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Senso di colpa, ho contribuito io a questo aborto?

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Il 29 marzo scopro di essere incinta. Ho 42 anni e due figli: il primo di 15 anni la seconda di 12 anni. Nessuno  di noi desidera questo bambino…egoisticamente pensiamo che questo nuovo status avrebbe scombussolato i nostri equilibri e non ci voleva. Già faccio fatica a crescere questi due ragazzi in questo mondo pieno di pericoli. Vivo giorni di angoscia, pianto e disperazione, ma la scelta di tenerlo o meno tocca solo a me..mio marito (sempre indeciso e per niente responsabile) mi dice “fai quello che ti farà stare meglio” e anche con questa frase ho la conferma della mia solitudine. Sono combattuta: mille pensieri affollano la mia mente, penso: sono troppo vecchia, quando lui sarà adolescente io avrò 57 anni avrò le energie e la pazienza necessaria per educarlo ? I miei ragazzi sono in età adolescenziale, questa gravidanza priverebbe loro delle mie attenzioni, come farò a gestire tutto?  Due anni fa ho subito un  intervento all’utero fibromatoso, l’anno scorso ho scoperto di avere altri due miomi in crescita ed io penso sarà una gravidanza a rischio 9 mesi a letto o peggio ancora un parto prematuro o peggio complicazioni o anomalie genetiche al feto.  Tra mille dubbi, pianti e notti insonni decido di tenerlo…meglio un figlio che sensi di colpa tutta la vita… Prendo appuntamento dalla ginecologa, mi dice che l’embrione è troppo piccolo vede solo la camera gestazionale , (sono alla 5 settimana) aspettiamo 1 settimana . Seconda ecografia …si vede l’embrione ma ancora non si percepisce il battito (la gine mi dice che probabilmente i miei calcoli non corrispondono con l’inizio della gravidanza, e che probabilmente è iniziata in ritardo) ..intanto mi dà 15 giorni di progesterone. Quando tornavo a casa da un lato mi sentivo sollevata forse la gravidanza non riuscirà ad andare avanti da sola ed io avrò la coscienza pulita. Nell’attesa della prossima ecografia inizio la cura, contatto una nutrizionista per alimentarmi in maniera corretta, non faccio sforzi e cerco di non arrabbiarmi con i ragazzi per non creare traumi alla vita che nasce dentro di me.

Nuova ecografia 8 settimane (20 aprile 2018), il battito c’è ma si sente solo con una trasvaginale perché l’embrione è un po’ indietro con la crescita, comunque la mia ginecologa dice che la gravidanza c’è ma bisogna dargli un po’ di aiuto per portarla avanti, altri 15 giorni di progesterone e tra due settimane ci rivediamo per l’ ecografia.

E’ qui che inizia il mio calvario: sono confusa,  nella mia testa si insinua un tarlo, ma faccio l’errore più grande di non confidarmi con nessuno, inizio a pensare che questo bambino non sia sano perché cresce male, ed io chiamatemi “mostro” ma un figlio malato non lo voglio. Di mia iniziativa sospendo il progesterone, penso se l’embrione è malato la natura stessa lo espelle e da ignorante  e stupida che sono, penso che  con il progesterone rischierei  di impiantare un embrione malato. Intanto prendo un periodo di riposo dal lavoro, continuo ad aver cura di me, della mia alimentazione e del bambino che porto in grembo. Sette giorni dopo l’ultima ecografia si verifica una perdita marroncina negli slip, cerco su internet , nulla di grave è normale. Non avviso nessuno e di mia iniziativa mi metto a riposo…due giorni dopo si verifica una perdita più rosso chiaro durante la minzione, non dico niente a nessuno, e sto a riposo, le perdite continuano tutta la settimana, non ho nessun dolore all’addome. All’improvviso come se ritornassi in me, sono terrorizzata dal poter perdere questo bambino contatto la dottoressa, fissiamo l’ecografia …4 maggio …ma il battito non c’è più…ieri ho avuto il raschiamento.

