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Ho scoperto che un mio collega di lavoro si droga

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Tempo fa, per una circostanza dettata dal lavoro, sono stato autorizzato ad utilizzare la scrivania di un mio collega assente per ferie, persona che conosco da molti anni, stimato da tutti, sposato con bambini. Alcuni necessari documenti erano però chiusi nella sua cassettiera e quindi l’ho chiamato per sapere come potevo, e se potevo, accedervi. Mi ha indicato dove teneva nascosta una copia della chiave e così ho potuto aprire.
Tolti i documenti che cercavo, senza rovistare nulla, sotto di essi vedo, seminascosta in un portapenne, mezza incartata, una siringa, piccola, di quelle che si riconoscono a prima vista in quanto, purtroppo spesso, se ne vedono gettate ovunque o appuntate alle gomme delle auto. Per fortuna ero solo e, tra la sorpresa e l’imbarazzo di quella scoperta, dopo aver fatto delle fotocopie, ho richiuso la cassettiera e riposto la chiave., chiedendomi come sia possibile dimenticare una cosa del genere in ufficio, sia pure chiusa nel cassetto. Considerando che so per certo che lui non è certamente diabetico o che si sottopone a cure particolari l’utilizzo di questo tipo di siringa credo possa essere evidente e, ora che ci penso, quest’anno non l’ho mai visto, nonostante il caldo, con capi di abbigliamento a maniche corte.
Lui da quando è tornato al lavoro lo vedo dimagrito, poco incline a parlare, più riservato e soprattutto con me, pur avendo da anni ottimi rapporti personali, molto sfuggevole e sempre con lo sguardo basso.
Quando soli non ho mai minimamente accennato alla cosa, e non so se è opportuno alluderne. Forse non è il caso perché in fondo sono problematiche molto personali e probabilmente questa ha una radice profonda, molto intima, e certamente è estremamente complicato parlarne con un collega. Ma rimane il fatto che viviamo in tanti in un ufficio, andiamo in bagno, ci scambiamo documenti, tocchiamo apparecchiature, ecc.., insomma tutto quello che succede in una grande azienda.
Sinceramente non so come comportarmi anche perché non vorrei che da questo fatto possa subire un danno professionale. Non lo merita. Graditi consigli.

Lettera pubblicata il 18 Settembre 2012. L'autore ha condiviso 23 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 7 commenti

  1. 1
    zeroassoluto -

    Non è una cosa bella l’essere dipendenti. Ma vedi, la dipendenza è un concetto molto personale: io credo che in questo sito stesso la maggior parte delle persone sia dipendente. Dipendente da internet. può sembrarti una sciocchezza, ma sono convintissimo di quello che dico.
    Lasciamo le dipendenze a chiunque voglia essere dipendente.
    Se il tuo intento è quello di aiutare allora rimani in silenzio e cerca di aiutarlo nel modo che via via ti sembrerà più giusto.
    Se sotto sotto hai altri intenti non so che dirti.
    Infine:
    stai parlando di dipendenza da eroina, in particolar modo di gente che si punge ossia si fa le pere.
    E’ l’ultimo stadio della tossicodipendenza e chi ci arriva non credo proprio venga a lavorare in una grande azienda.
    E’ un po’ dimagrito? E che c’entra? Ma credi che un tossicodipendente lasci la siringa nel cassetto della scrivania del suo ufficio e poi la dimentichi lì quando ti dà la chiave per aprirlo?
    ma andiamo….credo tu sia completamente fuori strada amico.

  2. 2
    Mau -

    @zero

    Scusa ma non ho ben compreso alcuni passaggi del tuo commento:

    – Io scrivo che non voglio che possa subire alcun danno, nè personale nè professionale, e tu scrivi ‘se sotto sotto hai altri intenti..’
    A cosa alludi?
    – Io scrivo che lavoriamo in una grande azienda, e tu scrivi ‘non credo che venga a lavorare in una grande azienda’.
    E secondo te dove lavoriamo…in una pizzicheria?
    – Io racconto ciò che è accaduto e tu commenti che sono ‘fuori strada’.

