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Non mi merito nulla

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Lettera pubblicata il 23 Giugno 2019. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Amore e relazioni - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 31 commenti

Pagine: 1 2 3 4

  1. 11
    Rdf -

    Susanne io non capisco perché nella vostra testa equiparate sempre il verbo “cucinare” a schiavitu’ , sottomissione, noia, servilismo

    Io a 17 anni già ma divertivo a cucinarmi da solo i piatti
    Cucinare e’ un’arte, un piacere, una nobile abilita’ Di cui purtroppo pochi sono in grado

    Perché truccarsi sarebbe utile e necessario e cucinare no?

    Tramite la mi esperienza sono state davvero pochissime le donne in grado di cucinare decentemente, molte rifuggono con cialtronesca lazzaronite la questione manco le si mandasse a morte

    Poi ovviamente non disdegnano mangiare , magari al ristorantino da 50 a testa minimo sovvenzionate dal frescobaldo di turno

    Io davvero rimango basito di fronte a tanta miseria intellettuale e spirituale

    Saper Cucinare , per se stessi e per gli altri , è un vanto oltre che un piacere

    Sec me dimostrate pochezza con questi discorsi che accostano una abilità come “cucinare” o saper “realizzare o Riparare un vestito “ ad un atto di sottomissione femminile

    davvero a voi L emancipazione vi ha fatto più male che bene , mentalmente e spiritualmente

    una donna ai fornelli? Giammai sprecherò un mio Sacro e Santo pasto a mangiar male…su fatti da parte che ci penso io bimba , tu intanto vai a farti due selfie su fb

  2. 12
    Max -

    Suzanne, mettiamo un po’ d’ordine. A parte il fatto che è vero che a volte si tende a esagerare un po’ nella coloritura e nella banalizzazione dei commenti alle lettere che vengono pubblicate sul blog, ma questo è dovuto anche al fatto che la nostra amica ha sì espresso un disagio, ma non ci ha spiegato quale sia effettivamente il suo problema. Infatti io stesso in un mio precedente commento l’ho invitata a esplicitare quale sia il fattore che la mette in difficoltà: ha una disabilità, ha una imperfezione fisica, è timida o che altro? Di cosa si vergogna e per quale motivo la sbeffeggiano – come dice lei -? È ovvio che questa vaghezza nel circoscrivere il suo problema lascia aperte molte domande e autorizza i più scanzonati e spregiudicati a formulare qualsiasi ipotesi. Io come già sai sono una persona cieca e per questo so cos’è la sofferenza e cos’è il sentirsi, a volte, inferiori ad altre persone e proprio per questo mi astengo da commenti aspri verso gli altri, ma ho imparato che se voglio esser compreso debbo prima di tutto esser chiaro nello spiegare le cose.

  3. 13
    Rdf -

    E di fatti pure nella cucina e nella sartoria (cioè quei ruoli che per stupiderrimo retaggio culturale femminista scambiate x noiosi obblighi) sono gli uomini a eccellere

    Il 95 % dei principali stilisti sono uomini

    Il 98% dei più grandi chef sono uomini

    Pure nelle cose che voi stupidamente credete essere “prerogativa della povera donnina sottomessa” siete completamente sconfitte e superate,mediamente totalmente negate

    Non che sia una gara eh, ma un dato di fatto. Se poi vi azzardate pure a dire che cucinare e saper attaccare due bottoni sia per voi come andare all inferno …beh un po’ ve le cercate ste risposte…perché è tanta la stupidità di tale affermazioni che davvero ti rendi conto di quanto misera sia la vostra condizione

    La domanda però sorge spontanea:

    Tolti i pettegolezzi, la frivolezza dell aperitivo, Facebook ed i selfie, le ore spese a rincoxxionirvi davanti ai serial stupidi e inutili, i vestiti e mostrarsi, le innumerevoli relazioni che intrattenete di carattere sessuale..insomma tolte le “inutili putxxnate”x bambini, voi Che sapete fare di utile ? Per voi stesse e per gli altri? In cosa eccellete a livello pratico per capirci? Te ne rendi conto si o no?

    E mo’ la classica non risposta con frignata femminista

  4. 14
    Solnze -

    Suzanne,
    Magari sono io che non riesco a capire le persone eh, ma mi pare che a lei manchi proprio l’uomo. Il lavoro ce l’ha. Dice di volere amore. Non penso che si riferisca a quello dei genitori a 23 anni, anche perché parla di “tocco di un uomo” e di “una telefonata”. A meno che non si riferisca alle telefonate dei call centres penso che le manchi proprio ‘o maschio.
    Il punto è che qualcosa deve pure fare per trovarne uno. Stando sdraiata sul letto chi vuoi che la trovi?!
    E sì, per avere più chances di trovarne uno bisogna rendersi attraenti. Sulla cucina, l’amore passa anche dallo stomaco. A me mica dispiace se uno mi cucina, non penso che dispiaccia nemmeno ad un uomo. Ci sono piccole accortezze che fanno la differenza.

