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Il natale, una festa pagana inutile

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Lettera pubblicata il 25 Dicembre 2011. L'autore ha condiviso 5 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Riflessioni

La lettera ha ricevuto finora 24 commenti

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  1. 21
    alessandro -

    Nei miei due interventi 17 e 18, emergono dati storici chiari e incontrovertibili, che il colam’s si guarda bene dal commentare, e ancora insiste con queste cavolate da ‘cultura’ googolata e wikipediata…la verità, caro il mio colam’s, quella è…leggiti i sermoni dei Padri della Chiesa, leggiti il Dei Verbum del Concilio Vaticano II poi, magari, avrai qualcosa da dire…
    Amico mio, manchi delle basi e nemmeno te ne rendi conto, ma di che parli? Ma pensi davvero che quattro minchiate scritte su wikipedia possano far chiarezza, luce e verità su tutto questo? Non possono, perchè non c’è nulla da chiarire, portare alla luce e rendere vero, perchè la verità già si sa ed è quella certificata dalla storia, almeno riguardo al Natale! Che sia tradizione da 1600 anni che significa? La tradizione si tramanda di generazione in generazione sulla sia di un evento che può essere reale, inventato, o stabilito per arbitrio, come nel caso di cui ora parliamo.
    Va bene che voi cattolici siete i maghi delle mistificazioni e gli artisti dell’aggira l’ostacolo, però questo è esilarante: dal tuo stesso link: ‘La data di nascita di Gesù non è esplicitamente riportata né dai Vangeli, le principali fonti storiche su Gesù, né da altre fonti utili. Dato che i Vangeli la collocano negli ultimi anni del re Erode il Grande, vi è sostanziale accordo tra quasi tutti gli studiosi nel collocare la nascita di Gesù tra il 7-6 a.C. Secondo la maggior parte degli storici, infatti, Erode sarebbe morto nel 4 a.C., anche se vi sono state e vi sono tuttora ripetute proposte di altre date[1].
    La datazione tradizionale all’anno 1 a.C., il cui anno successivo è il primo del calendario giuliano-gregoriano risale al monaco Dionigi il Piccolo nel VI secolo. Questa datazione si discosta comunque solo di uno o due anni dalla datazione fornita dai Padri della Chiesa sin dal II-III secolo.
    L’istituzione della festa liturgica del Natale, come ricorrenza della nascita di Gesù, e la sua collocazione al 25 dicembre è documentata a partire dal IV secolo’.
    Comprendi il significato di quel verbo: istituire? Stabilire, appunto, di proprio arbitrio, appunto, per convenienza, appunto e come sempre!
    La chiesa ha stabilito questa data per le ragioni di cui io personalmente ho già parlato, e che sono ragioni storiche tra l’altro, non certo mie invenzioni, e che non hanno potuto negare nemmeno i padri della chiesa, né i papi, come Leone Magno, di cui evidentemente t’è sfuggito il significato estremamente palese delle sue parole!
    Stiamo messi male a quanto vedo…molto male!
    Sulla chiesa poi, don Milani ha detto: ‘andrebbe spazzata via per il bene dell’umanità’!
    La chiesa è marcia, disumana, ipocrita, violenta, subdola, luciferina, corrotta, immorale e depravata. Ed è per questo, solo per questo, che vive e prospera da due millenni…un’invenzione dell’uomo per soggiogare, sottomettere e arricchirsi a scapito e danno dei disperati e degli ingenui ! Ma dici bene: sul ritenerla tale, andava detto: a parte colam’s!

