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Riflessione sulla Religione

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Lettera pubblicata il 9 Maggio 2009. L'autore ha condiviso 7 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 101 commenti

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  1. 31
    markito22 -

    Rispondo a Libera ringraziandola per la correzione… Rileggendo il mio commento (che a quanto pare ha fatto discutere) ho sorriso perchè mi sono chiesto cosa mi sia saltato in mente quel giorno che l’ho scritto; ho notato un altro errore: l’abilità che caratterizza noi umani è il linguaggio, la possibilità di dialogare, di confrontarci, di scambiare opinioni ecc., non il pensiero.
    Un’altra cosa che vorrei precisare è ciò che penso di Gesù.
    Non sono convinto che sia realmente esistito e non sono convinto che, in ogni caso, fosse un uomo “Santo” ma, contrariamente a quando ho pubblicato questa mia riflessione, adesso mi chiedo: quanto è realmente importante questo? anche se tutti i racconti di Gesù non sono fatti realmente accaduti, quello che conta non è il messaggio che avremmo dovuto ricavarne?
    Voglio precisare anche il punto in cui parlavo dello “schierarsi”… Schierarsi dalla parte di chi? della Scienza o della Religione? E per quale motivo? Religione e Scienza non si escludono a vicenda, possono tranquillamente coesistere senza entrare in conflitto e anzi compensarsi a vicenda:
    “La scienza è necessaria alla fede affinché non scada in integralismo o in credulità, in modo da recuperare il ruolo insostituibile dell’intelligenza nella vita dell’uomo.
    La fede è poi necessaria alla scienza perché essa mantenga una certa umiltà, e non perda di vista il punto centrale che è l’uomo, mantenendosi al suo servizio. Ma anche perché l’uomo possa mantenere quella parte di mistero che dà sapore alla vita, e che soprattutto lascia la porta aperta all’incontro con Dio, dando un senso a questa nostra avventura terrena”
    Questo è l’ultimo pezzo dell’articolo “Scienza e Fede” di Luca Granieri che ho trovato su internet. Questo è il collegamento all’articolo intero: http://www.dm.unipi.it/~granieri/scienza-fede.html
    Per quanto riguarda, invece, il non insegnare ai bambini alcun tipo di religione fino a quando essi non abbiano raggiunto un livello di maturità tale da poter pensare con la propria testa riguardo argomenti di tipo religioso , su quello sono ancora d’accordo… “Non insegnate ai bambini”, tra l’altro, è una bellissima canzone di Giorgio Gaber che invito tutti ad ascoltare; vi saluto e spero di continuare a leggere nuovi commenti e nuove riflessioni.

  2. 32
    colam's -

    Sul fatto di insegnare ai bambini la religione: io invece sono d’accordo. Possono seciegliere solo se la conoscono. Inoltre non e’ che non insegnando la religione ai bambini essi saranno più liberi e obbiettivi, tutt’altro: sentiranno solo uun brusio di campane sconfusionate attingendo qui e li varie opinioni sconnesse senza riuscire ad avere una visione organica (internet, professori, MTV, Facebook..). Infatti la conclusione alla quale arriviamo noi moderni e’ spesso “va beh, ognuno la pensa come vuole, tutto e’ relativo”.

  3. 33
    blasfemo67 -

    Pensare è ciò che ha fatto in modo che la razza umana si evolvesse,
    credere è ciò che ha fatto in modo che la razza umana regredisse.
    Insinuare il dubbio…è questo che ci rende così speciali e pure così irrequieti.
    Io “penso” che non abbiamo bisogno di una religione, qualunque essa sia.
    Non ci serve sperare in una giustizia divina, in un “aldilà”, quando tutto ciò è fittizio ed incerto.
    Ci toglie il gusto di vivere !
    Millenni di negazioni, di sacrifici…tutto per una vita dopo la morte…e per giunta solo supposta…niente di certo, solo scritture redatte da possibili psicopatici e disturbati mentali.
    Persone ( gli ecclesiastici ) così indottrinate da rinunciare alle cose più piacevoli della vita, per uno scopo puramente egoistico: la ricompensa divina.
    Ma ha avuto veramente senso tutto ciò?
    Io penso di no!
    Come si può credere all’esistenza di Gesù? Chi lo conosce Gesù?
    I Vangeli (tutti, anche gli apocrifi e sono una trentina) sono molto contraddittori fra di loro ed in ogni caso il primo di quelli canonici (cioè scelti dalle autorità della Chiesa) è stato scritto molti anni dopo la morte del presunto messia.
    Sarebbe come se io scrivessi le gesta del mio bisnonno, per sentito dire.
    C’è da considerare, poi, il periodo storico in cui sono stati scritti. Grazie all’ignoranza diffusa è facile credere che siano state volutamente esagerati gli eventi…ed anche parecchio.
    I sacerdoti ,nel corso dei secoli, ci hanno inculcato l’idea che solo il credente faccia del bene, perchè timorato da Dio.
    Ci hanno sempre detto; “se non c’è Dio c’è il Demonio”!
    La solidarietà, la pietà e il bene comune non ce lo hanno insegnato le religioni.Persino fra i primati ci sono questi comportamenti perchè sono regole sociali insite nel DNA.
    Il bene della comunità è anche il nostro bene e quindi anche quello della nostra progenia.
    Insegnare ad un bambino la religione, non solo lo giudico sbagliato, perchè un bambino amplifica e quindi modifica la percezione dei vari eventi, ma penso che sia proprio una violenza ed un sopruso.
    Un bambino non può essere obbiettivo e distaccato quando gli si parla di una persona mitizzata all’ennesima potenza come Gesù. Dico questo con cognizione di causa perchè anch’io da bambino sono stato affascinato dalla figura di Gesù, così come il mio parroco me lo aveva illustrato. Fortunatamente il seme del dubbio mi ha fatto aprire gli occhi in futuro, così da domandarmi chi era veramente quel personaggio e rimanendo profondamente deluso dai risvolti.

