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Il natale, una festa pagana inutile

Salve,
siamo arrivati al 25 dicembre festa principale della cristianità in cui si celebra la nascita di Cristo e Betlemme. Peccato che questa festa sia completamente pagana. Il 25 dicembre, in verità era la festa del SOL INVICTUS celebrata dai pagani in cui il sole vinceva le tenebre dopo il solstizio d’inverno. La Chiesa, per potersi affermare fra i pagani, ebbe la geniale idea di fissare la data della nascita di Cristi il 25 dicembre (guarda caso) proprio nel giorno in cui veniva festeggiato il Sol Invictus sovrapponendo la sua festività con quella pagana. Il risultato è stato che per 2000 anni abbiamo creduto che Cristo fosse veramente nato in quella data. Ma ciò è totalmente falso! Nessun a sa realmente la data di nascita di Cirsto ma solo il luogo: Betlemme. Nessun apostolo ha scritto nei vangeli la data della sua nascita (è incerto anche l’anno e il mese). Ma da 2000 anni continuiamo a festeggiare una festa pagana con un simbolo altrettanto pagano come l’albero di Natale altrettanto di origine pagana. In più in questo periodo si denota una corsa al consumismo che ben poco ha a che vedere con il presunto spirito cristiano. Link1 Link2

Lettera pubblicata il 25 Dicembre 2011. L'autore ha condiviso 5 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Riflessioni

La lettera ha ricevuto finora 24 commenti

Pagine: 1 2 3

  1. 1
    Davidino -

    Sapevo che il 25 dicembre fosse in realtà una data convenzionale, difatti i Vangeli non la riportano. Ma è anche vero che una data non cambia la fede. Che sia consumistica è ormai noto a tutti, che invece di dare il vero senso al Natale ci si occupi maggiormente di fare man bassa ai supermercati per organizzare al meglio i cenoni, oppure preoccuparsi dei regali lo sanno anche i muri. Il vero senso del Natale è tutt’altro, ma pochi se ne rendono conto; Ma poi sta ad ognuno di noi dare la propria interpretazione a questa festa così importante per noi. La fede e la convinzione che ognuno di noi ha dentro se va oltre a una semplice data, per come la penso io. Auguri 🙂

  2. 2
    alessandro -

    Conoscevo la storia del 25 dicembre, ma amico mio…insomma, tutto ciò che appartiene alla chiesa cattolica, che da questa è festeggiato, venerato, celebrato, osannato e quant’altro è inutile, e fosso solo questo…spesso è disumano perchè questa chiesa sta diventando sempre più una setta disumana, come molti suoi appartenenti…
    Non tutti, per carità, qui a Genova c’è don Andrea Gallo, in Trentino c’è don Dante Clauser, a Firenze c’è, o meglio c’era, don Alessandro Santoro, ci sono stati don Tonino Bello e fratel Ettore Boschini, loro sì che sapevano e sanno qual è il vero significato di un messaggio, quello evangelico, e di una umana persona, Cristo, che se solo venissero anche solo in minima parte accolti e praticati trasfigurerebbero il mondo e noi stessi…basterebbe poco in realtà: non giudicare, non sentenziare, bandire l’ipocrisia che intacca anche i sentimenti più veri, sentiti e profondi, sforzarsi soltanto di credere in qualcosa di profondamente umano, perchè per me Cristo è e rimane solo un uomo, purtroppo non si è rivelato alla mia umanità nella sua natura divina, ma anche solo come semplice uomo ha detto cose che hanno, per me, una valenza enorme e stupenda…purtroppo esiste la chiesa cattolica in questo mondo, esistono i suoi dogmi e le sue dottrine che per loro valgono più dell’uomo, e di quello in difficoltà in primis, di quello che loro si arrogano la pretesa di definire e considerare ‘peccatore’ ecc, perchè magari usa il preservativo, perchè è divorziato, perchè è frocio, perchè va a puttane, perchè si impegna a favore di quanti gli sono vicino (prendi don Gallo…lo hanno ostacolato in ogni modo con mezzo…ma non ce la faranno mai ad impedirgli di essere quello che, grazie a Dio o per fortuna, lui è!) e soffrono ecc…
    Scusami, ho esulato dal merito della tua lettera divagando su altri aspetti, mi sono lasciato andare.
    Serene festività a tutti comunque!

