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Prova scientifica dell’esistenza dell’anima e di Dio

di marcobiagini
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 10 Novembre 2005. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 110 commenti

Pagine: 1 6 7 8 9 10 11

  1. 71
    kronobit -

    L’essere umano non può dimostrare nulla circa il rendersi conto della propria vita psichica, in quanto la sua psiche non può dimostrare sé stessa. È una questione di autoreferenzialità.
    Noi in fondo non possiamo nemmeno verificare se la realtà che ci circonda sia assoluta, in quanto non abbiamo alcun metodo assoluto per una qualsivoglia dimostrazione.
    Potremmo essere delle entità virtuali all’interno di un enorme sistema informatico, nel quale le leggi fisiche che sembrano governarlo potrebbero essere frutto di un elaborato programma informatico.
    Se una entità esterna potesse costruire un supercomputer e governarlo con un superprogramma, potrebbe far funzionare un sistema virtuale nel quale tutte le sottostrutture informatiche potrebbero avere una evoluzione tale da giungere ad una rappresentazione della realtà simile alla nostra.
    Tale realtà potrebbe essere partita con la induzione di routine e sottoprogrammi in grado di rappresentare un sistema iniziale di tipo quantistico, anche riconducibile ad una teoria come quella delle superstringhe.
    Una volta attribuite le proprietà essenziali di partenza, il sistema potrebbe evolvere fino alla formazione di universi multipli, mediante la determinazione di sistemi di particelle governate da una specifica “fisica”, ad esempio come quella connessa al noto “big bang”.
    Eppoi tutto potrebbe evolvere fino alla formazione di galassie, di pianeti, di forme organiche, di evoluzioni biologiche, fino alla comparsa di esseri, o entità, tali come noi vediamo o sembriamo percepire noi stessi. Autocoscienza virtuale.
    Ebbene: possono simili esseri intelligenti poter decidere sulla esistenza di una realtà assoluta quale quella che sembra rispondere alla fenomenologia che essi percepiscono e misurano?
    E possono tali esseri decidere sulla loro esistenza psichica?
    Dunque, se su base materialistica non si dovrebbe poter decidere ciò che è entità psichica, come potrebbe fare una entità psichica invece a poter decidere di sé stessa, se non è in grado nemmeno di decidere sulla esistenza in assoluto della realtà materiale?
    Giacché, se può essere anche ammissibile l’esistenza della psiche in quanto entità a sé stante da vivo, come si può immaginare una entità psichica individuale prima che il vivo nasca, magari in una realtà assoluta indimostrabile?
    Ma l’esperienza di Gödel non ci suggerisce proprio nulla? Il dimostratore non può dimostrare sé stesso. A meno di entrare in contraddizione.

  2. 72
    Russo Vincenzo -

    A kronobit. Perchè non ci dici chi sei ?
    Io sono Vincenzo Russo e mi conosco e sò chi sono,dove vivo e perché vivo. So chi sono mio padre e mia madre e conosco colui che ha generato il super computer Universo. Conosco le leggi del programma dell’universo materiale e le riconosco quali ragioni matematiche invisibili delle cose visibili.
    Conosco le leggi dell’autoreferenzialità e del libero arbitrio.
    Per quanto attiene l’assoluto ,che può misurare la realtà invisibile e spiegare l’apparenza delle cose visibili immaginarie ,so di cosa consiste.
    Tu stai facendo l’errore che già hanno fatto altri lettori del sito, credendo di rispondere a me, secondo le vecchie diatribe tra credenti e uomini di scienze, con vecchi argomenti da me superati.
    Anche tu non ti sei accorto che io parlo secondo la trovata teoria completa unificata. Godel è ormai alle spalle, la dimostrazione di tutto è divenuta disponibile.
    Il problema che fa ancora cadere nell’errore dello scetticismo e del relativismo ,io l’ ho pure indicato. Il pensiero sineterico galileano e dell’analisi del linguaggio ha già chiarito quali sono tutte le filosofie e le scienze sbagliate. Però non ha chiarito le ragioni trascendentali. Io però ho applicato il giudizio sineterico anche alle ragioni invisibili e la dimostrazione di tutto è venuta fuori possibile e chiara.
    Dovremmo quindi metterci a chiarire su questo sito ,cosa è il giudizio sineterico, cosa è stato fino a questo momento e (cosa ancora sconosciuta), cosa ha dimostrato a me ,nel modo in cui io l’ho applicato alla conoscenza autoreferenziale e assoluta.
    Ricominciamo dunque dal principio questo Forum .
    Cosa è il giudizio sineterico?
    Intanto potreste dare una buona lettura al V volume disponibile sul mio sito Il tachione il dito di dio,(” Il pensiero e il tempo “).

