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Ho paura che questa storia sia davvero finita

Ciao a tutti,
ho 30 anni, vivo in Spagna da 3 (2 e mezzo a Barcellona e da sei mesi a Madrid). Lo scorso anno, dopo aver passato tre mesi single dopo una storia finita male, ho incontrato il mio (ex?) ragazzo, a Barcellona. Lui é argentino, facciamo lo stesso lavoro (nell’ambito video e cinema) e quando ci siamo conosciuti, c’é stata un’intesa e complicitá molto forte. Dopo circa un mese che uscivamo insieme, ho iniziato a coinvolgerlo nei miei lavori. Lui é in cassa integrazione volontaria, appena arrivato dall’argentina, ha trovato un lavoro che non aveva niente a che fare con il cinema e dopo 4 anni, l’ha lasciato per riprendere ció per cui aveva studiato. Lí ci siamo incontrati e abbiamo iniziato a fare corti e lavori, lui mi invitata a diventare socia per costruire una piccola produzione. Cosí ci siamo messi sotto, producendo vari lavori, dei corti (di cui uno ha recentemente vinto un premio), e dopo 6 mesi, abbiamo deciso di muoverci insieme a Madrid, dato che a Barcellona, per via della crisi, non si trovavano piú lavori (siamo free-lance). Avevamo entrambi proposto di andare a vivere insieme, (a Barcellona, ognuno viveva in una casa differente, sempre condividendo con altri inquilini). Qualche dubbio al principio, poi peró abbiamo preso coraggio e siamo partiti. Abbiamo preso in affitto una piccola casa al centro di Madrid, in un quartiere povero, ma tutto era per arrivare, iniziare e poi spostarci in una casa un po’ migliore. All’inizio, io ho avuto molte crisi: mi sono ritrovata senza risparmi (non lavoravo da 4 mesi e il trasloco piú la caparra) e stentavo a trovare lavoro. lí mi sono accorta che qualcosa non andava con lui. Quando io ero giú, non sapeva starmi accanto, mi diceva: non capisco come fai a 30 anni senza soldi e senza lavoro (come la metá del pianeta) e non riusciva a consolarmi. Abbiamo avuto una prima crisi fortissima. Poi, io ho trovato lavoro, in una produzione e poco a poco sono riuscita a essere stabile, pagata poco ma contenta di fare il mio lavoro… insomma, c’ero riuscita. Ho anche iniziato a uscire la sera, ma lui non é mai venuto, continuava a stare a casa depresso perché lui invece non aveva trovato niente. Mi sono usciti altri piccoli lavori e, per tirarlo su, ho proposto di farli insieme, con la nostra piccola produzione. Lui era contentissimo e abbiamo trovato un equilibrio e una serenitá che non credevamo di trovare. Poi, sono arrivate le vacanze. io sono partita in ferie per andare da un’amica, lui é rimasto e quando sono tornata, é partito per andare dalla mamma, che vive qui in spagna, sul mare. Nella mia seconda settimana di vacanza, sono andata a trovarlo ma quando l’ho visto, ho avuto una bruttissima sensazione: mi annoiava. Fuori dal lavoro, é tutto moto “spento”. ne abbiamo parlato, io molto nevosa per il suo malumore (comunque lui continua a stare senza lavoro) e con la sensazione che la mia presenza lí, in casa della mamma, gli desse fastidio. Gli ho detto che iniziavo ad avere dei dubbi, anche perché lui sempre mi ha detto di non essere sicuro di essere innamorato, volermi bene sí, ma non sentirsi come quando si é innamorato in passato. Quindi, con tutto il coraggio del mondo (sono una persona estremamente sensibile) ho posto la questione: dove stiamo andando?Poi, sono tornata a Madrid e lui é arrivato il fine settimana successivo per andare a ritirare un premio e per festeggiare con me il suo compleanno. Ma la notte prima del giorno della premiazione, abbiamo avuto un litigio pesante, io ho avuto quasi un attacco per la sua continua freddezza e distacco. Il giorno dopo ne abbiamo riparlato e abbiamo deciso che a Ottobre ognuno andrá in due case differenti. Poi é ripartito. Ed io sono qui, nella nostra casa, cercando di vivere la mia vita e trovare lati positivi di questa storia. Ma ci riesco poco. Mi fa male sapere che gli sono indifferente, mi dice sempre che non ha nessun problema, che non vuole essere disturbato e che non vuole che io stia male e che quindi é meglio che ognuno prenda la sua strada. Ormai so che tra poco le cose cambieranno, perché tra meno di un mese saró in un’altra casa (lui é ancora fuori ma quando torna io me ne andró). Ma abbiamo anche dei lavori da fare insieme (e ci pagano e ci servono i soldi) e ci dobbiamo rivedere per forza. Io non capisco piú quello che provo, rabbia, delusione, abbandono, frustrazione, attesa, amore, tutti sentimenti contrastanti e tanta voglia di tornare ad essere serena. Vado a lavoro tutti i giorni, e cerco di mettere passione in tutto ció che faccio ma ho tanta paura, in fondo, che questa storia sia davvero finita… Che ne pensate?

Lettera pubblicata il 6 Settembre 2009. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Amore e relazioni

La lettera ha ricevuto finora 3 commenti

  1. 1
    Criss -

    il tuo blog parla solo di lavoro. L’unica cosa che hai detto è che ti “annoiava”. Non mi sembri il tipo che sia interessata ad amare, sei troppo occupata a fare altro. Forse lui si è accorto che a te importa solo del lavoro e si è disamorato.
    State tranquilli, non vi accadrà nulla anche se vi lasciate. La mia donna mi ha lasciato perchè non avevo un lavoro stabile, quelli come voi stanno in una botte di ferro ed il male d’amore non lo conoscono ancora.

  2. 2
    tabatina -

    Caro Criss,
    mi dispiace che tu sia senza lavoro, ma ti assicuro che l’unico ad essere preoccupato per il lavoro, l’unico a parlarne e a fare progetti sulla produzione é lui. Per me, il lavoro esce dalla mia vita ogni giorno che tornavo e gli davo un bacio. D’altro canto, il punto é se sia mai stato innamorato davvero o se vedeva in me un punto di uscita. A me, se lui non lavora, non importa niente, mi importa che sia felice. Ti assicuro che la botte di ferro uno se la crea, perché sono dovuta andare via dall’Italia, sono lontana dalla mia famiglia e dagli amici, e non é facile. Né tantomeno sicuro, posso essere licenziata domani e forse dovró emigrare ancora. Ma non importa perché l’Amore dá molta forza, e ti assicuro che di non averlo accanto distrugge molti dei miei sogni. E non parlo di lavoro, ovviamente, parlo della condivisione della vita, delle cose belle e brutte, dell’appoggio e guida reciproca, della stima, della passione… insomma, dell’Amore! In bocca al lupo per il lavoro e sicuramente troverai una persona che ti appoggi anche se non hai un laboro stabile!!

  3. 3
    Criss -

    ….dunque sembra che sia lui a non sapere cosa vuole. Se tu vuoi starci insieme (anche se dalla lettera sembri tu ad essere stufa) allora chiedigli cosa vuole e vedete se si può fare. Tanto è sempre una questione di convenienze, di pro e contro, di cosa ci guadagno/rimetto io con questo/a. L’amore lasciamolo ai teenager, che possono insegnarci molto in tal senso.

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