  4. 34
    markito22 -

    Vorrei rispondere a blasfemo67: ti capisco molto ma non condivido del tutto; ad esempio, Gesù, io non credo sia realmente esistito, non credo che abbia camminato davvero nell’acqua ecc.
    Non si devono prendere in senso letterale i racconti su Gesù, che sia esistito o meno non è realmente rilevante, secondo me. Per quanto riguarda il bisogno di avere una religione, vorrei spiegarti il mio pensiero, vediamo se condividi o meno: io fino a qualche anno fa mi dichiaravo ateo e la pensavo in modo simile al tuo (se t’interessa, in privato vorrei farti leggere un articolo di un mio forum che non ho scritto da solo), poi, però, dopo lunghe riflessioni personali, ho elaborato un concetto di Dio che mi hanno detto si rifaccia alla religione panteistica. Ho pensato ad una goccia d’inchiostro che cade su un foglio bianco e si espande per tutta la superficie di questo fino a colorarlo completamente: la goccia d’inchiostro è Dio, la sua espansione è tutto, noi compresi; in altre parole, noi siamo Dio, Dio è tutto, tutto è Dio. Io non odio le religioni per gli errori che gli uomini, facendosi portavoce della volontà Divina, hanno commesso in suo nome, non avrebbe senso; la solitudine spaventa noi uomini, e le religioni, il bisogno di credere in qualcosa è insito in noi esseri umani. Le religioni sono un bisogno, non sempre si riesce a sopportare un peso così grande come il dubbio, che è la nostra salvezza e allo stesso tempo la nostra rovina. Le religioni sono uno dei risultati dei dubbi, un’evoluzione di questi. Concludo riaffermando il mio pensiero riguardante il non insegnare ai bambini la religione, rispondendo così, anche a colam’s: i bambini non devono vivere all’oscuro della Religione, penso che un approccio alla spiritualità non sia poi così tremendo ma all’uomo nessuno ha insegnato la religione, la religione non s’insegna, si sente; la mia paura è che i bambini vivano la religione come un qualcosa di obbligatorio, un qualcosa che non si può evitare, e che maturino un senso di repulsione verso tutto il mondo religioso fino ad arrivare ad odiarlo o ad ignorarlo. L’uomo svilupperà spontaneamente un bisogno di fede; con un insegnamento religioso forzato, questa spontaneità si perde e con essa, in alcuni casi, rischia di perdersi anche l’incondizionato interessamento verso il mondo religioso. A mio avviso, l’ideale d’insegnamento è un insegnamento laico che comprende tutti quei valori che consentono all’uomo di vivere in armonia con la società e la natura.

