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Sono stanca di esser sola e di veder vivere gli altri

Ho 21 anni quasi, ma dentro mi sento così vecchia e così stanca che credo di esser giunta al capolinea. Non ce la faccio più a sperare che prima o poi la ruota giri anche per me, non ci credo più, vorrei crederci ma ogni volta le mie aspettative (che, ahimè, ho il brutto vizio di alimentare malgrado mi dica di non illudermi) vengono regolarmente deluse, e ci sto male… e ogni volta, sento che muore un pezzettino di me, divento più diffidente, sto più in guardia e mi rassegno all’idea che sarò per sempre sola.
La mia ultima relazione risale a 4 anni fa, finita molto male, tanto che mi ha segnata e mi ci sono voluti molti mesi per superarla; dopo quello, ho frequentato dei ragazzi, ma non andava avanti nulla perché non mi trovavo e probabilmente anche loro; non mi piacciono le storie passeggere e non voglio farmi usare, mi è bastato una volta.
Solo che sento ogni giorno di più che un pezzo mi manca, mi dedico ai miei progetti e alle mie passioni ma il tarlo si insinua in continuazione, e mi fa star male perché non ci posso fare nulla… se nessuno mi vuole, non posso certo obbligarli a volermi con loro. Ho tanti amici, mi sento dire che sono bella, che sono intelligente, che sono fuori dal comune, eccetera eccetera… e ogni volta che mi sento dire queste cose, mi monta una rabbia indicibile dentro: perché, se gli altri mi vedono come chissà che “perla rara”, i ragazzi non mi vedono che come ottima amica o confidente? Perché non vedono che sono una donna e non un confessionale??
Vedo gente intorno a me che VIVE, ha i suoi alti e bassi ma ha anche le sue storie, persa una ne incontrano altre… e io sento di esser costretta solo a guardare, a non poter vivere anch’io quelle sensazioni, e mi sento terribilmente a disagio e anche un po’ meno di loro, a volte ho la sensazione sottile che compagne di università mi considerino davvero di meno sotto questo punto di vista… un po’ come i bambini in un negozio di dolci, “guardare ma non toccare”… PERCHÉ? Che cosa devo fare??

Lettera pubblicata il 15 Giugno 2010. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 98 commenti

Pagine: 1 2 3 10

  1. 1
    Insensatamente -

    Ciao WasteLand!
    Non credere che gli altri vivino più di te e meglio di te. E’ facile mascherare uno stato d’animo con qualsiasi genere di cose. Ma io, più di te, ho scoperto che il male di vivere si insinua dove meglio non puoi credere. Vedo anch’io gente “vivere” intorno a me, ma la parola giusta da usare credo sia “sopravvivenza”. C’è chi si accontenta di poco, chi non si fa troppe domande, chi ha fortuna e “tira a campare” ma non illuderti sul fatto che sia soltanto tu a soffrire.
    La gente va e viene, ma il problma è che non si sofferma mai.
    Anch’io sono reduce da una grandissima delusione d’amore. E vedo coppiette girar felici e sorridenti. Ma va davvero così bene tanto da sentirci noi il problema di tutto? Oppure abbiamo solo 21 anni e quella grande occasione di vita deve ancora arrivare? Non sono alla ricerca di nulla io però ti confesso che il vuoto e il niente alle volte mi stanno stretti. Ma non cadrò mai nella convenzione comune facendomi bastare quel poco che può presentarmi.
    Sai…se potessi farei un viaggio…ma ho una vita universitaria a cui adempiere. Però per la fine di questo anno spero di trovarmi chissà dove!
    Alle volte basta sognare..ma non troppo. Quel tanto che basta per alimentare le proprie ambizioni anche se ciò che vogliamo non riusciamo ad ottenerlo. Per ora. Ma abbiamo una vita davanti!
    Sii fiduciosa!

