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Ho delle premonizioni su ciò che mi accadrà

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Lettera pubblicata il 15 Aprile 2012. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 50 commenti

Pagine: 1 2 3 4 5

  1. 11
    Sofia -

    perche’ mentre l’auto stava per avvicinarsi ero terrorizzata ho girato lo sguardo verso il marciapiede ed ho visto che era appena cominciata una delle piccole rientranze su cui non avevo fatto proprio affidamento sapendo che sono pochissime e la strada di quel lungomare e’ lunghissima..mi ci sono buttata dentro piu’ dentro che potevo stringendo forte le mani sul volante e col sangue gelato e il cuore in gola vedo quel bolide che mi passa talmente vicino quasi credevo mi sfiorasse con una velocita’ inaudita..tanto da scuotere la mia macchina!!Ho visto la morte.E se non fosse stato per il mio mal di pancia sarei uscita prima da casa e come sempre avrei percorso quella strada che mi portava dritta dalla mia amica, e molto probabilmente non avrei fatto in tempo a rifugiarmi in nessuna rientranza e semmai l’avessi trovata poteva anche esserci un’altra auto in sosta che mi avrebbe impedito di entrare ..Cio’ che mi sono detta prima di rimettermi in cammino e’ stato:”Ecco cos’era il mio mal di pancia..mi ha salvato la vita..” Grazie a Dio.

  2. 12
    STELLA -

    Io non ho una spiegazione per certe “coincidenze” un po’ troppo eclatanti. Sono sincera: non le cerco nemmeno le spiegazioni. Non penso di essere mai stata magamagò, ma più semplicemente che siamo “animali”, che a volte sono più empatici, anche con il circostante, e meno razionali, e quindi… Delle empatie particolari mi sono sempre capitate con persone con cui avevo un forte legame o che in quel particolare periodo sentivo più spesso e in maniera più profonda.
    Ma non era certo una cosa che puoi scegliere tipo premere l’interruttore e farci uno spettacolo tipo Giucas Casella.
    Non mi è mai capitato di dire: ora voglio incontrare gigetto, e apparizione.
    Semmai mi è capitato di incontrare certe persone in certi momenti in cui era proprio il caso che fosse così, e anche di sapere che le avrei incotrate. Ma non saperlo a livello razionale.
    Difficile da spiegare.
    Mi è capitato di avere un piccolo incidente e che un mio amico caro mi dicesse: ero al semaforo e stavo andando da tutt’altra parte, e ho pensato che dovevo invece girare l’auto e tornare indietro.
    Che siano state sintonizzazioni particolari è vero perché non me ne sono accorta solo io.
    Dovevamo essere matti in due, e tra l’altro con persone molto diverse tra loro. E cose talmente vissute con naturalezza, in fondo, da non ricamarci neppure su. Tipo: così è.
    Di sapere cose riguardo le persone che in teoria non avrei dovuto sapere ancora, ma come se la suddetta persona mi avesse… mandato un messaggio.
    D’altra parte mi è capitato anche però di essere totalmente tonta, intendiamoci 😛 e di non capire una cosa neanche vedendola 😛
    Avrei episodi un po’ più importanti, ma non mi va di raccontarli. Fermo restando, lo ripeto, che io ho sempre cercato di non chiedermi troppo a riguardo. Coincidenze, intuizioni. Non importa.
    Comunque, in fondo il gatto sa che stai arrivando a casa, e non soltanto perché riconosce la macchina.
    Il gatto di una mia amica se arriva l’ascensore non si scompone, se con l’ascensore sta salendo una persona in particolare si alza e va verso la porta. Come lo sa? Boh. Ma il gatto non ne fa un dramma.
    Una specie di onda radio non consapevole. Una specie di intuizione un po’ più ad ampia gamma.
    Posso immaginare che avere delle visioni veramente troppo chiare possa creare ansia e preoccupazione. I sogni poi, in generale, non ci dicono ciò che accadrà ma ci parlano delle nostre sensazioni. In un sogno possiamo portare un’intuizione che abbiamo raccolto durante il giorno, anche se non a livello razionale.
    Il rischio è di confondere l’ansia con la premonizione.
    Meglio cercare di vivere sereni, se si può.
    Spero che la mia parte “gatto” (che secondo me abbiamo tutti, beninteso) resti così com’è.
    Senza rivelarsi mai uno stress.
    In fondo in tutte le mie “intuizioni”, casuali che fossero, ho visto un’empatia, che è una cosa positiva. E, ripeto, ho cercato di prenderla come una cosa che fa parte della natura, non come una cosa su cui dovrei pensare troppo.

