meglio..

    non posso condividere la sua scelta, ma non lo giudico e non lo giudicherò mai perchè gli voglio troppo bene e posso solo immaginare cosa avesse nella testa: i suoi demoni, la sua tendenza al lato oscuro, il disgusto per questo mondo, per l’ipocrisia, per il male, lui e la sua correttezza intellettuale.
    A tutti coloro che pensano a farla finita mando un abbraccio e un bacio, spero che uscendo di casa trovino un po’di speranza, trovino la forza di fare un altro passo, non si vive per gli altri è vero, ma magari domani ringrazierete il cielo di non aver fatto nulla. In fondo la vita è una e una sola, vale davvero la vita di buttarla così? L’unica cosa che abbiamo è quella in fondo… anche quando tutto va male e sembra che non si veda la luce in fondo al tunnel.

    e a te tati mando un abbraccio fortissimo, qualsiasi cosa scrivimi

  7. 67
    david -

    No,il suicidio mai.

  8. 68
    franco -

    Eppure ci sono momenti che se non fosse per le persone che ho a fianco , anche se loro non sanno nulla , mi sarei già ammazzato , non riesco a dare loro la sofferenza perchè togliendola a me , la lascerei a loro e loro passerebbero lo stesso mio problema dopo . Ma sono 10 anni che sono chiuso in una gabbia da dove non riesco più ad uscire , gli sforzi che faccio sono come fermare il vento che soffia . E tutte le volte che provo a cambiare qualcosa , immancabilmente succede un qualcosa che mi rimette sulla linea della partenza e vi posso assicurare che 10 anni a pensare tutti i santi giorni a trovare il sistema di cambiare….. E una tortura continua lenta giornaliera di ora in ora , ho perso i capelli , sono ingrassato di 50kg e continuo a masticare con i denti i quali ne ho gia spaccati 8 dentoni !!! Tutti scrivete belle parole , altri scrivono il dolore nella perdita del proprio caro … Ma nessuno di voi ha provato la tortura giornaliera della propria vita e se voi aveste provato , sareste felici per chi hanno finito di soffrire . Pensate ad una persona che ha una brutta influenza , non siete felici per loro quando guariscono ? No preferite che vadino in cura a farmaci , continuino a soffrire e non passino la palla della sofferenza a voi …. Pensateci bene !!! Io soffro , i miei familiari non sanno nulla e non voglio dare loro pesi ma vi assicuro che , tenere per se la sofferenza non è bello ti mangia lentamente tutti i giorni è come avere addosso un verme che ti mangia lentamente e che più lo cacci e più lui ti morde la carne ….

  9. 69
    david -

    forse entrambe le cose,forse nessuna delle due.Io credo che il suicida sia stato sovrastato da cose immensamente più grandi di lui,cose cattive.Quando ho cercato di morire mi è dispiaciuto di non avercela fatta,3 volte.Adesso non ne ho il coraggio,quindi attualmente potrei dirmi vigliacco,ma voglio molto bene a troppe persone.Mi immagino morto e tutte le persone amate sconvolte.Secondo me la religione non dovrebbe immischiarsi in una cosa talmente profonda.Un prete non ha voce in capitolo.Se Dio vede una persona soffrire così tanto da prepararsi al suicidio,dovrebbe donargli qualcosa di meraviglioso,le persone disperate vengono allontanate dal mondo per la cattiveria e l’indifferenza di altri più fortunati.Non pensiamo al suicidio ad un gesto stoico dei samurai,è sempre disgrazia,sempre dolore.

  10. 70
    Simo -

    David, concordo pienamente con te. Il suicidio è sempre, sempre, in qualsiasi circostanza esso avvenga o voglia avvenire, un grido di dolore, sofferenza, disperazione. Io (ma non sono l’unico) lo vedo come il gesto ultimo che una persona incompresa può compiere per lanciare al prossimo un fortissimo grido di aiuto. Se c’è chi, attorno all’aspirante suicida, non si rende conto della disperazione interna proveniente da questa persona, è palese che si ricorra a mali estremi. (al riguardo vi risparmio il proverbio…frase stereotipata, no?) Io ho avuto più volte pensieri suicidari per la mia malinconia e insoddisfazione perenne, ma non sono mai riuscito ad andare oltre la fatidica soglia. Ciò non toglie che io trovi riprovevole condannare il gesto del suicidio come fanno in molti. O meglio (debbo spiegarmi meglio). Non approvo affatto la soluzione del suicidio come metodo per risolvere i problemi, certamente, perché esistono molti altri metodi meno drastici per farlo. Però trovo INGIUSTISSIMO iniziare a sputare sentenze e scagliare critiche a chi medita il suicidio. E’ troppo facile giudicare e soprattutto CONDANNARE quando da certi livelli di sofferenza non ci si è mai (fortunatamente – per carità) passati. Dunque, a tutti i bigotti, moralisti, ottusi che attaccano chi vorrebbe suicidarsi vorrei dire: FATEVI UN BELL’ESAME DI COSCIENZA. Perché se c’è qualcuno che pensa al suicidio è perché STA MALE e non è certo con la critica, il moralismo, la rigidità mentale, la freddezza e durezza che si aiuta chi sta male.

    Tutto ciò…almeno è il mio punto di vista. Ma non credo affatto di essere l’unico a pensarla così. Il mondo è pieno di persone che soffrono, l’apparenza inganna SEMPRE (non TALVOLTA, ma SEMPRE!). E purtroppo è anche pieno di indifferenza. Spero solo che tutti quelli che pensano al suicidio in questi momenti riescano a trovare qualche miserissimo appiglio per andare avanti, qualcuno, fosse anche il cane di casa o l’animale domestico, che regali loro un briciolo di speranza. Perché di questo, di SPERANZA, hanno bisogno queste persone…e non di critica.

    Ciao
    Simone

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