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Come smettere di soffrire quando hai solo dolore nella testa?

Suicidio. Sembra una parola come un’altra. A volte ci penso, nonostante io sia molto giovane. Ma il fatto è questo. Il suicidio è per lo più un atto egoistico, e questo perché se hai legami affettivi, provochi solamente dolore. Questo fa pensare: ” forse, è meglio non avere legami affettivi, forse è meglio essere misantropi figli di puttana che se ne fregano del mondo… e che pensano solo a se stessi”.
Dal mio punto di vista, sarebbe meglio non avere di questi legami… ma come si fa? È terribilmente difficile. Anche se non si vuole soffrire, e quindi evitare le relazioni sarebbe solo un bene. Oppure si potrebbe abbandonare tutto e ricominciare in un altro posto: nuovi numeri di telefono, nuove e-mail, nuovi indirizzi di casa… nuova vita insomma, in cui si può essere tutto ciò che si vuole.
Come fare a smettere di soffrire quando hai solo dolore nella testa?
Il suicidio non è il modo giusto.

Lettera pubblicata il 18 Giugno 2009. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Me stesso - Riflessioni

La lettera ha ricevuto finora 39 commenti

Pagine: 1 2 3 4

  1. 1
    maxilmax -

    E il modo più vigliacco di affrontare il dolore, la vita va affrontata, presa di petto, cercare dentro di noi anche delle piccole cose che ci facciamo capire che è importante vivere.
    Mai rinunciare alla vita, pensiamo a chi è malato, ho ha un figlio giovane malato inguaribile, come vorrebbe essere al nostro posto che ” soffriamo”.

    Inno alla vita

    La vita è un’opportunità, coglila.
    La vita è bellezza, ammirala.
    La vita è beatitudine, assaporala.
    La vita è un sogno, fanne realtà.

    La vita è una sfida, affrontala.
    La vita è un dovere, compilo.
    La vita è un gioco, giocalo.
    La vita è preziosa, abbine cura.

    La vita è ricchezza, valorizzala.
    La vita è amore, vivilo.
    La vita è un mistero, scoprilo.
    La vita è promessa, adempila.

    La vita è tristezza, superala.
    La via è un inno, cantalo.
    La vita è una lotta, accettala.
    La vita è un’avventura, rischiala.

    La vita è la vita, difendila.

    (Madre Teresa di Calcutta)

  2. 2
    Denny -

    Ha raggione! Vuoi un consiglo anche da parte mia?
    Non lo pensare nemmeno, appunto, prova a pensare, solo per un attimo, quanti ne muoiono in un letto d’ospedale per malattie incurabbili, così ti renderai conto che la salute è la cosa più importante che conta di più, quindi goditi la tua gioventù che è un periodo che passa molto infretta! Te lo dice un povero 29enne, che è solo da molto, almeno te hai tutta una vita davanti.

  3. 3
    StefanoCX -

    Posso dirti che anche io ho passato un momento simile, dopo la morte di mia madre, inoltre avevo problemi con i ragazzi della mia classe e anche in figlia… ero entrato in un tunnel dal quale pensavo di non poterci uscire più e l’unica via di uscita sembrava il suicidio.

    Ma per fortuna nonostante tanti tentativi non ce l’ho fatta, pensando alla mia famiglia che mi voleva bene e piano piano ho raccolto un briciolo di speranza e di fiducia in me stesso e adesso quel pensiero non mi frulla più in testa.

    Quello che voglio dirti è che la vita va avanti, ci saranno tante avversità ma bisogna essere forti e affrontarla con carattere, e mai abbattersi, tienilo sempre presente.

    Non so bene il tuo caso, comunque ti consiglio di mettere tutto il dolore da parte per quanto grande sia, e iniziare un nuovo giorno con forza e con nuovi obbiettivi, focalizzarti su qualcosa che possa piacerti fare, distrarti, insomma viviti la vita!

    in bocca al lupo

    sono sicuro che ce la farai

  4. 4
    Alicya -

    dovresti leggere “il fù Mattia Pascal” di Pirandello…. racconta di un uomo che colta un occasione al volo cambia vita, i famigliari lo credono morto e diventa una nuova persona… ma nonostante abbia lasciato la sua vecchia vita che lo rendeva insoddisfatto e aver ricreato un nuovo sè si rende presto conto che nuove difficolatà nascevano…e ritorna alla sua prima vita….
    qualsiasi tipo di fuga non può essere la soluzione perchè in ogni strada ci son le salite e le discese.

  5. 5
    nonmollo -

    non dare retta a nessuno, fallo se te la senti…. scherzo naturalmente.. se tutta la gente del mondo che soffre ed è in crisi, o grossissime difficolta psicofisiche ecc, si dovesse fare fuori resteremmo in pochissimi mia cara.. un salutone da nonmollo(non ti dice niente?)

  6. 6
    Soffi0 -

    Il suicidio? Ricominceresti la prossima vita misurandoti con gli stessi problemi…
    Sparire e ricominciare altrove? Beh, si potrebbe fare…ma a che servirebbe? Credi che la tua infelicità sia legata (e causata) dai posti, dai numeri di cellulare e robe varie?? No..semplicemente lasceresti tutto qui, ma non molleresti l’unico bagaglio pesante che vorresti: la tua sofferenza.
    Perchè la sofferenza è dentro, l’infelicità (o la felicità) è qualcosa che si è, non che si fa…si è infelici, non si fa gli infelici…e il meccanismo per passare da una sensazione all’altra è cambiare qualcosa della sensazione interna stessa…spostare il focus, elaborare…e robe varie…è un’azione che devi fare dentro di te, non fuori. E quando accadrà che dentro qlcs sarà cambiato, vedrai che il posto, il n° di cellulare…non ti causano più alcun problema, e ti chiedi perfino come hai potuto pensare che quel dolore potesse essere cambiato da quelle cose…
    Perciò, lavora su te stesso…è difficile, lo so, e non sei nemmeno solo…la sottoscritta è una delle tante che combatte la tua crociata ogni santo giorno…ma nulla accade per caso e se lo faccio è perchè mi porterà da qlc parte, e sarà di certo il punto in cui voglio arrivare.
    Buon lavoro, Soffi0.