  3. 3
    Colam's -

    Willyss secondo me mescoli due discorsi che non c’entrano nulla.

    Sono ben d’accordo che in questi ultimi decenni il consumismo ha deturpato il Natale. Il Natale non e’ Babbo natale (invenzione coca cola) e shopping sfrenato. Così come Pasqua non e’ uova di cioccolato, e il giorno dei Morti non e’ “offri o soffri” . Guarda caso per ogni festa religiosa che ha un senso ben preciso e’ stato inventato un modo per deviarla.

    Detto questo ho letto anche io la storia del Sol Invictus . Ti direi: e allora ? Chi vuole festeggia il 25 dicembre il Natale di Cristo. Per chi ci crede non e’ la data di compleanno che conta, bensì quello che rappresenta Lui e quello che fece e disse. Infatti i Vangeli, come tu stesso sottolinei, anche loro non danno una data precisa di nascita : perché non e’ quello l’importante !

  4. 4
    Willysss -

    Carissimi amici, innanzitutto grazie per i vostri commenti alcuni molto interessanti. Prendo spunto da quello che dice Colam’s: “Vangeli, come tu stesso sottolinei, anche loro non danno una data precisa di nascita : perché non e’ quello l’importante !”
    INFATTI! Se nei vangeli non è riportato ne il mese ne il giorno della nascita di Gesù significava che gli apostoli non volevano un “culto della natività di Cristo” altrimenti avrebbero detto in che anno, mese e giorno Gasù è nato…Invece hanno messo ben in evidenza la data della sua morte (il 14 nisan secondo il calendario ebraico) perché è la morte di Cristo che da il senso della loro dottrina: la sua morte e resurrezione..Ma non la data di nascita (tra l’altro, anche i profeti non avevano mai detto in quale mese e giorno Gesù sarebbe nato). Il fatto invece che la cristianità (non solo la Chiesa Cattolica) dia così tanta importanza al natale denota una errata interpretazione della figura di Gesù. Così cosa c’entri l’albero di natale che è un simbolo pagano col cristianesimo è un mistero. Tra l’altro l’abete non cresceva nei territori di Gesù..!
    PER DAVIDINO CHE DICE:
    “Sapevo che il 25 dicembre fosse in realtà una data convenzionale, difatti i Vangeli non la riportano. Ma è anche vero che una data non cambia la fede.
    … Il vero senso del Natale è tutt’altro”
    Non c’è NESSUN SENSO del natale in quanto non esiste nessuna attinenza a questa festa con la nascita di Cristo: i primi cristiani NON la festeggiavano di certo (tanto meno con l’albero addobbato..) e neppure nelle lettere degli apostoli si fa cenno a celebrare questa festa. Una data non cambia la fede. Ma la fede VERA non si dimostra celebrando una data fittizia e pagana. La fede si vive tutti i giorni in armonia con gli insegnamenti di Gesù. Il natale assume spesso una forma di idolatria, una forma di abitudine, una forma di rito del tutto estraneo al VERO cristianesimo di cui si parla negli atti degli apostoli.
    PER ALESSANDRO:
    Condivido in parte i tuoi giudizi sulla Chiesa. Tieni conto che non è saggio generalizzare. Ovviamente la Chiesa Cattolica ha fatto innumerevoli errori e atrocità nel corso dei secoli (ben lontani dagli insegnamenti di Cristo) ma ha fatto anche cose eccelse, aiuta i poveri, cerca di dare conforto a chi è nella disperazione. Ha avuto figure illustri di pensatori come Tommaso D’Aquino, Giordano Bruno; ha avuto santi come S. Francesco, S. Filippo Neri, S. Teresa; ha avuto sacerdoti eccelsi come Don Milani, Don Bosco, etc. Sicuramente però il persistere nel far credere che il natale sia una festività cristiana denota una debolezza della Chiesa. Dovrebbe dire: “E’ vero, il natale è una festa pagana, ma noi lo festeggiamo in quanto ci ricorda Cristo: il Sol Invictus” Almeno sarebbe più onesta.

  5. 5
    Colam's -

    No Willyss non sono d’accordo con te. Non e’ importante la data della nascita di Gesù Cristo, ma il fatto che sia nato e’ importantissimo, e essendo tu una persona credo di cultura non sto per ora nemmeno ad argomentarti il perché sia importantissimo.