  2. 2
    magirama -

    Ciao. L’unica cosa che puoi fare è credere in te stessa e non perdere mai la fiducia nell’amore. Se sei bella e intelligente, ma non hai consapevolezza nei tuoi mezzi, non raggiungi i risultati attesi, questo ti crea ansia e tendi a svalutarti. Parti dal presupposto di amare se vuoi essere amata, vivi la tua vita liberamente, l’amore troverà te e non il contrario.
    Io penso che a differenza delle persone che ti circondano, sia meglio avere un unico grande amore, bello e immenso, che arriva un po’ più tardi magari ma che ti godi alla grande, invece delle storie che vanno e vengono con alti e bassi. Davvero invidi chi ti circonda? Io non credo, invidi solo le loro circostanze. Ricorda: chi segue gli altri non passa mai avanti.
    Abbi fiducia in te stessa e non mostrare agli altri le tue perplessità, sii te stessa, fai vedere che la tua bellezza è motivo di orgoglio e che sei sicura nel tuo atteggiamento, vedrai che i ragazzi inizieranno a vedere un certo fascino in te, non inseguire, piuttosto fatti inseguire. E’ tutta psicologia!
    Anch’io mi sono chiesto spesso, ma perchè se tutti mi stimano e parlano bene di me, le ragazze non mi filano? Che c’è che non va in me? Perchè tante belle parole e nessun fatto? Purtroppo è una questione di autostima e di fortuna. Devi iniziare a conoscere le persone giuste e vicine a te, mostrando loro sicurezza e stima in te stessa.
    Ti faccio una confidenza. Tempo fa ho conosciuto una ragazza, una ragazza non istruita ma molto intelligente, sola poichè ferita da una delusione e un po’ “balenottera”, di sicuro non una per cui gli altri sbavano dietro. Ho iniziato a frequentarla, darle fiducia, dimostrarle che la capisco e grazie a questo si è molto aperta a me. Risultato? Non sarà fisicamente bellissima, ma ho trovato una persona dolcissima, buona come il pane, capace di amare come poche. Le sue coccole sono un angolo di paradiso e non nascondo che sto cominciando a pensare che mi piace sul serio. Questione di feeling! 😉

  3. 3
    Prometeo -

    Vivo la tua identica situazione,ho 24 anni e sono in cura da psichiatri e psicologi.
    Ho tantissimi amici e amiche e tutti si confidano con me.
    Nessuna ragazza è mai interessata a me e se chiedo a qualcuna di uscire ricevo sempre rifiuti.Vedo gli altri vivere la vita,piacciono,escono,ma per me invece è una cosa irraggiungibile,non è assolutamente possibile.
    Mi sono chiuso in casa,anche se gli psichiatri dicono che non mi fa bene,perchè mi sento male a sentire le storie delle altre persone che piacciono e hanno una vita,così preferisco non uscire.
    Tutti dicono che sono un bel ragazzo,ho dalla mia anche cultura e intelligenza ben sopra la media,ho talento e molte capacità.
    Ma invece vuoi sapere la verità?In realtà io sono brutto,brutto esteticamente,e per di più non esprimo alcuna carica sensuale nel vestire e nei modi di fare molto fini e puliti.Di fronte a questo a nulla vale cultura e intelligenza,alle donne in realtà non interessano,le donne vogliono muscoli e bellezza,e ancora non ne ho trovata una veramente diversa.Allo stesso modo gli uomini vogliono tette grosse e bellezza e nessun uomo si distacca da questo stereotipo.
    Io ho trovato la mia dimensione nel lavoro e nello studio.Mi sono rassegnato a starmene solo tutta la vita senza mai piacere e nella speranza di ottenere qualcosa col mio lavoro.Belle macchine,soldi e viaggi,oltre ovviamente alla soddisfazione di contare qualcosa.È l’unica via d’uscita,il resto è solo ipocrisia,di amici,di parenti,persino dei miei genitori.Perchè nessuno direbbe in faccia ad una persona brutta e poco appetibile la verità.Io non posso consigliarti nulla,perchè anche io passo ciò che passi te e so che i consigli non servono,posso solo portarti la mia esperienza,sperando che ti sia d’aiuto e nel capire qualcosa di nuovo tu possa aiutarti perchè sei l’unica che può farlo.