  3. 73
    RUSSO Vincenzo -

    ##segue russo vincenzo##Per non confondersi ancora con la critica filosofica canonica ,che mise da parte l’eleatismo e il pitagorismo ,come sistemi interessanti e fecondi, ma irresoluti. Ricordiamo a noi stessi che quando li abbiamo studiati ci hanno influenzato con questo commento. Pertanto noi adesso portiamo dentro di noi delle obiezioni imparate a memoria dai nostri docenti, che ancora ora non conoscono le correzioni apportate dalla teoria unificata.
    Quindi noi stessi possiamo sentire erroneamente in noi ,non le ragioni nuove esposte nella teoria unificata ,ma le obiezioni vecchie ,imparate in tempi ormai superati da questo nuovo esame critico.
    Consiglio quindi di approfondire bene sul sito:http://www.webalice.it/iltachione e nell’ordine dei volumi numerati la nuova interpretazione coniugata ed unificata, rimanendo scevri dai pregiudizi di presunta già acquisita conoscenza del problema in esame. L’esame nuovo è vino nuovo e non va messo nella botte vecchia.

  4. 74
    RUSSO Vincenzo -

    ####commento di russo vincenzo su berlicche il cielo visto dal basso.
    La risposta definitiva sull’origine della vita mentale nell’ Io , è ora disponibile, mediante l’avvenuta scoperta della teoria unificata dell’Universo fisico e mentale. Tutta la teoria è disponibile per la lettura gratuita in rete ,digitando per la ricerca del sito , semplicemente :” il tachione il dito di Dio”. In breve detta teoria unificata dimostra che non esiste un universo fisico senza l’osservatore. Ciò significa che le ragioni delle cose e dei fenomeni visibili ,sono ragioni matematiche invisibili . Ragioni che sono tutte incluse nella mente ,come un software in numeri continui ordinati in una lunghezza di Planck a 0 gradi K . Gli effetti di queste ragioni invisibili , sono visti nell’ardware cervello con costruzioni in teorema di numeri immaginari cardinali,che sono i nostri sensi ,(ossia teorema quantizzati nell’intermittenza quantistica dello spazio tempo apparente).
    La scienza galileana fino a Newton e Maxwel ha già corretto da secoli gli errori del dualismo platonico ed aristotelico,introducendo un pensiero sineterico coerente ,che da ragione delle cause e degli effetti visibili ,secondo una transizione di ragioni orizzontali. Ora la teoria unificata applicando il pensiero sineterico anche alla transizione di fase tra numeri visibili e numeri invisibili, ha riscontrato che l’esistente software mentale è la ragione vera di tutte le rappresentazioni dell’ardware fisico cerebrale.