  3. 13
    Sofia -

    Ciao Stella,spero che il tuo sia un commento libero e non una risposta al mio,un’esperienza come la mia e’facile sminuirla solo se non ci si e’ mai trovati in prima persona.Con questo non do per certo che tu lo stia facendo per carita’,almeno spero..Forse e’una mia impressione sbagliata,ma non vorrei fossero dati giudizi velati su vicende altrui,tanto piu’che credo bisogna aver rispetto delle esperienze di tutti non dandole per scontato generalizzando che nella vita e’tutto ovvio..Ognuno di noi e’ un’universo talmente grande di storie vicissitudini ed emozioni che non possiamo permetterci il lusso di metterle in discussione con quella che per noi e’la nostra verita’.Io ho voluto raccontarla in questo blog in quanto il titolo iniziale tocca questo tema.La mia e’una vicenda che raramente racconto nei particolari a chi mi sta vicino perche’ temo potrebbe inquietare chi mi vuole bene;nemmeno io mi ritengo una streghetta,ma come credo facciano in molti cerco anch’io di seguire l’intuito,il mio a volte e’ accompagnato da emozioni apparentemente ingiustificate..ma non mi soffermo piu’ di tanto..altrimenti quella sera invece di uscire mi sarei dovuta chiudere in casa..!Ho premesso che ho tantissime altre esperienze ma che non racconto e di cui sono sfuocati i particolari,questo proprio perche’ non mi soffermo a pensarci subito dopo averle vissute,e penso che in fondo ognuno di noi abbia il proprio repertorio..Amo le coincidenze perche’ hanno il fascino di essere tali,e infondo abbiamo bisogno dell’imprevedibilita’altrimenti che noia!!Ma il fascino di qualcosa che desideravi ma che pensavi lontanissima da te,e poi eccola che arriva..non ha prezzo!Succede un po’ a tutti sia con le cose che con le persone..Non capita spesso ma quelle rare volte bastano per capire che non tutto e’coincidenza.. e poi ci sono i gatti ovvio..i miei quando si affaccino dalla finestra vuol dire che mio marito sta facendo l’ultima curva e sta arrivando sotto casa..non mi sono mai spiegata come fanno dato che quando si affacciano la macchina non e’ ancora entrata nel viale,anche il mio Oscar..un micio nero, mi dicono i miei che quando piccolina tornavo da scuola mi aspettava dietro la porta di casa mentre io ero ancora nella strada di ritorno..sara’grazie al loro udito molto piu’ sviluppato di quello umano,magari percepiscono suoni amplificati che per noi sono lontanissimi o assenti e a cui non facciamo il minimo caso..mi capita di guardarli mentre raddrizzano le orecchie e fissano una direzione..li adoro!Detto questo sono d’accordo sul fatto che si devono prendere questi episodi come vengono e non costruirci sopra cantieri della serie: “lavori in corso” ma viverseli con leggerezza,ho sempre fatto cosi’ e mi piace farli fluire positivamente come li percepisco io nella mia vita.Non e’ bene pensare troppo o trovare a tutti i costi una spiegazione,potrebbe diventare solo fonte di frustrazione e paranoia,quando e se una spiegazione c’e’si palesa da sola senza il bisogno di cercarla 🙂

  4. 14
    STELLA -

    SOFIA, io ho semplicemente detto la mia esperienza, come la vivo io.
    Non credo di aver minimizzato niente e nessuno.
    A me non va di entrare nei particolari, proprio per l’enfasi che io non do a questi avvenimenti, pur non minimizzandoli affatto.
    Molti anni fa sono uscita di casa prima, quando non dovevo, ho messo la cintura, senza accorgermene (all’epoca non si usava) quando non la mettevo mai, mi è arrivata un’auto addosso a tutta velocità, l’ho vista proprio arrivare dallo specchietto retrovisore. Quando dico a tutta velocità non esagero. Pur frenando per un lunghissimo tratto mi è arrivata comunque addosso a tutta velocità. Ha preso la mia macchina e l’ha fatta volare per moltissimi metri in avanti. Ricordo ancora la sensazione della macchina che si stacca da terra e vola in avanti. E il fatto che non sapevo assolutamente dove sarei andata a “planare”. Sono andata a planare attaccata al gard rail. Ma in una posizione per cui, quando è arrivata la stradale, ha chiesto al mio moroso (giunto dopo) perché mai avevo spostato la macchina e l’avevo parcheggiata. Tanto sembrava strano che la mia macchina fosse finita in quella posizione. E io non l’avevo parcheggiata affatto. Ero finita lì, così. Lui si è fatto un volo tale dopo (pur non facendosi male, non tanto male, intendo) da finire in una strada laterale, in fondo.
    Va detto che quella dell’incidente era una strada in cui, dal lato opposto, sarebbero potute giungere macchine, e anche a velocità sostenuta. O sarebbero potute giungere anche altre macchine sulla nostra corsia mentre noi “rimbalzavamo”. Niente, invece. In quel momento è stato come se avessero chiuso la strada al traffico.
    Concludo dicendo che conoscevo chi mi aveva centrata. Per puro caso lo conoscevo e per puro caso si trovava lì e beccò proprio me.