  5. 35
    markito22 -

    Attendo vostre risposte 🙂

  6. 36
    blasfemo67 -

    Caro markito22,
    nel voler dare un senso al concetto “Dio”, sei caduto nel solito circolo vizioso creato dal bisogno di spiritualità degli esseri umani nei millenni di civiltà. E’ proprio così che è nata la religione, ovvero, il voler dare una spiegazione più o meno logica ad un mistero che altrimenti ci avrebbe spaventato. Certo, il tuo pensiero può essere plausibile “Dio è tutto”, ma non avendo dei riscontri razionali e delle prove basilari rimangono discorsi sterili.
    Forse è come dici tu, o forse no, forse il creatore è Manitou o forse no, forse ci reincarniamo fino ad arrivare al Nirvana o forse no… ma una domanda sorge spontanea: è davvero importante comprendere tutto questo?
    Naturalmente mi ritengo un privilegiato, come te del resto(spero).
    Non abbiamo avuto grossi problemi nella vita, intendo dire non riuscire a vivere decentemente,la sofferenza, sopravvivere a stento,come è accaduto per molti esseri umani nel corso della storia,i quali hanno cercato nel trascendentale qualcosa che parificasse le anime dopo la morte e non rendesse vane le sofferenze patite nella vita terrena.
    Probabilmente se fossi stato un ebreo ad Auscwitz, averi avuto meno motivi per ritenermi ateo, ma anzi, la speranza di una giustizia divina mi avrebbe allietato in qualche modo la vita.
    Non ho nessun problema ad ammetterlo: se in qualche modo la religione può lenire la sofferenza delle persone ben venga!
    Non ho niente contro i credenti!
    Sono circondato da credenti e forse le persone che amo di più sono credenti. Ma questo non significa niente!
    Solo pensare al fatto che, il Dio in cui credo possa essere una invenzione per non soffrire mi deprimerebbe terribilmente. Se poi, questa credenza mi è stata imposta e preconfezionata a priori non potrei mai sopportarlo.
    Anche l’esistenza di Gesù è fittizia. Non mi sento di dire che non è mai esistito quel personaggio, posso essere certo però che non ha mai compiuto i miracoli descritti nei Vangeli, perchè i miracoli non sono fatti razionali e fra l’altro,li trovo del tutto irrilevanti per la fede. Però non sono io che ritiene le gesta di Cristo fatti storici!
    La Chiesa ci ha costruito un impero su quei fatti!
    Per quanto riguarda i bambini,penso che sarebbe giusto insegnare la storia delle religioni, da un punto di vista puramente storico però.
    Certamente gli insegnanti dovrebbere essere degli storici e non degli ecclesiastici.
    Mi piace molto questo confronto!
    Grazie.
    Ciao

  7. 37
    markito22 -

    Beh che dire, piace anche a me questo confronto, vedo che sta andando avanti senza offese, ognuno esprime la propria opinione in completa serenità, quindi sono io a ringraziarvi, tutti. Blasfemo67, continuo a non condividere a pieno la tua posizione: è bellissimo e anche angosciante, a mio avviso, avere dubbi e ragionare su ogni cosa ma ritengo anche necessario trovare una risposta a tutte le nostre domande, altrimenti, tutti i dubbi non avrebbero nessuno scopo… Purtroppo le risposte in tasca non ce l’ho, magari ce l’avessi, però, immagino che sia utile solo fino ad un certo punto impegnarsi a porsi domande senza cercare di rispondere in qualche modo… Anche ipotizzare delle teorie più o meno utili per risolvere il problema (anche se fondate su nulla di materiale), potrebbe essere un passo verso la verità che io non so quanto sia importante… è importante avere dubbi se non si possono ricevere risposte?
    Spero di ricevere altre tuoi commenti!
    Ciao
    🙂

  8. 38
    stefano82 -

    vorrei solo fare una domanda che forse se la pongono tutti da 2000 anni MA DIO ESISTE???

  9. 39
    Mk11 -

    Stefano- io per interesse personale,per la mia sopravvivenza ho dovuto trovare “1001 motivi” per non trovare Dio in quello che mi hanno insegnato.. Quello che avevo imparato su Dio mi portava tanto malessere per altre ragioni.
    Quello che penso è che il Dio che dipinge la chiesa non esiste,o se esiste è un essere pieno di paradossi e contraddizioni (queste sono davanti a tutti). Spesso bisogna cambiare punto di vista sulle cose,quindi invece di pensare a quella religione,a quel Dio,al credere o no,pensa a COME avresti inventato tu una religione perchè fosse inconfutabile. Non l’avresti fatta cosi? con dogmi,pensieri fondamentali,che vanno al di là della competenza umana,di modo che nessuno potesse controbattere?
    come il “salto della fede”.. non possiamo capire se Dio c’è perchè solo il “salto della fede” può farci arrivare a lui.
    “gli ultimi saranno i primi”.. questa è AMBIZIONE.. qualità punita in altri insegnamenti.. e via via tanti altri..

  10. 40
    stefano82 -

    ti do raggione in quello che dici. per lomeno io penso che era un uomo propio come noi normale se veramente (esistito) no come descrive la chiesa perche nei tempi antichi quante volte si e ucciso in nome di dio??? nn si contano … per me tutto quello che dice la chiesa e solo x avere un profitto perche alla fine se andiamo ha vedere tutti i credenti sono un sacco di soldi cmq e solo un mio pensiero GRZ che mi hai risposto.

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