    Perciò hanno ben ragione la cristianità in generale e la Chiesa in particolare : il Natale di Cristo e’ il giorno fondamentale , più importante forse anche della sua Passione, visto che non ci sarebbe stata la Pasqua di Cristo se lui non fosse nato , no ?! Natale e’ talmente importante che , per inciso , e’ da quel giorno che cristiani e ebrei sono religiosamente inconciliabili: gli ebrei stanno ancora aspettando un Cristo, per i cristiani lui invece e’ già nato (e in un verto senso anche per i mussulmani) .

  6. 6
    alessandro -

    Attenzione: io non ho generalizzato, difatti ho parlato di don Andrea Gallo, don Dante Clauser, don Alessandro Santoro, don Tonino Bello, fratel Ettore Boschini e potrei aggiungerne altri, tutti religiosi cattolici che stimo e ammiro, per quello che sono, per la sincerità e coerenza della loro fede, per quello che sono e, per di più, della nostra epoca attuale, vicini ai nostri giorni, alla nostra sensibilità, consapevoli di questo mondi così com’è, senza andare a riprendere nomi di un passato ormai remoto.
    Conosco la storia della Chiesa Cattolica, e dalla lista di quelli che hai citato, ne toglierei uno e ne aggiungerei un altro: fuori Tommaso d’Aquino e dentro sant’Agostino. Per me c’è una differenza abissale tra loro due, che coinvolge e col0pisce la mia intelligenza ma anche, soprattutto, la mia emotività: la loro storia personale. Tommaso d’Aquino rappresenta per me tutto ciò che sta alla base della deriva ideologica della chiesa cattolica. Cerco di spiegarmi brevemente: per loro, per i cattolici più oltranzisti ciò che conta sono i dogmi e la dottrina, e l’uomo? Prendi la posizione della chiesa su divorzio, aborto, fine vita (l’eutanasia è un’altra cosa), unioni di fatto, patti civili di solidarietà e tutto il resto. A tutto questo di da un’importanza assoluta e discriminante per l’uomo, dimenticando i suoi problemi reali e contingenti, le sue quotidiane difficoltà pratiche, i suoi tormenti e dubbi, le sue lotte interiori e materiali, e lo si fa sentire in colpa e lo si emargina.
    E questa posizione è dovuta proprio alla dottrina tomista, che oggi è quella ufficiale del cattolicesimo, Mentre sant’Agostino ha vissuto ed ha sofferto, non ha teorizzato e basta. Sant’Agostino è l’esempio perenne di una fede viva e partecipata, di un Cristo vivo e attivo, di una contemplazione che si fa azione e non si neutralizza nella vile e storie e disumana, spesso, dottrina. Non è una caso che proprio lui sia il santo ispiratore di quei religiosi che ho nominato.
    Quanto all’assistenza dei poveri, all’aiuto dei bisognosi e tutto il resto, no amico, molta immagine e poca sostanza, troppa propaganda e poca realtà. Come medico, impegnato nell’Associazione dei Medici di Strada ho conosciuto certi luoghi di ‘assistenza religiosa’, sono stato nel ‘Rifugio fratel Ettore’ a Milano Centrale da giovane studente in medicina con lui ancora in vita, e lì ho respirato la vera evangelicità, aria pura di compassione ed accoglienza, ma oggi quel centro è stato chiuso, accusato di fare da ricettacolo per sbandati, disperati, tossici, barboni, perdigiorno ecc. La curia milanese ha ceduto alle pressioni dei benpensanti e chi se ne frega dell’uomo e della sua dannazione.

  7. 7
    alessandro -

    Ma ho conosciuto anche la comunità San Benedetto al Porto qui a Genova, la mia città, ed ho visto anche qui quello che è la chiesa ufficiale, come viene ostacolato e maltrattato un grande uomo come Andrea Gallo, e vedo anche, però, come proliferano assurdamente comunità tipo Nuovi Orizzonti di Chiara Amirante, una vera setta, con tanto di culto della personalità, con centri in ogni angolo del mondo, ripeto: del mondo! E sai perché? Perché questi adepti sono legati a doppio filo col vaticano, appiattiti su tutte le loro posizioni discreiminatorie e preconcette, mentre don Gallo, don Clauser e pochi altri, tirano la cinghia, ostacolati dalle altre gerarchie.
    Non ho generalizzato, ho parlato di cose che conosco molto bene, e come vedi ho fatto i doverosi distinguo.