Ora sono qui sola , penso a questo bambino mai nato, piango, mi faccio schifo…ma cosa ho fatto? Ho contribuito io a questo aborto oppure si sarebbe verificato lo stesso? Nel mio inconscio forse questa gravidanza non l’avevo veramente accettata…eppure curavo l’alimentazione, stavo a riposo per non nuocere al bambino.. Cosa è scattato in me? La ginecologa mi ha detto che durante il raschiamento si è accorta che c’era un’infezione, la analizzeranno , l’esito lo avrò tra 40 giorni, probabilmente è il batterio Mycoplasma la causa dell’interruzione, ma ancora non è confermato. I  sensi di colpa mi stanno soffocando, e se avessi preso il progesterone? E se fossi andata al pronto soccorso alla prima perdita? Non si può più tornare indietro…e quello che è successo mi tormenterà per tutta la vita;  e ora mi chiedo che differenza c’è tra quello che ho fatto e un aborto volontario? Sono a pezzi…

Lettera pubblicata il 10 Maggio 2018. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 15 commenti

Pagine: 1 2

  1. 1
    alb -

    non ti fare prendere ASSOLUTAMENTE per nessun motivo individuale, etico, religioso,da sensi di colpa distruttivi e depressivi per te stessa.
    Un aiuto psicologico, ti puo’ aiutare e farti capire molto. Faccio anche un esempio connesso,oggi con la pillola del giorno dopo, l aborto,non e’ piu’ quantificabile a livello statistico,.penso che moltissime donne ne facciano uso,sicuro in situazioni meno difficili rispetto alla tua, e’ una scelta personale.
    Te hai tutta la comprensione umana possibile per cio’ che ti e’ accaduto.
    Dedicati a te al tuo lavoro,ai tuoi familiari e vai avanti con la massima serenita’,sopratutto per la cio’ che e’stata la dinamica della tua vicenda.
    Gia il fatto che ne hai patito ed hai vissuto questa vicenda con sofferenza,mette in chiaro la tua umanita’ e bonta’ d animo-
    Non preoccuparti e vivi con serenita’ la tua vita.

  2. 2
    Yog -

    No. Non avere sensi di colpa. C’era ampiezza di segni prodromici e la conclusione era parecchio segnata.
    Parlane con franchezza con il tuo ginecologo, te lo confermerà e scioglierà i tuoi dubbi.
    Rilassati, è passata.

  3. 3
    Gioia -

    Ciao Ima, penso che la tua gravidanza era compromessa subito all’inizio e con l’infezione la probabilità di aborto è alta.
    Se i tuoi sensi di colpa continueranno, cerca un aiuto psicologico.
    Ti abbraccio.

  4. 4
    Anika -

    Cara Ima, ti sono molto vicino e ti stringo in un abbraccio virtuale! Non sono un medico e razionalmente non so dare risposta pratica al quesito scientifico, ma posso dirti che forse è meglio che sia andata così. Posso solo immaginare il tuo dolore ora, ma fai uno sforzo e analizza la situazione. Probabilmente avresti provato sentimenti contrastanti per questo figlio, senza contare che dalle parole di tuo marito traspare il più totale menefreghismo nei tuoi confronti. Quindi in poche parole saresti stata una madre single, senza l’energia di una volta (perché dopo 2 figli l’energia e la voglia di fare il genitore sono un po’ scemati). Non conosco la tua situazione economica, ma un figlio incide moltissimo sul bilancio famigliare. Se già adesso fate fatica a permettervi una pizza fuori al sabato sera, figurati con un terzo figlio (sto ipotizzando, non conosco la vostra situazione economica). Rivolgiti a uno psicologo, saprà aiutarti a fronteggiare la situazione e a ritrovare serenità.