    Ora, io considero questa cosa positiva e non mi sono mai fatta troppe domande. Come mai me le faccio quando incontro energie positive sul mio cammino nella vita.
    Non so perché è andata così invece di peggio. E’ ovvio che sono contenta che sia andata bene. E ringrazio chi mi ha protetto. Lo ringrazio infinitamente e da quel giorno ho sempre messo la cintura.
    Però ti dico anche che non mi faccio troppe domande perché ho avuto amici che sono morti in incidenti. E quindi non entro nel merito del perché a me sia andata così e a loro no. O perché un domani potrebbe andarmi storta.
    Vivo la vita. Accogliendo ogni coincidenza o no che sia positiva.
    Non mi interessa raccontare questo episodio o altri, ma poiché hai creduto che minimizzassi il valore che il tuo ha per te o il valore che tu hai dato alla tua esperienza te l’ho detto per farti capire che così non è assolutamente.
    Non parlo di queste cose proprio perché le trovo molto personali e insieme facenti anche parte che sia del caso o della natura di qualcosa che “fluisce”. Esperienze, emozioni, sensazioni sono cose che ciascuno vive in sé, e concordo

  5. 15
    STELLA -

    e concordo con @se una spiegazione c’e’si palesa da sola senza il bisogno di cercarla@, Concordo perché credo nell’intelligenza emotiva e intuitiva e anche nel significato, anche razionale, che noi diamo alle esperienze, comunque.
    Al significato che noi diamo loro e che quindi prendono nel fluire generale.
    In un nostro “puzzle” emotivo ed esperenziale.

  6. 16
    Sofia -

    Sono d’accordo quando scrivi: “credo nell’intelligenza emotiva e intuitiva e anche nel significato, anche razionale, che noi diamo alle esperienze”,sono d’accordo perche’ anch’io credo sia cosi’..Il tuo incidente spero sia stato l’unico..e comq ti fa capire che se tu quel giorno non avessi messo la cintura sarebbe finita molto peggio..ma come tu scrivi, non era tua abitudine mettere la cintura perche’ a quei tempi non era obbligatoria..quindi e’ difficile non chiedersi:”perche’ l’ho messa proprio il giorno dell’incidente?”Per farti capire che va bene non farsi troppe domande..ma quelle che sorgono spontneamente e ci invitano a riflettere non le possiamo del tutto ignorare..Come ti scrivevo io non parlo mai di queste cose in famiglia,ne’ con gli amici o colleghi..proprio perche’ per me sono esperienze talmente importanti e piene di significato da non voler rischiare di sottoporle al giudizio altrui,l’ho fatto qui proprio perche’ e’ il tema del blog dove presumo che ognuno scriva la propria esperienza..ed e’ questo il senso di questa pagina secondo me,che tutti descrivano cio’ che e’ accaduto loro cosi’ che ci si possa confrontare,dato che nella vita di tutti i giorni non ne parliamo mai con nessuno..e dato che a volte si puo’avvertire il bisogno o il piacere di condividerle,in fondo siamo arrivati qui proprio perche’ qualche domanda ce la siamo posta.Io del resto ne rimango affascinata ..anche dalla tua esperienza,ma non da quelle che capisco essere solo dei veri condizionamenti mentali o pura follia e nient’altro..e quando un’esperienza di questo tipo ha un vero significato lo si capisce dal fatto che tutto ha tranne che una spiegazione razionale..Io un giorno stavo tornando a casa e non so perche'(nessuna motivazione o precedenti notizie di sorta da nessuno)ma sentivo che mio fratello era in pericolo,mi ricordo fu una sensazione talmente amara che mi spinse addirittura ad andare verso casa sua(abitava a qualche km da me)..chiamai nel frattempo mia madre e le chiesi se avesse sentito mio fratello..so solo che mi disse che aveva appena avuto un’incidente con un suo amico e stava andando in ospedale perche’ s’era fatto male..ma nulla di grave per fortuna!Io non dissi nulla a mia madre..presi solo atto di quella sensazione alla quale ne seguirono altre nel tempo..resta il fatto che in quei momenti ci pensi e ti chiedi..ma come facevo a saperlo?Poi ti dimentichi e passi avanti..vivi con la conspevolezza che l’imprevisto capita a tutti e non lo puoi evitare o prevedere..sì mi sono accadute cose inspiegabili ma mi piace pensare che gli angeli esistono e che Dio e’ grande..chissa’ forse anche il sesto senso femminile ci aiuta ad intuire il pericolo,non so..in ogni caso lascio che questi episodi rimangano li’ indisturbati ed e’ proprio cosi’ che devono rimanere, indisturbati, senza subire troppe indagini,ho sempre fatto cosi’ pur rimanendone affascinata ogni qualvolta se ne presenti l’occasione di ricordarne qualcuno..