  8. 8
    Davidino -

    Willysss il senso del Natale sta dentro ognuno di noi; Esistono tanti sensi del Natale quanto sono gli attori di questa esistenza. Sta ad ognuno di noi dare un senso a questa festa che PER COLPA NOSTRA è diventata consumistica e pagana ma che in realtà credo, e ne sono fermamente convinto, che i valori del Natale siano altri e non sia soltanto abbuffarsi come dei pozzi senza fondi, allestire l’albero più bello (dove l’albero è una tradizione che che esisteva già dall’antichità) oppure il farsi regalare l’ultimo i-phone.
    Festeggiare il Natale è anche un modo per sottolineare, a se stessi la propria fede. Ma festeggiarlo non come siamo abituati noi, festeggiarlo con sani principi. Il natale poi dovrebbe essere dentro ognuno di noi tutti i giorni.
    Ma qui bisogna distinguere un paio di cose. Io sono credente, con l’andare del tempo ho però perso credibilità nella chiesa come istituzione. Alla messa di Natale di mezzanotte mi sono sentito dire dal prete della mia parrocchia che chi non si confessa tutte le domeniche, e chi non frequenta le messe regolarmente e chi non partecipa alle attività della parrocchia e dell’oratorio non è figlio di Dio. Ma chi l’ha detto qusta str..? Ho un rapporto con Dio che è unico, non ho bisogno che qualcuno mi dica cosa fare e cosa non fare, che mi devo andare a messa tutte le domeniche o confessarmi quando il prete vuole. Il rapporto che ho con Dio e con la religione va oltre a tutto ciò. E sentirmi dire queste cose da chi predica bene e poi razzola male mi fa allontanare ancor di più dalla chiesa. Ma io nonostante questo rimango un credente con i miei valori, con le mie credenze, con i miei sensi della vita e sensi del Natale e credo che non ci sia niente di meglio al mondo. Ma se vogliamo parlare della Chiesa come istituzione dobbiamo aprire un altro mondo.

  9. 9
    Willysss -

    Cari amici, leggo e medito sempre sulle vostre riflessioni sul Natale che però è giusto ribadire che è di Tradizione pagana:
    http://www.riflessioni.it/testi/radici_natale.htm
    Quindi, partendo da questa verità storica, si possono trarre alcune conclusioni:
    1- se la Chiesa ha mentito sulle origini della nascita di Cristo può mentire su tutto e questo la allontana da me perchè io cerco la verità e non mi adeguo alla menzogna tipo: “Festeggiamo il Natale perchè è una tradizione cristiana” o scemenze simili.
    2- se la data della nascita di Cristo non ci è stata rivelata da Dio significa CHE NON LA DOBBIAMO FESTEGGIARE (i motivi lo sa Dio) mentre è stata festeggiata dagli apostoli la sua morte (e resurrezione).
    3- Colam’s dici che “non è importante la data di nascita ma il fatto che Cristo sia nato”;
    Giusto ma se tu non avessi una tua data di nascita non esisteresti per l’anagrafe e quindi come potresti avere i tuoi diritti nella società? L’importante è che Gesù sia esistito e se lui o Dio non hanno mai chiesto di festeggiare la sua nascita significa che non ha valore per la fede questa data. Per la chiesa Cattolica ha importanza perchè ha potuto “convertire” i pagani che festeggiavano il 25 dicembre alla sua dottrina. Ma ha dovuto ricorrere a un inganno. E questo inganno continua. Sarebbe ora di finirla. Non credi? Gli ebrei aspettano il messia, i musulmani invece dicono che il vero messia sia stato Maometto e non Cristo: chi ha ragione? Noi diamo per scontato che Gesù sia il salvatore perchè apparteniamo alla fede cristiana-cattolica ma se fossimo nati ebrei o musulmani, avremmo tutta questa certezza che Cristo sia il vero e unico salvatore? Rifletteteci.
    4- Alessandro dici che la Chiesa fa molta propaganda sulle opere pie e in realtà poi si arricchisce? Giusto? In parte è vero. Ma solo in parte. Se in Italia non ci fosse un ente religioso come la Caritas sicuramente molte persone morirebbero di fame e di freddo. Mi fa piacere che tu sia stato operatore sociale per i poveri: anch’io. Ovviamente esistono molte organizzazioni laiche come Medici senza frontiere, Emergency, Mani tese, etc. che svolgono un eccellente lavoro di aiuto ai poveri ed emarginati. Il problema di chi opera in strutture cattoliche, caro Alessandro, è che deve sempre e comunque ubbidire all’autorità del Papa. Il problema della Chiesa è che i singoli sacerdoti, missionari e vescovi, devono seguire la volontà del Papa (che è poi quella della Chiesa) e se la Chiesa, cioè il Papa non ritiene valide certe strutture o associazioni di volontariato cattolico li elimina. Che a te piaccia o no.
    DAVIDINO dice:
    “mi sono sentito dire dal prete della mia parrocchia che chi non si confessa tutte le domeniche, e chi non frequenta le messe regolarmente e chi non partecipa alle attività della parrocchia e dell’oratorio non è figlio di Dio. Ma chi l’ha detto qusta str..?”
    La stessa autorità che dice che il Natale è la data della nascita di Cristo. Anche questa è una ‘str..ta’.