  4. 4
    ester -

    Ciao! Volevo rispondere a te, e anche a Prometeo.. si, è vero, spesso le vite degli altri ci sembrano in qualche modo piu ricche delle nostre, perchè hanno (apparentemente) ciò che vorremmo avere noi. Perchè sembra che per loro tutto sia facile e spontaneo mentre noi magari ci facciamo tanti, troppi problemi, e spesso si facciamo condizionare dal nostro stesso pessimismo. A volte ci sembra di essere degli spettatori impotenti della vita. Ci sentiamo inadeguati agli standard della società, ma che significa alla fine? Hai scritto: “Vedo gente intorno a me che VIVE, ha i suoi alti e bassi ma ha anche le sue storie, persa una ne incontrano altre”.. la gente che vive così, hai mai pensato che se non è in grado di costruire qualcosa di duraturo, forse per aridità interiore o immaturità, non è un ottimo modello di riferimento? La quantità è piu importante della qualità, e della durata di un rapporto? Il mio prof diceva che viviamo nella società del “tutto maledetto e subito”. E il risultato qual’è? Davvero credete che essere belli risolva tutti i problemi? E perchè le persone che vi stanno vicino dovrebbero mentirvi, dicendo di vedere in voi qualità che non ci sono? Se lo dicono, è perchè è vero. Anche se a voi sembra tutto il contrario. Voi siete persone speciali, uniche. Ma dovete convincervene voi. Spesso la bellezza degli altri è finta, è solo apparenza, una patina superficiale che si sgretola non appena aprono bocca, non appena viene chiesto di esprimere un’idea, un parere. Se l’intelligenza e la cultura non contano niente nemmeno per chi ha questo grandissimo dono, allora arrendiamoci all’ignoranza, alla maleducazione e all’ipocrisia, omologhiamoci e facciamo quello che fanno tutti, sperando così di riuscire a “vivere” o contare qualcosa.. Vi sembra la soluzione giusta?
    Non sottovalutate l’importanza di quello che avete ^_^

  5. 5
    WasteLand -

    Sì ester, non è da sottovalutare quello che abbiamo nè quello che siamo, ma tutte le persone che sono felicemente in coppia non sono necessariamente ignoranti e superficiali. Allora mi chiedo: perchè avendo questa “ricchezza” nessuno la apprezza al punto di voler stare con me? Chi ho intorno a me mi stima, alcuni addirittura mi ammirano (e la cosa mi fa molto ridere), andando in giro non passo inosservata perchè talvolta noto degli sguardi pur non essendo mia abitudine esser vestita in modo sconveniente nè stravagante; eppure, sono sempre sola e allora arrivo a chiedermi cosa ci sia di sbagliato in me, perchè a questo punto il problema non posso che essere io…
    E’ vero che piuttosto che avere storie “aride” è meglio aspettare, ma io aspetto e nulla accade…io in realtà non voglio quelle relazioni passeggere, anche perchè non sono il grado di mantenere quel distacco sufficiente a non soffrire quando inevitabilmente finisce presto, però invidio le sensazioni che provano, quella sensazione di appartenenza, quell’atmosfera che ti isola dal mondo…queste cose non le provi nemmeno con gli amici più stretti, e ci sono momenti in cui vorrei essere ignorante e superficiale per non farmi questi problemi.
    Lo so che esistono problemi ben più gravi nella vita, non mi permetterei mai nemmeno di insinuare di esser l’unica a soffrire, però non riesco a non pensarci e ad archiviare…cioè, mi sto rassegnando e sto gettando la spugna perchè mi sento veramente svuotata da tutte le speranze infrante, però mi fa male, perchè è un’esperienza che non nego di desiderare ma che non dipende da me; certo, bisogna mettersi in gioco e questo lo faccio, però non basta. Non basta mai nulla.