  2. 22
    Willysss -

    Cari amici, le feste del “Santo Natale” sono appena terminate e i toni in questo forum stanno diventando sempre più aspri…Ebbene mettiamo subito in chiaro una cosa: in campo religioso domina la fede e la fede crede senza avere prove (infatti S. Tommaso fu sgridato da Gesù perchè aveva voluto la “prova” della sua resurrezione: Gesù disse: “beati coloro che crederanno senza vedere..”). Così è chi ha fede in Dio e in Cristo. Non esistono prove inconfutabili che Dio esista e che Gesù sia effettivamente esistito e sia effettivamente risorto. Così non siamo sicuri che la Bibbia sia davvero la parola di Dio. Infatti esistono vari libri religiosi, dai Veda indiani, alla Bhagavad Gita, alla Thorà, ai Vangeli, al Corano e al Libro di Mormon. In tutti questi testi diversi ci sarebbe la voce dello stesso Dio. Come potrebbe un solo Dio scrivere libri tanto diversi? Milioni di persone credono nella Bibbia e altrettante credono nel Corano. Altre credono nei Veda. Ma se Dio è UNO e ha un UNICA verità, come mai fa scrivere libri così diversi? Non sarà che questi libri invece siano scritti da uomini che si credono ispirati da Dio? La Chiesa è una rappresentante della presunta volontà di Dio su questa terra ma è fatta da uomini, imperfetti, peccatori, pieni di ego, pieni di avidità e quindi che garanzia abbiamo che la teologia cristiana così come ci è stata insegnata al catechismo e alla messa sia vera? La Chiesa ha sempre sovrapposto sue ideologie personali all’insegnamento di Gesù.
    La falsità sulla natività di Cristo il 25 dicembre non è sicuramente la più grave né l’unica menzogna che la Chiesa ha posto in essere per mantenere il controllo sulle masse. Ma è necessario ribadire che certi culti, certe pratiche, certe dottrine della Chiesa sono totalmente estranei alla Bibbia, ai vangeli, agli insegnamenti di Cristo e degli apostoli.
    Ad Alessandro do atto di grande conoscenza sulle tematiche religiose e sulle mistificazioni fatte dal Clero cattolico;
    a Colam’s invece rilevo il suo difetto di difendere l’indifendibile: La Chiesa. Infatti se è vero che: “già 50 anni dopo il processo a Galileo papa Alessandro VII nel 1664 ritirò il Decreto del 1616 (http://it.wikipedia.org/wiki/Galileo_Galilei#La_disputa_con_la_Chiesa) perciò sì ci fu un processo sbagliato, ma se ne accorse rapidamente.” E pur vero che le scuse ufficiali a Galileo fu Papa Giovanni Paolo II a farle 500 anni dopo…!
    A BLASFEMO67 che dice: “E’ tutto falso, non è vero niente, per millenni hanno fatto leva sulla paura dell’uomo per la morte, per tenerci sotto scacco, ma non ne abbiamo più bisogno” non condivido pienamente questo ragionamento perchè troppo generalizzante. Sicuramente qualcosa di vero esiste, qualcosa di trascendente si è rivelato ma è difficile separare la verità dalla bugia, la realtà dal mito.
    CONCORDO INFINE CHE CON QUANTO DETTO DA MILANI: “andrebbe spazzata via per il bene dell’umanità!” Ma a questo punto anche lui sparirebbe essendo parte della Chiesa…

  3. 23
    Rossella -

    Ciao,
    secondo me non hai tutti i torti. Io penso che nella chiesa molte questioni andrebbero affrontate con decisione. Anche il diaconato femminile potrebbe essere una possibilità, nel mio vecchio comune di residenza in via sperimentale, più di vent’anni fa, il parroco ha fatto in modo di avere la dispensa dal vescovo e ricordo che la donna aveva la possibilità di assistere il parroco. Non ricordo bene in quale forma, ma la cosa era stata possibile. La commissione di studio apre un caso. A quel punto la mia risposta sarebbe certamente negativa perché nella sostanza mi sembra sbagliato. Nel mondo di oggi si parla in maniera esplicita del sesso e io in quanto donna sono consapevole di avere esigenze diverse da un uomo. Penso che le riviste di divulgazione culturale e scientifica rispondano già al 99, 9 % di quello che la gente vorrebbe sentirsi dire. Non le condanno perché non mi sembra peccaminoso leggere queste rubriche (o tantomeno darle alle stampe) in un’epoca in cui l’editoria e la comunicazione multimediale sono al centro delle nostre vite. Non nego che queste risposte immediate ti aiutano a dare un fondamento alle tue rinunce perché se ci sono delle resistenze è chiaro che restano. E quindi dico ben venga al telefono di ultima generazione, ben venga al profumo, ben venga alla cena a base di astice e champagne perché a monte oltre al voto di povertà che il voto di castità e noi vediamo quanto sia difficile rispettarlo.

  4. 24
    Rossella -

    San Francesco d’Assisi ha operato su un territorio che conservava l’eco della sua giovinezza vissuta in maniera molto libera. Quest’immagine è andata avanti e lo ha sostenuto a livello psicologico. La castità nel rapporto di coppia è importante perché l’uomo non vive il piacere, lo ricerca evidentemente non per sé stesso, ma per ottenere un’ulteriore una conferma della sua grandezza. La monotonia, soprattutto quando la spinta edonistica sostiene l’atto, mi sembra presto spiegata. E’ un rapporto sbilanciato. Vuoi viaggiare a bordo di un’astronave? Per me va benissimo! Alla fine se ci pensiamo bene anche nella vita dei santi il prestigio non è mai mancato. Padre Pio ha vissuto diviso tra la sua piccola cella e il mondo. Ha incontrato l’ostilità dei suoi superiori, ma avuto la stima e il rispetto delle più grandi personalità del suo tempo. Il punto sono io che non ho fatto nessun voto. Perché quell’immagine mi provoca? Perché parla alla mia coscienza… ma ovviamente, e ci macherebbe altro, risponderò avvalendomi dei parametri del mondo… mi preoccuperò della fame nel mondo, ecc. Questa è la risposta più immediata.

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