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Le pene d’amore sono un male reversibile!

di marziav
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 24 Agosto 2009. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 500 commenti

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  1. 51
    Maurizio -

    Ciao Laura, mi dispiace darti il benvenuto in questa occasione.
    Purtroppo non possiamo fare molto se non ascoltarti e darti le nostre esperienze.
    Come scrissi prima, è una passeggiata all’inferno che nessuno può fare al posto tuo.
    Raccontaci di te… scrivere può aiutarti.
    Io ho un blog dove scrivo e devo dire che mi ha aiutato, l’ho trovato terapeutico.
    Volevo dire a Marzia che concordo pienamente!
    Mi ero attaccato a lei ed alla sua famiglia perchè io purtroppo non l’ho avuta e non mi ero accorto che potevo farmi ancora più male se l’avessi persa.
    Il mio dolore è stato accentuato dal fatto che sono emersi i miei problemi non risolti con i genitori e nell’infanzia in generale.
    Ormai è passato quasi un anno e non passa giorno che non ci penso… ed ancora non riesco ad avere una storia normale.
    Ho incontrato tantissime donne, ma ho sempre lei davanti gli occhi.
    Però va meglio, perchè almeno non ho più quel mal di pancia che mi uccideva.
    Laura… parlaci di te…

  2. 52
    alexa -

    pazienza laura..dirci che ti succede

  3. 53
    Fabrizio -

    Vi saluto e vi capisco tutti quanti perchè purtroppo sto passando questo brutto momento.
    Lei è separata ed ha cinque anni più di me. Io ne ho 34 e sono liberissimo (nel senso che non ho avuto matrimoni alle spalle).
    Il problema è che quando lei sta aspettando il divorzio e può avviare le pratiche solo da ottobre. Ma non ha i soldi e il tempo di attesa per tutte le pratiche burocratiche potrebbe andare per le calende greche. Senza contare il fatto che essendo separata non è completamente libera dal suo uomo di prima. E forse questo è quello che mi ha bloccato quando abbiamo provato a farlo. E sono ormai quattro mesi che ci conosciamo. Così è gia da due giorni che voglio dirglielo e dirle che vorrei lasciarla ma non ho trovato il coraggio di farlo. Mi sono solo confidato con gli amici che me l’hanno presentata e con i miei genitori.
    Se sento la sua voce sto male. Se la vedo sto male. Così ho smesso di chiamarla e l’unica volta che lei mi ha chiamato le ho detto che non mi aveva fatto niente ma penso che abbia lo stesso capito proprio il problema e il motivo perchè me lo ha detto.
    Sto agendo nella maniera giusta?

  4. 54
    alexa -

    fabrizio se lei ti ama e tu ami lei nn sara mai facile..la sofferenza ce cmq..dall’altra parte pero se nn te la senti di continuare devi parlare con lei..chiaro..perche altrimenti ci sara sempre una piccola speranza da parte sua..e nn penso ch’e giusto..vedi te tutti noi,quelli che ci trovi qui, stiamo soffrendo..per un motivo od altro..bisogna farti forza,e come dice marzia,un giorno senti di meno il dolore..nn voglio darti dei consigli..tu sai meglio che devi fare..io ho combattuto molto per il mio amore..quasi 5anni..ho perdonato tradimenti..sono stata trascurata..ora risulta che lui se ne accorto che mi ama..chissà s’è vero..pero sai ho una piccola speranza..quella di quale ti dicevo..faccio le guerre per lui..e sono sempre in attesa..e vorrei tanto che lui sia sincero..cosi come ti suggerisco a fare te..per quanto sara difficile per tanto sarebbe onesto..un cordiale saluto

  5. 55
    Fabrizio -

    Ora che scrivo questo messaggio le cose sono compiute. Le ho parlato e lei lo sa. Mi ha detto che gia lo aveva capito dai miei silenzi. In fondo è solo da ieri che non lo ho mandato il solito messaggino.

    Poi dopo averglielo detto le ho proposto di rimanere amici e che se avesse avuto bisogno io ci sarei sempre stato. Le ho detto anche che magari potevamo rimetterci assieme se nel futuro avesse potuto rimediare a quei guai che aveva (il divorzio, che tral’altro è la ragione per la quale ci siamo lasciati). Io non avrei potuto aiutarla perchè purtroppo sono disoccupato. E tutti questi problemi e il fatto di non avere la possibilità di aiutarla mi faceva stare male ogni giorno di più.
    Non so se è stata una decisione buona ma non vorrei pentirmene.

