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Sfogo di un pazzo

Salve a tutti coloro che presto leggeranno questa lettera.

Mi chiamo Kristian ed ho 17 anni ed ora proverò a fare un flashback della mia breve esistenza.

Quando ero piccolo, all’asilo, elementari ero veramente felice, perché avevo dei migliori amici che vedevo sempre e dei giocattoli con cui passare il resto del tempo. Alle medie è cominciato il “cambiamento” come giusto che sia, poiché si inizia ad entrare nell’adolescenza. Io sono un tipo calmo, riflessivo, a cui piace la semplicità e la tranquillità. Nella mia classe c’era una persona che la pensava come me e siamo diventati migliori amici ( lo è ancora oggi ed è l’unico che mi capisce ) ; non mi sono mai fatto degli amici in quella classe visto che  erano superficiali, fumavano, bevevano, sfottevano e non erano il mio tipo. Passavo le  mie estati uscendo da solo, poiché non volevo dare dispiacere ai miei genitori, perché non avevo degli amici. Un giorno ho conosciuto dei ragazzi con cui giocavo a calcetto una volta a settimana e con cui uscivo, poi sono tutti cambiati ed a causa di una litigata ognuno è andato per i fatti suoi. Ho fatto parecchi sport come calcio, nuoto, taekwoondo ed ora palestra (pesi), ma non ho trovato lo stesso nessuno. Primo giorno di superiori: speravo andasse tutto bene, ma i compagni avevano la stessa mentalità di quelli delle medie e va avanti ancora adesso. Recentemente ho fatto delle riflessioni: io sono un solitario, mi piace stare da solo, ma la cosa che mi da fastidio e che mi fa male è quando mio padre insiste quasi ogni giorno sul fatto che non esco, ma a me va bene così e mi godo quei piccoli istanti che la vita vuole offrirmi. Non ne voglio parlare con loro, perché starebbero male: mia madre quando parla di organizzare i miei 18 anni diventa tutta contenta e non riesco a dirle che non ho nessuno e che non voglio una festa; poi sinceramente non vedo la necessità di festeggiare, perché non cambia niente se non l’arrivo di nuove responsabilità e la maggiore età. Il mio migliore amico pensa la stessa identica cosa e vive situazioni ed emozioni uguali alle mie e non ci vediamo spesso. Ho iniziato a non dormire la notte, a piangere la notte, a dormire con la musica nelle orecchie, a fare strani pensieri come andare via di casa o cose del genere… soffro anche di bruxismo dovuto all’ ansia e stress, ma non l’ho detto ai miei. Potrà sembrare sciocco, ma la solitudine fa davvero male ed io mi paragono ad un giovane Leopardi in quanto la sua biografia è molto simile alla mia. Vedo gli altri che escono, tutti belli con le ragazze e vorrei essere come loro, perché mio padre mi sta quasi costringendo ad uscire, ma non sarei me stesso… voglio solo andare nella panchina vicino casa, leggere un libro e mangiare un dolce. So che la verità dovrà uscire da qua ad un anno per i miei 18 anni e stavo cercando anche un qualcosa per cui riscattarmi come la musica in quanto ne sono appassionato  e mi piacerebbe davvero provarci e ci proverò, ma in un anno non posso fare molto. Non so più cosa fare, cosa dire, sono solo stanco. Mi sento diverso dagli altri, io non piaccio a loro e loro non piacciono a me. Vorrei essere nato prima, quando questa tecnologia non c’era, ma esisteva il contatto umano. Sommato a tutto ciò ci sono i problemi adolescenziali: bolle in faccia, ti vedi brutto, poi bello ecc… Non so veramente cosa fare, ma so anche non può andare avanti in questo modo.

P.s. ho notato che in questo periodo buio, quando avevo dei momenti felici mi sembrava quasi di “strano” e li cacciavo, fosse perché ero abituato ad essere solo. Mi è sempre piaciuto vedere il mondo in terza persona, commentarlo senza parlare e sorridere.

 

“La felicità è solo un momento di intervallo tra un male e l’altro.”

                                                                                                      -Leopardi.

Lettera pubblicata il 7 Giugno 2015. L'autore ha condiviso 11 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 7 commenti

  1. 1
    Rossella -

    Penso che non dovresti pontificare sul presente. Alla tua età si fanno progetti. Considera che mio fratello all’età di quattordici anni ha accettato di trasferirsi in un’altra città con me e forse per me. Adesso è fidanzato e studia all’università ma immagino che non sarà stato facile farsi spazio in un ambiente nuovo. Lo ha voluto fortemente e non senza rinnegare quella malinconia che lo riconduce alle cose della vita: delusioni, sacrifici, momenti belli… la vita insomma! Devi avere proprio un cuore di pietra per restare indifferente davanti alla tua storia. Ma è proprio questo che ti spinge ad andare avanti. Quello che affermano i media è una verità distorta. Vero è il teatro di Eduardo se confrontato con la sua infanzia… voglio dire quella sensibilità che un uomo che non ha vissuto non avrebbe. Mi fa un certo effetto non distinguere la maturità in un quattordicenne piuttosto che in un quindicenne abituato a fingere che la sua vita è immune dai dispiaceri. Sono indifferenti… non posso credere che non li ha toccati neanche una banalissima discussione in famiglia o un problema! Non hanno problemi? Allora perché tutti si lamentano? La maturità costa molta fatica.

  2. 2
    Cerchio88 -

    A volte mi sono anche fermato a riflettere sul livello di maturità delle persone e dei ragazzi della mia età ed ho concluso che diventi veramente una persona matura attraverso le belle esperienze, dolori e sofferenze, perché è proprio da quest’ultime che si impara molto. I ragazzi che giudicano gli altri evidentemente non hanno passato brutti periodi. Sono contento che ora tuo fratello sta bene; cambiare posto aiuterebbe molto, ma non posso andarmene se non ho sicurezze economiche o quanto meno un posto dove stare

  3. 3
    Yog -

    Occhio al bruxismo , rimediare ti costa come un mutuo. Parlane.

  4. 4
    rossana -

    Cerchio,
    sei riuscito a conservare la tua sola amicizia?

  5. 5
    Cerchio88 -

    Rossana sono riuscito a conservare quell’amicizia e non si romperà mai. Magari quando andrò in America ci sentiremo di meno, ma ognuno poi deve prendere una strada.

  6. 6
    Yog -

    E il bruxismo?

  7. 7
    rossana -

    Cerchio,
    ottimo: ne sono felice per te!

    da pochi anni sto sperimentando il piacere dell’amicizia, e ne sono entusiasta. meglio tardi che mai, così come meglio pochi ma buoni! 🙂

    anche un solo amico può bastare per trovare sempre accoglienza e comprensione. chi sa voler bene nell’amicizia, sarà capace anche d’amare nel modo più attento un partner, se avrà la fortuna di trovare quello giusto al momento giusto.

    dai tempo al tempo!

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