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Penso di lasciarla, ma non l’ho ancora fatto

Ciao a tutti, sono un ragazzo di 23 anni e ho bisogno dell’aiuto di qualcuno… la premessa d’obbligo è che sono in un momento della mia vita in cui sto scoprendo me stesso, prima d’ora ho sempre fatto tutto e vissuto in funzione degli altri e della loro felicità… per riuscire al meglio a scoprire me stesso sto anche andando da una psicologa da un mese.

Dopo questa premessa vi espongo i miei dubbi… sono fidanzato con una ragazza da 5 mesi e quando sto con lei sto bene, ma il problema di fondo è che non credo di amarla… lei è ancora un po bambina in tutto, anche nei modi di pensare… e a me sembra ogni giorno di più di essere diventato un po un’abitudine per lei, mi sento un po messo da parte e ripreso quando non ha nulla da fare… per tutti questi motivi penso di lasciarla… ma il punto è che non l’ho ancora fatto perchè non conoscendo me stesso non mi attribuisco nemmeno un futuro, nel senso che nella mia testa penso che lei sia il massimo che posso avere e che poi non troverò più nessuno con cui stare… voglio superare questo scoglio, perchè mi limita nel prendere decisioni che sento di dover prendere… come buttarsi nel vuoto? come lasciare una certezza di oggi per cercare qualcosa nel domani che forse sarà ancora più bello senza sapere se però effettivamente arriverà mai?

Lettera pubblicata il 1 Luglio 2015. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Amore e relazioni

La lettera ha ricevuto finora 8 commenti

  1. 1
    tylerdurden -

    L’unica cosa che posso dirti è di analizzare con cura la situazione,assicurarti quanto lei sia importante per te e pensare se vedi la tua vita affianco a lei,ti consiglio vivamente di non stare troppo tempo a pensare al futuro,ti blocca completamente perchè saresti condizionato,scegli cosa ti senti di fare ora,io sono stato lasciato un’mese fa ma mi è anche capitato di dover lasciare,se è quello che senti qualunque cosa tu faccia non sarà mai quella sbagliata,se poi te ne pentirai o meno,lo scoprirai solo in futuro..

  2. 2
    Rossella -

    Il tuo punto di vista mi sembra alquanto singolare. In genere, e credimi che ci sono ancora uomini che hanno questa sensibilità, dicevo: in genere l’uomo sperimenta il fallimento quando realizza di aver fatto crescere una donna. Infatti molti fidanzati soprattutto dopo un tradimento cambiano da così a così e l’amore non c’entra niente. E’ una caratteristica del maschio che ho notato essere molto ricorrente… le nuove fiamme pensano che l’altra lo ricatti ma in realtà è un problema suo. Non si da pace e la cosa lo rende insopportabile. Infatti gli uomini che non riescono a risolvere questo loro conflitto diventano ossessivi. La situazione volge al sereno stabile solo quando il misfatto si consuma in seno alla famiglia e per certi versi la vita migliora in alcuni casi. Non sempre, infatti io non perdonerei né da moglie né compagna perché l’uomo che non è capace di dominare il suo istinto mi fa un certo effetto sia nel bene che nel male.

  3. 3
    camy -

    L’eterno dubbio maschile riguardo la coppia, l’amore, le relazioni.
    “come lasciare il certo per l’incerto? E se poi non ne trovo un’altra? O comunque una migliore? Meglio restare con lei anche se non la amo e non è ciò che voglio. Meglio anche che star solo (sessualmente)”.
    Mi sono avvicinata?
    Penso che, come il caso che ho citato, non la ami. Per il bene di entrambi dovresti lasciarla. Per dare a entrambi la possibilità di esser felici con altri partner. Ma per queste cose ci vuole coraggio. Ti faccio i miei auguri.

  4. 4
    rossana -

    Camy,
    quel che più mi soprende su LaD è che si imputa sempre ad altri i propri stessi limiti.

    trovo assurdo che si accusi le donne di essere scimiette, che lasciano una liana soltanto quando sono pronte ad aggrapparsi a un’altra.

    cosa fanno gli uomini quando non sono del tutto gratificati da un rapporto amoroso, se non la stessa cosa, oppure, meglio ancora, tenere a lungo, quando non per sempre, i piedi in più scarpe?

  5. 5
    Andrea -

    Rossana penso che chiunque pensi le stesse cose, indistintamente che siano uomo o donna… tutti cercano la sicurezza, il vuoto fa paura… ma proprio perchè mi rendo conto che è sbagliato stare con una persona sapendo di non amarla ed in un certo senso accontentarsi, sto cercando di capire dove trovare la forza o il coraggio per lasciare il “sicuro” per l’ignoto… dove li trovo?

  6. 6
    camy -

    Rossana, è proprio così. Ci sono sì le donne che fanno lo stesso, ma per loro è dipendenza affettiva, cioè bisogno continuo di conferme affettive. Per gli uomini è invece dipendenza sessuale, cioè non esser capaci di star per troppo tempo senza sesso. Il punto è che non si dovrebbe demonizzare l’altro sesso perché appunto entrambi hanno i loro punti deboli che li portano a sbagliare. E allora ci vuole maggior controllo di sé, per non rendere infelici altre persone trasformandoli in oggetti per soddisfare i propri bisogni di non star soli affettivamente o sessualmente. E per questo ripeto, ci vuol coraggio, anzi forza morale.

  7. 7
    rossana -

    Andrea,
    per me il coraggio e la forza di star solo puoi trovarli soltanto in te stesso, nel piacere di non sentirti dipendente che da te. prima ci riuscirai e meglio sarà per la tua quotidianità di oggi e di domani.

    sembra molto difficile ma, se ci si prova con un minimo d’impegno, diventa via via sempre più facile, soprattutto se si pensa che soli del tutto non si è mai e che a volte può capitare di sentirsi tali anche essendo in compagnia.

  8. 8
    Valinda -

    Capisco come ti senti Andrea ma lasciala se non ci stai bene…hai solo 23 anni, il mondo è tuo..!! e con esso ti aspettano nuove conoscenze, esperienze. Stare con qualcuno per paura di restare soli è umano ma credo sia anche avvilente alla lunga no? e poi prova a ribaltare la questione: ti piacerebbe se stessero con te solo per compagnia?
    per compagnia magari ci si prende un animale domestico ma non un compagno/a..anche se molti, troppi lo fanno.

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