  10. 10
    alessandro -

    Non credo sia il caso di dire: ‘che a te piaccia o no!’ con tanto di esclamativo, perchè francamente io non ci guadagno nulla dalla scarto abissale tra il dire e il fare della Chiesa…più che altro, in alcune circostanze, ci ho rimesso anzi, a dirla tutta, ma è una storia lunga. Dico da subito, poi, che io non sono credente.
    Detto questo, siamo al punto cruciale direi: la chiesa cattolica si identifica, e si appiattisce nella e sulla volontà del suo padre padrone e sovrano assoluto: il papa di Roma.
    Ecco perchè gente come don Gallo, come don Clauser, come don Alessandro Santoro ed altri ancora e come fu per don Tonino Bello e fratel Ettore Boschini hanno sofferto, perchè hanno osato mettersi di traverso, hanno osato denunciare e puntare il dito contro ciò che è potere, sopraffazione, volontà di dominio e comando. E soffrono ed hanno sofferto perchè davvero, ma davvero veramente, hanno osato essere uomini di compassione e non di dogmi e dottrine e la chiesa del Vaticano, quella che crede e pontifica sul Cristo della teologia e non conosce il Cristo delle strade, li ha ostacolati e combattuti, e tutt’ora lo fa, sempre!
    Tu mi parli di Caritas? La Caritas è solo un paravento, è solo un modo per diffondere edificanti e confortevoli immagini di una chiesa, di una casta talare che sguazza nel lusso, compiaciuta e consapevole, come attenta e partecipe della sorte dei dannati, dei disperati, di ci non ha niente e nessuno accanto. Serve per le martellanti campagne pubblicitarie a favore dell’8 per mille affidate a noti pubblicitari miliardari e dalla dubbia morale, per poi devolvere quegli enormi introiti per oltre il 90 % in attività di culto e propaganda e non certo per opere di assistenza e sostegno. Ecco a cosa serve la Caritas, una struttura inutile, logora e ipocrita che non ha mai, non dico risolto, ma nemmeno dato un minimo di sollievo ai problemi dei disperati veri…e se permetti, anche come medico psichiatra, seppure molto giovane, ho 30 anni, ne ho conosciuti tanti davvero.
    Poi vorrei chiarire una cosa: io non sono mai stato volontario in nessuna struttura ecclesiastica, quelle di cui ho parlato le conosco perchè qui a Genova mi reco spesso nella comunità di don Gallo, perchè gli sono amico, ma lui è amico di chiunque, e sa e rispetta, e condivide anche, il mio punto di vista. Poi, per curiosità mia, mi sono recato a Trento, da don Clauser, e ci ritorno spesso…e queste sono le uniche strutture che davvero apprezzo perchè percepisco verità ed evangelicità nei loro operatori, nonchè nei loro fondatori appunto.
    Quanto invece a quella di sant’Egidio e a Nuovi orizzonti, beh…bocca mia taci, ma taci davvero. Mentre le comunità di don Gallo e don Clauser agiscono nel loro piccolo mondo, fatto di tante buone intenzioni, di verità e semplicità del cuore, e di molti e madornali ostacoli perchè sono persone vere, gente pulita e leale, e questo a certi signori non va bene, queste altre due invece hanno imperi, ma imperi veri e in tutto il mondo.

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