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Paura e Sconforto

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Lettera pubblicata il 18 Ottobre 2011. L'autore ha condiviso 5 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 61 commenti

Pagine: 1 3 4 5 6 7

  1. 41
    Ema -

    Ciao…
    Sai, a prescindere dal fatto che poi “buon partito” cosa significa?,
    io, forse proprio nel guardare quello che accade nella vita delle persone, non la penso più così, anzi…
    penso che a 30 anni non siano rimaste solo persone deluse o con storie sbagliate alle spalle; certamente non si tratta di persone alle prime esperienze (anche perchè nel caso sarebbe anormale), ma credo che questo possa essere un “valore aggiunto”, nel senso che probabilmente un uomo/donna a 30 e con relazioni più o meno lunghe e importanti alle spalle, siano più maturi di quando ne avevano 25, coscienti di ciò che hanno vissuto in passato e degli errori commessi, e quindi forse più consapevoli di ciò che desiderano costruire e del modo migliore per farlo.
    Se avessi incontrato la persona che ho accanto 6/7 anni fa probabilmente avrei vissuto un’altra storia sbagliata, perchè eravamo ancora sbagliati entrambe, io per i miei motivi e lui per i suoi… adesso invece, consci tutti e due di ciò che abbiamo vissuto prima, sappiamo ciò che desideriamo e soprattutto ciò che NON desideriamo più, probabilmente perchè solo ora siamo MATURI per un rapporto MATURO.

    Per quanto riguarda la maternità, scusa se mi permetto di azzardare un’ipotesi, ma ti sei mai chiesta se al di là del dare amore incondizionato a qualcuno, il fatto di fare un figlio sia una forma di legame in più per darti rassicurazione sul rapporto con un uomo?
    Probabilmente sbaglio, ma in passato a me capitava di pensarlo…
    oggi vedo il fatto di concepire un figlio non come un mio desiderio personale, ma come qualcosa da aggiungere ad un rapporto di coppia già solido e completo così, a prescindere… lo vedo come un destinare l’amore che si prova reciprocamente all’interno di una coppia a “qualcosa” che va oltre, come donare amore incondizionato in coppia e non singolarmente… non un desiderio personale, nè un orologio biologico.

    Ti domandi a che pro chieda di essere perdonato e di tornare assieme, ma forse non c’è un pro, forse si è semplicemente sciolto il nodo all’interno del quale lui si era sistemato ed ora si trova barcollante.

    Non so se riesco a farti capire cosa intendo… il mio ex ad esempio mi ha pregata e supplicata di perdonarlo e di tornare assieme, e mentre lo faceva (e non stavamo più insieme da mesi) lui aveva cmq storie con altre… non mi sembra una cosa “normale”… insomma se vuoi convincere una a tornare con te è assurdo che lei venga a sapere che vai con altre no? Eppure succedeva, ma solo perchè si era rotto il meccanisco all’interno del quale lui si era “sistemato”, quindi si sentiva come un pesce fuor d’acqua, ma nel frattempo voleva cmq andare con altre, come aveva sempre fatto del resto (ed altra cosa ovvia era che non mi amava, seppur lo dicesse ai 4 venti).

    Credimi, il “buon partito” (che per me significa un uomo che ami e che desideri quanto te costruire un rapporto importante) c’è anche a 30 anni, molto più che a 25…

    A presto…

  2. 42
    LUNA -

    ciao ragazze, scusate la risposta in ritardo, ma non ricordavo il titolo della lettera e mi erano sfuggiti gli ultimi commenti.

    Presempre, se affronti le tue questioni di dipendenza affettiva ecc in futuro potrai sentirti solo più leggera 🙂 delle idee date per scontate le vedrai in modo diverso, idem per dei “meccanismi” che magari ti sono sembrati automatici 🙂
    possiamo castrarci o farci molto influenzare da delle idee astratte che consideriamo “fatti”.

    Io sono d’accordo con EMA sulla questione 25-30 e anche 40, e oltre ti dirò. Le esperienze di vita negative non portano solo cinismo, disincanto e scazzo o fretta di fare dei passi o scarpe di ginnastica per scappare veloci o mors tua vita mea. portano anche a una maggiore consapevolezza e anche alla voglia di una vita che aderisca di più ai propri desideri e al proprio modo di essere (ho scritto desideri, no ansie, è diverso). Il fatto che si diventi più “selettivi” non mi sembra un male.
    Ho sentito parlare persone che avevano un certo atteggiamento scazzato e di disimpegno ecc non perché avevano avuto un passato infelice, ma perché erano così e basta, e al contempo persone che dopo relazioni disastrose aveva voglia di rimettersi in gioco, in modo positivo. Non a tutti costi, ma se l’occasione vera, di cuore, c’è.