  6. 6
    Prometeo -

    @ester: la questione è molto semplice ed è numerica.
    Se una persona normale piace a 10 persone nell’arco della sua giovinezza è facile che tra queste persone trova quella che sarà per sempre. Uno come me, brutto, piacerà se va bene ad una persona e la consapevolezza di non poter avere altro fa rassegnare a stare con quella persona in alternativa allo stare soli per sempre. Non è una questione qualitativa, ma una questione pratica.
    Certo io avrò tante qualità, è oggettivo perchè ho fatto test e ho ottenuto numerosi risultati in molte cose nel corso della mia vita, ed è proprio per questo che non posso credere quando mi viene detto di essere un bel ragazzo, perchè i risultato mi suggeriscono il contrario. È la realtà quella che conta.
    Troppe volte ho visto la mia cultura e la mia intelligenza svalutata, presa con sufficienza e spesso rifiutata dalle ragazze che mi piacevano solo perchè non ero carino come gli altri, e allora mi chiedo a cosa serve tutto questo, se fino ad ora ho ottenuto solo sofferenza?
    Dal mio punto di vista oramai ho accettato il fatto di rimaner solo per sempre, mi dedicherò al mio lavoro e le soddisfazioni che avrò, se le avrò, saranno solo in termini di ricchezza e soldi, non posso avere niente oltre a questo dalla vita, tutto sta nell’accettare il proprio futuro per quello che può essere e nel mio caso, di un ragazzo brutto, non può essere altro che solitudine dal punto di vista affettivo. Non morirò certo per questo, pazienza.

  7. 7
    ester -

    Non intendevo dire che tutte le persone che vivono felicemente in coppia, o senza problemi, siano ignoranti e superficiali. Solo questa precisazione. Ma che ci crediate o no, fino a un anno fa sentivo e pensavo esattamente come voi. Con questo non ho la pretesa di capirvi, o di potervi dare consigli (da che pulpito viene la predica). In fondo, ho trovato l’amore, ma non ho amici..amici veri. Ci sto male, e cerco di capire dove sbaglio. Non mi rassegno, ma anche a me sembra che tutto ciò che faccio non sia mai abbastanza. Però bisogna farlo.
    Vorrei solo che voi due non vi arrendiate, che non stiate male per quella che credete sia una condanna a vita, perchè NON lo è. Vorrei dirvi davvero tante cose!! ma vi annoierei a morte, e irrimediabilmente cadrei nella banalità.. Banalità del tipo: rassegnarsi a 20 anni non è un pò prematuro??
    Oppure, (@Prometeo) non fare troppo affidamento sulla statistica, non è una scienza esatta 😉 (parola di matematica)
    scherzo, ma hai un modo così freddo, distaccato di ragionare.. posso chiederti se è sempre stato così, o se a un certo punto per qualche motivo lo sei diventato?
    Vi mando tutto il mio affetto, e solidarietà ^_^

  8. 8
    Prometeo -

    @ester: arrendersi è una parola di cui va sempre specificato il contesto.
    Arrendersi in qualcosa di specifico, o arrendersi totalmente.
    Fino a poco tempo fa volevo arrendermi totalmente, per me non aveva più senso la vita e correvo verso un baratro di pazzia e desolazione. Poi mi sono fermato a ragionare e ho capito che la vita è anche altro e che la felicità è un attimo mentre la serenità è troppo preziosa per dipendere da un’altra persona o da qualcosa di materiale.
    Allo stesso tempo mi sono rassegnato ad essere amato nella mia vita, e piano piano ho assunto un atteggiamento distaccato, come dici tu “freddo” nei ragionamenti. Ho trovato un pezzo del mio equilibrio che comunque, come tutti gli equilibri, è relativo a tempo e spazio ma mai completo.
    La statistica è una scienza esatta dal momento che formalizza con un numero l’indeterminazione dato un contesto e delle ipotesi. Approssima e descrive una realtà, potrai dire che non includerà mai tutto il descrivibile (rimane sempre una parte infinitesimale, epsilon) ma le deduzioni che si possono fare sono fondate. E lo sai bene questo, perchè come dici sei una matematica.
    Da qui alla presa di coscienza di ciò che sono per confronto con un campione di miei coetanei e per “prove” con le ragazze il passo è breve. Ho capito di essere brutto, di non piacere e di certo non posso sperare tutta la vita in quell’epsilon che se il modello è corretto non si verificherà mai.