  5. 75
    russo vincenzo -

    Io sostengo che i fenomeni fisici sono solo una simulazione ai sensi ,di finti fenomeni materiali. La simulazione è costruita con teorema matematici mentali. Ovvero la vita è solo un vento mentale .Il mondo fisico è solo un’apparenza d’informazione materiale . Ovviamente la simulazione in teorema è realistica e realizza efficacemente le sensazioni materiali alla mente. Questa interpretazione della mia teoria unificata, non è però una sofisticheria di pensiero fantascientifico ,ma la corretta interpretazione dei risultati degli esperimenti quantistici. La fisica dei quanti sostiena già ora con me ,che non esiste universo senza l’osservatore .Pertanto le osservazioni empiriche future dei passagi dell’informazione mentale attraverso zone neuronali diverse e specifiche ,resteranno conoscenze empiriche dell’apparente divenire e non diverranno leggi fondamentali dell’esistenza .In parole povere, sono le senzazioni materiali a nascere dalla mente e non è il pensiero a nascere dalla materia. Questa pia speranza dei medici e dei biologi tardo evoluzionisti non è galileana ed è veramente una fantascietifica congettura. L’uomo non discende affatto dalla scimmia.
    COMMENTO AI COMMENTI
    Niente da fare .Il relativismo e la finta umiltà supposta a torto come di origine socratica ,hanno invaso anche le anime , le coscienze e le menti più candide e in buona fede. Questo rendere Dio imperscrutabile aumentandone la grandezza all’infinito ,sembra una buona umiltà ,ma risulta essere alla fine solo il vecchio pessimismo e sincretismo pagano. La chiesa cattolica invece, unica tra tutte le religioni del mondo, sostiene che Dio stesso può essere conosciuto anche con la Ragione. Purtroppo predica al vento come uno che grida nel deserto. Il relativismo, lo scetticismo e la via delle opinioni dei sofisti ,sono sostenute dagli epigoni delle tesi massoniche e post comuniste ,sulla stampa e nelle cattedrali della cultura modernista. Tanto costantemente e intensamente da confondere quasi tutti con la loro disinformazione.
    Il pensiero sineterico e la scienza veramente galileana sono stati invece in grado di conoscere e dimostrare anche l’esistenza di Dio, in modo rigoroso e scientifico. PROVARE PER CREDERE .

  6. 76
    marcobiagini -

    Salve a tutti, è passato molto tempo dall’ultimo mio intervento e vorrei aggiungere qualche considerazione.

    Nel corso della storia è risultato sempre più evidente l’esistenza di una stretta relazione tra matematica e leggi naturali; molti scienziati e pensatori hanno espresso il loro stupore di fronte a questo peculiarità della natura (si veda per esempio la pagina di wikipedia deidcata all’articolo di Eugene Wigner intitolato The Unreasonable Effectiveness of Mathematics in the Natural Sciences). Nella meccanica quantistica la relazione tra leggi fisiche e strutture matematiche è divenuto ancora più stretto di quanto non fosse in precedenza, poichè non è più possibile descrivere la materia utilizzando immagini concrete, derivanti dalla nostra diretta esperienza sensoriale. Le leggi della fisica quantistica sono infatti espresse in spazi matematici astratti(spazi di Hilbert), lo stato del sistema è rappresentato da una funzione matematica chiamata funzione d’onda e le particelle quantistiche godono di proprietà che non hanno alcun equivalente classico, come lo spin che è di fatto una proprietà matematica della funzione d’onda. Anche il concetto di forza, inteso classicamente come qualcosa che spinge, tira o deforma un oggetto nello spazio, è sostituito da quello di interazioni rappresentate da operatori matematici, i cui effetti possono essere molto diversi dalla semplice modifica dello stato di moto di un oggetto, in quanto possono creare e distruggere particelle, o indurre delle vere e proprie trasformazioni nelle particelle: per esempio i gluoni fanno cambiare colore ai quark. Lo stato di un sistema quantistico non possiede valori definiti per tutte le grandezze fisiche misurabili su di esso; sono invece definite solo le distribuzioni di probabilità relative ai valori misurabili per tali grandezze. Una volta effettuata la misura, il sistema avrà un valore definito relativamente alla grandezza misurata, e questo comporta una modifica radicale della sua funzione d’onda (collasso della funzione d’onda): entra quindi in crisi l’idea di esistenza oggettiva del sistema, che era un presupposto della fisica classica, e si pone la questione di stabilire il ruolo dell’osservatore nella determinazione delle proprietà del sistema.