  7. 17
    STELLA -

    Nella mia famiglia l’atteggiamento verso queste cose è uguale al mio. Con gli amici mi è capitato di condividere alcune coincidenze particolari e che fossero loro a rilevarle. Ho un’amica con cui prendiamo con estrema naturalezza e ‘simpatia’ il fatto che, molto spesso, quando abbiamo bisogno di raccontarci qualcosa di rilevante scopriamo di essere a pochi metri di distanza, in centro, e che, essendo entrambe molto impegnate, di solito i nostri caffé insieme avvengono perché ci incontriamo nei posti più disparati senza esserci assolutamente messe d’accordo. E’ una cosa che non ci scompone e che ci fa pure risparmiare il telefono :p saranno coincidenze, il senso è che è una cosa, per noi, sia normale che simpatica.

  8. 18
    STELLA -

    Comunque no, non mi faccio domande. Anche perché non credo affatto che ‘dipenda da me’. In realtà mi son limitata, ma veramente senza pensarci troppo, a notare che un certo tipo di piccole coincidenze son avvenute con persone che in quel periodo vedevo più frequentemente e con cui c’era una forte empatia. Cosa che succede un po’ a tutti. O forse mi circonderò io di persone che sono aperte in questo senso. Però a me sembrano cose piuttosto normali, ‘gattose’.

  9. 19
    Sofia -

    I gatti sono degli adorabili ed irresistibili creature misteriose..li amo..cmq con le mie amiche,tra cui una molto cara in particolare,mi succedeva molto spesso che quando ci chiamavamo al tl lo facevamo contemporaneamente..e capitava solo con lei..ridevamo sempre anche perche’ pensavamo di dirci le stesse cose..infatti era uno spasso..e le battute erano del tipo:”ma mi leggi nel pensiero?”d’altra parte e’ anche capitato l’altro estremo,e cioe’ di pensare ad una persona con la quale non mi vedevo e sentivo da una vita(tipo 15 anni) e dopo poco si fa viva,con un mess su facebook naturalmente..(i numeri di cell dopo tempo cambiano)..in questo periodo mi e’ capitato con tre persone che non sentivo e vedevo rispettivamente da 15,7 e 6 anni..quella di 15 anni non l’ho pensata l’ho sognata e l’indomani mi ha inviato la richiesta..pero’ non le ho detto: guarda che ieri ti ho sognata..due estremi..non e’ che succede con tutti quelli che penso ovvio,ma capita spesso..tempo fa volevo riconciliarmi dopo diversi anni con un’amica e dovevo chiamarla in quanto dato che viviamo in luoghi molto distanti l’una dall’altra ed e’ molto improbabile che io la veda al supermercato o per strada,ma non avevo piu’ il suo numero,quindi mi ero proposta di cercarla su fb..bhe dopo qualche giorno me la sono ritrovata al caaf perche’le avevano dato un’appuntamento sbagliato nel posto “sbagliato”..così le ho parlato ovviamente..e mi ha fatto molto piu’ piacere vederla che sentirla..coincidenze desiderate e piacevoli che succedono agli umani..

  10. 20
    STELLA -

    ho un amico carissimo, sin da bambini. Da ragazzi ci son successe quelle piccole ‘telepatie’ di cui parli. E’ stato tanti anni con una donna che lo ha allontanato da tante persone. Io son tra quelle persone, la prima di una lunga serie. Ho sempre saputo che cmq ci volevamo bene, anche se sul capitolo ci sarebbe da aprire una parentesi che non apro. In questi anni abbiamo fatto vite separate, dopo anni da fratelli. L’ho incontrato casualmente alcune volte, cmq, niente di che. Ovviamente anche di pensarlo. Parlando di casualità, qualche settimana fa l’ho in mente per un paio di giorni. Senza motivo particolare. E mi passa ‘un flash’ su loro insieme o no, più no che sì. Poche ore dopo lo incontro casualmente dopo un paio d’anni o più. Lui è contento di vedermi e anche stupito. Io non tanto. Erano due gg che mi ronzava per la testa, in fondo. Mi dice che si sono separati. Non che sia una cosa positiva di per sè, ovviamente. Però lui è veramente più sereno come non lo si vedeva da secoli. Va detto che non è successo in un momento topico della sua separazione. Un giorno qualsiasi. Insomma una coincidenza e basta. Tanti anni fa penso ‘ah, il mio ex si sposa”, così senza enfasi o motivo. Lo dico

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