  9. 9
    ester -

    @Prometeo Si, hai ragione, serenità e felicità non dipendono da altre persone o cose, ma da noi. Per questo mi sembrava strano che nel primo intervento dicessi di voler trovare soddisfazioni in campo lavorativo, e nei soldi. Probabilmente c’è anche una distinzione tra felicità e soddisfazione. Ma lo scopo di stare con un’altra persona non è solo quello di essere felici, questo è una conseguenza, una delle tante. Cerchiamo così ostinatamente “qualcuno”, nella nostra vita, con cui sia piu facile e anche piu bello affrontare ogni nuovo giorno, ogni difficoltà, con cui poter fare progetti, sognare, parlare, confidarsi, con cui ci sia fiducia e aiuto reciproco.
    Tutto questo porta tanta felicità, ma non è per niente semplice, e non sempre è bello. Per cui l’equazione amore=felicità, non è sbagliata, è incompleta. Quello di essere in coppia è un bisogno così primordiale dell’uomo che non si può purtroppo eliminare semplicemente volendolo. Si può vivere anche senza, questo si. Puoi essere felice e sereno e intanto aspettare di incontrare la ragazza giusta. Niente te lo vieta, a parte te stesso. E non perchè sei brutto. Probabilmente, l’aspetto è un problema piu per te che per quelli che ti stanno intorno. Di “brutti” ne conosco tanti, potrei inserire nella triste categoria anche me stessa e il mio ragazzo, ma non mi risulta che nessuno abbia mai avuto impedimenti nella vita sentimentale o in qualsiasi altra cosa per questo. Qualche problema, ok. Qualche complesso di inferiorità, beh dipende dal modello di riferimento che prendi per definire “bello”. Bellezza è anche personalità, intelligenza, fascino, eleganza, educazione, sensibilità, non tutte queste cose insieme magari, ma tutto ciò che fa parte di te ti rende bello. Anche la voce, un certo modo di fare, lo sguardo..
    Per quanto riguarda la statistica, sicuro di aver preso un campione davvero rappresentativo? E di averla applicata nel campo giusto? E ci sarebbe altro da dire… 😉
    Un abbraccio grande

  10. 10
    Prometeo -

    Sì, è un bisogno quello di stare con un’altra persona.
    E amarsi non porta all’appagamento e alla felicità completa, c’è altro, la felicità o meglio la serenità dipende da tante cose, ANCHE dall’amore, è condizione necessaria.
    Vivere senza, come dici te, si può fare, se vuoi è biologicamente possibile, basta respirare e nutrirsi. Ma non è Vivere, bensì sopravvivere una vita incompleta per definizione dove manca una condizione necessaria.
    Riguardo al mio aspetto, io mi confronto con miei coetanei, persone comuni, senza troppe pretese… e mi trovo inesorabilmente inferiore nelle esperienze.
    Le ragazze trovano sempre scuse per evitarmi, lo fanno tutte, oltre ad essere brutto non affascino, ho un QI elevato e una cultura notevole e le persone tendono ad annoiarsi con me.
    Capisco che sarà così per sempre, nessuna ragazza starebbe con uno come me: non ho un bel viso, ho un fisico longilineo ma troppo sottile, non bevo, non fumo, non vado in discoteca, non faccio cose pazze, non mi vesto alla moda e faccio sempre discorsi troppo complessi per la media delle persone anche quando non voglio.
    Provocatoriamente penso che le persone brutte siano da paragonare ai disabili, vivono comunque un disagio e non fanno una vita normale.
    Gli istinti di queste persone vengono oppressi perchè la prostituzione è illegale e spesso anche nella vita vengono presi poco in considerazione solo per colpa del loro aspetto fisico (mi è capitato tante volte).

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