    Continua

  7. 77
    marcobiagini -

    La filosofia immaterialista di Berkeley fornisce tutti gli elementi necessari per una spiegazione sia dell’intima relazione esistente tra matematica e leggi naturali, che delle peculiarità della fisica quantistica, come l’indeterminazione dello stato quantistico ed il collasso della funzione d’onda.
    George Berkeley, filosofo empirista irlandese vissuto tra il 1685 ed il 1753, negava l’esistenza di oggetti corporei e sosteneva che la causa di tutte le nostre percezioni non fosse una realtà materiale esterna, ma una volontà o spirito, che egli identificava con il Dio cristiano; come il sogno è generato dalla nostra mente, l’universo è una sorta di sogno collettivo suscitato da Dio nelle nostre anime. Proprio come in un sogno possiamo avere percezioni spazio-temporali o relative ad oggetti materiali senza che esista nulla del genere, non è lecito concludere che le nostre percezioni siano generate da sostanze materiali esterne oggettivamente esistenti.
    La scienza ha confermato pienamente la concezione immaterialista di Berkeley: la realtà fisica non può essere considerata come qualcosa di esistente oggettivamente in sè e per sè, ma solo come una teoria matematica esistente come concetto nella mente di Dio e proiettata da Dio nelle nostre menti attraverso le immagini sensoriali che percepiamo; dunque tanto la funzione d’onda quanto il suo collasso, sono reali solo in quanto rappresentano le modalità con cui Dio concepisce l’universo e suscita in noi le nostre impressioni sensoriali. Non è quindi la mente dell’osservatore a causare il collasso, nè la natura stessa, come ipotizzano certe intepretazioni della meccanica quantistica; Dio è la sola causa di ogni fenomeno osservato ed determina ogni fenomeno in modo che siano rispettate le distribuzioni statistiche previste dalle equazioni della meccanica quantistica. Anche lo spazio ed il tempo, nelle modalità da noi pecepite, sono solo rappresentazioni della nostra mente e non esistono oggettivamente al di fuori di noi; ammettendo la mera natura matematica dello spazio e del tempo, si spiegano sia i controintuitivi effetti relativistici , come la dilatazione del tempo e la contrazione delle lunghezze, sia la violazione del principio di località che si osserva nell’entanglement quantistico.

  8. 78
    Vincenzo Russo -

    Sono persino commosso dopo aver letto i due commenti del Dott. Biagini,fisico e ricercatore emerito del Cern.
    Sono anni che cerco di tirar fuori dal silenzio i fisici galileani, per riprendere il filo spezzato della conoscenza.
    Con Galileo Galilei, Newton e Maxwell la scienza era divenuta finalmente un pensiero coerente ,il quale unendo l’esperimento,la matematica e la teoria, si era buttato alle spalle le tesi aristoteliche e platoniche. Le quali favorendo l’empirismo ,avevano tradito definitivamente le potenzialità del pensiero sineterico di Socrate il CONCETTO. Ovvero il giudizio scientifico, universale ,necessario e immutabile ,non approdando all’esperimento e all’indagine delle cause invisibili dei fenomeni visibili ,era divenuto per oltre milleseicento anni ben poca cosa come metodo d’indagine. Soprattutto aveva prestato il fianco a qualsiasi congettura ed opinione infondata. In particolare la versione araba dell’aristotelismo ,consentì il prevalere del relativismo e dello scetticismo ,favorendo così direttamente ed indirettamente l’illuminismo ed il materialismo marxista . Intanto gli effetti peggiori si sentirono in campo filosofico stretto. Infatti la sopravvenuta nascita del pensiero galileano, aveva recuperato alla coerenza del pensiero sineterico antico ,solo quelle scienze galileane ,come la fisica e la chimica ,che sono figlie strette della filosofia pitagorica ed eleatica.
    Non tutta la filosofia della scienza fu resa però nuovamente un nuovo pensiero sineterico completo e decidibile.
    Si risvegliarono giudizi veramente scientifici solo nel campo della fisica e della chimica,inclusa la nutrita parte nuova ,inerente i fenomeni elettrici e magnetici . L’ elettromagnetismo fu la prima teoria unificata e fu ottenuta basandosi soprattutto sulle equazioni di Maxwell. Queste confermavano nel campo dell’elettromagnetismo molti equivalenti fattori delle equazioni di Newton.
    La filosofia generale della scienza rimase indietro.
    Poi la scienza galileana entrò in crisi ,scoprendo la sua incompletezza o indecidibilità grazie a Godel. Ciò avvenne proprio al sorgere di due rami nuovi e difficili da interpretare della fisica ,(la fisica relativistica e quantistica). La filosofia invece ,che prima era stata lei a rimanere in ritardo ,ora molto in silenzio ebbe la sua rivoluzione mediante la riscoperta e la maturazione del pensiero sineterico nella forma letteraria e non matematica della logica pura. ##Segue II parte##