    Per quanto riguarda figli e orologio biologico anche sono d’accordo con EMA. Non sono mai riuscita a vedere un figlio come un qualcosa di astratto. Sarà un mio limite ma è così per tutte le cose, non sono mai riuscita a vedere la convivenza, il matrimonio, la maternità come uno schema, o un qualcosa che, se non avviene, hai il bollino nero o devi essere infelice per forza. Ma come desideri che nascono spontaneamente, con una base che si evolve.

    @ormai come si dice i partiti buoni se li son presi!

    queste sono quelle idee con cui si rischia di farsi del male, se non altro già a livello di pensiero.
    a parte che condivido la domanda di EMA: cosa sarebbe un buon partito? cosa intendi per?
    dicendo questo ti fai una specie anche di… autorazzismo…
    tu non sei una buonapartita perché non ti sei ancora sposata?
    sono sciocchezze.
    E bisogna anche stare attenti a pensare che la vita sia fatta di estremi e di schemi.

  3. 43
    presempre -

    Ciao ragazze
    fondamentalmente scrivo da persona appena delusa, impaurita, e credo che sostanzialmente queste incertezze, questo senso di smarrimento possa starci in questo contesto.
    Non è sempre facile staccarsi da qualcosa che ha fatto parte di te, cambiare direzione, lanciarsi dal ponte senza sapere cosa c’è sotto..io lo sto facendo, e nel farlo, 100 volte mi perdo, penso e ripenso, piango e sorrido, mi chiedo persino se sto facendo la cosa giusta..
    ho paura..paura di non trovare qualcuno con cui condividere l’amore, perchè che se ne dica quel che si vuole, senza amore non siamo pressochè nulla..perchè l’amore è importante, è bello..è come se mi sentissi smarrita senza amore..ma so che questa occasione è per me di crescita, di trovare me stessa e la mia indipendenza..
    un figlio lo vedo come realizzazione, forse vorrei un figlio per sentirmi legata ad un uomo, e son contenta di non averne perchè sicuramente avrei commesso un errore a metterne al mondo uno. Un figlio deve nascere dall’unione, non da un atto egoistico..questo è vero…sono molto confusa su tutto perdonatemi..

  4. 44
    Ema -

    Guarda che non devi chiedere perdono proprio di niente!
    Nè io nè Luna ti abbiamo mosso delle critiche e come hai detto tu è più che normale che adesso tu ti senta confusa e sotto sopra… quello che ti diciamo non è assolutamente per accusarti di qualcosa nè per criticarti… semplicemente magari diciamo cose che potrebbero darti spunti per pensare, e non perchè siamo delle “maestre di vita” (e Luna sa a chi mi riferisco…altri post) ma perchè magari le abbiamo già vissute prima di te e quindi ci abbiamo già ragionato.

    Ti siamo vicine e quando hai voglia di far due parole siamo qui, che sia per uno sfogo o un confronto o anche solo un saluto…passo sempre a vedere se hai scritto qlcs…

    a presto…ciao ciao

  5. 45
    LUNA -

    PRESEMPRE: quoto quello che ha scritto EMA, e certo che ci sta tutta la confusione che provi ora, e anche le domande che ti fai ci stanno…

    Una bella, serena, costruttiva relazione d’amore certo che è una bella cosa. Anche se non credo che siamo nulla senza.
    Penso che siamo spesso a metà, un quarto, un decimo o un millesimo di noi stessi spesso quando invece siamo in una relazione che in teoria è d’amore e invece è una guerra, che sia di scontri, silenzi o comunque frustrazione.

    Penso alla madre di una mia amica, che è stata lasciata (e in modo pure molto vigliacco… con un sms spedito alla figlia, pensa te. “Lascio tua madre”, le ha scritto) da suo marito, che calcola per me era come uno zio, dopo quasi 40 anni di matrimonio.
    Lei per il momento non ha un compagno, sono passati un paio di anni da quel tir che ha investito la sua vita, ma ti assicuro che se la vedi non ti verrebbe mai in mente di pensare che lei sia “nulla”.
    E non è una che avrebbe messo fine al suo matrimonio, le è capitata una cosa che per lei era assolutamente inconcepibile.
    E non per una questione di schemi e basta, ma perché lei suo marito lo amava. Quindi non è una che dice: che figata, sono una single di ritorno e va in discoteca. Non che ci sia nulla di male, ma voglio dire che ha vissuto questi due anni sulle sue corde, tenendo comunque fede alla sua identità. non si è chiusa al mondo, ma neanche ha fatto dei cambiamenti che non le corrispondessero.