  5. 5
    Gabriele -

    A questa lettera solo un’altra donna può rispondere. Io non credo che tu ti debba sentire responsabile, poichè comunque hai avuto questa gravidanza molto tardi. Mia madre ha partorito tre figli, tutti sanissimi ed entro i quaranta, quando ormai tutti eravamo più o meno grandicelli, è rimasta inaspettatamente incinta, all’età di 47 anni!!!!
    Ovviamente, con grande difficoltà ha portato avanti la gravidanza, con tutti i problemi possibili ed immaginabili, con rischio molto forte di avere aborti o complicazioni, alla fine è nato mio fratello, che è celiaco. Poichè in età avanzata la probabilità, che il nascituro nasca con malformazioni o patologie è molto elevata, soprattutto se la madre e il padre sono portatori sani di patologie. Mia madre sapeva a cosa andava incontro ed ha affrontato il rischio. Io ho guadagnato un altro fratello.
    Tutto questo per dirti, di non sentirti in colpa, Perchè alla fine si tratta di una giostra, se si becca il giro giusto i danni sono limitati, ma non…

  6. 6
    Gabrie -

    Ma non c’è nessuna garanzia che il bambino nasca sano, nelle circostanze che hai descritto, tanto è vero che la gravidanza è stata aiutata. Non hai niente da rimproverarti, sei una mamma stupenda.

  7. 7
    lilly -

    Non sentirti in colpa, sara’ stata sicuramente colpa dell’infezione. Siamo umani, non si puo’ sempre essere perfetti e non avere pensieri anche brutti. Rasserenati, si vede che non era destino.

  8. 8
    rossana -

    Ima,
    “faccio l’errore più grande di non confidarmi con nessuno” – non è un errore, è la realtà di molte donne, purtroppo, perché in queste circostanze, FORSE, è persino meglio non aprirsi che con il proprio partner, spesso del tutto incapace sia di capire che di sostenere.

    mi ha colpita la tua desolante solitudine in un momento di prova così duro, soprattutto se sei credente.

    sono il frutto di una gravidanza tardiva, indesiderata. sana come un pesce alla nascita ma SOLA per così tanti anni, da averci fatto l’abitudine fin da ragazzina, nonostante che a livello pratico nulla mi sia mancato.

    non si può amare, nè essere amati, in condizioni di conflitti interiori. e senza amore non c’è benessere, nè serenità, per chi nell’infanzia ne avrebbe bisogno più dell’aria che respira.

  9. 9
    alb -

    Spontaneamente mi urtano le parole di rossana la docente dell’universita’ dell amore
    belle parole giuste ma solo in teoria in realta’ esistono molto difficilmente queste situazioni,di perfezione da casa del mulino bianco,
    la prova ne sono le continue lettere al D. che arrivano e testimoniano il disagio esistenziale esistente (gioco di parole) nella vita quotidiana in ogni ambito,patito dalla piu’ variegata umanita’

  10. 10
    alb -

    signore perche’ mi hai abbandonato?le parole sacre evangeliche,indelebili,eterne,testimoniano la SOLITUDINE UMANA di chi crede e non,ma anche divina, piu’devastante nel momento della crocifissione,del supplizio,del buio,dolore piu’assurdo sul rasoio del senso della vita,della morte,e’ un coperchio su un vulcano in eruzione parlare di aborto,anni fa ne seguivo le varie vicende se ne parlava di piu’.Un trend di 50milioni annui mondiali nel 1977 di aborti,cifre attendibili in 20 anni 1 miliardo(cina obbligava a1 solo figlio x fam. -dico solo che madre teresa premio nobel x la pace e’ stata grande combattente testimone.
    Ci incastrano,la poverta’,la procreazione assistita,le politiche di sostegnox famiglie,le risorsefinanziarie mondiali pubbliche,private da investire,nella crescita sostenibile,invece che nella distruzione delle armi (miliardi di miliardi di $ annui)dell ecosistema.Ma le news danno: poveri+p.,ricchi+ r.-c’e’ molto da fare,ma rimaneilsenso d’impotenza.

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