  9. 79
    Vincenzo russo -

    ##segue## Sconfiggendo così nel silenzio ma definitivamente il relativismo,lo scetticismo ed il materialismo. La cosa restò però quasi ignota e confinata nelle ultime pagine dei manuali di filosofia, per motivi politici dovuti al nascere di regimi dittatoriali ed ideologizzati di destra e di sinistra. Non ci fu insomma un Galileo Galilei anche nel campo dell’analisi del linguaggio. Anzi la critica filosofica ,questo ridursi della filosofia all’analisi del linguaggio, lo ha giudicato come una caduta dai grandi pensatori ,all’attività di piccoli professori ,inefficaci a fare la storia del pensiero.Veniamo dunque al punto determinante per l’approdo alla teoria unificata ,la quale possa rendere completa e decidibile tutta la conoscenza dell’uomo. La fisica relativistica e quella quantistica hanno trovato una grande precisione matematica che ne consente le applicazioni pratiche. Mancano però dell’interpretazione teorica corretta degli esperimenti noti ,e quindi la teoria standard resta incompleta e indecidibile .A loro volta le teorie integrative o alternative proposte per estenderla o sostituirla ,vanno nelle stesse direzioni sbagliate, che precedettero la rivoluzione galileana. Consistendo così in una involuzione del pensiero umano. Ora in termini filosofici e logici io ho redatto una completa teoria unificata mediante un pensiero sineterico completo e decidibile, che dimostra che le ragioni dei fenomeni materiali immaginari ,sono invisibili teorema matematici reali, che le nostre menti leggono nella Mente Universale. Purtroppo il fatto che io mi esprimo in termini di analisi del linguaggio sin eterico comporta per me la stessa difficoltà ,che per anni ha comportato per i fisici ed i matematici. Il linguaggio sineterico risulta ostico per i non addetti ai lavori e si presta a travisamenti da parte dei malintenzionati apologeti del tardo evoluzionismo e del tardo materialismo. Per questo motivo io mi affanno da anni a chiedere aiuto ai fisici galileani come il dott. Biagini ,per fondare una santa allenza tra le due forme del pensiero sineterico, quello galileano matematico della fisica e della chimica e quello logico dell’analisi del linguaggio filosofico. Con questa semantica unificata si potrà produrre insieme la dimostrazione di Dio in due linguaggi equivalenti e concordi. Se infatti io mi affanno col solo linguaggio letterario a dire che il vero significato della fisica quantistica consiste nella letterale affermazione :non esiste Universo senza##segue##

  10. 80
    vincenzo russo -

    ##segue##: non esiste Universo senza l’osservatore. Mi associano ai noetici ,ai pensatori della new Age e mi dicono che sono io uno dei falsi interpreti della fisica quantistica.
    Ora però io non sono più solo. Che l’universo non esiste senza l’osservatore Dio e la sua immagine l’uomo ,lo dice anche un fisico galileano della portata del dott. biagini.

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