    Se tu vedi la sua casa, oggi, la stessa in cui viveva con lui, è un’altra casa. E la cosa che ti colpisce è che quella casa è molto più bella, accogliente, luminosa di quanto non fosse quando ci viveva lui. In teoria la sua fuga avrebbe dovuto distruggere il nido, invece il nido c’è eccome. In teoria la sua fuga avrebbe dovuto distruggere lei, e invece lei c’è. E non è “nulla” anche se la sua vita ha avuto una così brusca virata dopo i 50 anni.

    Io non so dirti cosa farebbe lei se un giorno lui bussasse alla sua porta. Se lo riprenderebbe? Non lo so. Lo dico perché secondo me con la faccia da culo con cui se n’è andato potrebbe anche avere la stessa faccia da culo un giorno di ricomparire. Così, come ipotesi astratta.
    Al caso se lei lo facesse entrare in casa so che lo farebbe per scelta, non perché non ha vissuto in attesa del suo ritorno.
    Non sta vivendo in funzione di un suo possibile ritorno. Nè penso se lo riprenderebbe perché ha un’età piuttosto che un’altra.
    Per il resto penso che a lui basterebbe un’occhiata al suo viso e alla sua casa per rendersi conto che il mondo non si è fermato perché lui è sceso ad una fermata.
    Non ti sto dicendo che lei non abbia sofferto o che questa cosa non sia stata devastante per lei. Però vive. Non sopravvive nonostante. Vive. E non si tratta neanche di dire che vuoi che siano tot anni (metto in conto anche i miei 17, eh) in confronto ai suoi, anni di vita in coppia e età. Non è quello. E’ proprio che quando penso a lei, alla sua casa, al suo esprimere

  6. 46
    LUNA -

    il suo vivere, non sopravvivere nonostante, io rifletto.
    Lei non è una “maestra di vita”, e non ne ha ti assicuro neppure l’aria. Intendo dire che certamente chissà quante lacrime avrà versato nel cuscino, chissà quante ansie, chissà quante volte avrà sorriso perché i suoi parenti e anche noi “nipoti” non fossimo troppo preoccupati per lei, soprattutto all’inizio. Però l’ho vista anche piangere, l’ho vista anche essere triste, l’ho vista anche ammettere che è stato un colpo allucinante. Ci mancherebbe altro!!! Lei ne parla, ma anche no.
    Però quello che voglio dirti è che anche il fatto che vive è vero.
    E che, ripeto, la sua stessa casa e il fatto che lei abbia cura di sè parlano.

    Con questo non voglio dire che io e te dobbiamo essere lei.
    Non c’è un modello. Lei stessa non mi hai mai detto: uh, che vuoi che siano 17 anni in confronto ai miei 40, i tuoi meno di quaranta in confronto ai miei quasi 60.
    Ti parlavo della sua casa per l’effetto positivo che mi fa. Mi parla di vita, non di sopravvivenza nonostante.
    E per dirti che no, non credo che senza amore siamo nulla. E tanto più non senza chi, poi, si è pure comportato male con noi.

    Per quanto riguarda il futuro non lo conosci, ed è anche naturale che ora tu sia scioccata, che abbia sbalzi d’umore e di idee, che ti faccia domande e che ti dia risposte che magari tra qualche tempo saranno completamente diverse.
    E’ naturale che tu non metta in discussione solo te, ma l’universo tutto.

    Se posso permettermi, io penso da parte mia che sia importante darci il tempo, anche per essere pronti ad accoglierlo davvero quel nuovo amore di cui parli e di cui non conosci neppure il volto, l’odore, il modo in cui si gratta il naso, il modo in cui reagisce di fronte ad una giornata di pioggia o di sole, e anche al tuo umore. ora, quell’amore di cui parli o che temi di non vivere è un astratto.
    e forse è anche naturale che ne parli comunque, perché sei nella fase in cui sei. comunque io penso che puoi anche pensare che non arriverà mai perché adesso non sei pronta tu. ed è così che ti dici che non lo sei.