  6. 56
    mitzu64 -

    Scrivo questa mia ultima, spero, per poter condividere le mie emozioni….
    Chi è stata la fonte della mia sofferenza, dico fonte perché la causa è solo dentro di noi, è ritornata…..oggi credo di essere nuovamente un uomo felice, che ha vissuto un momento molto significativo della sua vita, costellato da una serie di eventi che sicuramente lo hanno cambiato.
    “posso avere da te una seconda opportunità?”…..questo è ciò che mi ha detto…..era sempre profondamente presente nel mio cuore ed io ho seguito ciò che sentivo, come d’altronde ho sempre fatto; ho deciso di dargliela, iniziando un nuovo percorso con una persona che ha fatto il suo, e sono convinto le è servito per districarsi da quei disagi psicologici che ognuno ha con se stesso, e che talvolta si ripercuotono anche nel rapporto con l’altro.
    La vedo diversa e sicuramente cosciente dell’amore che prova nei miei confronti e sopratutto con la voglia di un progetto che mancava.
    Mi incammino lungo una nuova strada, che per mia fortuna segue ciò che il mio cuore desiderava.
    Auguro a tutti di trovare ciò che desiderano perché la vita riserva davvero un sacco di sorprese e, voglio sottolineare: NULLA SUCCEDE PER CASO.
    Massimo

  7. 57
    alexa -

    massimo nn sai come sono contenta per te..tra tante storie triste e come rinascere leggere pure della felicita..ti auguro tutto il bene del mondo assieme alla donna che ami e che ti ama..auguri..un abbraccio

  8. 58
    Andrew74 -

    Buon giorno a tutti, navigando sul web ho notato questo sito dove si parla di “pene d’amore” e trovandomi a vivere personalmente un esperienza simile non ho esitato a raccontare anche la mia storia.
    Ho 38anni e sono felicemente sposato da 6anni con una ragazza coetanea che frequento oramai da oltre 16anni (10 anni fidanzamento + 6 matrimonio). Da circa 1 anno ho intrapreso un nuovo lavoro, quindi sono entrato in una nuova azienda dove ho conosciuto molte persone con le quali ho subito legato in amicizia, in particolar modo con 1 ragazza di 30 anni con la quale ho instaurato un bellissimo rapporto confidenziale, di grande amicizia, molto solido, al punto che, inutile dirlo, dopo circa 1 anno di frequentazioni mi sono accorto di essermi innamorato di lei. Essendo però io già sposato, ed avendo con questa ragazza un meraviglioso rapporto di amicizia che non intendo rovinare, mi ritrovo spesso nel mio ufficio a piangermi addosso e a mangiarmi come si dice i gomiti. Vorrei trovare un modo per allontanarmi lentamente da lei, ma non ce la faccio … vorrei dimenticarla in qualche maniera, ma non ci riesco .. durante tutto il giorno non faccio altro che pensare a lei, 24ore su 24, dimenticandomi a volte anche dei miei impegni personali e quindi della mia vita privata.
    Sto letteralmente impazzendo, e non so come uscirne fuori, non vedo soluzioni…
    Se avete qualche buon consiglio da condividere, lo accetto molto volentieri… sono abbastanza disperato!!!

  9. 59
    alexa -

    andrew nn ce ne stanno dei consigli in questi situazioni..sei l’unico che ha le risposte..la sola cosa che c’e da fare e che devi mettere nella bilancia che perdi e che puoi guadagnare..perche ‘puoi’e relativo..oramai i tuoi pensieri stanno li..o combatti o ti arrendi..ma pensaci 2 volte prima di fare anche il piu piccolo passo in qualsiasi direzione…ti capisco..so quant’è difficile..forza..devi uscirne

  10. 60
    Fabrizio -

    Mi rifaccio sentire in questo forum perchè a distanza di un anno la sofferenza è passata. Infatti quando mi ero lasciato stavo veramente male e adesso mi sento meglio anche per il fatto che ho scoperto cose non troppo carine sul suo conto e mi accorgo solo ora che ho fatto bene a lasciarla. Tuttavia non riesco a volerle male e in effetti qualche volta ci si sente.
    E ora un consiglio per tutti quelli che soffrono le pene d’amore: quando ci si lascia ci si sente male, è inevitabile, ma per soffrire meno bisogna trovare qualche difetto dell’altra persona e convincersi che in fondo è meglio così. E sarà proprio quel difetto che abbiamo trovato a darci la forza di “guarire” prima.

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