    Solo per precisione se vuoi farmi capire bene ciò che intendevi dire.
    Grazie.

  3. 3
    unless -

    Ma, lo vedi subito un eroinamane, suda parecchio senza motivo e ha delle occhiaie pazzesche.

    Per me può essere traunquillamente una qualche malattia che non vuole dire a nessuno, e il fatto che sia dimagrito e che non parli può dipendere anche da questo fatto e non per forza dalla dipendenza.

    Può essere tutto ma cerca di andare4 a fondo della questione, una siringa da sola non basta…

  4. 4
    Nathan -

    Magari la usa per caricare la penna stilografica, o le cartuccie della stampante. Non so se hai mai visto un eroinomane, non credo che possa nascondere la sua dipendenza. Perde pezzi per strada..

  5. 5
    Davide 28 -

    Scusa non potresti invitarlo per un pranzo o cena o caffè e provAre a toccare il tasto “dimagrito”…per iniziare il discorso.??? che ne so tipo: sai amico mio lavoriamo insieme da anni e ultimamente ti vedo un po dimagrito e mi sono preoccupato…c’è qualcosa che non va??? se non vuoi dirmelo tranquillo non me la prendo ma sappi che per te ci sono.
    Insomma se vuoi aiutarlo il modo c’èanzi più di uno…ma cmq sia io non credo sia tossico …se lavorate al pc lui non potrebbe reggere mai…perché un tossico vive per una sola cosa…e poi anch’io credo tu non abbia mai conosciuto un tossico d’eroina ..scusami ma sono sincero non prendertela .
    Mi auguro si risolva tutto ciao e…per togliersi ogni dubbio basterebbe far analizzare la siringa sostituendola con una nuova in modo che lui non si accorga di niente ed evitare la figura di m…a, ma cmq sia poi io fossi in te se gli vuoi bene glielo direi di aver fatto un analisi.
    In ogni caso parlare aiuta.

  6. 6
    Ivy -

    Perché ho la sensazione che hai paura di rimanere contagiata? “Ma rimane il fatto che viviamo in tanti in un ufficio, andiamo in bagno, ci scambiamo documenti, tocchiamo apparecchiature, ecc..” Dimmi se sbaglio… tranquilla che non ti succede niente… non credo abbia l’epatice C.
    Sì, la gente comune si droga…può essere tuo vicino di casa, tuo figlio, tuo cugino….chiunque. La droga è accessibile a tutti,ma non sempre a lungo periodo perché più vai avanti e più avrai bisogno di dosi maggiori e quelle costano…Poi inizi a fare debiti,chiedi prestiti ai genitori,agli amici, poi dalla banca, ovviamente inventandoti la scusa che “fai un grosso debito per pagarne altri 100” e la gente normale ci crede.
    Quell’uomo ha bisogno di aiuto,non di rogne che probabilmente ha già per chissà quale motivo. Sono pochi quelli che iniziano a drogarsi “per curiosità”,soprattutto a una certa età. Si inizia per sentirsi “in pace”,lontano dal mondo,anche se per pochi istanti.Se qualcuno viene a sapere di questa cosa, il licenziamento è garantito, anche se in modi poco ortodossi,poi i colleghi non ne parliamo, ci sarà qualcuno che vorrà utlizzare questo dato a suo favore.
    quello che puoi fare tu ènon dire niente a nessuno e al massimo parlare con il diretto interessato.Se ti dice che devi farti gli affari tuoi (molto probabile), non ti sorprendere, se si sfoga, sii la sua spalla e indirizzalo al più vicino centro per le tossicodipendenze-SERT. Disintossicarsi è difficilissimo ma non impossibile,ma è lui che deve avere la volontà di smettere.E’ uno di quei casi in cui l’amore e l’affetto degli altri non servono a niente…La droga commanda e basta.
    Se hai bisogno di info,chiedi pure. e se ti chiedi, no, non sono una ex eroinomane.

  7. 7
    ivy -

    Scusa, non so perchè ero convinta di scrivere a una donna…

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