    Quale sia il tempo giusto in cui darsi il tempo nessuno lo sa per gli altri, ovviamente.
    E’ una cosa che ognuno sente dentro di sè. giustamente, come noti anche tu, la tua storia è appena finita. anche se tu non rimpiangessi quest’uomo puoi essere ancora piena di una vita che hai vissuto, odori, abitudini, modi di fare… puoi non esserti ancora ripresa la tua identità disgiunta da. o semplicemente non sentirti abbastanza leggera o in pace.
    Può accadere che tu incontri un’altra persona anche prima, non è che devi dirti: no, finché non sono io nuda e cruda non posso interfacciarmi con un una persona. che c’entra. il punto è come ti senti tu. Anche perché, poi, è chiaro che siamo sempre anche le esperienze che abbiamo vissuto, non intesi come ossessioni, traumi, ma semplicemente è così, quindi nudi e crudi e impostazioni di default non saremo mai.
    Però un po’ più “centrati” possiamo sentirci credo

  7. 47
    presempre -

    ciao a tutte,
    inanzitutto grazie,perchè la vostra presenza, seppur virtuale mi fa sentire meno sola.
    Diciamo che il tempo non aiuta, ci sono momenti in cui crollo, attimi in cui mi sembra di aver voglia di ricominciare, per poi sentirmi di nuovo crollare..
    forse aldilà della mia storia finita, quello che mi rode è il tradimento, il motivo per cui è finita…la mia autostima è stata intaccata malamente, mi chiedo cosa ha lei che che io non ho, li immagino fare l’amore e li immagino fare l’amore dopo che lui ha fatto fare l’amore con me prima…
    ricevo dei suoi sms, in cui dice che sono fantastica, che vuole ricominciare, che ora che mi ha perso ha capito quanto fossi importante..e ogni suo sms per me è una stretta al cuore..non riesco ad esseregli indifferente, non ancora..
    ho preso la mia decisione, non tornero’ sui miei passi, ma è difficile lasciare una persona che fondamentalmente per quanto odi ami..mi chiedo perchè le persone non ti apprezzano quando sei a loro fianco e riescono a farlo quando non ci sei…credo che la sua sia una ferita piu narcistica, dell’adolescente che vuole fare tutto quello che vuole e quando viene beccato soffre..ma so per certo che se tornassimo assieme sarebbe nuovamente un disastro,senza basi, senza fiducia..pero’ staccarmi mentalmente da lui è cosi difficile..
    mi chiedo ogni istante se mi confesserà mai la verità…se mi ha tradito sicuramente una parte di colpe sarà anche mia..ma aldila del tradimento di per se, ho la delusione dentro portata da una persona che ami e che ti fa soffrire..perchè a volte siamo cosi egoisti’è vero che a volte in amore si prende potere, anche il potere di distruggere gravemente un’altra persona…questa è una gran responsabilità..lui ha spezzato le mie convinzioni, il mio mondo interiore..e lo so, so che ripartiro’ e magari piu forte e piu donna di prima..ma ora non riesco..

  8. 48
    Ema -

    Ciao!
    Sai, mi sono piaciute le parole di questo tuo post…
    So che il tempo non aiuta, so gli sbalzi che si sentono, i momenti di carica e i momenti di catalessi totale…li ho vissuti, in situazioni come la tua anni fa, ma anche in altre più recentemente… in passato ho sempre permesso a quegli stati d’animo di trascinarmi completamente, di catturarmi emotivamente e di farmi sentire solo il dolore che mi provocavano… ora invece (forse sono cambiata io e sicuramente il sostegno dello psico mi è di grande aiuto) ho imparato a razionalizzarli, ad accusarli subito emotivamente ma poco dopo ad analizzarli e gestirli con la razionalità, dandomi le risposte, a volte anche dolorose, ma poi archiviandoli, senza più sentirmi schiacciata…e sicuramente arriverai anche tu in questa fase, col giusto tempo necessario.
    Ti capisco quando parli del tradimento, della sensazione che fa rodere e dell’attribuirgli il motivo di rottura di quella relazione, ma non è così, non è quello il motivo e lo sai anche tu… il motivo è un altro, forse più di uno e forse non era solo per lui ma anche per te, ed erano alla base, a prescindere ed il tradimento è stato il suo modo sbagliato di convivere con un malessere all’interno della coppia, anzichè manifestarlo ed arrivare ad una conclusione, positiva o negativa che fosse.
    So perfettamente quanto questo intacchi la tua autostima, io mi sono portata dietro per anni le conseguenze di quel sentirmi sempre inferiore e sbagliata, soprattutto rispetto alle altre, a quelle con cui mi tradiva (ed il mio errore più grosso è stato proprio convivere con quelle sensazioni per troppo tempo), ed è per questo che ti ho sempre spinto a reagire, proprio perchè so quanta fatica sto facendo a ricostruire la mia autostima.
    Sai, io penso che quando ami davvero apprezzi chi hai accanto (ed hai conferme di amare quella persona) perchè c’è e lo vivi, perchè ti completa, ti fa provare appagamento, ti fa divertire, emozionare, ti fa sentire la sua presenza… non hai certo bisogno che quella persona vada via per rendertene conto.
    Hai ragione, ricomincerai e sarai più forte di prima, ma inizierai a farlo proprio dal momento in cui smetterai di pensare che qualcun altro abbia qualcosa in più di te.