  5. 15
    Solnze -

    E poi, Suzanne, non è che nella vita siano tutti intellettuali e che i problemi siano tutti astratti. Molti sono anzi molto concreti. Per essere soddisfatti servono un po’ di soldi per vivere decentemente, un uomo (o una donna) e relazioni sociali e anche il cibo, il vinello, la natura.
    Quindi… Il fatto che lei pensi di non meritare amore è più preoccupante, forse deriva da un rapporto malsano/ricattatorio con i genitori.

  6. 16
    M.A. -

    “Tolti i pettegolezzi, la frivolezza dell aperitivo, Facebook ed i selfie, le ore spese a rincoxxionirvi davanti ai serial stupidi e inutili, i vestiti e mostrarsi, le innumerevoli relazioni che intrattenete di carattere sessuale..insomma tolte le “inutili putxxnate”x bambini”
    Che tristezza la riduzione dell’essere donne (o ragazze) a questo! Personalmente, trovo questa descrizione desolante. Ci sono coloro che sono concentrate su questa marea di frivolezze? Certo, è un dato di fatto! Principalmente, però, una donna (o una ragazza) è un essere umano, con le sue peculiari caratteristiche. Che poi molte (ma anche molti!) decidano di adeguarsi al comune sentire, a mode, tendenze è evidente. La dicotomia dell’estrema frivolezza da un lato e della donna che equivalga alle pratiche culinarie (attività che, peraltro, mi diverte molto) e ai rammenti sartoriali (che so fare alla buona per necessità) dall’altro, francamente mi sembra un pò una banalizzazione. Credo che a fare il vero valore di una persona sia innanzitutto la coerenza; eppoi una serie di essenziali ma fondamentali valori come affidabilità, lealtà, serietà d’intenti, disponibilità di confronti e presenza. Il resto, in teoria, varia su soggettive inclinazioni.

  7. 17
    M.A. -

    Ciò detto, e mi scuso dell’intromissione, è che credo che la ragazza autrice della lettera, per ottenere punti di vista il più realistici possibile, forse farebbe bene ad interagire con gli utenti. E’ possibile, tuttavia, che il suo fosse più uno sfogo dettato dall’amarezza del momento che una reale richiesta di suggerimenti pratici (sì, anch’io credo che la vita quotidiana sia costituita molto più di quanto pensiamo da problemi di natura pratica e concreta, ma non per questo darei meno importanza a quelli qui definiti “intellettuali” che descriverei come “percettivi”). / Se leggi ancora, suggerimenti utili non so se ne avrei, so che al posto tuo proverei a partire da me stessa, piano piano, sistemando poco per volta quello che non mi piace di me stessa, stabilendo una personale scala di priorità (cosa che sto attuando io stessa, nonostante un’età diversa dalla tua), a proposito di sintonizzare il pratico e l’emotivo! I momenti più difficili sono quelli in cui ci si demoralizza un pò vedendo che i risultati tardano ad arrivare: è proprio lì che occorre tirare fuori tutta la forza che c’è in te! Non è facile, ma diffiderei dalle cosiddette “persone perfette”: cerca di misurarti con te stessa e i tuoi traguardi!

  8. 18
    Yog -

    In sintesi, leggendo i vari commenti, il problema è più che altro culinario, il sesso pare avere un ruolo secondario, ed in effetti nella piramide dei bisogni si giocano il primo gradino. Stasera io, per esempio, preparo personalmente trenette al mega seppione utilizzando il vero nivuro di siccia e poi mi bombo di Lugana (costa un occhio e mezzo, ma è imperdibile).

  9. 19
    Max -

    ann14, ribadisco l’appello: stiamo tutti tagliando e cucendo addosso a te. Se ci sei batti un colpo, offrici ulteriori lumi sul tuo probllema, così capiamo meglio come stanno le cose e ti diciamo meno cose fuori proposito.
    Un saluto, a presto.

  10. 20
    Solnze -

    Oh che dirvi, a me ha cresciuto più che altro mia nonna, classe 1920, e lo dico con orgoglio perché era una generazione con le palle. E mi ha sempre detto di imparare a fare tutto e di vestirmi bene e in ordine altrimenti gli uomini sarebbero scappati e devo dire che mi è sempre andata bene. Non trovo che fossero insegnanti sbagliati. Al di là delle aspirazioni personali, dobbiamo tutti magna’ e pulire casa, no? A prescindere da se siamo spazzini, medici o intellettuali. Poi come hanno detto la cucina è una vera arte e vi assicuro che agli uomini piace magna’, se cucinate loro pure sui tacchi a spillo avete fatto tombola. Se nun me volete credere non mi credete, ma dall’Italia all’Ucraina sto metodo non ha mai fallito.

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