  7. 7
    onlyangel1684 -

    per quello che sta succedendo a me, ricominciare da zero io ho cercato di farlo, eppure ho rifatto gli stessi errori, sono sempre piu in basso e senza motivo per continuare, e quanto a quello che a volte sembra il modo piu vigliacco di affrontare i problemi, be mi pare che non ho neanke il coraggio di fare quello, a volte ci penso e mi dico che prima o poi lo farò ma quando ci penso sul serio, non ne ho il coraggio, vado avanti ancora un giorno, per vedere che cosa succede, e cosi sono ancora qui, solo che titti i giorni devo vedere un mondo nel quale non mi ritrovo, persone a cui voglio bene che si fanno del male da sole, tutto quanto che mi si distrugge davanti, senza che io riesca a tenermi stretto niente e nessuno. non lo so perke continuo, so solo che se perdesi una persona a cui voglio bene ci stare male, quindi, vai avanti, non lo so come ma almeno provaci

  8. 8
    Alberto -

    La gente pasciuta di ottimismo e di vigliaccheria crede sia da codardi pensare al suicidio.
    Dà sempre il suo giudizio, puntando il dito, avendo “l’assoluta verità” in mano, con quella saccente aria di superiorità priva di ogni misericordia.
    Dicono che chi si uccide non ama la vita. Quale idiozia!!!
    Chi si uccide la vita l’adora!
    E proprio per questo non sopporta di viverla a metà, si ribella alle limitazione ch’essa ci impone dandoci prima i desideri e poi togliendoceli con gratuito sadismo.
    E i motivi non contano poi così tanto: ci si ammazza per amore o per una malattia incurabile, per mancanza di una posizione sociale o per semplice angoscia.
    Ci si ammazza perchè una donna (o un uomo) che credevamo ci amasse, invece se ne frega di noi. Sentiamo la sua indifferenza o il suo fastidio. Anzichè calore umano e accettazione ci dà freddezza e superficialità. E noi, che rimettiamo in questa persona la nostra vita, ne siamo condizionati.
    Ci si uccide per stanchezza; perchè vogliamo dormire senza pensieri, senza vedere il cielo grigio, senza che tutto sia inutile.
    Ho letto questa frase “Colui che è pronto a morire in qualsiasi momento è uno che ha la coscienza tranquilla e non teme il giudizio di Dio, non sa se Dio esiste, qualora esistesse, non gli farebbe paura, anzi, vorrebbe fare con Lui una bella chiacchierata.”
    Sì, io non so se finirò la mia vita così oppure se avrò davanti a me una serenità fino adesso vagheggiata.
    Ricordate la canzone di De Andrè? “Signori benpensanti
    spero non vi dispiaccia
    se in cielo, in mezzo ai Santi
    Dio, fra le sue braccia
    soffocherà il singhiozzo
    di quelle labbra smorte
    che all’odio e all’ignoranza
    preferirono la morte.”
    Ma so che ho pensato tante volte al Gesto Supremo. Lanciarsi nel vuoto, la paura che ti assale, mista a una sensazione di assoluta libertà. Poi il sonno, la pace, il riposo.
    E un amore fallito torna ad essere un sogno che non ci dà più fastidio; l’angoscia cessa di tormentarci; la pesantezza si annulla; l

  9. 9
    seastorm -

    Non penso che chi si uccide sia un vigliacco, non giudico nessuno, c’è gia chi ci giudicherà Lassù, e LUI può farlo, solo lui, noi uomini non possiamo siamo tutti uguali.
    Io stesso a volte ci ho pensato, anche pochi giorni fa, quando con lo scooter percorrevo la strada accanto alla ferrovia e stava transitando un treno, pensai che ci vuole, basta un attimo, e poi non soffrirò più, non ci sarò più, non ci sarà piu lei nei miei pensieri, sarebbe stato facile, ma subito dopo ho pensato ai miei 2 figli e quel pensiero è svanito, ci sono loro, devo andare avanti per loro che hanno bisogno di me, di suo padre.
    Ci sono mille motivi per voler morire, ma migliaia per vivere.

  10. 10
    Cristian -

    Alberto, solo una domanda. E rispodimi con sinceritá.
    Supponiamo che la voglia di suicidarsi é dovuta alla perdita di un amore. Non so se é il tuo caso ma é sicuramente il caso di molti.
    Lo é stato anche il mio.
    Adesso ti chiedo… Se ti promettessi che un giorno questo dolore che hai scomparirá sul serio, non si sa quando, ma scomparirá, non ti dará piú fastidio, e potrai godere al pieno della bellezza della vita tu che faresti? Ti suicideresti lo stesso?
    Per me é questo il dunque, la forza di vivere nel dolore nell áttesa che arrivi quel giorno dove tutto sará passato.
    Dio non credo sarebbe contento se vede che non hai saputo resitere, non hai saputo vivere nel dolore come Lui stesso ha fatto…

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