  9. 49
    presempre -

    ciao a tutte!!!
    come sempre grazie delle vostre parole..
    Stanotte è stata una notte insonne, lunghissima, tormentata, ho lo stomaco a pezzi, ho mal di testa, vorrei dormire…vorrei chiudere gli occhi, vorrei non pensare, vorrei annullarmi per un po’..lo so che devo reagire, so tutto, ma so anche che dentro ho una rabbia che urla..ieri dopo avergli mandato un sms in cui gli dicevo che era finita del tutto, che me ne vado il 15, vedo la sua risposta alle 3,30 di notte…dopo che sicuramente ha fatto l’amore con lei..in cui dice le solite cose, in cui dice che gli manco, che è stato un co........vedere la risposta a quell’ora mi ha fatto capire per la milionesima volta di quanto sia piccolo, falso, stupido..eppure quell’indifferenza che dovrei sentire non riesco ancora a sentirla, lui continua a farmi del male anche ora, tantissimo male, e non riesco a fregarmene, non riesco a pensare ad altro e mi chiedo dov’è la fine del tunnel..martedi prossimo trasloco e non ne ho le forze..sono incazzata..incazzata perchè lui nonostante tutto da questo nostro fallimento non ha capito niente..è vero il tradimento è la conseguenza di altri problemi, problemi che forse insieme avremmo potuto risolvere se non avesse infilato la testa tra le sue gambe..scusate la volgarità ma sono davvero fuori dai fogli…l’istinto ha preso il sopravvento sulla ragione, vorrei urlare, prenderlo a pugni,vorrei sfogarmi e sono qau, in ufficio,davanti a questo pc, a vedere il mio passato che mi scorre davanti agli occhi e a pensare che davvero esistono delle persone cattive…esistono.Ma spero che la giustizia divina esista…
    un abbraccio

  10. 50
    Ema -

    Sarò dura, e forse da esterna non conosco le cose e quindi sbaglio…ma se lui “ha messo la testa in mezzo alle gambe di un altra” siginifica che per lui quei problemi non erano risolvibili o non gli importava di farlo.
    Sta qui la differenza!
    Quando i desideri all’interno una coppia, per uqanto riguarda le cose importanti, non sono reciproci, non si riesce a portare avanti un cammino parallelo, e non basta la volontà di uno solo a risolvere le cose, nè è giusto che uno dei due rinunci a qualcosa che ritiene importante (e ripeto, parlo di cose e passi importanti).

    Ho avuto modo di vedere queste differenze tra il mio passato ed il presente, ho visto la differenza tra due personalità distanti, con progetti e desideri distanti, e quella tra due persone che soprattutto nel momento della difficoltà, hanno comunque il desiderio di trovare soluzioni per continuare a portare avanti lo stesso progetto insieme… ho concretizzato completamente questo concetto, che non vuol dire sia giusto ed uguale per tutti, ma io difficilmente cambierò idea.

    E’ normale tutto ciò che provi, la rabbia, la delusione, il dolore e l’incazzatura, compresa la voglia di urlare e dar pugni… e nessuno ti vieta di sfogarle, da qualche parte da sola ad urlare parolacce a squarciagola (ti assicuro che fa!) o a dar manate su cuscini o in una palestra (fa anche questo!!!)…è tutto un percorso normale… ma poi arriverai al punto in cui non si tratterà più di giudicare buona o cattiva una persona per la quale hai sofferto, e capirai che il punto di non incontro non era la cattiveria ma il fatto di camminare su una strada non parallela.

    Non penso ci sarà una giustizia divina, ma quando razionalizzerai che quella persona non era cattiva (nel senso della parola), ma “semplicemente” non giusta per te e per i tuoi desideri, ti sentirai svuotata da tutto quel peso che ora ti provoca e la tua giustizia sarà fatta.

    Ce la farai…vedrai!!!!

    A presto…

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